Allegato B
Seduta n. 717 del 12/12/2005


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LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazione a risposta scritta:

STUCCHI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro delle attività produttive. - Per sapere - premesso che:
in una precedente interrogazione del 17 dicembre 2004, l'interrogante aveva


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evidenziato come numerose aziende operanti nella Bergamasca adottassero programmi di ristrutturazione, anche ricorrendo alla chiusura di unità produttive locali o alla cessione o fusione con altri gruppi: tra le aziende interessate, quelle del tessile;
evidenziava inoltre:
1) come la Franzoni Filati Spa, nata nel 1962, azienda leader a livello Europeo, con un fatturato annuo di oltre 119 milioni di euro e una «produzione annua di filati di circa 37 milioni di kilogrammi, fosse cresciuta negli ultimi 40 anni di attività;
2) che sino al 2000 l'azienda fosse caratterizzata da circa 700 dipendenti, e la crescita media annua del gruppo fosse intorno al 15 per cento, ben al di sopra della media del settore;
3) come successivamente l'azienda fosse stata oggetto di una politica di riassetto produttivo che comportò la chiusura, a settembre 2003, dello stabilimento di Pognano (Bergamo) e il coinvolgimento del Ministero dei lavoro e delle politiche sociali (Direzione degli Ammortizzatori Sociali) con provvedimenti CIGS (cassa integrazioni guadagni straordinaria) per il periodo 2003-2004;
4) come l'Azienda intendesse sospendere la produzione di filati nel proprio stabilimento di Albano Sant'Alessandro, nel quale erano impiegate 88 persone, e già interessato da un provvedimento di cassa integrazione per 29 lavoratori;
5) come fosse necessario l'intervento dei Ministri del lavoro e delle politiche sociali e delle attività produttive per salvaguardare i lavoratori della Franzoni Filati Spa;
l'Azienda a distanza di un anno - fine novembre 2005 - ha reso noto che sono 262 gli esuberi nei vari stabilimenti: 67 (Calcinate), 73 (Albano Sant'Alessandro: cassa integrazione sino a marzo 2006);
è notizia odierna che l'Azienda avrebbe intenzione di chiudere a inizio 2006 anche lo stabilimento di Calcinate; per spostare le produzioni a Trani (Bari). La stessa si è dichiarata disponibile all'utilizzo di ammortizzatori sociali, mentre le rappresentanze sindacali hanno espresso contrarietà a questa eventualità;
gli ammortizzatori sociali rappresentano solamente un intervento limite, l'estrema ratio di una politica del lavoro seria ed efficace;
i lavoratori non possono essere lasciati ad affrontare un futuro incerto, è necessario che lo Stato, la Regione e gli Enti Locali concorrano a realizzare politiche di crescita occupazionale per garantire la piena ed effettiva partecipazione dei lavoratori, e delle loro famiglie, alla vita sociale locale e del Paese -:
se non ritengano opportuno attivare immediatamente tutti i mezzi e gli strumenti a disposizione dei Ministri interrogati anche coinvolgendo la Regione, gli Enti Locali e le rappresentanze sindacali dei lavoratori, al fine di individuare delle risposte adeguate per tutelare i lavoratori della Franzoni SpA.
(4-18826)