La seduta comincia alle 9,40.
La Camera approva il processo verbale della seduta di ieri.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione sono centoundici.
PRESIDENTE. Propone il trasferimento alla X Commissione in sede legislativa delle proposte di legge nn. 5337, 270 e 1208, recanti disposizioni in materia di attività delle imprese di lavanderia.
(Così rimane stabilito).
PRESIDENTE. Comunica che il senatore Luciano Falcier è stato nominato componente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause dell'occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti in sostituzione del senatore Rosario Giorgio Costa, dimissionario.
PRESIDENTE. Passa ad esaminare il doc. IV-quater, n. 53, relativo al deputato Sgarbi.
Avverte che la Giunta per le autorizzazioni propone di dichiarare che i fatti per i quali è in corso il procedimento non concernono opinioni espresse dal deputato Sgarbi nell'esercizio delle sue funzioni.
Dichiara aperta la discussione.
PIERLUIGI MANTINI (MARGH-U), Relatore. Ricorda che la Camera è chiamata a pronunciarsi con riferimento ad un procedimento penale nei confronti del deputati Sgarbi; la Giunta per le autorizzazioni propone, a maggioranza, di dichiarare la sindacabilità delle opinioni espresse dal parlamentare.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione.
PRESIDENTE. Avverte che decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto.
SERGIO COLA (AN). Dichiara di non condividere la proposta della Giunta per le autorizzazioni, ritenendo che i fatti per i
quali è in corso il procedimento di cui al documento in esame concernano opinioni espresse dal deputato Sgarbi nell'esercizio delle sue funzioni.
AURELIO GIRONDA VERALDI (AN). Dichiara voto contrario sulla proposta della Giunta per le autorizzazioni.
VITTORIO SGARBI (Misto). Rileva che le dichiarazioni oggetto del procedimento penale nei suoi confronti sono di natura sostanzialmente politica.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
Per consentire l'ulteriore decorso del termine regolamentare di preavviso, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 10, è ripresa alle 10,20.
SERGIO SABATTINI (DS-U). Nel ritenere che la proposta della Giunta per le autorizzazioni rappresenti un errore ed un pericolo per le prerogative parlamentari dichiara voto contrario.
FRANCESCO GIORDANO (RC). Nell'associarsi alle argomentazioni svolte dal deputato Sabattini, dichiara il voto contrario dei deputati del suo gruppo sulla proposta della Giunta per le autorizzazioni.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge la proposta della Giunta per le autorizzazioni.
PRESIDENTE. Passa ad esaminare il doc. IV-quater, n. 120, relativo al deputato Selva.
Avverte che la Giunta per le autorizzazioni propone di dichiarare che i fatti per i quali è in corso il procedimento concernono opinioni espresse dal deputato Selva nell'esercizio delle sue funzioni.
Dichiara aperta la discussione.
GIUSEPPE LEZZA (FI), Relatore per la maggioranza. Ricorda che la Camera è chiamata a pronunciarsi con riferimento ad un procedimento penale nei confronti del deputato Selva; la Giunta per le autorizzazioni propone, a maggioranza, di dichiarare l'insindacabilità delle opinioni espresse dal parlamentare.
GIOVANNI KESSLER (DS-U), Relatore di minoranza. Nel ritenere che i giudizi espressi dal deputato Selva non siano riconducibili all'esercizio della funzione parlamentare, dichiara voto contrario sulla proposta della Giunta per le autorizzazioni.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione e passa alle dichiarazioni di voto.
PIERLUIGI MANTINI (MARGH-U). Ritiene che le dichiarazioni rese dal deputato Selva non possano essere meramente considerate delle legittime critiche.
GUSTAVO SELVA (AN). Sottolinea lo spirito polemico e la natura politica delle affermazioni da lui rese ed oggetto del documento in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la proposta della Giunta per le autorizzazioni.
PRESIDENTE. Passa all'esame degli articoli del testo unificato e delle relative proposte emendative, avvertendo che la V Commissione ha espresso il prescritto parere.
Passa quindi all'esame dell'articolo 1 e degli emendamenti ad esso riferiti.
PIERO RUZZANTE (DS-U). Richiamate le finalità sottese al testo unificato in esame, che rischia peraltro di determinare disparità di trattamento nell'ambito del
personale del comparto sicurezza, giudica assolutamente insufficienti le risorse finanziarie stanziate per la copertura degli oneri da esso recati; nel ritenere, inoltre, che il necessario riordino dei ruoli del personale delle forze dell'ordine avrebbe dovuto riguardare tutti i livelli professionali, manifesta ferma contrarietà al provvedimento in esame.
CESARE RIZZI (LNFP). Osservato che il corretto esercizio delle deleghe che il testo unificato propone di conferire al Governo - peraltro non sempre in modo chiaro - impedirebbe eventuali aumenti «a pioggia» nelle retribuzioni del personale delle Forze armate e di polizia, manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo al provvedimento in esame, riservandosi tuttavia di riconsiderare la propria posizione ove il richiamato esercizio delle deleghe non fosse ispirato dal necessario rispetto dei vincoli di bilancio.
MAURIZIO SAIA (AN), Relatore per la I Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 1.250 delle Commissioni ed esprime parere favorevole sugli emendamenti 1.200, 1.201 e 1.202 (ex articolo 86, comma 4-bis, del regolamento), nonché sugli emendamenti Lavagnini 1.71 e 1.72; esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Pisa 1.80, purché riformulato, e parere contrario sui restanti emendamenti riferiti all'articolo 1.
FILIPPO BERSELLI, Sottosegretario di Stato per la difesa. Concorda.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Ricordato il dissenso manifestato dagli operatori del comparto sicurezza sul testo unificato in esame, lamenta la mancata soluzione dei problemi connessi alle procedure di contrattazione ed alle rappresentanze militari; giudicate altresì inaccettabili le soluzioni prospettate, peraltro prive della necessaria copertura finanziaria, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.60, del quale richiama le finalità.
MARCO MINNITI (DS-U). Sottolineato il carattere confuso ed incerto del provvedimento in esame, peraltro giunto tardivamente all'esame dell'Assemblea e privo di copertura finanziaria, evidenzia che tutte le organizzazioni sindacali rappresentative del personale del comparto sicurezza hanno espresso un giudizio negativo sulla normativa in discussione.
ELETTRA DEIANA (RC). Giudicata incomprensibile la determinazione mostrata dalla maggioranza nel voler concludere l'iter del testo unificato in esame, anche alla luce del dissenso espresso dalle organizzazioni rappresentative degli operatori del settore, richiama le finalità dell'emendamento Bressa 1.60.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bressa 1.60.
MARCELLA LUCIDI (DS-U). Ricorda che il personale del comparto sicurezza attende da molto tempo un organico provvedimento di riordino delle carriere.
MARCELLA LUCIDI (DS-U). Auspica, quindi, l'approvazione dell'emendamento Minniti 1.1.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Lamentata la volontà della maggioranza di approvare un provvedimento sul quale si è registrato il netto dissenso delle organizzazioni rappresentative degli operatori del comparto sicurezza, dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Minniti 1.1.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Minniti 1.1.
SILVANA PISA (DS-U). Non accetta la riformulazione proposta del suo emendamento 1.80.
MAURIZIO SAIA (AN), Relatore per la I Commissione. Esprime parere contrario sull'emendamento Pisa 1.80.
FILIPPO BERSELLI, Sottosegretario di Stato per la difesa. Concorda.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pisa 1.80.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Rileva che il suo emendamento 1.61 è volto a riconoscere la specificità della contrattazione relativa alla dirigenza del comparto sicurezza.
MARCELLA LUCIDI (DS-U). Dichiara di condividere le finalità dell'emendamento Bressa 1.61, sottolineando l'irresponsabilità della posizione assunta dalla maggioranza.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Bressa 1.61.
ROBERTA PINOTTI (DS-U). Nel sottolineare l'andamento confuso e gli aspetti discutibili che hanno caratterizzato l'iter in Commissione del testo unificato in esame, lamenta il fatto che non siano state quantificate le risorse finanziarie necessarie per la sua attuazione.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Sottolinea l'assoluta inadeguatezza delle risorse destinate dalla legge finanziaria per il 2006 al rinnovo del contratto del personale delle forze di polizia.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 1.200 (ex articolo 86, comma 4-bis, del regolamento).
ROBERTA PINOTTI (DS-U). Osserva che il suo emendamento 1.62 persegue finalità equitative.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pinotti 1.62.
MARCELLA LUCIDI (DS-U). Giudicata necessaria la presenza in aula di un rappresentante del Dicastero dell'economia e delle finanze, atteso che il testo unificato in esame è privo di copertura finanziaria, dichiara di condividere l'emendamento Ruzzante 1.79.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Ruzzante 1.79 ed approva l'emendamento Lavagnini 1.71.
SILVANA PISA (DS-U). Richiama le finalità dell'emendamento Amici 1.65 e ne auspica l'approvazione.
ELETTRA DEIANA (RC). Sottolinea il carattere sperequativo dei criteri per la progressione in carriera del personale del comparto sicurezza.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Ritiene che l'approvazione dell'emendamento Amici 1.65 contribuirebbe a migliorare il testo unificato in esame, semplificando la progressione in carriera del personale delle forze dell'ordine.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Amici 1.65.
GIUSEPPE LUMIA (DS-U). Illustra le finalità del suo emendamento 1.67, esprimendo rammarico per la disattenzione del Governo e della maggioranza all'istituto della concertazione quale efficace strumento per il riordino dei ruoli del personale del comparto sicurezza.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Lumia 1.67 e Mazzoni 1.66.
MARCELLA LUCIDI (DS-U). Sottolinea il carattere demagogico del testo unificato in esame, in considerazione dell'inadeguatezza delle risorse finanziarie stanziate per la copertura degli oneri da esso recati.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Luongo 1.68.
GIUSEPPE MOLINARI (MARGH-U). Illustra il suo emendamento 1.17.
ROBERTA PINOTTI (DS-U). Lamenta l'inadeguatezza delle risorse finanziarie stanziate per la copertura degli oneri recati dal testo unificato in esame.
SERGIO ANTONIO D'ANTONI (MARGH-U). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Molinari 1.17.
PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza il disegno di legge n. 6292, di conversione del decreto-legge n. 1 del 2006, recante disposizioni urgenti per l'esercizio domiciliare del voto per taluni elettori, per la rilevazione informatizzata dello scrutinio e per l'ammissione ai seggi di osservatori OSCE, in occasione delle prossime elezioni politiche.
Il disegno di legge è assegnato alla I Commissione in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del regolamento.
SANTINO ADAMO LODDO (MARGH-U). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Molinari 1.17.
RENZO INNOCENTI (DS-U). Parlando per un richiamo al regolamento, invita il Governo a fornire chiarimenti circa la copertura degli oneri finanziari recati dal testo unificato in esame.
PRESIDENTE. Ricorda che la Commissione bilancio ha espresso il prescritto parere sul testo unificato in esame.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Molinari 1.17 e Mazzoni 1.69.
GIUSEPPE MOLINARI (MARGH-U). Illustra le finalità del suo emendamento 1.63.
SANTINO ADAMO LODDO (MARGH-U). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Molinari 1.63.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Molinari 1.63 e Rotundo 1.64.
GIUSEPPE MOLINARI (MARGH-U). Illustra le finalità del suo emendamento 1.19.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Molinari 1.19, approva l'emendamento Lavagnini 1.72 e respinge l'emendamento De Brasi 1.70.
GIUSEPPE MOLINARI (MARGH-U). Richiama le ragioni che lo inducono a sostenere l'opportunità di sopprimere il numero 2), lettera c), del comma 2 dell'articolo 1.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Molinari 1.21.
GIUSEPPE MOLINARI (MARGH-U). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 1.22.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Molinari 1.22, approva gli emendamenti 1.201 (ex articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) e 1.250 delle Commissioni e respinge, infine, gli emendamenti Mazzoni 1.74 e Lucidi 1.29.
GIUSEPPE MOLINARI (MARGH-U). Illustra le finalità del suo emendamento 1.30.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Molinari 1.30.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Ritiene che le disposizioni previste dalla lettera d) del comma 2 dell'articolo 1 siano emblematiche dell'inutilità del provvedimento in esame.
MARCELLA LUCIDI (DS-U). Paventa il rischio che il testo unificato in esame possa determinare disparità tra il personale delle forze dell'ordine.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Minniti 1.36.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Richiama le finalità dell'emendamento Leoni 1.75, concernente il riordino della carriera dirigenziale nel comparto della sicurezza.
MARCELLA LUCIDI (DS-U). Sottolinea il carattere ambiguo e mistificatorio del testo unificato in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Leoni 1.75.
ROBERTA PINOTTI (DS-U). Illustra le finalità del suo emendamento 1.76.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pinotti 1.76.
MARCELLA LUCIDI (DS-U). Richiama le ragioni che lo inducono a sostenere l'opportunità di sopprimere i commi 3 e 7 dell'articolo 1 del testo unificato in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Angioni 1.77.
GIUSEPPE MOLINARI (MARGH-U). Illustra le finalità sottese al suo emendamento 1.41 e ne raccomanda l'approvazione.
LUIGI RAMPONI (AN), Presidente della IV Commissione. Lamenta il fatto che si consenta lo svolgimento di interventi - peraltro di stampo ostruzionistico - a deputati appartenenti a gruppi che hanno esaurito i tempi assegnati loro nell'ambito del contingentamento.
PRESIDENTE. Rileva che sta conducendo i lavori dell'Assemblea con equilibrio ed attenendosi alla consolidata prassi parlamentare.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Molinari 1.41.
GIUSEPPE MOLINARI (MARGH-U). Illustra le finalità del suo emendamento 1.42.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Molinari 1.42.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Giudica non veritiere le considerazioni precedentemente svolte dal presidente della IV Commissione.
MARCELLA LUCIDI (DS-U). Richiama le finalità dell'emendamento Pisa 1.46.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pisa 1.46.
ROBERTA PINOTTI (DS-U). Illustra le finalità del suo emendamento 1.47.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Pinotti 1.47.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Richiama le finalità dell'emendamento Ruzzante 1.78.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Ruzzante 1.78.
ROBERTA PINOTTI (DS-U). Richiama le finalità dell'emendamento 1.202 (ex articolo 86, comma 4-bis, del regolamento),
che dimostra la fondatezza dei rilievi concernenti l'inadeguatezza della prospettata copertura degli oneri finanziari recati dal testo unificato in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 1.202 (ex articolo 86, comma 4-bis, del regolamento).
MARCELLA LUCIDI (DS-U). Ribadisce che non sono state quantificate le risorse finanziarie necessarie per l'attuazione del provvedimento in esame.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Lamenta che il provvedimento in esame non è corredato della prescritta relazione tecnica.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lumia 1.48.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Richiama le finalità dell'emendamento Luongo 1.49.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Luongo 1.49 e Rotundo 1.50.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Dichiara voto contrario sull'articolo 1, nel testo emendato, ricordando la pressoché generale contrarietà al provvedimento in esame espressa dagli organismi rappresentativi degli operatori del comparto.
ROBERTA PINOTTI (DS-U). Dichiara voto contrario sull'articolo 1, nel testo emendato, rilevando che il provvedimento in esame persegue finalità meramente elettoralistiche.
GIANNICOLA SINISI (MARGH-U). Paventa i deleteri effetti che deriveranno dal testo unificato in esame, privo di adeguate risorse finanziarie e non condiviso dagli operatori del comparto sicurezza.
ELETTRA DEIANA (RC). Evidenziate le finalità elettoralistiche del provvedimento in esame, dichiara voto contrario sull'articolo 1, nel testo emendato.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo 1, nel testo emendato.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 2 e delle proposte emendative ad esso riferite.
MAURIZIO SAIA (AN), Relatore per la I Commissione. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 2.100 delle Commissioni, che determinerebbe la preclusione degli emendamenti Lavagnini 2.66 e 2.67; invita pertanto il presentatore a ritirarli. Esprime inoltre parere contrario sulle restanti proposte emendative.
FILIPPO BERSELLI, Sottosegretario di Stato per la difesa. Concorda.
MARCELLA LUCIDI (DS-U). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento Bressa 2.60, interamente soppressivo dell'articolo 2.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Rileva che non vi è alcuna volontà politica di contrattualizzare la dirigenza del comparto sicurezza.
ELETTRA DEIANA (RC). Osserva che il testo unificato in esame si fonda sul presupposto di un rapporto di subalternità della dirigenza rispetto al Governo.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Bressa 2.60 ed il subemendamento Lucidi 0.2.100.1.
MARCELLA LUCIDI (DS-U). Lamenta che l'emendamento 2.100 delle Commissioni non prospetta la contrattualizzazione del rapporto di lavoro dei dirigenti delle Forze armate e di polizia.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Evidenziati gli elevati livelli di responsabilità riconosciuti ai dirigenti del comparto sicurezza, giudica umiliante il contenuto dell'emendamento in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento 2.100 delle Commissioni, interamente sostitutivo dell'articolo 2.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 3 e delle proposte emendative ad esso riferite.
MAURIZIO SAIA (AN), Relatore per la I Commissione. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Lavagnini 3.60 e 3.200 (ex articolo 86, comma 4-bis, del regolamento), sugli articoli aggiuntivi Lavagnini 3.063 e 3.064, nonché sull'articolo aggiuntivo Rotundo 3.061, purché riformulato; esprime inoltre parere contrario sulle restanti proposte emendative.
FILIPPO BERSELLI, Sottosegretario di Stato per la difesa. Concorda.
MARCELLA LUCIDI (DS-U). Lamenta che sono stati respinti emendamenti presentati da deputati dell'opposizione sui quali si era registrato un ampio consenso nelle Commissioni.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Ricorda che su significative proposte emendative dell'opposizione si era registrato l'assenso di taluni autorevoli rappresentanti del Governo.
ELETTRA DEIANA (RC). Sottolinea la necessità di inserire il riordino dei ruoli del personale del comparto sicurezza in un più organico disegno di riforma, che ne accentui la specificità delle procedure di negoziazione.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Lumia 3.1; approva l'emendamento Lavagnini 3.60; respinge l'emendamento Pisa 3.3; approva l'emendamento 3.200 (ex articolo 86, comma 4-bis, del regolamento); respinge l'emendamento Pinotti 3.8; approva, infine, l'articolo 3, nel testo emendato.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo Ruzzante 3.03.
MARCELLA LUCIDI (DS-U). Dichiara di condividere le finalità dell'articolo aggiuntivo Ruzzante 3.03.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Ruzzante 3.03.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Sottolinea la necessità di inserire nel testo una norma transitoria per il riordino del ruolo dei sergenti.
MARCELLA LUCIDI (DS-U). Richiama le finalità dell'articolo aggiuntivo Lumia 3.04.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Lumia 3.04.
ROBERTA PINOTTI (DS-U). Sottolinea l'opportunità di aggiungere nel testo unificato una norma transitoria sul riordino del ruolo dei sovrintendenti.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Luongo 3.05.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Chiede chiarimenti al rappresentante del Governo in merito alla riformulazione proposta dell'articolo aggiuntivo Rotundo 3.061.
PRESIDENTE. Prende atto che il rappresentante del Governo ha fornito i chiarimenti
richiesti e che i presentatori accettano la riformulazione proposta dell'articolo aggiuntivo Rotundo 3.061.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'articolo aggiuntivo Rotundo 3.061, nel testo riformulato.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Richiama le finalità dell'articolo aggiuntivo De Brasi 3.062.
MARCELLA LUCIDI (DS-U). Ribadisce la mancanza di copertura finanziaria del provvedimento in esame.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'articolo aggiuntivo De Brasi 3.062; approva, quindi, gli articoli aggiuntivi Lavagnini 3.063 e 3.064.
PRESIDENTE. Passa alla trattazione dell'unico ordine del giorno presentato.
FILIPPO BERSELLI, Sottosegretario di Stato per la difesa. Accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Ciro Alfano n. 1.
RENZO INNOCENTI (DS-U). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di rinviare le dichiarazioni di voto e la votazione finale al prosieguo della seduta.
PRESIDENTE. Ne prende atto, avvertendo che si procederà ora alla deliberazione per l'inserimento all'ordine del giorno dell'Assemblea, ai sensi dell'articolo 27 del regolamento, del disegno di legge di conversione n. 6292, il cui esame, fino alla conclusione, avrà luogo, in assenza di obiezioni, nella parte pomeridiana della seduta, dopo la conclusione dell'iter del testo unificato della proposta di legge n. 3437 ed abbinate.
ANTONIO BOCCIA (MARGH-U). Chiede che sia convocata la Conferenza dei presidenti di gruppo, rilevando che la decisione preannunziata dal Presidente si configura come una modifica delle determinazioni precedentemente assunte in merito ai lavori dell'Assemblea.
PRESIDENTE. Preannunzia l'intendimento di convocare la Conferenza dei presidenti di gruppo.
PRESIDENTE. Propone, ai sensi dell'articolo 27 del regolamento, l'inserimento all'ordine del giorno della seduta odierna del disegno di legge di conversione n. 6292.
Pone in votazione la proposta testé formulata.
(Segue la votazione).
Comunica che la proposta è approvata all'unanimità.
Avverte altresì che la Conferenza dei presidenti di gruppo è immediatamente convocata.
Sospende la seduta fino alle 15.
La seduta, sospesa alle 13,50, è ripresa alle 15.
MICHELE COSSA (Misto-LdRN.PSI). Illustra la sua interrogazione n. 3-05307, sullo smaltimento di fanghi prodotti da impianti di depurazione e potabilizzazione delle acque in Sardegna.
Risponde il ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, ALTERO MATTEOLI (vedi resoconto stenografico pag. 62) - Replica il deputato MICHELE COSSA (Misto-LdRN.PSI), che si dichiara soddisfatto per
l'attività svolta dalle autorità statali, esprimendo invece forti perplessità sulle iniziative assunte dai competenti organi della regione Sardegna.
ELETTRA DEIANA (RC). Illustra la sua interrogazione n. 3-05309, concernente la conclusione delle indagini sull'uccisione del funzionario del Sismi dottor Nicola Calipari, sul ferimento della giornalista Giuliana Sgrena e del maggiore del Sismi Andrea Carpani.
Risponde il ministro per i rapporti con il Parlamento, CARLO GIOVANARDI (vedi resoconto stenografico pag. 64) - Replica il deputato ELETTRA DEIANA (RC), che giudica inadeguata l'azione svolta dal Governo, anche alla luce dell'atteggiamento assunto dagli Stati Uniti relativamente al controllo del territorio iracheno.
NINO STRANO (AN). Illustra l'interrogazione La Russa n. 3-05310, sulle iniziative per garantire il rispetto delle norme a tutela dell'ambiente nella realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina.
Risponde il ministro per i rapporti con il Parlamento, CARLO GIOVANARDI (vedi resoconto stenografico pag. 66) - Replica il deputato NINO STRANO (AN), che si dichiara soddisfatto della risposta, dalla quale si evince che il Governo ha assunto tutte le iniziative idonee a garantire la tutela dell'ambiente.
EMERENZIO BARBIERI (UDC/CCD-CDU). Illustra l'interrogazione Volontè n. 3-05308, sul nulla osta della sovrintendenza di Bologna alla rimozione ed al trasferimento in altra area di resti archeologici di epoca etrusca.
Risponde il ministro per i beni e le attività culturali, ROCCO BUTTIGLIONE (vedi resoconto stenografico pag. 67) - Replica il deputato EMERENZIO BARBIERI (UDC/CCD-CDU), che sottolinea l'illegittimità del comportamento tenuto dal sovrintendente pro tempore di Bologna.
GIORGIO PASETTO (MARGH-U). Illustra l'interrogazione Lusetti n. 3-05311, sugli interventi volti a risolvere la crisi di Alitalia.
Risponde il ministro del lavoro e delle politiche sociali, ROBERTO MARONI (vedi resoconto stenografico pag. 69) - Replica il deputato RENZO LUSETTI (MARGH-U), il quale si dichiara completamente insoddisfatto per la risposta, che giudica contraddittoria.
PIETRO TIDEI (DS-U). Illustra l'interrogazione Duca n. 3-05312, sugli interventi per il rilancio e lo sviluppo di Alitalia.
Risponde il ministro del lavoro e delle politiche sociali, ROBERTO MARONI (vedi resoconto stenografico pag. 71) - Replica il deputato EUGENIO DUCA (DS-U), che, nel dichiararsi assolutamente insoddisfatto della risposta, ascrive al Governo ed alla maggioranza la responsabilità della crisi strutturale del sistema dei trasporti.
ANTONIO LEONE (FI). Illustra la sua interrogazione n. 3-05313, sulle iniziative del Governo in relazione alle recenti agitazioni sindacali dei dipendenti dell'Alitalia.
Risponde il ministro del lavoro e delle politiche sociali, ROBERTO MARONI (vedi resoconto stenografico pag. 73) - Replica il deputato ANTONIO LEONE (FI), che ringrazia il ministro per la chiarezza della risposta, dalla quale emergono le gravi responsabilità delle organizzazioni sindacali nella crisi dell'Alitalia.
DARIO GALLI (LNFP). Illustra l'interrogazione Gibelli n. 3-05314, sulle iniziative volte a garantire il mantenimento dei livelli occupazionali di Alitalia.
Risponde il ministro del lavoro e delle politiche sociali, ROBERTO MARONI (vedi resoconto stenografico pag. 74) - Replica il
deputato DARIO GALLI (LNFP), che ringrazia il ministro per la chiara ed esauriente risposta.
PRESIDENTE. Sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 15,55, è ripresa alle 16,05.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta sono centoundici.
PRESIDENTE. Comunica che nella riunione odierna la XIII Commissione ha approvato, in sede legislativa, il testo unificato delle proposte di legge nn. 31 e 2743, recante disposizioni di attuazione della normativa comunitaria concernente l'organizzazione comune di mercato (OCM) del vino.
ANTONIO BOCCIA (MARGH-U). Chiede alla Presidenza di disporre che i testi dei provvedimenti approvati da Commissioni in sede legislativa siano distribuiti nelle caselle dei deputati.
PRESIDENTE. Ritiene di poter accedere alla richiesta formulata dal deputato Boccia.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale.
MICHELE TUCCI (UDC/CCD-CDU). Sottolineata l'esigenza di procedere ad un riordino dei ruoli del personale del comparto sicurezza, giudica equa, organica ed omogenea la disciplina prevista dal testo unificato in esame, sul quale dichiara pertanto il convinto voto favorevole dei deputati del suo gruppo.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Nel sottolineare l'inidoneità del testo unificato in esame a rispondere alle molteplici e pressanti richieste provenienti dagli operatori del comparto sicurezza, rileva che le forze politiche di maggioranza hanno disatteso tutti gli impegni contenuti nel programma elettorale.
GIAMPAOLO NUVOLI (Misto-Pop-UDEUR). Osserva che le misure previste dal testo unificato in esame e l'assoluta inadeguatezza delle risorse finanziarie stanziate per la sua attuazione non consentiranno di conseguire l'ambiziosa finalità di procedere ad un equo e soddisfacente riordino dei ruoli del personale del comparto sicurezza: dichiara quindi il voto contrario dei deputati della sua componente politica.
FILIPPO ASCIERTO (AN). Nel ritenere ormai improcrastinabile procedere ad un riordino dei ruoli del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate, giudica assolutamente adeguate le risorse finanziarie stanziate per la copertura degli oneri recati dal testo unificato in esame, rivendicando al Governo il merito di aver finalmente risposto alle legittime istanze da tempo rappresentate dagli operatori del comparto sicurezza.
ELETTRA DEIANA (RC). Nel ritenere grottesche e patetiche le considerazioni svolte dal deputato Ascierto, ricorda il generale dissenso manifestato dagli organismi rappresentativi del personale appartenente alle Forze armate e di polizia sul
testo unificato in esame, che giudica inefficace, disorganico e privo della prescritta copertura finanziaria.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Osserva che la storica ed indiscutibile vicinanza delle forze politiche del centrodestra alle legittime esigenze del personale del comparto sicurezza, confermata dalla politica attuata dal Governo nel corso della legislatura, non può essere smentita da isolate prese di posizione palesemente strumentali.
CARLA ROCCHI (MARGH-U). Sottolineato l'imbarazzo mostrato dal deputato Ascierto, giudica il provvedimento in esame inadeguato e privo delle necessarie risorse finanziarie.
CESARE RIZZI (LNFP). Osservato che il testo unificato in esame, nel rispetto delle disponibilità finanziarie, contribuirà ad omogeneizzare il trattamento retributivo e giuridico del personale del comparto sicurezza, dichiara il voto favorevole del suo gruppo, che tuttavia si riserva di modificare il proprio atteggiamento qualora, in sede di esercizio della delega, dovesse verificare il determinarsi di un'ingiustificata spirale rivendicativa.
LUIGI RAMPONI (AN). Osservato che il testo unificato in esame risponde all'esigenza di garantire un quadro organico ed omogeneo relativamente allo stato giuridico ad economico del personale delle Forze armate e di polizia, giudica infondate le critiche formulate, in particolare, circa la copertura finanziaria; ringrazia, quindi, i deputati dei gruppi della maggioranza ed i rappresentanti del richiamato personale per la proficua collaborazione fornita.
MARCELLA LUCIDI (DS-U). Sottolinea il carattere disorganico e demagogico delle disposizioni recate dal testo unificato in esame, che appare inidoneo a garantire un effettivo riordino dei ruoli del personale del comparto sicurezza. Stigmatizza, altresì, il fatto che il Governo e la maggioranza non abbiano inteso accogliere le istanze rappresentate dagli operatori del suddetto comparto, fortemente critici nei confronti del testo unificato in esame.
ROBERTO LAVAGNINI (FI). Nel ritenere che la riforma della rappresentanza del personale militare debba essere preceduta da un confronto tra le parti interessate, osserva che nell'esercizio della delega, particolarmente ampia nel contenuto, il Governo potrà adottare provvedimenti pienamente condivisi dagli operatori del comparto.
CARLA MAZZUCA POGGIOLINI (Misto). Ritiene che il provvedimento in esame non rappresenti un adeguato e giusto riconoscimento per gli operatori del comparto sicurezza.
La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il testo unificato delle proposte di legge nn. 3437-4376-5400.
PRESIDENTE. Comunica che, per un disguido nella impostazione manuale del sistema di voto, non sono stati registrati i nominativi dei partecipanti alla votazione svoltasi prima della sospensione dei lavori per l'inserimento ex articolo 27, comma 2, del regolamento, di un nuovo punto all'ordine del giorno. Precisa peraltro che, come risulta evidente, la votazione si è svolta regolarmente e ricorda di averne proclamato l'esito favorevole, raggiunto all'unanimità.
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.
DONATO BRUNO (FI), Relatore. Illustra il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione, finalizzato, tra l'altro, a disciplinare l'esercizio domiciliare del diritto di voto da parte di taluni elettori, rilevando che le disposizioni da esso recate potranno essere attuate fin dalla prossima consultazione elettorale.
ANTONIO D'ALÌ, Sottosegretario di Stato per l'interno. Avverte che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.
VALDO SPINI (DS-U). Pur preannunziando che la sua parte politica non ostacolerà la conversione in legge del provvedimento d'urgenza in discussione, esprime riserve sulla soluzione individuata nell'articolo 3-sexies per quanto riguarda l'esercizio del diritto di voto dei cittadini temporaneamente all'estero. Auspica infine che sia pienamente garantito a tutti i cittadini italiani l'esercizio del diritto di voto.
UGO INTINI (Misto-RosanelPugno). Nel sottolineare il carattere discriminatorio ed irrazionale delle regole fissate per la presentazione delle liste elettorali, auspica l'accoglimento delle proposte emendative presentate dalla sua parte politica, finalizzate a rendere più eque le disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza in discussione.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Pur riconoscendo la rilevanza del provvedimento d'urgenza in discussione, in particolare per quanto riguarda l'esercizio domiciliare del voto da parte degli elettori affetti da gravi infermità, giudica non condivisibili talune disposizioni introdotte nel testo nel corso dell'iter al Senato relativamente all'aumento delle spese elettorali dei candidati.
LUIGI RAMPONI (AN). Ritiene che il provvedimento d'urgenza in discussione colmi opportunamente un vuoto normativo, garantendo l'esercizio del diritto di voto a talune categorie di cittadini, come i militari impegnati in missioni all'estero.
RICCARDO MARONE (DS-U). Manifesta dissenso per le modifiche introdotte dal Senato al testo del provvedimento d'urgenza in discussione, segnatamente per le disposizioni transitorie relative alle cause di ineleggibilità.
RICCARDO MARONE (DS-U). Evidenzia altresì taluni profili di illegittimità costituzionale riscontrabili nella normativa in esame.
GRAZIELLA MASCIA (RC). Manifestato un orientamento nettamente contrario al provvedimento d'urgenza in discussione, sottolinea il carattere ambiguo e confuso delle disposizioni da esso recate, adombrando il dubbio che siano finalizzate a perseguire, in realtà, interessi di parte. Pur condividendo l'opportunità di consentire l'esercizio domiciliare del voto, formula rilievi critici su talune delle disposizioni introdotte nel testo dal Senato e preannunzia che esprimerà voto favorevole sulle proposte emendative presentate dalla componente politica La Rosa nel Pugno del gruppo Misto.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
DONATO BRUNO (FI), Relatore. Rinunzia alla replica e preannunzia la richiesta di una breve sospensione della seduta per consentire la riunione del Comitato dei nove.
ANTONIO D'ALÌ, Sottosegretario di Stato per l'interno. Rinunzia alla replica.
PRESIDENTE. Accedendo alla richiesta del relatore, sospende brevemente la seduta.
La seduta, sospesa alle 18,30, è ripresa alle 18,40.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo unico del disegno di legge di conversione e delle proposte emendative riferite agli articoli del decreto-legge, avvertendo che la V Commissione ha espresso il prescritto parere.
ENRICO BOSELLI (Misto-RosanelPugno). Osservato che il provvedimento d'urgenza in esame rischia di determinare disparità di trattamento relativamente alle procedure di presentazione delle liste elettorali, lamenta il fatto che il Governo non intenda recepire la legittime istanze rappresentate, al riguardo, dalla sua parte politica.
ANTONELLO SORO (MARGH-U). Sottolineata la necessità di garantire la pari opportunità sotto il profilo della presentazione delle liste elettorali, ritiene essenziale individuare ed applicare procedure elettroniche che assicurino la personalità, la libertà e la segretezza del voto: nel merito, osserva che il provvedimento d'urgenza in esame rappresenta un'occasione mancata.
ANTONELLO CABRAS (DS-U). Pur condividendo l'opportunità di consentire l'esercizio domiciliare del voto a taluni elettori, richiama le finalità delle proposte emendative presentate dalla sua parte politica, preannunziando che, ove non venissero accolte, il suo gruppo non potrà esprimere voto favorevole sul disegno di legge di conversione in esame.
UGO INTINI (Misto-RosanelPugno). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede che il ministro dell'interno intervenga nel dibattito per chiarire la posizione del Governo sulla materia oggetto del provvedimento d'urgenza in esame.
PRESIDENTE. Rileva che il Governo è legittimamente rappresentato in aula.
RENZO INNOCENTI (DS-U). Parlando sull'ordine dei lavori, riterrebbe opportuno che il Governo chiarisse la propria posizione in merito alle obiezioni sollevate da deputati dell'opposizione.
ANTONIO BOCCIA (MARGH-U). Parlando anch'egli sull'ordine dei lavori, ritiene che il Governo dovrebbe fornire rassicurazioni in merito alla correttezza delle procedure che si stanno predisponendo in vista delle prossime consultazioni elettorali.
LUCA VOLONTÈ (UDC/CCD-CDU). Dichiara di non condividere la ratio delle proposte emendative presentate dalla componente politica La Rosa nel Pugno del gruppo Misto, che non appaiono finalizzate alla semplificazione ovvero alla non proliferazione dei soggetti politici.
MARCO BOATO (Misto-VU). Sottolineata la delicatezza dell'attuale fase politica, riterrebbe anch'egli opportuna la presenza in aula del ministro dell'interno. Rileva, quindi, che il provvedimento d'urgenza in esame è viziato all'origine dalla recente approvazione di una non condivisibile legge elettorale imposta unilateralmente dal Governo e dalla maggioranza, nonché dal profilarsi di un grave conflitto istituzionale tra Presidente del Consiglio e Presidente della Repubblica.
ENRICO BUEMI (Misto-RosanelPugno). Manifesta disponibilità a riformulare gli emendamenti presentati nel senso di superare le obiezioni precedentemente sollevate dal deputato Volonté.
DONATO BRUNO (FI), Relatore. Esprime parere contrario su tutte le proposte emendative presentate.
ANTONIO D'ALÌ, Sottosegretario di Stato per l'interno. Concorda, invitando peraltro al ritiro dell'emendamento Bressa 3-quater.1, sul quale esprime altrimenti parere contrario.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mancini 1.1.
UGO INTINI (Misto-RosanelPugno). Prospettata l'opportunità di escludere dall'obbligo di raccogliere le firme le liste espressione di componenti politiche rappresentate in Parlamento, ritiene che le proposte emendative presentate dovrebbero essere poste in votazione a scrutinio segreto.
PRESIDENTE. Rileva che lo scrutinio segreto non è ammissibile in riferimento alla materia oggetto del provvedimento d'urgenza in esame, che reca norme di carattere organizzativo che non investono i meccanismi di trasformazione dei voti in seggi.
LELLO DI GIOIA (Misto-RosanelPugno). Osserva che il provvedimento d'urgenza in esame presenta profili di illegittimità costituzionale, in particolare nelle disposizioni concernenti la sottoscrizione delle liste elettorali.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Mancini 1.2.
GIACOMO MANCINI (Misto-RosanelPugno). Osservato che il provvedimento d'urgenza in esame introduce odiose discriminazioni politiche, ledendo fondamentali garanzie costituzionali, auspica l'accoglimento delle proposte emendative presentate dalla sua parte politica.
ENZO CEREMIGNA (Misto-RosanelPugno). Rileva che le obiezioni sollevate dalla sua parte politica sulla materia oggetto del provvedimento d'urgenza in esame sono riconducibili, tra l'altro, all'esigenza di garantire il rispetto del principio di legalità.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Dichiara voto favorevole sull'articolo aggiuntivo Mancini 3.04, volto a recepire le istanze rappresentate, in particolare, dai deputati della componente politica La Rosa nel Pugno del gruppo Misto.
SESA AMICI (DS-U). Dichiara voto favorevole sull'articolo aggiuntivo in esame, sottolineandone la valenza politica e non meramente tecnica.
VINCENZO NESPOLI (AN). Sottolineato il carattere tecnico delle disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza in esame, ricorda che le questioni poste, in particolare, dai deputati della componente politica La Rosa nel Pugno del gruppo Misto non sono state sollevate nel corso dell'iter della legge di riforma del sistema elettorale.
LELLO DI GIOIA (Misto-RosanelPugno). Giudica contraddittorie le considerazioni svolte dal deputato Nespoli.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Mancini 3.04.
GIACOMO MANCINI (Misto-RosanelPugno). Ritiene essenziale garantire la parità di condizioni in occasione delle prossime consultazioni elettorali.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Mancini 3.03.
FRANCO GROTTO (Misto-RosanelPugno). Sottolinea la necessità di non discriminare le forze politiche storicamente presenti nel Paese che abbiano presentato nuovi simboli elettorali.
ENZO CEREMIGNA (Misto-RosanelPugno). Lamenta il significativo imbarbarimento della lotta politica.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Manifesta un orientamento favorevole all'articolo aggiuntivo Mancini 3.05.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Mancini 3.05.
GIACOMO MANCINI (Misto-RosanelPugno). Invita il rappresentante del Governo a fornire chiarimenti circa il parere contrario espresso sulle proposte emendative presentate dalla sua parte politica.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Mancini 3.01.
LELLO DI GIOIA (Misto-RosanelPugno). Lamenta le assenze nelle file dell'opposizione nel corso dell'esame di un provvedimento d'urgenza di rilevante valenza politica.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'articolo aggiuntivo Mancini 3.02 e l'emendamento Cabras 3-bis.1.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Manifesta un orientamento contrario all'aumento dei limiti di spesa per i candidati previsto dall'articolo 3-ter del decreto-legge in esame.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Bressa 3-ter.1 e 3-ter.2.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Ritira il suo emendamento 3-quater.1.
SESA AMICI (DS-U). Auspica l'abrogazione dell'articolo 9 della legge n. 270 del 2005, come proposto dall'articolo aggiuntivo Cabras 3-quinquies.01.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'articolo aggiuntivo Cabras 3-quinquies.01.
PRESIDENTE. Passa alla trattazione degli ordini del giorno presentati.
ANTONIO D'ALÌ, Sottosegretario di Stato per l'interno. Invita al ritiro degli ordini del giorno Santori n. 1 e Perrotta n. 2.
PRESIDENTE. Prende atto che gli ordini del giorno Santori n. 1 e Perrotta n. 2 sono stati ritirati dai rispettivi presentatori.
Passa quindi alle dichiarazioni di voto finale.
ANTONIO BOCCIA (MARGH-U). Lamenta che la copertura finanziaria del provvedimento d'urgenza in esame è stata reperita attingendo risorse dal fondo per le aree sottosviluppate, con conseguente ulteriore penalizzazione del Mezzogiorno.
ROBERTO VILLETTI (Misto-RosanelPugno). Nel lamentare l'ennesima forzatura perpetrata dalla maggioranza, ricorda l'impegno tradizionalmente profuso da radicali e socialisti in difesa dei diritti di libertà.
ANTONELLO CABRAS (DS-U). Dichiara voto contrario sul disegno di legge di conversione in esame, auspicando che le disposizioni da esso recate possano essere modificate nella prossima legislatura.
GIANCLAUDIO BRESSA (MARGH-U). Ricordata la serietà delle ragioni che hanno ispirato l'adozione del decreto-legge in esame, lamenta tuttavia, in particolare, la discriminazione perpetrata a danno dei movimenti politici socialisti e radicali circa la modalità di presentazione delle liste elettorali; dichiara pertanto voto contrario sul disegno di legge di conversione in esame.
MARCO BOATO (Misto-VU). Sottolineato che la normativa in materia elettorale approvata nell'ultima fase della legislatura
è stata unilateralmente imposta dalla maggioranza, dichiara il voto contrario della sua componente politica sul disegno di legge di conversione in esame.
GRAZIELLA MASCIA (RC). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sul disegno di legge di conversione, giudicando particolarmente grave la mancata soluzione dei problemi connessi alla nomina degli scrutatori ed alla presentazione delle liste elettorali.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva il disegno di legge di conversione n. 6292.
PRESIDENTE. Comunica che nella riunione odierna la X Commissione ha approvato, in sede legislativa, la proposta di legge n. 5337, recante disciplina dell'attività professionale di tintolavanderia, con conseguente assorbimento delle concorrenti proposte di legge.
PRESIDENTE. Comunica che il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza il disegno di legge n. 6293, di conversione del decreto-legge n. 250 del 2005, recante misure urgenti in materia di università e beni culturali ed in favore di soggetti affetti da gravi patologie, nonché in tema di rinegoziazione dei mutui.
Il disegno di legge è assegnato alla VII Commissione in sede referente ed al Comitato per la legislazione, per il parere di cui all'articolo 96-bis, comma 1, del regolamento.
PRESIDENTE. Comunica la modifica del vigente calendario dei lavori dell'Assemblea predisposta a seguito della odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo (vedi resoconto stenografico pag. 132).
ANTONIO BOCCIA (MARGH-U). Reitera la richiesta di mettere in distribuzione il testo dei progetti di legge approvati da Commissioni in sede legislativa.
PRESIDENTE. Prende atto della richiesta formulata dal deputato Boccia.
PRESIDENTE. Comunica l'ordine del giorno della seduta di domani:
Giovedì 26 gennaio 2006, alle 10.
(Vedi resoconto stenografico pag. 133).
La seduta termina alle 20,45.