![]() |
![]() |
![]() |
PRESIDENTE. L'onorevole Deiana ha facoltà di
ELETTRA DEIANA. Signor Presidente, non c'è proprio bisogno che io spenda parole per illustrare il debito di riconoscenza, davvero grande, che il nostro paese ha nei confronti del dottor Calipari, rimasto ucciso a Baghdad in circostanze che definire oscure sarebbe un puro eufemismo. Per noi, per il mio gruppo e per me, si è trattato di un assassinio di guerra; per altri, forse, di un incidente fatale. In ogni caso, intorno alla vicenda le autorità statunitensi hanno stretto il cerchio del silenzio e del segreto di Stato.
PRESIDENTE. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, onorevole Giovanardi, ha facoltà di
CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Signor Presidente, nel corso della sua recente visita a Washington, il Vicepresidente del Consiglio Fini ha voluto affrontare con il segretario di Stato Rice la questione dell'inchiesta relativa alla tragica morte di Nicola Calidari, sebbene l'argomento non fosse inizialmente compreso fra i temi in agenda per il colloquio.
parte dell'amministrazione americana. Il ministro Fini, nel colloquio con il segretario di Stato, ha insistito sul diritto-dovere della magistratura italiana, di cui ha ribadito l'autonomia e l'indipendenza, di indagare per l'accertamento di eventuali responsabilità. Da parte sua, il segretario di Stato, Rice, ha mostrato di comprendere tali esigenze nonché le attese del Parlamento e dell'opinione pubblica italiani al riguardo, esprimendo fiducia nella collaborazione giudiziaria tra i due paesi.
PRESIDENTE. L'onorevole Deiana ha facoltà di
ELETTRA DEIANA. Ritengo che le sollecitazioni e le preoccupazioni in base alle quali il Governo ha agito in tutta questa vicenda non siano state assolutamente all'altezza della gravissima offesa che è stata inferta al nostro paese, in seguito all'atteggiamento degli Stati Uniti ed alle scelte con le quali gli stessi Stati Uniti hanno predisposto la difesa ed il controllo del territorio di Baghdad. Queste scelte, a mio avviso, sono all'origine dell'uccisione del dottor Calipari. Il Governo non è stato all'altezza, né nella fase precedente, né oggi. Infatti, se è vero quanto riferito dal ministro Giovanardi in relazione alle affermazioni del ministro Fini e alla visita di quest'ultimo negli Stati Uniti, è anche vero che, precedentemente, in seguito alla decisione dei magistrati romani di depositare gli atti, mettendoli a disposizione delle parti, il Governo ha taciuto, ha colpevolmente taciuto. Il ministro Fini, prima di partire, aveva dichiarato che la questione non era in agenda. Il ripensamento tardivo costituisce un segno positivo, che dimostra comprensione in relazione al fatto che c'è una opinione pubblica attenta. Tuttavia, non è sicuramente il segno di una assunzione di responsabilità decisa, forte e determinata, come l'intera vicenda richiederebbe. Verità e giustizia non si esercitano, non si attuano attraverso le pieghe di una diplomazia subalterna che suggerisce - come il ministro Fini ha fatto con il sottosegretario di Stato, Condoleeza Rice - anziché chiedere con determinazione, da paese ex aequo, alle autorità americane di procedere secondo i criteri di una piena, franca e aperta collaborazione con un paese alleato il quale - a mio avviso, purtroppo - ha speso di suo moltissimo per collaborare a questa guerra in Iraq.
PRESIDENTE. Onorevole Deiana...
ELETTRA DEIANA. ...e che sia data un'adeguata risonanza mediatica alle dichiarazioni del ministro Fini ed ai futuri impegni del Governo.
PRESIDENTE. Bisogna rispettare i tempi, onorevoli colleghi! Sono severo a questo riguardo...
La magistratura italiana è andata avanti ed ha contestato i reati di omicidio volontario e duplice tentato omicidio al soldato statunitense Mario Lozano.
Chiedo al Governo cos'abbia fatto, e cosa intenda fare nella prossima fase, affinché le autorità statunitensi apprestino la loro collaborazione alla magistratura italiana e, in particolare, si attivino per la notificazione degli atti dell'autorità giudiziaria italiana che riguardano il soldato Mario Lozano.
Il nostro ministro degli affari esteri, infatti, ha chiaramente ribadito, in tale occasione come in passato, che si tratta di una questione della massima rilevanza per l'Italia, sulla quale le autorità americane sono consapevoli del diritto-dovere della nostra magistratura di indagare, di effettuare i necessari interrogatori e di accertare eventuali responsabilità.
Il Governo italiano - ha, in particolare, sottolineato il Vicepresidente Fini -, nel doveroso rispetto della piena autonomia della magistratura, si unisce alla richiesta di trasparenza e di certezza su ciò che è accaduto. Com'è noto, il Governo italiano si è adoperato fin dal primo momento per ricercare la collaborazione americana all'accertamento dei fatti e delle eventuali responsabilità di questa tragica vicenda.
Fu costituita, infatti, a tal fine, una commissione paritaria tra i due paesi, le cui indagini si svolsero in un clima di concretezza e di collaborazione reciproca, con piena facoltà operativa di accesso e di acquisizione di informazioni da parte dei rappresentanti italiani benché, come noto, non sia stato possibile giungere ad una ricostruzione dei fatti condivisa da entrambe le componenti, quella italiana e quella statunitense, della commissione. Nelle occasioni di dialogo bilaterale, il Governo italiano non ha mancato di rappresentare costantemente agli Stati Uniti la grande attenzione e sensibilità dell'opinione pubblica italiana e delle forze politiche e parlamentari per la vicenda e le forti aspettative di certezza e giustizia, riscontrando sempre collaborazione da
Quindi, sollecito e chiedo che l'impegno sia chiaro, determinato, pubblico...