Allegato B
Seduta n. 737 del 25/1/2006


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DIFESA

Interrogazioni a risposta scritta:

DEIANA. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
l'Amministrazione della difesa si avvale di lavoratori a tempo determinato, alcuni dei quali prestano ormai servizio da oltre un decennio, con contratti occasionali reiterati nel corso degli anni, e per lavori di cui all'articolo 184 del «Regolamento concernente disciplina delle attività del Genio militare, a norma dell'articolo 3, comma 7-bis, della legge 11 febbraio 1994, n. 109»;
l'utilizzo di tali lavoratori, pari a più di duecento unità operanti nei cantieri dell'Aeronautica Militare nel Lazio, in Puglia e in Sicilia, in assolvimento delle funzioni istituzionali dell'VIII e del XVI Genio Campale, consente all'Amministrazione lo svolgimento di lavori in economia che permettono un risparmio economico rispetto all'appalto esterno e procedure più accelerate di intervento;
in ogni caso, l'utilizzo di tale personale consente ai succitati enti l'espletamento dei compiti istituzionali degli enti stessi, non essendo possibile ricorrere al personale permanente e diseconomico nonché complicato burocraticamente e per tempistica rivolgersi a ditte esterne;
attualmente tutti i cantieri sono fermi e questi lavoratori (dalle alte professionalità ma in età anche avanzata) da oltre un mese non hanno nessun impiego e risultano licenziati e senza prospettiva occupazionale e, non potendo godere di ammortizzatori sociali quali la cassintegrazione guadagni o la disoccupazione ordinaria, risultano privi di reddito;
le organizzazioni sindacali, visto lo stato di assoluta incertezza nonché i tagli al bilancio della Difesa, rappresentano la forte preoccupazione che la ritardata o mancata ripresa dei lavori possa aggravare lo stato di disagio in territori già fortemente colpiti dalla piaga della disoccupazione e nell'intenzione di sensibilizzare le amministrazioni locali e la società civile si avviano a promuovere iniziative di mobilitazione che diano visibilità a tale problematica -:
quali siano le disponibilità di bilancio 2006 per finanziare le attività di cui al citato articolo 184 del «Regolamento concernente disciplina delle attività del Genio militare, a norma dell'articolo 3, comma 7-bis, della legge 11 febbraio 1994, n. 109» e se quando e per quali progetti siano stati già decretati o verranno decretati dagli enti programmatori di forza armata competenti, e cioè dalla Direzione generale dei lavori e del Demanio del ministero della difesa e dal Comando logistico dell'aeronautica militare, al fine di consentire la realizzazione degli interventi infrastrutturali richiesti e da effettuarsi presso gli enti dell'aeronautica militare, nonché dei progetti che risultano presentati dai vari enti;
quali siano le iniziative che il Ministro interrogato e le Direzioni generali competenti intendano assumere al fine di valorizzare il sistema dei lavori in gestione diretta e in economia rispetto a procedure di esternalizzazione dei lavori infrastrutturali dei suddetti Gruppi Genio Campale e quali siano le iniziative che il Ministro interrogato e le Direzioni generali competenti intendano adottare per consentire una ripresa immediata dei contratti per i lavoratori oggi licenziati e per dare stabilità a queste forme contrattuali anche alla luce di provvedimenti legislativi (tra cui la legge n. 301 del 1999) in passato già


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adottati al fine di un inquadramento definitivo di questi lavoratori, impiegati, seppur per periodi discontinui e con contratti da edili, da diversi anni presso l'Amministrazione della difesa.
(4-19672)

ONNIS. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
la stampa locale, in Sardegna, nei giorni scorsi ha dato notizia della decisione di liquidare solo sedicimila Euro «a titolo di equo indennizzo», in conseguenza della tragica morte dell'aviere Emanuele Lutzu (L'Unione Sarda, edizione del 22 gennaio 2006, pagina 6);
si è così appreso che il sunnominato Emanuele Lutzu, il 6 luglio 2001, quando ormai era prossimo al congedo, al termine del servizio di leva, presso la Base dell'Aeronautica Militare a Elmas, veniva colpito e ucciso da un colpo dell'arma d'ordinanza, esploso accidentalmente da un commilitone, mentre, all'interno di una camerata, venivano scattate alcune fotografie, quale ricordo del periodo di ferma;
secondo la fonte citata, «in un primo momento ... si era detto che il gruppetto di avieri non avrebbe dovuto stare in quella camerata dov'è accaduta la tragedia»;
tuttavia, «la Commissione ministeriale ha ... chiuso la pratica avviata dopo la morte del giovane... con l'attribuzione» della somma di sedicimila Euro, sopra indicata, «a titolo di equo indennizzo e, quindi, definitivo»;
inoltre, i familiari del povero Emanuele Lutzu avrebbero a suo tempo richiesto «che venisse riconosciuta la causa di servizio. Una procedura ritenuta legittima ma che il Ministero ha bocciato senza lasciare spazio a ripensamenti. L'ultima risposta all'ennesima richiesta risale all'anno scorso. E aveva messo la parola fine sulla vicenda ... nonostante le rassicurazioni di funzionari ministeriali...» -:
quali dati e notizie siano a disposizione del Governo a proposito della dolorosa vicenda cui si é fatto riferimento in premessa;
quali ragioni abbiano suggerito di liquidare ai familiari del suddetto Emanuele Lutzu, a titolo di equo indennizzo, solo sedicimila Euro, negando, altresì, il riconoscimento della causa di servizio, in relazione al tragico decesso del giovane;
se non si ritenga opportuno intervenire per rivedere le determinazioni assunte, assicurando comunque ai familiari del giovane aviere prematuramente scomparso un indennizzo adeguato alle sofferenze patite.
(4-19680)