Allegato A
Seduta n. 724 del 22/12/2005


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INTERPELLANZE URGENTI

(Sezione 1 - Circolare n. 84 del 10 novembre 2005 riguardante la definizione e l'impiego del portfolio delle competenze nella scuola dell'infanzia e nel primo ciclo di istruzione)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere - premesso che:
in questi giorni, sta giungendo alle scuole ebraiche di diverse città, tra cui Milano, Torino, Firenze e Trieste, la circolare ministeriale n. 84 del 10 novembre 2005, avente ad oggetto le linee guida per la definizione e l'impiego del portfolio delle competenze nella scuola dell'infanzia e nel primo ciclo di istruzione;
come noto, in coerenza con il dettato costituzionale, i rapporti tra lo Stato italiano e le confessioni religiose diverse dalla cattolica sono regolati per legge sulla base di apposite intese con le relative rappresentanze. In virtù di tale principio, sono state sottoscritte diverse intese con altrettante confessioni e nella stragrande maggioranza dei casi vi si prevede il diritto di istituire liberamente scuole di ogni ordine e grado ed istituti di educazione, cui è riconosciuta la totale equiparazione con le scuole pubbliche;
peraltro, l'articolo 311 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado - di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 - riconoscendo e tutelando doverosamente le specificità proprie delle confessioni religiose diverse dalla cattolica, non risulta né essere stato oggetto di abrogazione espressa da parte dell'articolo 19 del decreto legislativo n. 59 del 2004, né incompatibile con l'impianto di quest'ultimo decreto delegato;
altrettanto non sembra potersi dire, a giudizio degli interpellanti, per quanto concerne la ricordata circolare. Infatti, tale strumento di valutazione sembra strutturato prescindendo totalmente dalla circostanza dell'esistenza anche di scuole istituite da confessioni religiose diverse da quella cattolica, tanto che si riscontrano espliciti riferimenti all'apprendimento della religione cattolica, sia nel documento di valutazione vero e proprio, sia nella sezione dedicata ai criteri da utilizzare per la formulazione della valutazione degli alunni;
la citata circolare, oltre a suscitare molte perplessità circa l'appropriatezza del reinserimento dell'insegnamento religioso tra le materie oggetto del documento di valutazione complessiva dell'alunno, appare, a giudizio degli interpellanti, profondamente lesivo delle prerogative riconosciute dal nostro ordinamento alle confessioni diverse dalla cattolica -:
come valuti il contenuto della citata circolare ministeriale e quali provvedimenti intenda urgentemente assumere al fine di ridefinire gli strumenti di valutazione, con riferimento all'insegnamento religioso, degli alunni delle scuole religiose diverse dalla cattolica, salvaguardando in


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tal modo le specificità proprie della confessione di appartenenza, sancite con legge dello Stato.
(2-01752)
«Violante, Grignaffini, Agostini, Bogi, Innocenti, Montecchi, Calzolaio, Raffaella Mariani, Nicola Rossi, Ruzzante, Buffo, Capitelli, Carli, Chiaromonte, Giulietti, Lolli, Martella, Sasso, Tocci».
(13 dicembre 2005).