Allegato B
Seduta n. 699 del 3/11/2005


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LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazione a risposta scritta:

RICCIO. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
la società La Castellina S.p.A. gestisce l'imbottigliamento dell'acqua oligominerale proveniente dalle sorgenti site nel Comune di Castelpizzuto (Isernia);
lo scorso anno è stata rilevata dalla Colella Holding, attraverso l'acquisto della maggioranza assoluta delle azioni (pare il 74 per cento), che ha assunto la presidenza con il signor Colella Camillo; la Castellina aveva in quel momento diciannove dipendenti;
a fine luglio del 2004 venivano costituite due società, entrambe con amministratore unico il signor Pernolino Francesco, cognato del Colella: la I.C.C. (Impresa costruzioni Colella) a r.l. impresa edile con sede legale in Roma, via Giovanni Amendola, 46, e con sede secondaria in Isernia; e la «Qualità molisane a r.l.», con sede in Monteroduni - S.S. n. 85 presso lo stabilimento ex GTR;
pochi giorni dopo, in agosto, i 19 lavoratori della CASTELLINA S.p.A. venivano licenziati per un presunto stato di crisi della azienda; a seguito di ricorso avanti alla Magistratura, essi venivano reintegrati;
in data 15 novembre 2004 veniva avviata la procedura di cassa integrazione straordinaria nei confronti dei 19;
nonostante lo «stato di crisi» con determinazione dirigenziale n. 46 dell'11 aprile 2005 la regione Molise autorizzava la Castellina al prelievo di 24 litri del secondo, cioè il doppio della quantità precedentemente autorizzata, autorizzazione confliggente con l'asserito stato di crisi;
risulta all'interrogante che, contemporaneamente sette dei diciannove «si dimettevano» dalla Castellina e venivano assunti dalla I.C.C.; successivamente licenziati, quattro di essi venivano assunti dalla società «Qualità molisane s.r.l.», società che ha un totale di quindici dipendenti e svolge all'interno dello stabilimento della Castellina le medesime attività precedentemente svolte dalla Castellina; gli altri tre risulta invece che lavorino all'interno dello stabilimento della «Castellina», non si conosce in quale veste;
in data 30 settembre 2005 il Ministero del Lavoro, nonostante gli ostacoli posti dalla proprietà della Castellina, autorizzava l'INPS al pagamento della cassa integrazione guadagni, ma ad oggi essa non ha potuto essere erogata per non avere la società inviata la necessaria documentazione;
ed intanto la cassa integrazione va a scadere il 14 novembre 2005, data in cui i lavoratori saranno posti in mobilità;
alla luce di quanto sopra descritto appare lecito domandarsi per quali motivi si sia proceduto alla «cessione» dei setti lavoratori alla società «Qualità Molisane» e se tale operazione sia avvenuta nel rispetto della normativa vigente che regola le società con più di 15 dipendenti -:
quali iniziative intenda intraprendere codesto Ministero per far luce su questa vicenda, che porrà sul lastrico, se portata a compimento, almeno dodici famiglie di lavoratori.
(4-17550)