Allegato A
Seduta n. 703 del 10/11/2005


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INTERPELLANZE URGENTI

(Sezione 1 - Iniziative per migliorare le condizioni di permanenza e di soggiorno all'interno dei centri di permanenza temporanea italiani)

A)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
L'espresso del 13 ottobre 2005 ha pubblicato un reportage in cui il giornalista Fabrizio Gatti racconta la propria permanenza di sette giorni sotto falso nome all'interno del centro di permanenza temporanea di Lampedusa;
l'articolo denuncia le vergognose condizioni sanitarie del centro, l'insufficienza delle strutture in relazione al numero di immigrati ivi trattenuti, il discutibile comportamento di alcuni appartenenti alle forze dell'ordine nei confronti degli immigrati e la quotidiana violazione dei diritti fondamentali subita da questi ultimi. Si tratta di informazioni che erano già note, grazie al rapporto pubblicato da Medici senza frontiere nel 2005, ma che solo l'articolo in questione ha portato all'attenzione della stampa e dei media;
l'articolo costituisce un'ulteriore prova del fatto che nel tempo i centri di permanenza temporanea, da centri in cui realizzare l'identificazione degli immigrati clandestini al di fuori delle strutture carcerarie, si siano trasformati in impropri strumenti di detenzione e di sanzione nei confronti degli immigrati stessi;
la degenerazione dei centri di permanenza temporanea è addebitabile in buona misura alla cosiddetta «legge Bossi-Fini», che ha allungato i termini di detenzione fino a 60 giorni (laddove il 72 per cento delle espulsioni si realizza nei primi 30 giorni), ha consentito la commistione tra detenzione di clandestini da espellere in via amministrativa e stranieri detenuti nel circuito penitenziario, che alla fine pena transitano indebitamente nei centri di permanenza temporanea per essere espulsi, ha previsto un circuito penale alternativo all'espulsione amministrativa (al clandestino che non può essere internato nei centri, per sovraffollamento o altre ragioni, viene intimata l'espulsione entro 5 giorni, trascorsi i quali viene arrestato e processato, con pene da 1 a 4 anni), ha consentito la possibilità di detenzioni plurime, ripetute nel tempo per la stessa persona, e ha mancato l'obiettivo di realizzare un numero di centri di permanenza temporanea adeguato alle necessità -:
a fronte delle notizie frammentate e del quadro drammatico che da esse emerge, se non ritenga di dover collaborare nell'espletamento di un'indagine conoscitiva sulle condizioni di vita nei centri di permanenza temporanea e sul loro funzionamento e se non ritenga di dover portare a conoscenza del Parlamento i risultati dell'inchiesta ministeriale avviata su quanto denunciato nel reportage pubblicato dal settimanale L'espresso;
quali iniziative il Governo intenda intraprendere per porre fine alla grave situazione registrata all'interno del centro


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di permanenza temporanea di Lampedusa e, più in generale, per migliorare le condizioni di permanenza e di soggiorno all'interno dei centri di permanenza temporanea italiani, fermo restando che tale obiettivo non può essere disgiunto dal meccanismo di espulsione previsto dalla legge, all'interno del quale i centri di permanenza temporanea sono inseriti;
quali misure il Governo intenda adottare per consentire un effettivo controllo di ciò che avviene all'interno dei centri di permanenza temporanea, onde evitare che le stesse visite dei parlamentari si risolvano in un nulla di fatto, nella consapevolezza che la presenza di idonei strumenti di verifica sull'azione dell'amministrazione che dall'Esecutivo dipende sia elemento indispensabile della dialettica Parlamento-Governo.
(2-01687)
«Violante, Turco, Amici, Bielli, Caldarola, Coluccini, Leoni, Maran, Marone, Montecchi, Sabattini, Soda, Lucidi».
(13 ottobre 2005)