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PRESIDENTE. L'onorevole de Ghislanzoni Cardoli ha facoltà di
GIACOMO de GHISLANZONI CARDOLI. Signor Presidente, la mia interpellanza urgente si richiama ad un ordine del giorno presentato durante la sessione di bilancio del 2001, accolto del Governo nella seduta del 19 dicembre e votato ed approvato dall'Assemblea.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, dottor Moffa, ha facoltà di
SILVANO MOFFA, Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti. Signor Presidente, ringrazio l'interpellante che, nell'illustrazione, ha ricordato gli impegni a suo tempo assunti.
provincia di Pavia, comune di Pieve Albignola, ANAS, Società Milano Serravalle e Enipower.
PRESIDENTE. L'onorevole de Ghislanzoni Cardoli ha facoltà di
GIACOMO de GHISLANZONI CARDOLI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, posso dichiararmi soltanto parzialmente soddisfatto, in quanto la ricostruzione proposta dal sottosegretario Moffa è parziale, nel senso che egli ha ricostruito una fase di elaborazione di un progetto che doveva portare alla costruzione del casello autostradale in questione.
In quell'ordine del giorno si richiamava la necessità, che nasceva dal territorio che ho l'onore di rappresentare, di veder creato un ulteriore casello autostradale sulla tratta autostradale Milano-Genova. Su quel tratto autostradale vi sono caselli grosso modo ogni dieci chilometri, ad eccezione della tratta tra Bereguardo e Casei Gerola, un tratto di 20 chilometri senza alcun casello autostradale.
Nella zona di Sannazzaro e nelle aree limitrofe, in questi decenni, si sono insediate molte industrie petrolchimiche che necessitano di smaltire un traffico veicolare estremamente pesante che porta ad un inquinamento acustico ed atmosferico non indifferente, oltre a mettere a rischio la staticità del ponte di Casei Gerola.
La costruzione di questo casello autostradale, fortemente voluto dagli enti locali del territorio, mirerebbe ad alleggerire il traffico pesante, che verrebbe subito incanalato nell'autostrada, senza dover attraversare piccoli comuni con una viabilità estremamente ridotta e insufficiente alla bisogna.
Chiedo, dunque, al Governo di rispettare un impegno che ormai risale a quattro anni fa e che al momento non è stato ancora onorato.
La richiesta di un nuovo casello in comune di Pieve Albignola al chilometro 40 dell'autostrada Milano-Serravalle è stata avanzata dall'amministrazione comunale all'ANAS in data 29 giugno 2001 in sede di conferenza di servizi per l'approvazione del progetto relativo alla costruzione della centrale di cogenerazione e del connesso impianto di gassificazione ricadente nei comuni di Sannazzaro e limitrofi e della stazione elettrica di consegna di Pieve Albignola.
La questione all'epoca fu stralciata, in quanto ritenuta non attinente alla realizzazione della centrale termoelettrica e delle opere ad essa connesse.
Il decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti n. 1753 del 14 marzo 2002 ha autorizzato le opere oggetto di conferenza di servizi, stabilendo, per quanto attiene alla realizzazione di miglioramenti viari nel contesto territoriale interessato, che la provincia di Pavia elaborasse il progetto preliminare di riqualificazione della viabilità provinciale riguardante i comuni di Pieve Albignola, Mezzana Rabattone, Rinasco e Sairano ed il progetto del primo lotto funzionale da realizzarsi entro tre anni dalla presentazione del progetto esecutivo.
Il decreto nulla citava riguardo all'eventuale nuovo casello che, in base alla sistemazione viabilistica complessiva, predisposta dall'amministrazione provinciale di Pavia, si collegherebbe in posizione intermedia tra le attuali uscite di Gropello Cairoli (chilometro 31,5) a nord, e Casei Gerola (chilometro 52,4) a sud, sempre sulla A7.
Successivamente, l'11 aprile 2002, su iniziativa del prefetto di Pavia, si è svolto un incontro allo scopo di approfondire gli aspetti relativi all'iter procedurale necessario per la realizzazione dell'opera, che dovrebbe formare oggetto di apposito accordo di programma tra regione Lombardia,
Tale accordo, non ancora formalizzato, prevede la realizzazione del nuovo casello a carico della società concessionaria, subordinandone la realizzazione alla stipula di specifico atto aggiuntivo alla convenzione in essere tra ANAS e la concessionaria medesima che, allo stato, è in fase di definizione presso il ministero.
L'ANAS riferisce infine che, per la realizzazione del casello, è necessaria ed indispensabile l'attuazione della viabilità di accesso allo stesso a cura degli enti locali precitati.
Egli ha ricordato correttamente che, in sede di Conferenza dei servizi, per quanto riguardava l'installazione della centrale di cogenerazione di Enipower, quest'ultima, tra le varie incombenze, si assumeva l'onere di finanziare lo studio di fattibilità. Tale società ha pertanto messo a disposizione 400 milioni e l'amministrazione provinciale, con questi 400 milioni di vecchie lire, ha fatto redigere un progetto non di massima, bensì definitivo.
Quindi, il progetto esiste: giustamente, è stato ricordato come si sia svolto un incontro presso la prefettura che, però, signor sottosegretario, risale al 2002. Forse, bisognerebbe riprendere le fila del discorso: mi incaricherò personalmente di sollecitare l'attuale prefetto di Pavia, in modo da recuperare questo progetto.
Vorrei ricordare che, al di là delle istanze del territorio, esiste una carta stradale pubblicata dalla società Milano-Serravalle nella quale viene indicato il nuovo casello di Pieve Albignola. C'è quindi una sottostante volontà da parte della società Milano-Serravalle di contribuire alla realizzazione di questo casello.
Ritengo che si tratti di un'opera fondamentale per la viabilità di questo territorio, propedeutica allo sviluppo organico dell'area e mirante a valorizzare le caratteristiche intrinseche dello stesso territorio.
La spesa non è eccessiva ed anche in un periodo di «vacche magre», se si lavora tutti insieme in maniera sinergica, si può realizzare quella che, in questo momento, è considerata una priorità da parte delle amministrazioni locali.