Allegato B
Seduta n. 718 del 13/12/2005


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INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazione a risposta in Commissione:

MOLINARI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
sulla tratta ferroviaria Battipaglia-Potenza-Taranto si stanno verificando con una certa frequenza disagi e disservizi che riguardano i convogli in percorrenza;
in particolare negli ultimi giorni si sono registrati ritardi persino di 4 ore che hanno interessato l'Eurocity Roma-Potenza e i treni interregionali Potenza-Napoli;
le ferrovie parlano di guasti tecnici ai locomotori;
si tratta comunque di materiale rotabile vetusto e superato;
con la soppressione a partire dal mese scorso degli Eurostar da e per Roma e la loro sostituzione con i treni Eurocity registriamo un abbassamento dell'offerta qualitativa da parte di Trenitalia nei confronti dell'utenza lucana;
ritardi e disservizi sono ingiustificabili anche in presenza di una maggiorazione del biglietto dovuta al sistema di emissione utilizzato da Trenitalia e che dovrebbe essere cambiato per stessa ammissione dell'azienda -:
se e quali iniziative il Governo, in qualità di azionista unico della società Trenitalia, intenda adottare per verificare quanto accaduto negli ultimi giorni sulla tratta ferroviaria che attraversa la Basilicata e quali investimenti intenda promuovere per migliorare l'offerta nei confronti dell'utenza lucana a partire dal rinnovo del materiale rotabile.
(5-05026)

Interrogazione a risposta scritta:

BULGARELLI. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro


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dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che:
il recente tragico incidente al largo del porto di La Spezia che ha visto come protagonista la nave georgiana Margaret con a bordo 85 mila litri di carburante, con le pesanti ripercussioni economiche ed ecologiche che comporta, fa riemergere la grave situazione italiana rispetto all'impatto del traffico marittimo;
come denunciano tra gli altri i membri del Wwf, a fronte di un accresciuto traffico commerciale marittimo sono «ancora molto deboli le norme che dovrebbero tutelare il nostro mare e le nostre coste, ambienti unici che ancora attraggono turismo da tutto il mondo [...] con un impatto ambientale che nessuno ha ancora valutato»;
secondo il Presidente della citata associazione ambientalista «I pescatori e gli abitanti che verranno presumibilmente colpiti dalla marea nera che sta già fuoriuscendo dalla nave Margaret non verranno mai risarciti», ha quindi spiegato Pratesi ricordando che l'Italia «non ha ancora ratificato la Convenzione sul risarcimento da idrocarburi da propulsione, la cosiddetta Bunker Oil che permette di pagare i danni provocati dalla fuoriuscita di combustibile»;
almeno uno degli allevamenti di mitili è stato direttamente distrutto dallo scarrocciamento della nave e altri inquinati;
le navi obsolete debbono essere considerate «rifiuti tossici» secondo il diritto internazionale;
in base alla Convenzione di Basilea, firmata nel 1995 da 163 Paesi, è bandita (esportazione dei rifiuti pericolosi verso i Paesi in via di sviluppo, inclusi i prodotti destinati al riciclaggio;
un mese fa la Capitaneria di porto di Livorno ha bloccato la nave Margaret perché alcune misure di sicurezza non erano adeguate;
quattro giorni fa la Capitaneria di porto di Genova ha concesso il nullaosta a prendere il mare alla Margaret con due precisi obblighi: non superare le 20 miglia dalla costa e non prendere il largo con onde superiori ai 3 metri;
tre anni fa il Registro navale italiano aveva declassato la Margaret, cancellandola dai suoi registri. Gli armatori russi l'avevano quindi fatta stazzare dal registro navale russo il quale però, dopo un anno, aveva seguito l'esempio di quello italiano, era poi andata in Ucraina dove il locale registro si è dimostrato più «elastico» -:
come sia possibile che una nave come la Margaret abbia potuto continuare a navigare nelle acque italiane nonostante fosse stata giudicata inidonea;
quale iniziative siano state prese per valutare complessivamente la situazione che si è venuta a creare alla Spezia dopo il naufragio della nave cementiera con particolare riferimento all'inquinamento delle acque, ai danni all'ambiente e alle coltivazioni miticole, e con quali possibili conseguenze per i cittadini;
quali disposizioni siano state attivate in favore dei danneggiati dall'incidente;
se non si reputi urgente ratificare la Convenzione sul risarcimento da idrocarburi da propulsione.
(4-18856)