La Camera,
premesso che:
nel 2003, il Ministro per le politiche agricole e forestali, dopo una lunga e dura vertenza, firmò il decreto di riparto dei fondi previsti ai sensi della legge n. 289 del 2003 in favore dell'Ente per lo sviluppo dell'irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia;
il decreto giunse con mesi di ritardo e comunque a seguito delle proteste messe in atto da parte dei dipendenti dell'ente che per oltre un anno non percepirono lo stipendio con regolarità e con molti mesi di ritardo;
ad oggi la situazione risulta tutt'altro che normalizzata in quanto permangono condizioni di oggettiva difficoltà finanziaria dell'Ente;
la regione Basilicata, nel rispetto delle competenze istituzionali, ha avanzato una serie di proposte e si è mostrata disponibile a partecipare ad una discussione per dirimere le questioni concernenti la gestione delle risorse idriche di concerto con il Governo e con le altre regioni interessate;
persistono tutte le preoccupazioni circa il perdurare di una esposizione debitoria che non fa ben sperare per il futuro di una struttura importante che ha professionalità e gestisce una risorsa preziosa come l'acqua,
ad adottare ulteriori iniziative normative, eventualmente, anche in occasione della prossima sessione di bilancio, recanti misure finalizzate a reperire le opportune e necessarie risorse economiche al fine di dare risposte ai problemi dell' Ente per lo sviluppo dell'irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia riportati nelle premesse.
9/6063/1. Molinari.
La Camera,
tenuto conto dell'attuale momento di crisi del settore vitivinicolo in tutta la Sicilia, ed in particolare nelle province di Trapani, Palermo ed Agrigento;
considerato lo stato di agitazione delle associazioni sindacali, nonché dei comitati spontanei di agricoltori che, peraltro, in questi ultimi giorni hanno occupato in modo pacifico moltissimi comuni del territorio (venti in provincia di Trapani), con decine di assemblee spontanee, con cortei lungo le strade di accesso per Palermo e successivi incontri con il Presidente della Regione siciliana e l'assessore regionale all'agricoltura;
constatato il basso prezzo di mercato delle uve all'origine con aumento consistente nei vari passaggi di filiera;
ritenuto che i prezzi di mercato delle uve siano oggetto di speculazione;
ritenuta altresì ingiustificata tale diminuzione dei prezzi sulla base di rilevazione degli indici di mercato;
considerato indispensabile garantire anticipazioni adeguate, in modo da assicurare ai produttori un reddito per far fronte ai costi di produzione in costante aumento;
ritenuto essenziale adottare dei provvedimenti immediati per risolvere l'emergenza e dei provvedimenti strutturali per il rilancio del settore, al fine di rendere competitive le imprese sul mercato,
La Camera,
premesso che:
l'attuale normativa in materia di agevolazioni fiscali per il settore agricolo prevede che l'utilizzo del carburante ammesso ad aliquote agevolate per i mezzi di trasporto, sia consentito per determinati usi rigidamente circoscritti, determinando una serie di limitazioni e danni agli agricoltori dato che il testo unico sulle accise di cui dal decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, sanziona indistintamente chiunque destina ad usi soggetti ad imposta o a maggiore imposta prodotti esenti o ammessi ad aliquote agevolate;
sarebbe opportuno modificare la tabella A del suddetto decreto al fine di rendere più equa ed equilibrata l'applicazione delle aliquote agevolate sui carburanti nell'ambito del comparto agricolo, con un intervento che, tra l'altro, sarebbe diretto a contenere i costi di produzione e trasporto in agricoltura ed a rendere così
più competitivo tale fondamentale settore produttivo senza ulteriori costi aggiuntivi,
ad adottare le opportune iniziative normative volte a modificare la tabella A del suddetto decreto legislativo, consentendo l'applicazione di aliquote agevolate sul carburante, non limitate all'utilizzo per i soli lavori agricoli, ma per tutto il settore dell'agricoltura, riferendo le agevolazioni a tutti i mezzi utilizzati nel e per il settore agricolo.
9/6063/3. Antonio Russo.
La Camera,
premesso che:
la situazione di crisi in cui alcuni comparti dell'agricoltura versano necessita di attivare con rapidità tutte le risorse pubbliche disponibili;
risulta necessario dare al più presto attuazione all'articolo 1-ter, definendo le finalizzazioni previste dalla norma predetta anche con riferimento alle quantificazioni finanziarie;
è indispensabile il rilancio e la riorganizzazione del settore vitivinicolo siciliano di qualità, quale strumento di crescita socio economica di importanti aree della regione;
tra le produzioni vitivinicole tipiche italiane, il Marsala costituisce una delle denominazioni d'origine più famose e storiche, conosciuta in tutto il mondo;
occorre favorire, in un'ottica di sussidiarietà, la sinergia tra la Regione siciliana e il Governo nazionale per il rilancio di questa prestigiosa produzione,
a dare attuazione all'articolo 1-ter del decreto-legge n. 182/05, come approvato dalla Camera dei Deputati, riservando, nell'ambito delle disponibilità del Commissario ex Agensud derivanti dall'articolo 5, comma 7, della legge 122 del 2001, fino a 5 milioni di euro per le finalità di cui al comma 2, lettera c), dell'articolo 1-ter, ed in particolare:
fino a un milione di euro per il rilancio del Marsala D.O.C. a cura del Consorzio di tutela;
fino a euro 500.000 per il rilancio dell'Istituto regionale della vite e del vino della regione Siciliana;
fino a 1,5 milioni di euro per il rilancio del grano duro, in particolare attraverso consorzi regionali di imprenditori della filiera, finalizzati allo sviluppo e alla valorizzazione di varietà siciliane di grano duro;
fino a un milione di euro a favore di consorzi e comitati di tutela, riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole e forestali, degli olii extravergini di oliva a DOP presenti in Sicilia;
fino a un milione di euro a favore di consorzi e comitati di tutela, riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole e forestali, dei formaggi a DOP presenti in Sicilia;
ai fini dell'attuazione dell'articolo 1-ter, comma 1, a riservare, altresì, nell'ambito delle predette disponibilità, fino a 20 milioni di euro per le finalità concernenti l'Unione nazionale per l'incremento delle razze equine (UNIRE) e fino a 15 milioni di euro per le finalità concernenti l'Ente per lo sviluppo dell'irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia;
ai fini dell'attuazione dell'articolo 1-ter, comma 2, a riservare, infine, fino a 10 milioni di euro le finalità di cui alla lettera a) del medesimo comma e fino a 5 milioni di euro per le finalità di cui alla lettera b).
9/6063/4.(Testo modificato) Volontè, Grillo, Misuraca, Masini, Marinello.
La Camera,
premesso che:
è indispensabile il rilancio e la riorganizzazione del settore vitivinicolo,
considerata la gravissima crisi economica e strutturale in cui versa il settore in Sicilia;
è urgente recuperare la competitività nei mercati vitivinicoli internazionali;
diviene necessario stabilire due distinte direttrici di intervento, la prima relativa all'emergenza finanziaria delle singole imprese agricole, la seconda per l'attuazione di un piano straordinario che consenta la ristrutturazione e la riorganizzazione della filiera vitivinicola, attraverso il coinvolgimento degli enti locali interessati e della Regione siciliana,
La Camera,
premesso che:
il processo di liberalizzazione degli scambi, da anni in atto a livello mondiale, ha pienamente coinvolto anche i prodotti agricoli ed agroalimentari che, al pari delle altre merci sono soggette alle regole multilaterali sul commercio fissate in sede di WTO;
l'apertura di nuovi mercati coincide con la crescente concorrenza da parte, non solo dei tradizionali Paesi produttori ma anche di nuove realtà produttive che, proprio grazie alla liberalizzazione in atto, riescono più facilmente che in passato a presentarsi, spesso con successo, sul panorama mondiale;
detta situazione di crescente concorrenza è particolarmente forte nel settore vitivinicolo, dove i nostri produttori sono oramai costretti a confrontarsi non più solo con concorrenti tradizionali, quali la Francia, ma anche con Paesi nuovi produttori, come gli USA, l'Australia ed il Cile che, tra le altre cose, riescono ad offrire prodotti con rapporti qualità prezzo sicuramente competitivi;
negli ultimi tre anni, la crescente concorrenza esercitata, sia sul mercato
interno, sia su quello estero ha determinato significative flessioni dei prezzi alla produzione, generando forti tensioni sui redditi dei vitivinicoltori che, al pari di quanto accade in altri settori produttivi agricoli, si trovano a vivere in uno stato di pesante crisi, i cui connotati non sono solo di tipo congiunturale;
la possibilità di vedere minacciate le attuali quote di mercato sul mercato interno e di conservare e, ove possibile, accrescere la presenza dei nostri prodotti sui mercati, sia tradizionali, sia emergenti, all'estero, dipende anche dalla capacità di far conoscere ed apprezzare i nostri prodotti;
alla luce di quanto sopra assumono un'assoluta importanza strategica le campagne di promozione e di comunicazione che, attraverso i Consorzi di tutela, possono essere svolte per agevolare la conoscenza, da parte dei consumatori, degli aspetti qualitativi e delle qualità organolettiche dei vini nazionali;
nell'ambito delle autorizzazioni di spesa di cui al comma 7 dell'articolo 5 della legge 27 marzo 2001, n. 122, il commissario ad acta ex Agensud ha, tra le altre cose, la facoltà di realizzare gli interventi di cui all'articolo 19, comma 4, del decreto legge 8 febbraio 1995, n. 32, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 aprile 1995, n. 104, finalizzati a realizzare campagne di promozione e comunicazione per la valorizzazione dei prodotti agricoli,
ad adottare le disposizioni necessarie, anche attraverso le iniziative di Buonitalia spa e la collaborazione dei consorzi di tutela dei vini a denominazione d'origine, per l'effettuazione di campagne di promozione e comunicazione, finalizzate ad accrescere, in Italia ed all'estero, la conoscenza dei caratteri qualitativi dei vini nazionali di qualità DOC e DOCG.
9/6063/6. (Testo modificato)Guido Giuseppe Rossi, Ballaman, Fontanini, Polledri, Lussana, Caparini, Parolo, Francesca Martini, Dario Galli, Ercole, Vascon, Didoné, Luciano Dussin, Rodeghiero, Guido Dussin, Rizzi, Pagliarini, Sergio Rossi, Stucchi.
La Camera,
premesso che:
il mondo agricolo italiano sta attraversando una fase di forte disagio, rispetto alla quale il Governo non si dimostra in grado di adottare politiche adeguate;
la crisi investe numerosi settori: oltre a quello vitivinicolo, anche il settore ortofrutticolo e, in particolare la produzione del pomodoro, che interessa non solo le regioni meridionali, ma anche l'Italia centrale;
i contributi al settore vitivinicolo previsti dal provvedimento in esame vengono finanziati con le risorse che erano già state destinate, ai sensi del decreto-legge 28 febbraio 2005, n. 22, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 aprile 2005, n. 71, al settore ortofrutticolo, senza che i problemi che tale decreto-legge intendeva affrontare possano considerarsi superati;
gli aiuti de minimis sono vincolati ad un plafond nazionale complessivo,
ad avviare uno studio per monitorare gli effetti del provvedimento in esame al fine di valutare l'opportunità di adottare eventuali ulteriori iniziative di carattere integrativo.
9/6063/25. Lion, Boato, Bulgarelli, Cento, Cima, Pecoraro Scanio, Zanella.
La Camera,
premesso che:
il mondo agricolo italiano sta attraversando una fase di forte disagio, rispetto
alla quale il Governo non si dimostra in grado di adottare politiche adeguate;
la crisi investe numerosi settori: oltre a quello vitivinicolo, anche il settore ortofrutticolo e, in particolare la produzione del pomodoro, che interessa non solo le regioni meridionali, ma anche l'Italia centrale;
i contributi al settore vitivinicolo previsti dal provvedimento in esame vengono finanziati con le risorse che erano già state destinate, ai sensi del decreto-legge 28 febbraio 2005, n. 22, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 aprile 2005, n. 71, al settore ortofrutticolo, senza che i problemi che tale decreto-legge intendeva affrontare possano considerarsi superati;
gli aiuti de minimis sono vincolati ad un plafond nazionale complessivo,
ad adottare le opportune iniziative volte a stabilire criteri generali in base ai quali definire la ripartizione degli aiuti de minimis tra i diversi settori dell'agricoltura italiana.
9/6063/26. Boato, Bulgarelli, Cento, Cima, Lion, Pecoraro Scanio, Zanella.
La Camera,
premesso che:
il mondo agricolo italiano sta attraversando una fase di forte disagio, rispetto alla quale il Governo non si dimostra in grado di adottare politiche adeguate;
la crisi investe numerosi settori: oltre a quello vitivinicolo, anche il settore ortofrutticolo e, in particolare la produzione del pomodoro, che interessa non solo le regioni meridionali, ma anche l'Italia centrale;
i contributi al settore vitivinicolo previsti dal provvedimento in esame vengono finanziati con le risorse che erano già state destinate, ai sensi del decreto-legge 28 febbraio 2005, n. 22, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 aprile 2005, n. 71, al settore ortofrutticolo, senza che i problemi che tale decreto-legge intendeva affrontare possano considerarsi superati;
gli aiuti de minimis sono vincolati ad un plafond nazionale complessivo,
a valutare l'opportunità di adottare le opportune iniziative volte a prevedere - tra l'altro - l'istituzione di un registro degli aiuti de minimis, in modo da poter verificare il rispetto dei limiti stabiliti sia a livello nazionale, sia con riferimento al singolo produttore.
9/6063/27. Pecoraro Scanio, Boato, Bulgarelli, Cento, Cima, Lion, Zanella.
La Camera,
premesso che:
il comma 2 dell'articolo 1 del provvedimento in esame prevede il ritiro dal mercato, da part dell'AGEA, di 800 mila quintali di uva da tavola,
a prendere in considerazione l'ipotesi di sottoporre tale misura alla valutazione preventiva della Commissione europea, per evitare che essa sia considerata un aiuto di Stato incompatibile con le regole dell'ordinamento comunitario.
9/6063/28. Cento, Boato, Bulgarelli, Cima, Lion, Pecoraro Scanio, Zanella.
La Camera,
premesso che:
le prospettive del settore agroalimentare italiano nel medio-lungo periodo appaiono piuttosto preoccupanti;
dai dati emersi anche da un recente incontro svoltosi presso il Senato, si prospetta nel prossimo decennio in Italia un incremento della domanda alimentare e dei costi di produzione sensibilmente più alto dell'incremento della produzione nazionale, con una conseguente maggior presenza nel mercato italiano di beni di importazione;
di fronte a queste difficoltà strutturali sarebbe necessario, per gli operatori, poter disporre di un quadro di certezze in merito alle politiche seguite e alle decisioni normative;
le disposizioni dell'articolo 2 in merito al contrasto dell'andamento anomalo dei prezzi appaiono prive di un preciso contenuto e inefficaci,
ad avviare un tavolo di confronto al fine di coinvolgere le regioni nella definizione di eventuali ulteriori provvedimenti in materia.
9/6063/29. Cima, Boato, Bulgarelli, Cento, Lion, Pecoraro Scanio, Zanella.
La Camera,
premesso che:
le prospettive del settore agroalimentare italiano nel medio-lungo periodo appaiono piuttosto preoccupanti;
dai dati emersi anche da un recente incontro svoltosi presso il Senato, si prospetta nel prossimo decennio in Italia un incremento della domanda alimentare e dei costi di produzione sensibilmente più alto dell'incremento della produzione nazionale, con una conseguente maggior presenza nel mercato italiano di beni di importazione;
di fronte a queste difficoltà strutturali sarebbe necessario, per gli operatori, poter disporre di un quadro di certezze in merito alle politiche seguite e alle decisioni normative;
ad adottare le opportune iniziative volte ad integrare le modeste risorse stanziate con il provvedimento in esame con finanziamenti adeguati alle reali esigenze.
9/6063/30. Zanella, Boato, Bulgarelli, Cento,Cima, Lion, Pecoraro Scanio.
La Camera,
premesso che:
é indispensabile il rilancio e la riorganizzazione del settore vitivinicolo campano di qualità, quale strumento di crescita socio-economica di importanti aree della regione;
tra le varie produzioni tipiche il «Gragnano» e il «Lettere» sono vini conosciuti in tutta Europa;
occorre favorire le sinergie tra viticoltori locali della penisola sorrentina ed il governo per meglio rilanciare la produzione locale;
a sostenere, anche attraverso i Fondi del commissario ex Agensud, iniziative per accrescere la conoscenza e le peculiarità dei vini Lettere e Gragnano.
9/6063/31. Perrotta, Alfredo Vito.
La Camera,
premesso che:
la diabrotica virgifera, detta comunemente diabrotica del mais, è un insetto, presente dal 1992 in Europa e dal 1998 in Italia, le cui larve, introducendosi nelle radici del mais, provocano l'allettamento della pianta e la diminuzione della produzione legata alla minor capacità di assorbire l'acqua e gli elementi nutritivi, causando, dopo qualche anno, se non adeguatamente contrastato, significativi
danni economici. Tale insetto è stato rilevato nel 1998 in colture di mais vicine all'aeroporto Marco Polo di Venezia ed è stato anche rinvenuto in Lombardia, in Piemonte e dal 2002 in Friuli Venezia Giulia;
a titolo di esempio, nel solo Friuli Venezia Giulia nelle zone delimitate (zona di insediamento), la superficie colturale a mais è di circa 35-40 mila ettari (su un totale regionale di 103 mila) di cui si prevede che circa 8 mila-10 mila ettari all'anno debbano essere destinati a colture sostitutive. Tale zona, ad alta vocazione maidicola, è quella in cui si ottengono le più alte rese unitarie nazionali e dove la sostituzione con altre colture non risulta economicamente conveniente;
poiché, come specificato sopra, tale insetto è presente e crea danni in varie province dell'alta Italia,
La Camera,
premesso che:
l'aumento del costo della spesa per i carburanti in agricoltura incide anche sull'aumento dei prodotti agroalimentari, in particolar modo quelli del settore ortofrutticolo, all'ingrosso e al dettaglio con grave pregiudizio economico per quelle classi sociali monoreddito;
l'elevato costo dei carburanti in agricoltura rende i prodotti agroalimentari, specificatamente quei prodotti del settore ortofrutticolo, assai meno competitivi sul mercato internazionale, producendo un danno economico rilevante per gli agricoltori italiani;
a valutare l'opportunità e, successivamente, ad adottare dal 1o gennaio del 2006 l'applicazione delle accise per il gasolio nella misura del 15 per cento dell'aliquota normale e per la benzina nella misura del 30 per cento dell'aliquota normale per gli impieghi in lavori nel settore ortofrutticolo.
9/6063/34. Giordano
La Camera,
premesso che:
l'aumento del costo della spesa per i carburanti nel settore della pesca incide anche sull'aumento dei prodotti ittici all'ingrosso e al dettaglio con grave pregiudizio economico per quelle classi sociali monoreddito;
l'elevato costo dei carburanti nel settore della pesca rende i prodotti ittici assai meno competitivi sul mercato nazionale ed internazionale, producendo un danno economico rilevante per i pescatori italiani;
a valutare l'opportunità e, successivamente, ad adottare dal 1o gennaio dei 2006
l'applicazione delle accise per il gasolio nella misura del 15 per cento dell'aliquota normale per gli impieghi nel settore ittico.
9/6063/35. Mantovani.
La Camera,
premesso che:
nel territorio del nord barese e, in particolare, nella zona di Bitetto (Bari) si coltiva un qualità di oliva denominata «Termite»;
il comune di Bitetto e le associazioni di categoria: Coldiretti e Unione Agricoltori hanno dato vita al comitato per la «denominazione di origine protetta dell'oliva dolce di Bitetto»;
a breve, il citato comitato presenterà al Ministero delle politiche agricole e forestali la documentazione e la perimetrazione del territorio interessato dalla coltivazione della «Termite» allo scopo di avviare l'iter per il riconoscimento del marchio D.O.P.;
attivarsi in senso affermativo, quando giungerà la documentazione complessiva, per il riconoscimento del marchio D.O.P. della oliva «Termite» di Bitetto in seno all'Unione Europea.
9/6063/37. Folena.
La Camera,
premesso che:
da quanto reso noto dai dati elaborati per il progetto denominato «la fabbrica del futuro» realizzato da Assindustria di Bari, la Puglia negli ultimi anni è diventata terra di conquista del mercato dell'olio d'oliva da parte di produttori provenienti da Grecia, Spagna, Tunisia e Ucraina;
accanto all'aumento delle importazioni dell'olio d'oliva resta da sottolineare l'esistenza di traffici illeciti dei prodotti agricoli, fenomeno non ancora emerso nella sua drammaticità, e la questione della qualità dei prodotti e della tutela della salute dei consumatori;
La Camera,
premesso che:
la raccolta di pomodoro quest'anno in Italia ha registrato una produzione record;
l'elevata produzione di pomodoro non ha indotto le Autorità competenti a ubicare la produzione «eccedente» su altri mercati, verosimilmente mercato nazionale, comunitario e mondiale;
recentemente il Comitato del Codice Doganale riunitosi a Bruxelles ha dato il via libera all'importazione del concentrato di pomodoro dalla Cina;
La Camera,
premesso che:
le imprese agricole, in particolar modo quelle riconosciute in stato di crisi di mercato, hanno omesso di pagare o hanno pagato tardivamente i contributi e i premi previdenziali e assistenziali obbligatori, il tutto anche a causa della crisi che ha colpito il settore agricolo;
alla luce di quanto suesposto è necessario consentire alle imprese agricole di potersi porre in una condizione di regolarizzazione dei premi previdenziali e assistenziali obbligatori, nonché dei contributi dovuti,
valutare l'opportunità e, successivamente, ad adottare in tempi brevi iniziative allo scopo di permettere alle imprese agricole di regolarizzare i mancati versamenti dei contributi e dei premi previdenziali e assistenziali obbligatori, dovuti a tutto il mese di dicembre del 2004, consentendo alle imprese agricole di versare entro il 30 marzo del 2006 una quota non inferiore del 20 per cento di quanto dovuto a titolo di contributi e di premi, rateizzando la restante parte in quattro rate annuali.
9/6063/41. Alfonso Gianni.
La Camera,
premesso che:
l'ISMEA ha rilevato che la spesa per i carburanti in agricoltura è cresciuta del 9,8 per cento;
l'aumento del costo della spesa per i carburanti in agricoltura incide anche sull'aumento dei prodotti agroalimentari all'ingrosso e al dettaglio con grave pregiudizio economico per quelle classi sociali monoreddito;
l'aumento del 9,8 per cento rende i prodotti agroalimentari assai meno competitivi sul mercato internazionale, producendo un danno economico rilevante per gli agricoltori italiani;
adottare iniziative che impediscano l'aumento indiscriminato dei prezzi al consumo dei prodotti agricoli, a cominciare da interventi che riducano gli aumenti dei carburanti, ossia con la detassazione del 10 per cento del costo dei carburanti in agricoltura, reperendo i fondi necessari dalla spesa di bilancio del comparto della Difesa.
9/6063/43. Deiana.
La Camera,
premesso che:
l'aumento del costo della spesa per i carburanti in agricoltura incide anche sull'aumento dei prodotti agroalimentari, in particolar modo quelli del settore vitivinicolo, all'ingrosso e al dettaglio con grave pregiudizio economico per quelle classi sociali monoreddito;
l'elevato costo dei carburanti in agricoltura rende i prodotti agroalimentari, specificatamente quei prodotti del settore vitivinicolo, assai meno competitivi sul mercato internazionale, producendo un danno economico rilevante per gli agricoltori italiani;
valutare l'opportunità e, successivamente, ad adottare dal 1o gennaio del 2006 l'applicazione delle accise per il gasolio nella misura del 15 per cento dell'aliquota normale e per la benzina nella misura del 30 per cento dell'aliquota normale per gli impieghi in lavori nel settore vitivinicolo.
9/6063/44. Valpiana.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4
nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni.
9/6063/45. Abbondanzieri.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni.
9/6063/46. Adduce.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore
della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Piemonte.
9/6063/47. Agostini.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Valle d'Aosta.
9/6063/48. Albonetti.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Lombardia.
9/6063/49. Angioni.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto
chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Trentino-Alto Adige.
9/6063/50. Amici.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Veneto.
9/6063/51. Bandoli.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Friuli-Venezia Giulia.
9/6063/52. Roberto Barbieri.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4
nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Liguria.
9/6063/53. Bellini.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Emilia-Romagna.
9/6063/54. Benvenuto.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione
della società richiamata in premessa, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Toscana.
9/6063/55. Bettini.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Umbria.
9/6063/56. Bielli.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Marche.
9/6063/57. Bogi.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto
legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Lazio.
9/6063/58. Bolognesi.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Abruzzi.
9/6063/59. Bonito.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Molise.
9/6063/60. Borrelli.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4
nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Campania.
9/6063/61. Bova.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Puglia.
9/6063/62. Buffo.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione
della società richiamata in premessa, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Basilicata.
9/6063/63. Buglio.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Calabria.
9/6063/64. Cabras.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Sicilia.
9/6063/65. Caldarola.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione
del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Sardegna.
9/6063/66. Calzolaio.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Piemonte.
9/6063/67. Capitelli.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Valle d'Aosta.
9/6063/68. Carboni.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4
nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Lombardia.
9/6063/69. Carli.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Trentino-Alto Adige.
9/6063/70. Cazzaro.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro
sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Veneto.
9/6063/71. Cennamo.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Friuli-Venezia Giulia.
9/6063/72. Chianale.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Liguria.
9/6063/73. Chiti.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva,
delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Emilia-Romagna.
9/6063/74. Cialente.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Toscana.
9/6063/75. Coluccini.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Umbria.
9/6063/76. Cordoni.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Marche.
9/6063/77. Crisci.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Lazio.
9/6063/78. Crucianelli.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti
su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Abruzzi.
9/6063/79. Dameri.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Molise.
9/6063/80. Di Serio D'Antona.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 2 - al fine di contrastare l'andamento anomalo della qualità e dei prezzi nelle filiere agro alimentari in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy - prevede controlli mirati per la rilevazione dei prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari nelle quali si sono manifestate, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi,
a promuovere le opportune misure di coordinamento con i competenti organismi regionali, al fine di ottenere una più efficace prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi agroalimentari su tutto il territorio nazionale, avuto particolare riguardo alla regione Lazio.
9/6063/81. De Brasi.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 2 - al fine di contrastare l'andamento anomalo della qualità e dei prezzi nelle filiere agro alimentari in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy - prevede controlli mirati per la rilevazione dei prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari nelle
quali si sono manifestate, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi,
a promuovere le opportune misure di coordinamento con i competenti organismi regionali, al fine di ottenere una più efficace prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi agroalimentari su tutto il territorio nazionale, avuto particolare riguardo alla regione Abruzzi.
9/6063/82. De Luca.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 2 - al fine di contrastare l'andamento anomalo della qualità e dei prezzi nelle filiere agro alimentari in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy - prevede controlli mirati per la rilevazione dei prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari nelle quali si sono manifestate, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi,
a promuovere le opportune misure di coordinamento con i competenti organismi regionali, al fine di ottenere una più efficace prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi agroalimentari su tutto il territorio nazionale, avuto particolare riguardo alla regione Molise.
9/6063/83. Alberta De Simone.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 2 - al fine di contrastare l'andamento anomalo della qualità e dei prezzi nelle filiere agro alimentari in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy - prevede controlli mirati per la rilevazione dei prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari nelle quali si sono manifestate, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi,
a promuovere le opportune misure di coordinamento con i competenti organismi regionali, al fine di ottenere una più efficace prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi agroalimentari su tutto il territorio nazionale, avuto particolare riguardo alla regione Campania.
9/6063/84. Diana.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 2 - al fine di contrastare l'andamento anomalo della qualità e dei prezzi nelle filiere agro alimentari in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy - prevede controlli mirati per la rilevazione dei prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari nelle quali si sono manifestate, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi,
a promuovere le opportune misure di coordinamento con i competenti organismi
regionali, al fine di ottenere una più efficace prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi agroalimentari su tutto il territorio nazionale, avuto particolare riguardo alla regione Basilicata.
9/6063/85. Duca.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 2 - al fine di contrastare l'andamento anomalo della qualità e dei prezzi nelle filiere agro alimentari in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy - prevede controlli mirati per la rilevazione dei prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari nelle quali si sono manifestate, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi,
a promuovere le opportune misure di coordinamento con i competenti organismi regionali, al fine di ottenere una più efficace prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi agroalimentari su tutto il territorio nazionale, avuto particolare riguardo alla regione Puglia.
9/6063/86. Filippeschi.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 2 - al fine di contrastare l'andamento anomalo della qualità e dei prezzi nelle filiere agro alimentari in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy - prevede controlli mirati per la rilevazione dei prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari nelle quali si sono manifestate, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi,
a promuovere le opportune misure di coordinamento con i competenti organismi regionali, al fine di ottenere una più efficace prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi agroalimentari su tutto il territorio nazionale, avuto particolare riguardo alla regione Calabria.
9/6063/87. Finocchiaro.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 2 - al fine di contrastare l'andamento anomalo della qualità e dei prezzi nelle filiere agro alimentari in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy - prevede controlli mirati per la rilevazione dei prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari nelle quali si sono manifestate, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi,
a promuovere le opportune misure di coordinamento con i competenti organismi regionali, al fine di ottenere una più
efficace prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi agroalimentari su tutto il territorio nazionale, avuto particolare riguardo alla regione Sicilia.
9/6063/88. Fluvi.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 2 - al fine di contrastare l'andamento anomalo della qualità e dei prezzi nelle filiere agro alimentari in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy - prevede controlli mirati per la rilevazione dei prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari nelle quali si sono manifestate, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi,
a promuovere le opportune misure di coordinamento con i competenti organismi regionali, al fine di ottenere una più efficace prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi agroalimentari su tutto il territorio nazionale, avuto particolare riguardo alla regione Sardegna.
9/6063/89. Franci.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 2 - al fine di contrastare l'andamento anomalo della qualità e dei prezzi nelle filiere agro alimentari in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy - prevede controlli mirati per la rilevazione dei prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari nelle quali si sono manifestate, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi,
a promuovere le opportune misure di coordinamento con i competenti organismi regionali, al fine di ottenere una più efficace prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi agroalimentari su tutto il territorio nazionale, avuto particolare riguardo alla regione Marche.
9/6063/90. Fumagalli.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento, all'articolo 5, comma 1-bis, rimette al Ministro delle politiche agricole e forestali la definizione con proprio decreto dei criteri per l'individuazione dei soggetti a cui destinare le produzioni agricole ritirate dai mercati, senza peraltro fornire alcuna indicazione o direttiva per l'individuazione di tali criteri,
a tenere in particolare conto la situazione delle famiglie numerose che vivono in stato di indigenza.
9/6063/91. Galeazzi.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento, all'articolo 5, comma 1-bis, rimette al Ministro delle politiche agricole e forestali la definizione con proprio decreto dei criteri per l'individuazione dei soggetti a cui destinare le produzioni agricole ritirate dai mercati,
senza peraltro fornire alcuna indicazione o direttiva per l'individuazione di tali criteri,
a tenere in particolare conto la situazione dei senza tetto.
9/6063/92. Gambini.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento, all'articolo 5, comma 1-bis, rimette al Ministro delle politiche agricole e forestali la definizione con proprio decreto dei criteri per l'individuazione dei soggetti a cui destinare le produzioni agricole ritirate dai mercati, senza peraltro fornire alcuna indicazione o direttiva per l'individuazione di tali criteri,
a tenere in particolare conto la situazione delle famiglie nomadi che vivono in stato di indigenza.
9/6063/93. Gasperoni.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento, all'articolo 5, comma 1-bis, rimette al Ministro delle politiche agricole e forestali la definizione con proprio decreto dei criteri per l'individuazione dei soggetti a cui destinare le produzioni agricole ritirate dai mercati, senza peraltro fornire alcuna indicazione o direttiva per l'individuazione di tali criteri,
a tenere in particolare conto la situazione degli anziani che vivono in stato di indigenza.
9/6063/94. Giacco.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento, all'articolo 5, comma 1-bis, rimette al Ministro delle politiche agricole e forestali la definizione con proprio decreto dei criteri per l'individuazione dei soggetti a cui destinare le produzioni agricole ritirate dai mercati, senza peraltro fornire alcuna indicazione o direttiva per l'individuazione di tali criteri,
a tenere in particolare conto la situazione dei diversamente abili che vivono in stato di indigenza.
9/6063/95. Giulietti.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento all'articolo 5, comma 1, prevede la realizzazione di programmi di fornitura di prodotti agricoli a cittadini indigenti e a organizzazioni senza fini di lucro aventi finalità assistenziali, attraverso l'utilizzazione delle produzioni ritirate dal mercato,
a riferire annualmente al Parlamento sullo stato di attuazione e sugli effetti della norma citata in premessa.
9/6063/96. Grandi.
La Camera,
premesso che:
il provvedimento all'articolo 5, comma 4, prevede che l'Ispettorato centrale repressione frodi, il Corpo forestale
dello Stato e il Comando carabinieri politiche agricole vigilino sulla destinazione delle produzioni ritirate dai mercati,
a riferire annualmente al Parlamento sugli esiti dell'attività di vigilanza di cui in premessa.
9/6063/97. Grignaffini.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1 del provvedimento prevede, tra l'altro, l'attribuzione di aiuti de minimis - per il tramite dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) - agli imprenditori agricoli che, ai sensi del decreto-legge n. 22 del 2005, si siano trovati a fronteggiare situazioni di crisi a seguito di calamità naturali,
a presentare al Parlamento una relazione dettagliata sugli effetti che i suddetti aiuti de minimis hanno avuto nel settore agroalimentare di competenza, avuto riguardo alla regione Lombardia.
9/6063/98. Grillini.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1 del provvedimento prevede, tra l'altro, l'attribuzione di aiuti de minimis - per il tramite dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) - agli imprenditori agricoli che, ai sensi del decreto-legge n. 22 del 2005, si siano trovati a fronteggiare situazioni di crisi a seguito di calamità naturali,
a presentare al Parlamento una relazione dettagliata sugli effetti che i suddetti aiuti de minimis hanno avuto nel settore agroalimentare di competenza, avuto riguardo alla regione Piemonte.
9/6063/99. Guerzoni.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1 del provvedimento prevede, tra l'altro, l'attribuzione di aiuti de minimis - per il tramite dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) - agli imprenditori agricoli che, ai sensi del decreto-legge n. 22 del 2005, si siano trovati a fronteggiare situazioni di crisi a seguito di calamità naturali,
a presentare al Parlamento una relazione dettagliata sugli effetti che i suddetti aiuti de minimis hanno avuto nel settore agroalimentare di competenza, avuto riguardo alla regione Valle d'Aosta.
9/6063/100. Innocenti.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182,
reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1 del provvedimento prevede, tra l'altro, l'attribuzione di aiuti de minimis - per il tramite dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) - agli imprenditori agricoli che, ai sensi del decreto-legge n. 22 del 2005, si siano trovati a fronteggiare situazioni di crisi a seguito di calamità naturali,
a presentare al Parlamento una relazione dettagliata sugli effetti che i suddetti aiuti de minimis hanno avuto nel settore agroalimentare di competenza, avuto riguardo alla regione Trentino-Alto Adige.
9/6063/101. Kessler.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1 del provvedimento prevede, tra l'altro, l'attribuzione di aiuti de minimis - per il tramite dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) - agli imprenditori agricoli che, ai sensi del decreto-legge n. 22 del 2005, si siano trovati a fronteggiare situazioni di crisi a seguito di calamità naturali,
a presentare al Parlamento una relazione dettagliata sugli effetti che i suddetti aiuti de minimis hanno avuto nel settore agroalimentare di competenza, avuto riguardo alla regione Veneto.
9/6063/102. Labate.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1 del provvedimento prevede, tra l'altro, l'attribuzione di aiuti de minimis - per il tramite dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) - agli imprenditori agricoli che, ai sensi del decreto-legge n. 22 del 2005, si siano trovati a fronteggiare situazioni di crisi a seguito di calamità naturali,
a presentare al Parlamento una relazione dettagliata sugli effetti che i suddetti aiuti de minimis hanno avuto nel settore agroalimentare di competenza, avuto riguardo alla regione Friuli-Venezia Giulia.
9/6063/103. Leoni.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1 del provvedimento prevede, tra l'altro, l'attribuzione di aiuti de minimis - per il tramite dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) - agli imprenditori agricoli che, ai sensi del decreto-legge n. 22 del 2005, si siano trovati a fronteggiare situazioni di crisi a seguito di calamità naturali,
a presentare al Parlamento una relazione dettagliata sugli effetti che i suddetti aiuti
de minimis hanno avuto nel settore agroalimentare di competenza, avuto riguardo alla regione Liguria.
9/6063/104. Lolli.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1 del provvedimento prevede, tra l'altro, l'attribuzione di aiuti de minimis - per il tramite dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) - agli imprenditori agricoli che, ai sensi del decreto-legge n. 22 del 2005, si siano trovati a fronteggiare situazioni di crisi a seguito di calamità naturali,
a presentare al Parlamento una relazione dettagliata sugli effetti che i suddetti aiuti de minimis hanno avuto nel settore agroalimentare di competenza, avuto riguardo alla regione Emilia Romagna.
9/6063/105. Lucà.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1 del provvedimento prevede, tra l'altro, l'attribuzione di aiuti de minimis - per il tramite dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) - agli imprenditori agricoli che, ai sensi del decreto-legge n. 22 del 2005, si siano trovati a fronteggiare situazioni di crisi a seguito di calamità naturali,
a presentare al Parlamento una relazione dettagliata sugli effetti che i suddetti aiuti de minimis hanno avuto nel settore agroalimentare di competenza, avuto riguardo alla regione valle d'Aosta.
9/6063/106. Lucidi.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1 del provvedimento prevede, tra l'altro, l'attribuzione di aiuti de minimis - per il tramite dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) - agli imprenditori agricoli che, ai sensi del decreto-legge n. 22 del 2005, si siano trovati a fronteggiare situazioni di crisi a seguito di calamità naturali,
a presentare al Parlamento una relazione dettagliata sugli effetti che i suddetti aiuti de minimis hanno avuto nel settore agroalimentare di competenza, avuto riguardo alla regione Umbria.
9/6063/107. Lulli.
La Camera,
premesso che:
il decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari,
lascia aperta la necessità di prevedere interventi più significativi a sostegno del settore agricolo Siciliano e della vitivinicoltura in particolare;
è necessario chiarire come si intende dare seguito al disposto del decreto-legge 9 settembre 2005 n. 182, infatti, nonostante le amministrazioni interessate abbiano avviato gli accordi interprofessionali necessari, non vi è ancora traccia del DM applicativo;
la perdurante situazione di crisi del settore vitivinicolo sta manifestando i suoi effetti soprattutto in quelle aree come la Sicilia, in cui la mancanza di una politica di settore ha impedito alla produzione regionale di affermare la sua intrinseca qualità e valore sul mercato;
sono ormai a rischio centinaia di milioni di euro e lo sviluppo di una agricoltura ricca di innovazione, valore aggiunto e occupazione qualificata;
vi sono difficoltà derivanti dalle eccezionali avversità atmosferiche e dal ritardo degli interventi di ristoro dovuti ed indispensabili;
la crisi di mercato del settore vitivinicolo, provocata dalla mancanza di adeguate politiche e di misure strutturali e congiunturali, impedisce di accompagnare una adeguata crescita del settore, rallentandone l'ammodernamento tecnologico e la competitività;
l'insufficiente sostegno delle politiche pubbliche alla possibilità di autorizzazione del sistema vitivinicolo siciliano che, alla data di oggi, registra due differenti velocità di crescita tra un gruppo di imprese singole e cooperative capaci di confrontarsi sul mercato di qualità e un maggior numero d'imprese singole e cooperative che accusano ritardi nel loro adeguamento tecnologico, produttivo e commerciale;
la grande quantità di prodotto invenduto e i problemi sorti nella distillazione con giacenze accumulatesi soprattutto nelle cantine sociali che hanno appesantito il mercato favorendo manovre speculative al ribasso;
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1 del provvedimento prevede, tra l'altro, l'attribuzione di aiuti de minimis - per il tramite dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) - agli imprenditori agricoli che, ai sensi del decreto-legge n. 22 del 2005, si siano trovati a fronteggiare situazioni di crisi a seguito di calamità naturali,
a presentare al Parlamento una relazione dettagliata sugli effetti che i suddetti aiuti de minimis hanno avuto nel settore agroalimentare di competenza, avuto riguardo alla regione Lazio.
9/6063/109. Luongo.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1 del provvedimento prevede, tra l'altro, l'attribuzione di aiuti de minimis - per il tramite dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) - agli imprenditori agricoli che, ai sensi del decreto-legge n. 22 del 2005, si siano trovati a fronteggiare situazioni di crisi a seguito di calamità naturali,
a presentare al Parlamento una relazione dettagliata sugli effetti che i suddetti aiuti de minimis hanno avuto nel settore agroalimentare di competenza, avuto riguardo alla regione Abruzzi.
9/6063/110. Magnolfi.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1 del provvedimento prevede, tra l'altro, l'attribuzione di aiuti de minimis - per il tramite dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) - agli imprenditori agricoli che, ai sensi del decreto-legge n. 22 del 2005, si siano trovati a fronteggiare situazioni di crisi a seguito di calamità naturali,
a presentare al Parlamento una relazione dettagliata sugli effetti che i suddetti aiuti de minimis hanno avuto nel settore agroalimentare di competenza, avuto riguardo alla regione Molise.
9/6063/111. Manzini.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1 del provvedimento prevede, tra l'altro, l'attribuzione di aiuti de minimis - per il tramite dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) - agli imprenditori agricoli che, ai sensi del decreto-legge n. 22 del 2005, si siano trovati a fronteggiare situazioni di crisi a seguito di calamità naturali,
a presentare al Parlamento una relazione dettagliata sugli effetti che i suddetti aiuti
de minimis hanno avuto nel settore agroalimentare di competenza, avuto riguardo alla regione Campania.
9/6063/112. Maran.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1 del provvedimento prevede, tra l'altro, l'attribuzione di aiuti de minimis - per il tramite dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) - agli imprenditori agricoli che, ai sensi del decreto-legge n. 22 del 2005, si siano trovati a fronteggiare situazioni di crisi a seguito di calamità naturali,
a presentare al Parlamento una relazione dettagliata sugli effetti che i suddetti aiuti de minimis hanno avuto nel settore agroalimentare di competenza, avuto riguardo alla regione Puglia.
9/6063/113. Paola Mariani.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1 del provvedimento prevede, tra l'altro, l'attribuzione di aiuti de minimis - per il tramite dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) - agli imprenditori agricoli che, ai sensi del decreto-legge n. 22 del 2005, si siano trovati a fronteggiare situazioni di crisi a seguito di calamità naturali,
a presentare al Parlamento una relazione dettagliata sugli effetti che i suddetti aiuti de minimis hanno avuto nel settore agroalimentare di competenza, avuto riguardo alla regione Basilicata.
9/6063/114. Raffaella Mariani.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1 del provvedimento prevede, tra l'altro, l'attribuzione di aiuti de minimis - per il tramite dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) - agli imprenditori agricoli che, ai sensi del decreto-legge n. 22 del 2005, si siano trovati a fronteggiare situazioni di crisi a seguito di calamità naturali,
a presentare al Parlamento una relazione dettagliata sugli effetti che i suddetti aiuti de minimis hanno avuto nel settore agroalimentare di competenza, avuto riguardo alla regione Calabria.
9/6063/115. Mariotti.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182,
reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1 del provvedimento prevede, tra l'altro, l'attribuzione di aiuti de minimis - per il tramite dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) - agli imprenditori agricoli che, ai sensi del decreto-legge n. 22 del 2005, si siano trovati a fronteggiare situazioni di crisi a seguito di calamità naturali,
a presentare al Parlamento una relazione dettagliata sugli effetti che i suddetti aiuti de minimis hanno avuto nel settore agroalimentare di competenza, avuto riguardo alla regione Sicilia.
9/6063/116. Marone.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1 del provvedimento prevede, tra l'altro, l'attribuzione di aiuti de minimis - per il tramite dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) - agli imprenditori agricoli che, ai sensi del decreto-legge n. 22 del 2005, si siano trovati a fronteggiare situazioni di crisi a seguito di calamità naturali,
a presentare al Parlamento una relazione dettagliata sugli effetti che i suddetti aiuti de minimis hanno avuto nel settore agroalimentare di competenza, avuto riguardo alla regione Sardegna.
9/6063/117. Martella.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-quater del provvedimento prevede, tra l'altro, che al fine di valorizzare i formaggi stagionali regionali a denominazione di origine protetta, il Ministero delle politiche agricole e forestali, in presenza di anomale condizioni di mercato, approvi con decreto piani produttivi per la qualità e lo sviluppo dei mercati,
a tener conto, per l'esame dei piani produttivi, delle caratteristiche peculiari dei formaggi tipici locali della regione Piemonte.
9/6063/118. (Testo modificato) Maurandi.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-quater del provvedimento prevede, tra l'altro, che al fine di valorizzare i formaggi stagionali regionali a denominazione di origine protetta, il Ministero delle politiche agricole e forestali, in presenza di anomale condizioni di mercato, approvi con decreto piani produttivi per la qualità e lo sviluppo dei mercati,
a tener conto, per l'esame dei piani produttivi, delle caratteristiche peculiari dei
formaggi tipici locali della regione Valle d'Aosta.
9/6063/119. (Testo modificato)Mazzarello.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-quater del provvedimento prevede, tra l'altro, che al fine di valorizzare i formaggi stagionali regionali a denominazione di origine protetta, il Ministero delle politiche agricole e forestali, in presenza di anomale condizioni di mercato, approvi con decreto piani produttivi per la qualità e lo sviluppo dei mercati,
a tener conto, per l'esame dei piani produttivi, delle caratteristiche peculiari dei formaggi tipici locali della regione Lombardia.
9/6063/120. (Testo modificato)Melandri.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-quater del provvedimento prevede, tra l'altro, che al fine di valorizzare i formaggi stagionali regionali a denominazione di origine protetta, il Ministero delle politiche agricole e forestali, in presenza di anomale condizioni di mercato, approvi con decreto piani produttivi per la qualità e lo sviluppo dei mercati,
a tener conto, per l'esame dei piani produttivi, delle caratteristiche peculiari dei formaggi tipici locali della regione Trentino-Alto Adige.
9/6063/121. (Testo modificato)Meta.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-quater del provvedimento prevede, tra l'altro, che al fine di valorizzare i formaggi stagionali regionali a denominazione di origine protetta, il Ministero delle politiche agricole e forestali, in presenza di anomale condizioni di mercato, approvi con decreto piani produttivi per la qualità e lo sviluppo dei mercati,
a tener conto, per l'esame dei piani produttivi, delle caratteristiche peculiari dei formaggi tipici locali della regione Veneto.
9/6063/122. (Testo modificato)Minniti.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché
per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-quater del provvedimento prevede, tra l'altro, che al fine di valorizzare i formaggi stagionali regionali a denominazione di origine protetta, il Ministero delle politiche agricole e forestali, in presenza di anomale condizioni di mercato, approvi con decreto piani produttivi per la qualità e lo sviluppo dei mercati,
a tener conto, per l'esame dei piani produttivi, delle caratteristiche peculiari dei formaggi tipici locali della regione Friuli-Venezia Giulia.
9/6063/123. (Testo modificato)Montecchi.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-quater del provvedimento prevede, tra l'altro, che al fine di valorizzare i formaggi stagionali regionali a denominazione di origine protetta, il Ministero delle politiche agricole e forestali, in presenza di anomale condizioni di mercato, approvi con decreto piani produttivi per la qualità e lo sviluppo dei mercati,
a tener conto, per l'esame dei piani produttivi, delle caratteristiche peculiari dei formaggi tipici locali della regione Liguria.
9/6063/124. (Testo modificato)Motta.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-quater del provvedimento prevede, tra l'altro, che al fine di valorizzare i formaggi stagionali regionali a denominazione di origine protetta, il Ministero delle politiche agricole e forestali, in presenza di anomale condizioni di mercato, approvi con decreto piani produttivi per la qualità e lo sviluppo dei mercati,
a tener conto, per l'esame dei piani produttivi, delle caratteristiche peculiari dei formaggi tipici locali della regione Emilia Romagna.
9/6063/125. (Testo modificato)Mussi.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-quater del provvedimento prevede, tra l'altro, che al fine di valorizzare i formaggi stagionali regionali a denominazione di origine protetta, il Ministero delle politiche agricole e forestali, in presenza di anomale condizioni di mercato, approvi con decreto piani produttivi per la qualità e lo sviluppo dei mercati,
a tener conto, per l'esame dei piani produttivi, delle caratteristiche peculiari dei
formaggi tipici locali della regione Toscana.
9/6063/126. (Testo modificato)Nannicini.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-quater del provvedimento prevede, tra l'altro, che al fine di valorizzare i formaggi stagionali regionali a denominazione di origine protetta, il Ministero delle politiche agricole e forestali, in presenza di anomale condizioni di mercato, approvi con decreto piani produttivi per la qualità e lo sviluppo dei mercati,
a tener conto, per l'esame dei piani produttivi, delle caratteristiche peculiari dei formaggi tipici locali della regione Umbria.
9/6063/127. (Testo modificato)Nieddu.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-quater del provvedimento prevede, tra l'altro, che al fine di valorizzare i formaggi stagionali regionali a denominazione di origine protetta, il Ministero delle politiche agricole e forestali, in presenza di anomale condizioni di mercato, approvi con decreto piani produttivi per la qualità e lo sviluppo dei mercati,
a tener conto, per l'esame dei piani produttivi, delle caratteristiche peculiari dei formaggi tipici locali della regione Marche.
9/6063/128. (Testo modificato)Nigra.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-quater del provvedimento prevede, tra l'altro, che al fine di valorizzare i formaggi stagionali regionali a denominazione di origine protetta, il Ministero delle politiche agricole e forestali, in presenza di anomale condizioni di mercato, approvi con decreto piani produttivi per la qualità e lo sviluppo dei mercati,
a tener conto, per l'esame dei piani produttivi, delle caratteristiche peculiari dei formaggi tipici locali della regione Lazio.
9/6063/129. (Testo modificato)Gerardo Oliverio.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-quater del provvedimento prevede, tra l'altro, che al fine di valorizzare i formaggi stagionali regionali a denominazione di origine protetta, il Ministero delle politiche agricole e forestali, in presenza di anomale condizioni di mercato, approvi con decreto piani produttivi per la qualità e lo sviluppo dei mercati,
a tener conto, per l'esame dei piani produttivi, delle caratteristiche peculiari dei formaggi tipici locali della regione Abruzzi.
9/6063/130. (Testo modificato)Olivieri.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-quater del provvedimento prevede, tra l'altro, che al fine di valorizzare i formaggi stagionali regionali a denominazione di origine protetta, il Ministero delle politiche agricole e forestali, in presenza di anomale condizioni di mercato, approvi con decreto piani produttivi per la qualità e lo sviluppo dei mercati,
a tener conto, per l'esame dei piani produttivi, delle caratteristiche peculiari dei formaggi tipici locali della regione Molise.
9/6063/131. (Testo modificato)Ottone.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182,reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-quater del provvedimento prevede, tra l'altro, che al fine di valorizzare i formaggi stagionali regionali a denominazione di origine protetta, il Ministero delle politiche agricole e forestali, in presenza di anomale condizioni di mercato, approvi con decreto piani produttivi per la qualità e lo sviluppo dei mercati,
a tener conto, per l'esame dei piani produttivi, delle caratteristiche peculiari dei formaggi tipici locali della regione Campania.
9/6063/132. (Testo modificato) Panattoni.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-quater del provvedimento prevede, tra l'altro, che al fine di valorizzare i formaggi stagionali regionali a denominazione di origine protetta, il Ministero delle politiche agricole e forestali, in presenza di anomale condizioni di mercato, approvi con decreto piani produttivi per la qualità e lo sviluppo dei mercati,
a tener conto, per l'esame dei piani produttivi, delle caratteristiche peculiari dei formaggi tipici locali della regione Puglia.
9/6063/133. (Testo modificato)Pennacchi.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Campania.
9/6063/134. Petrella.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Puglia.
9/6063/135. Pettinari.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale,
nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Basilicata.
9/6063/136. Piglionica.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Calabria.
9/6063/137. Pinotti.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Sicilia.
9/6063/138. Pisa.
La Camera,
premesso che:
come del resto segnalato nel parere del Comitato per la legislazione, l'articolo 4 nel prevedere la costituzione, da parte dell'AGEA, di una società cui affidare la gestione dello sviluppo del sistema informativo nazionale (SIAN), non stabilisce il termine entro il quale debba essere costituita tale società;
inoltre non è previsto alcun coinvolgimento, neppure in forma consultiva, delle regioni che tuttavia sono tenute, ai sensi dell'articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, ad «avvalersi dei servizi messi a disposizione del SIAN», nella costituzione di un soggetto chiamato ad operare su materia di competenza esclusiva regionale (né sembra sufficiente a garantire i legittimi interessi delle regioni la presenza di soli due componenti su sette di designazione regionale, nel consiglio di amministrazione dell'AGEA),
ad adottare le iniziative di propria competenza affinché si giunga alla costituzione della società richiamata in premessa, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione e a richiedere il parere delle regioni con particolare riguardo alla regione Sardegna.
9/6063/139. Pollastrini.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-quater del provvedimento prevede, tra l'altro, che al fine di valorizzare i formaggi stagionali regionali a denominazione di origine protetta, il Ministero delle politiche agricole e forestali, in presenza di anomale condizioni di mercato, approvi con decreto piani produttivi per la qualità e lo sviluppo dei mercati,
a tener conto, per l'esame dei piani produttivi, delle caratteristiche peculiari dei formaggi tipici locali della regione Basilicata.
9/6063/140. (Testo modificato)Preda.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-quater del provvedimento prevede, tra l'altro, che al fine di valorizzare i formaggi stagionali regionali a denominazione di origine protetta, il Ministero delle politiche agricole e forestali, in presenza di anomale condizioni di mercato, approvi con decreto piani produttivi per la qualità e lo sviluppo dei mercati,
a tener conto, per l'esame dei piani produttivi, delle caratteristiche peculiari dei formaggi tipici locali della regione Calabria.
9/6063/141. (Testo modificato) Quartiani.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-quater del provvedimento prevede, tra l'altro, che al fine di valorizzare i formaggi stagionali regionali a denominazione di origine protetta, il Ministero delle politiche agricole e forestali,
in presenza di anomale condizioni di mercato, approvi con decreto piani produttivi per la qualità e lo sviluppo dei mercati,
a tener conto, per l'esame dei piani produttivi, delle caratteristiche peculiari dei formaggi tipici locali della regione Sicilia.
9/6063/142. (Testo modificato) Raffaldini.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-quater del provvedimento prevede, tra l'altro, che al fine di valorizzare i formaggi stagionali regionali a denominazione di origine protetta, il Ministero delle politiche agricole e forestali, in presenza di anomale condizioni di mercato, approvi con decreto piani produttivi per la qualità e lo sviluppo dei mercati,
a tener conto, per l'esame dei piani produttivi, delle caratteristiche peculiari dei formaggi tipici locali della regione Sardegna.
9/6063/143. (Testo modificato)Rainisio.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-quater del provvedimento prevede, in relazione all'esigenza di adottare interventi efficaci per fronteggiare la crisi del settore orto frutticolo, la realizzazione anche a livello internazionale di apposite campagne di promozione e comunicazione per agevolare la conoscenza da parte dei consumatori delle caratteristiche qualitative e nutrizionali delle pesche e delle nettarine,
a promuovere, per quanto di sua competenza, la stipulazione di accordi con le scuole di ogni ordine e grado per la somministrazione nelle mense scolastiche delle produzioni tipiche locali della regione Piemonte.
9/6063/144. Ranieri.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-bis del provvedimento prevede, in relazione all'esigenza di adottare interventi efficaci per fronteggiare la crisi del settore orto frutticolo, la realizzazione anche a livello internazionale di apposite campagne di promozione e comunicazione per agevolare la conoscenza da parte dei consumatori delle caratteristiche qualitative e nutrizionali delle pesche e delle nettarine,
a promuovere, per quanto di sua competenza, la stipulazione di accordi con le scuole di ogni ordine e grado per la
somministrazione nelle mense scolastiche delle produzioni tipiche locali della regione Valle d'Aosta.
9/6063/145. Rava.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-bis del provvedimento prevede, in relazione all'esigenza di adottare interventi efficaci per fronteggiare la crisi del settore orto frutticolo, la realizzazione anche a livello internazionale di apposite campagne di promozione e comunicazione per agevolare la conoscenza da parte dei consumatori delle caratteristiche qualitative e nutrizionali delle pesche e delle nettarine,
a promuovere, per quanto di sua competenza, la stipulazione di accordi con le scuole di ogni ordine e grado per la somministrazione nelle mense scolastiche delle produzioni tipiche locali della regione Liguria.
9/6063/146. Nicola Rossi.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-bis del provvedimento prevede, in relazione all'esigenza di adottare interventi efficaci per fronteggiare la crisi del settore orto frutticolo, la realizzazione anche a livello internazionale di apposite campagne di promozione e comunicazione per agevolare la conoscenza da parte dei consumatori delle caratteristiche qualitative e nutrizionali delle pesche e delle nettarine,
a promuovere, per quanto di sua competenza, la stipulazione di accordi con le scuole di ogni ordine e grado per la somministrazione nelle mense scolastiche delle produzioni tipiche locali della regione Lombardia.
9/6063/147. Rossiello.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-bis del provvedimento prevede, in relazione all'esigenza di adottare interventi efficaci per fronteggiare la crisi del settore orto frutticolo, la realizzazione anche a livello internazionale di apposite campagne di promozione e comunicazione per agevolare la conoscenza da parte dei consumatori delle caratteristiche qualitative e nutrizionali delle pesche e delle nettarine,
a promuovere, per quanto di sua competenza, la stipulazione di accordi con le scuole di ogni ordine e grado per la somministrazione nelle mense scolastiche delle produzioni tipiche locali della regione Trentino-Alto Adige.
9/6063/148. Rotundo.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-bis del provvedimento prevede, in relazione all'esigenza di adottare interventi efficaci per fronteggiare la crisi del settore orto frutticolo, la realizzazione anche a livello internazionale di apposite campagne di promozione e comunicazione per agevolare la conoscenza da parte dei consumatori delle caratteristiche qualitative e nutrizionali delle pesche e delle nettarine,
a promuovere, per quanto di sua competenza, la stipulazione di accordi con le scuole di ogni ordine e grado per la somministrazione nelle mense scolastiche delle produzioni tipiche locali della regione Veneto.
9/6063/149. Rugghia.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-bis del provvedimento prevede, in relazione all'esigenza di adottare interventi efficaci per fronteggiare la crisi del settore orto frutticolo, la realizzazione anche a livello internazionale di apposite campagne di promozione e comunicazione per agevolare la conoscenza da parte dei consumatori delle caratteristiche qualitative e nutrizionali delle pesche e delle nettarine,
a promuovere, per quanto di sua competenza, la stipulazione di accordi con le scuole di ogni ordine e grado per la somministrazione nelle mense scolastiche delle produzioni tipiche locali della regione Friuli-Venezia Giulia.
9/6063/150. Ruzzante.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-bis del provvedimento prevede, in relazione all'esigenza di adottare interventi efficaci per fronteggiare la crisi del settore orto frutticolo, la realizzazione anche a livello internazionale di apposite campagne di promozione e comunicazione per agevolare la conoscenza da parte dei consumatori delle caratteristiche qualitative e nutrizionali delle pesche e delle nettarine,
a promuovere, per quanto di sua competenza, la stipulazione di accordi con le scuole di ogni ordine e grado per la somministrazione nelle mense scolastiche delle produzioni tipiche locali della regione Emilia Romagna.
9/6063/151. Sabattini.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182,
reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-bis del provvedimento prevede, in relazione all'esigenza di adottare interventi efficaci per fronteggiare la crisi del settore orto frutticolo, la realizzazione anche a livello internazionale di apposite campagne di promozione e comunicazione per agevolare la conoscenza da parte dei consumatori delle caratteristiche qualitative e nutrizionali delle pesche e delle nettarine,
a promuovere, per quanto di sua competenza, la stipulazione di accordi con le scuole di ogni ordine e grado per la somministrazione nelle mense scolastiche delle produzioni tipiche locali della regione Toscana.
9/6063/152. Sandri.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-bis del provvedimento prevede, in relazione all'esigenza di adottare interventi efficaci per fronteggiare la crisi del settore orto frutticolo, la realizzazione anche a livello internazionale di apposite campagne di promozione e comunicazione per agevolare la conoscenza da parte dei consumatori delle caratteristiche qualitative e nutrizionali delle pesche e delle nettarine,
a promuovere, per quanto di sua competenza, la stipulazione di accordi con le scuole di ogni ordine e grado per la somministrazione nelle mense scolastiche delle produzioni tipiche locali della regione Umbria.
9/6063/153. Sasso.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-bis del provvedimento prevede, in relazione all'esigenza di adottare interventi efficaci per fronteggiare la crisi del settore orto frutticolo, la realizzazione anche a livello internazionale di apposite campagne di promozione e comunicazione per agevolare la conoscenza da parte dei consumatori delle caratteristiche qualitative e nutrizionali delle pesche e delle nettarine,
a promuovere, per quanto di sua competenza, la stipulazione di accordi con le scuole di ogni ordine e grado per la somministrazione nelle mense scolastiche delle produzioni tipiche locali della regione Lazio.
9/6063/154. Sedioli.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-bis del provvedimento prevede, in relazione all'esigenza di adottare interventi efficaci per fronteggiare la
crisi del settore orto frutticolo, la realizzazione anche a livello internazionale di apposite campagne di promozione e comunicazione per agevolare la conoscenza da parte dei consumatori delle caratteristiche qualitative e nutrizionali delle pesche e delle nettarine,
a promuovere, per quanto di sua competenza, la stipulazione di accordi con le scuole di ogni ordine e grado per la somministrazione nelle mense scolastichedelle produzioni tipiche locali della regione Marche.
9/6063/155. Sereni.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-bis del provvedimento prevede, in relazione all'esigenza di adottare interventi efficaci per fronteggiare la crisi del settore orto frutticolo, la realizzazione anche a livello internazionale di apposite campagne di promozione e comunicazione per agevolare la conoscenza da parte dei consumatori delle caratteristiche qualitative e nutrizionali delle pesche e delle nettarine,
a promuovere, per quanto di sua competenza, la stipulazione di accordi con le scuole di ogni ordine e grado per la somministrazione nelle mense scolastiche delle produzioni tipiche locali della regione Abruzzi.
9/6063/156. Siniscalchi.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-bis del provvedimento prevede, in relazione all'esigenza di adottare interventi efficaci per fronteggiare la crisi del settore orto frutticolo, la realizzazione anche a livello internazionale di apposite campagne di promozione e comunicazione per agevolare la conoscenza da parte dei consumatori delle caratteristiche qualitative e nutrizionali delle pesche e delle nettarine,
a promuovere, per quanto di sua competenza, la stipulazione di accordi con le scuole di ogni ordine e grado per la somministrazione nelle mense scolastiche delle produzioni tipiche locali della regione Molise.
9/6063/157. Soda.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-bis del provvedimento prevede, in relazione all'esigenza di adottare interventi efficaci per fronteggiare la crisi del settore orto frutticolo, la realizzazione anche a livello internazionale di apposite campagne di promozione e comunicazione per agevolare la conoscenza da parte dei consumatori delle caratteristiche
qualitative e nutrizionali delle pesche e delle nettarine,
a promuovere, per quanto di sua competenza, la stipulazione di accordi con le scuole di ogni ordine e grado per la somministrazione nelle mense scolastiche delle produzioni tipiche locali della regione Puglia.
9/6063/158. Spini.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-bis del provvedimento prevede, in relazione all'esigenza di adottare interventi efficaci per fronteggiare la crisi del settore orto frutticolo, la realizzazione anche a livello internazionale di apposite campagne di promozione e comunicazione per agevolare la conoscenza da parte dei consumatori delle caratteristiche qualitative e nutrizionali delle pesche e delle nettarine,
a promuovere, per quanto di sua competenza, la stipulazione di accordi con le scuole di ogni ordine e grado per la somministrazione nelle mense scolastiche delle produzioni tipiche locali della regione Basilicata.
9/6063/159. Stramaccioni.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-bis del provvedimento prevede, in relazione all'esigenza di adottare interventi efficaci per fronteggiare la crisi del settore orto frutticolo, la realizzazione anche a livello internazionale di apposite campagne di promozione e comunicazione per agevolare la conoscenza da parte dei consumatori delle caratteristiche qualitative e nutrizionali delle pesche e delle nettarine,
a promuovere, per quanto di sua competenza, la stipulazione di accordi con le scuole di ogni ordine e grado per la somministrazione nelle mense scolastiche delle produzioni tipiche locali della regione Calabria.
9/6063/160. Susini.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-bis del provvedimento prevede, in relazione all'esigenza di adottare interventi efficaci per fronteggiare la crisi del settore orto frutticolo, la realizzazione anche a livello internazionale di apposite campagne di promozione e comunicazione per agevolare la conoscenza da parte dei consumatori delle caratteristiche qualitative e nutrizionali delle pesche e delle nettarine,
a promuovere, per quanto di sua competenza, la stipulazione di accordi con le scuole di ogni ordine e grado per la
somministrazione nelle mense scolastiche delle produzioni tipiche locali della regione Sicilia.
9/6063/161. Tedeschi.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 1-bis del provvedimento prevede, in relazione all'esigenza di adottare interventi efficaci per fronteggiare la crisi del settore orto frutticolo, la realizzazione anche a livello internazionale di apposite campagne di promozione e comunicazione per agevolare la conoscenza da parte dei consumatori delle caratteristiche qualitative e nutrizionali delle pesche e delle nettarine,
a promuovere, per quanto di sua competenza, la stipulazione di accordi con le scuole di ogni ordine e grado per la somministrazione nelle mense scolastiche delle produzioni tipiche locali della regione Sardegna.
9/6063/162. Tidei.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 2 - al fine di contrastare l'andamento anomalo della qualità e dei prezzi nelle filiere agro alimentari in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy - prevede controlli mirati per la rilevazione dei prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari nelle quali si sono manifestate, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi,
a promuovere le opportune misure di coordinamento con i competenti organismi regionali, al fine di ottenere una più efficace prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi agroalimentari su tutto il territorio nazionale, avuto particolare riguardo alla regione Lombardia.
9/6063/163. Tocci.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 2 - al fine di contrastare l'andamento anomalo della qualità e dei prezzi nelle filiere agro alimentari in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy - prevede controlli mirati per la rilevazione dei prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari nelle quali si sono manifestate, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi,
a promuovere le opportune misure di coordinamento con i competenti organismi regionali, al fine di ottenere una più efficace prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi agroalimentari su tutto il territorio nazionale, avuto particolare riguardo alla regione Piemonte.
9/6063/164. Tolotti.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 2 - al fine di contrastare l'andamento anomalo della qualità e dei prezzi nelle filiere agro alimentari in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy - prevede controlli mirati per la rilevazione dei prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari nelle quali si sono manifestate, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi,
a promuovere le opportune misure di coordinamento con i competenti organismi regionali, al fine di ottenere una più efficace prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi agroalimentari su tutto il territorio nazionale, avuto particolare riguardo alla regione Valle d'Aosta.
9/6063/165. Trupia.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 2 - al fine di contrastare l'andamento anomalo della qualità e dei prezzi nelle filiere agro alimentari in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy - prevede controlli mirati per la rilevazione dei prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari nelle quali si sono manifestate, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi,
a promuovere le opportune misure di coordinamento con i competenti organismi regionali, al fine di ottenere una più efficace prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi agroalimentari su tutto il territorio nazionale, avuto particolare riguardo alla regione Trentino-Alto Adige.
9/6063/166. Turco.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 2 - al fine di contrastare l'andamento anomalo della qualità e dei prezzi nelle filiere agro alimentari in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy - prevede controlli mirati per la rilevazione dei prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari nelle quali si sono manifestate, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi,
a promuovere le opportune misure di coordinamento con i competenti organismi regionali, al fine di ottenere una più efficace prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi agroalimentari su tutto il territorio nazionale, avuto particolare riguardo alla regione Friuli Venezia Giulia.
9/6063/167. Michele Ventura.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 2 - al fine di contrastare l'andamento anomalo della qualità e dei prezzi nelle filiere agro alimentari in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy - prevede controlli mirati per la rilevazione dei prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari nelle quali si sono manifestate, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi,
a promuovere le opportune misure di coordinamento con i competenti organismi regionali, al fine di ottenere una più efficace prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi agroalimentari su tutto il territorio nazionale, avuto particolare riguardo alla regione Veneto.
9/6063/168. Vianello.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 2 - al fine di contrastare l'andamento anomalo della qualità e dei prezzi nelle filiere agro alimentari in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy - prevede controlli mirati per la rilevazione dei prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari nelle quali si sono manifestate, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi,
a promuovere le opportune misure di coordinamento con i competenti organismi regionali, al fine di ottenere una più efficace prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi agroalimentari su tutto il territorio nazionale, avuto particolare riguardo alla regione Liguria.
9/6063/169. Vigni.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 2 - al fine di contrastare l'andamento anomalo della qualità e dei prezzi nelle filiere agro alimentari in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy - prevede controlli mirati per la rilevazione dei prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari nelle quali si sono manifestate, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi,
a promuovere le opportune misure di coordinamento con i competenti organismi regionali, al fine di ottenere una più efficace prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi agroalimentari su tutto il territorio nazionale, avuto particolare riguardo alla regione Emilia Romagna.
9/6063/170. Visco.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 2 - al fine di contrastare l'andamento anomalo della qualità e dei prezzi nelle filiere agro alimentari in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy - prevede controlli mirati per la rilevazione dei prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari nelle quali si sono manifestate, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi,
a promuovere le opportune misure di coordinamento con i competenti organismi regionali, al fine di ottenere una più efficace prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi agroalimentari su tutto il territorio nazionale, avuto particolare riguardo alla regione Toscana.
9/6063/171. Zanotti.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 2 - al fine di contrastare l'andamento anomalo della qualità e dei prezzi nelle filiere agro alimentari in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy - prevede controlli mirati per la rilevazione dei prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari nelle quali si sono manifestate, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi,
a promuovere le opportune misure di coordinamento con i competenti organismi regionali, al fine di ottenere una più efficace prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi agroalimentari su tutto il territorio nazionale, avuto particolare riguardo alla regione Umbria.
9/6063/172. Zunino.
La Camera,
premesso che:
la crisi del settore del pomodoro è certamente determinata dalla forte concorrenza in atto da parte di altri paesi produttori tra cui la Cina;
il 2005 è stato un anno di forte ridimensionamento della produzione di pomodoro che ha colpito molte regioni in particolare Toscana, Basilicata, Puglia;
il settore occupa migliaia di persone sia nella coltivazione che nella trasformazione;
il rischio è che il nostro mercato sia invaso da prodotti in cui non sia tutelata la qualità e soprattutto con non completa trasparenza sulla sua provenienza;
va rivisto anche il complesso delle quote di produzione affidate alle aziende al fine di assicurare trasparenza per tutelare i produttori onesti,
per la campagna del pomodoro 2006 a convocare un apposito tavolo con le organizzazioni di categoria al fine di salvaguardare la produzione del pomodoro nel nostro paese e assicurare la massima trasparenza sia nelle quote attribuite alle
aziende sia nella rintracciabilità del prodotto in vendita, secondo la vigente normativa.
9/6063/173. (Testo modificato)Bindi.
La Camera,
premesso che:
il decreto legislativo n. 185 del 2000 prevede, tra l'altro, il subentro in agricoltura tra le forme di autoimprenditorialità promosse a beneficio dei giovani agricoltori di età compresa tra i 18 e 35 anni che succedono nella gestione aziendale ad un parente entro il terzo grado;
Sviluppo Italia S.p.a. incaricata dalla gestione del suddetto decreto legislativo n. 185 del 2000 ha sempre considerato quali beneficiari le persone fisiche e non le società agricole;
il decreto legislativo n. 99 del 29 marzo 2004 all'articolo 1, comma 3, anche per conservare l'integrità e la produttività delle aziende agricole, stabilisce che le società agricole possono essere considerate IAP (imprenditore agricolo professionale) e ne determina i requisiti;
il regolamento di attuazione del decreto legislativo n. 185 del 2000, considera beneficiari per il subentro in agricoltura solo gli agricoltori di età compresa fra i 18 e 35 anni subentranti nella conduzione dell'azienda agricola famigliare e non fa alcun riferimento alle società agricole aventi 1a qualifica IAP come definite da citato decreto legislativo n. 99 del 2004;
oltre agli incentivi economici appare opportuno predisporre adeguate iniziative normative idonee a superare o prevenire fenomeni di crisi;
tra queste iniziative potrebbe annoverarsi quella volta a consentire anche alle società agricole costituite fra gli eredi entro il terzo grado del famigliare cedente, la possibilità di subentro in agricoltura ai sensi del decreto legislativo n. 185 del 2000 per evitare la divisione delle proprie e delle aziende agricole e per consentire l'ammodernamento vero dell'agricoltura italiana,
a valutare l'opportunità di predisporre iniziative normative per far fronte a quanto indicato in premessa.
9/6063/174. Boccia, Molinari, Lettieri.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
premesso che la tematica della competitività risulta rilevante per la redditività delle nostre imprese agricole e che la qualità di certi fattori di produzione presenta dei costi difficilmente comprimibili,
ad individuare misure e risorse idonee a ridurre il costo del lavoro per le imprese agricole in particolare per quanto attiene agli oneri contributivi, previdenziali e assistenziali.
9/6063/175. Burtone.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
considerato che il disegno di legge in esame contiene interventi per il sostegno del settore vitivinicolo che oggi versa in uno stato di grave crisi;
considerato, inoltre, che quasi tutti i settori agricoli versano oggi in uno stato altrettanto grave di difficoltà,
a reperire ulteriori risorse per affrontare la crisi del settore dell'ortofrutta.
9/6063/176. Carbonella.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
considerato che il disegno di legge in esame contiene interventi per il sostegno del settore vitivinicolo che oggi versa in uno stato di grave crisi;
considerato, inoltre, che quasi tutti i settori agricoli versano oggi in uno stato altrettanto grave di difficoltà,
a reperire ulteriori risorse per affrontare la crisi del settore della coltivazione dei pomodori.
9/6063/177. Gerardo Bianco.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
premesso che la tematica della competitività risulta rilevante per la redditività delle nostre imprese agricole e che la qualità di certi fattori di produzione presenta dei costi difficilmente comprimibili;
considerato che vi sono altri oneri, quali quelli legati ai numerosissimi adempimenti burocratici che le imprese agricole devono sostenere, rispetto ai quali è possibile mettere in campo politiche di contenimento,
ad individuare misure e risorse idonee a ridurre gli adempimenti burocratici per le imprese agricole.
9/6063/178. Zaccaria.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
considerato che il disegno di legge in esame contiene interventi per il sostegno del settore vitivinicolo che oggi versa in uno stato di grave crisi;
considerato, inoltre, che quasi tutti i settori agricoli versano oggi in uno stato altrettanto grave di difficoltà,
a reperire ulteriori risorse per affrontare la crisi del settore lattiero-caseario.
9/6063/179. Iannuzzi.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
considerato che il disegno di legge in esame contiene interventi per il sostegno del settore vitivinicolo che oggi versa in uno stato di grave crisi;
considerato, inoltre, che quasi tutti i settori agricoli versano oggi in uno stato altrettanto grave di difficoltà,
a reperire ulteriori risorse per affrontare la crisi della floricoltura.
9/6063/180. Bottino.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
considerato che il disegno di legge in esame contiene interventi per il sostegno del settore vitivinicolo che oggi versa in uno stato di grave crisi;
considerato, inoltre, che quasi tutti i settori agricoli versano oggi in uno stato altrettanto grave di difficoltà,
a reperire ulteriori risorse per affrontare la crisi della floricoltura, in particolare per la provincia di Torino.
9/6063/181. Merlo.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
premesso che la tematica della competitività risulta rilevante per la redditività delle nostre imprese agricole e che la qualità di certi fattori di produzione presenta dei costi difficilmente comprimibili,
ad individuare misure e risorse idonee a ridurre i costi dell'energia per le imprese agricole.
9/6063/182. Zara.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
premesso che la tematica della competitività risulta rilevante per la redditività delle nostre imprese agricole e che la qualità di certi fattori di produzione presenta dei costi difficilmente comprimibili,
ad individuare misure e risorse idonee a ridurre i costi del gasolio utilizzato nelle imprese agricole.
9/6063/183. Ladu.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
premesso che la tematica della competitività risulta rilevante per la redditività delle nostre imprese agricole e che la
qualità di certi fattori di produzione presenta dei costi difficilmente comprimibili,
ad individuare misure e risorse idonee a ridurre i costi delle assicurazioni per le imprese agricole.
9/6063/184. Vernetti.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
premesso che la tematica della competitività risulta rilevante per la redditività delle nostre imprese agricole e che la qualità di certi fattori di produzione presenta dei costi difficilmente comprimibili,
ad individuare misure e risorse idonee a ridurre i costi dell'acqua per l'irrigazione.
9/6063/185. Reduzzi.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
premesso che la tematica della competitività risulta rilevante per la redditività delle nostre imprese agricole e che la qualità di certi fattori di produzione presenta dei costi difficilmente comprimibili,
ad individuare misure e risorse idonee a ridurre i costi e favorire l'accesso al credito per le imprese agricole.
9/6063/186. Lettieri.
La Camera,
con riferimento alla grave crisi che investe l'intero comparto agricolo, con problemi e difficoltà particolarmente pesanti per le piccole aziende diretto coltivatrici;
tenuto conto del ruolo importante ed insostituibile che la rete delle piccole aziende rappresenta ai fini della tutela ambientale e della salvaguardia del territorio;
considerato anche che la riscoperta della qualità dei prodotti và coniugata tra l'altro con il recupero delle specificità territoriali, della cultura e delle tradizioni contadine, di cui la piccola azienda è spesso portatrice e testimone,
ad individuare e realizzare tutti gli strumenti atti a difendere le potenzialità ed a rilanciare il ruolo della piccola azienda diretto coltivatrice, con scelte chiare in campo nazionale ed anche con una decisa azione in ambito Europeo affinché nella predisposizione del prossimo Bilancio Comunitario per gli anni 2007/2013, gli aiuti all'agricoltura (PAC) non siano genericamente indirizzati al settore primario ma sappiano distinguere tra speculatori in campo agricolo ed operatori dell'agricoltura, privilegiando questi ultimi ed in particolare le piccole aziende diretto coltivatrici.
9/6063/187. Frigato.
La Camera,
premesso che:
il Comitato per l'aiuto alimentare, Organismo internazionale, nel giugno del 2003 ha deciso una seconda proroga della cosiddetta Convenzione sull'aiuto alimentare sottoscritta a Londra il 13 aprile 1999, resa esecutiva ai sensi della legge 29 dicembre 2000, n. 413, adeguandone il termine al 30 giugno 2005;
la legge n. 155 dei 2004 ha coperto l'impegno finanziario assunto dall'Italia solo fino al 30 giugno 2003, conferendo all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (ALEA) l'incarico di provvedere alla fornitura degli aiuti alimentari previsti;
l'Italia ha sottoscritto il richiamato accordo fino al 30 giugno 2005;
a reperire le risorse finanziarie aggiuntive, atte a consentire il completamento dell'impegno finanziario necessario alla copertura degli impegni di spesa previsti per l'anno 2004 e per l'anno 2005, consentendo così al nostro Paese il rispetto degli accordi internazionali sottoscritti.
9/6063/188. De Ghislanzoni Cardoli.
La Camera,
premesso che:
le aziende agricole nel nostro Paese stanno attraversando un periodo di estrema difficoltà, rispetto al quale il Governo non è stato in grado di attuare politiche adeguate;
la politica emergenziale adottata dal Governo, con spostamenti di fondi da un settore all'altro, senza risolvere alcuno degli elementi di crisi strutturale rischia di affossare ancora di più la nostra agricoltura;
appare d'altra parte evidente che non si può all'infinito stornare risorse per risolvere i momenti di crisi della nostra agricoltura, visto tra l'altro l'attuale situazione della finanza pubblica, ma che è necessario intervenire sulle cause piuttosto che sugli effetti;
su elementi essenziali come quello dello sviluppo della competitività, della commercializzazione, della ricerca sui prodotti il Governo non è stato in maniera assoluta capace di produrre un'iniziativa politica degna di questo nome;
altrettanto fallimentare è stata la politica del Governo in materia di riduzione dei costi per le imprese agricole italiane che rischiano di essere estromesse dal mercato;
tale situazione era già evidente a partire dal 2004, quando si è verificato un forte calo delle esportazioni;
a ciò si aggiunge l'incapacità nel contrastare il fenomeno dell'andamento anomalo dei prezzi nelle filiere agroalimentari,
La Camera,
premesso che:
la aziende agricole nel nostro Paese stanno attraversando un periodo di
estrema difficoltà, rispetto al quale il Governo non è stato in grado di attuare politiche adeguate;
la politica emergenziale adottata dal Governo, con spostamenti di fondi da un settore all'altro, senza risolvere alcuno degli elementi di crisi strutturale rischia di affossare ancora di più la nostra agricoltura;
appare d'altra parte evidente che non si può all'infinito stornare risorse per risolvere i momenti di crisi della nostra agricoltura, visto tra l'altro l'attuale situazione della finanza pubblica, ma che è necessario intervenire sulle cause piuttosto che sugli effetti;
su elementi essenziali come quello dello sviluppo della competitività, della commercializzazione, della ricerca sui prodotti il Governo non è stato in maniera assoluta capace di produrre un'iniziativa politica degna di questo nome;
altrettanto fallimentare è stata la politica del Governo in materia di riduzione dei costi per le imprese agricole italiane che rischiano di essere estromesse dal mercato;
tale situazione era già evidente a partire dal 2004, quando si è verificato un forte calo delle esportazioni;
a ciò si aggiunge l'incapacità nel contrastare il fenomeno dell'andamento anomalo dei prezzi nelle filiere agroalimentari,
ad adottare tutte le misure necessarie per rendere competitiva la nostra agricoltura, con particolare riferimento a tutti gli interventi strutturali necessari a risolvere alla radice le cause della crisi che attraversa il settore, sia in termini di agevolazioni che di investimenti, abbandonando una politica solo emergenziale, che, se pur necessaria, risulta essere insufficiente e deficitaria.
9/6063/190. Villetti, Albertini, Buemi, Ceremigna, Di Gioia, Grotto, Intini, Mancini, Nesi, Pappaterra.
La Camera,
premesso che:
la nostra agricoltura è afflitta da gravi problemi per quanto riguarda la commercializzazione e la competitività, rispetto ai quali la sola qualità dei prodotti, che ha dei costi elevati su cui non vi è stato nessun intervento da parte del Governo per ridurli, non è riuscita a compensare il gap esistente;
la politica di Governo, fatta solo di interventi emergenziali spostando fondi da una situazione di crisi ad un'altra, non ha fatto altro che peggiorare la situazione,
ad adottare tutte le misure necessarie per superare la crisi del settore, prevedendo, in tal senso, investimenti in infrastrutture, in strutture di trasporto ed in infrastrutture logistiche, indispensabili per rendere competitiva la nostra agricoltura.
9/6063/191. Intini, Albertini, Buemi, Ceremigna, Di Gioia, Grotto, Mancini, Nesi, Pappaterra, Villetti.
La Camera,
premesso che:
le aziende agricole nel nostro Paese stanno attraversando un periodo di estrema difficoltà, rispetto al quale il Governo non è stato in grado di attuare politiche adeguate;
la politica emergenziale adottata dal Governo, con spostamenti di fondi da un settore all'altro, senza risolvere alcuno degli elementi di crisi strutturale rischia di affossare ancora di più la nostra agricoltura;
su elementi essenziali come quello dello sviluppo della competitività, della commercializzazione, della ricerca sui prodotti il Governo non è stato in maniera assoluta capace di produrre un'iniziativa politica degna di questo nome;
altrettanto fallimentare è stata la politica del Governo in materia di riduzione dei costi per le imprese agricole italiane che rischiano di essere estromesse dal mercato;
tale situazione era già evidente a partire dal 2004, quando si è verificato un forte calo delle esportazioni;
la crisi investe numerosi settori, oltre a quello vitivinicolo, anche il settore ortofrutticolo e quello lattiero-caseario stanno attraversando una profonda crisi;
gli aiuti de minimis sono vincolati ad un plafond nazionale complessivo,
a rivedere la politica agricola nazionale, andando alla radice della crisi strutturale che sta scuotendo il settore e prevedendo provvedimenti tesi a ridurre i costi di produzione per quanto riguarda l'energia, il gasolio, le assicurazioni e l'acqua per l'irrigazione.
9/6063/192. Pappaterra, Albertini, Buemi, Ceremigna, Di Gioia, Grotto, Intini, Mancini, Nesi, Villetti.
La Camera,
premesso che:
le aziende agricole nel nostro Paese stanno attraversando un periodo di estrema difficoltà, rispetto al quale il Governo non è stato in grado di attuare politiche adeguate;
la politica emergenziale adottata dal Governo, con spostamenti di fondi da un settore all'altro, senza risolvere alcuno degli elementi di crisi strutturale rischia di affossare ancora di più la nostra agricoltura;
su elementi essenziali come quello dello sviluppo della competitività, della commercializzazione, della ricerca sui prodotti il Governo non è stato in maniera assoluta capace di produrre un'iniziativa politica degna di questo nome;
altrettanto fallimentare è stata la politica del Governo in materia di riduzione dei costi per le imprese agricole italiane che rischiano di essere estromesse dal mercato;
tale situazione era già evidente a partire dal 2004, quando si è verificato un forte calo delle esportazioni;
a ciò si aggiunge l'incapacità nel contrastare il fenomeno dell'andamento anomalo dei prezzi nelle filiere agroalmentari,
La Camera,
premesso che:
le aziende agricole nel nostro Paese stanno attraversando un periodo di estrema difficoltà, rispetto al quale il Governo non è stato in grado di attuare politiche adeguate;
la politica emergenziale adottata dal Governo, con spostamenti di fondi da un settore all'altro, senza risolvere alcuno degli elementi di crisi strutturale rischia di affossare ancora di più la nostra agricoltura;
su elementi essenziali come quello dello sviluppo della competitività, della commercializzazione, della ricerca sui prodotti il Governo non è stato in maniera assoluta capace di produrre un'iniziativa politica degna di questo nome;
altrettanto fallimentare è stata la politica del Governo in materia di riduzione dei costi per le imprese agricole italiane che rischiano di essere estromesse dal mercato;
tale situazione era già evidente a partire dal 2004, quando si è verificato un forte calo delle esportazioni;
a ciò si aggiunge l'incapacità nel contrastare il fenomeno dell'andamento anomalo dei prezzi nelle filiere agroalmentari,
ad introdurre l'obbligatorietà dell'accertamento fiscale quando si verificano sensibili scostamenti dei prezzi rispetto a quanto rilevato dagli studi di settore, a prevedere la riduzione dei costi di produzione e il rinvio delle cambiali agrarie.
9/6063/194. Ceremigna, Albertini, Buemi, Di Gioia, Grotto, Intini, Mancini, Nesi, Pappaterra, Villetti.
La Camera,
premesso che:
la aziende agricole nel nostro Paese stanno attraversando un periodo di estrema difficoltà, rispetto al quale il governo non è stato in grado di attuare politiche adeguate;
la politica emergenziale adottata dal governo, con spostamenti di fondi da un settore all'altro, senza risolvere alcuno degli elementi di crisi strutturale rischia di affossare ancora di più la nostra agricoltura;
su elementi essenziali come quello dello sviluppo della competitività, della commercializzazione, della ricerca sui prodotti il governo non è stato in maniera assoluta capace di produrre un'iniziativa politica degna di questo nome;
altrettanto fallimentare è stata la politica del governo in materia di riduzione dei costi per le imprese agricole italiane che rischiano di essere estromesse dal mercato;
tale situazione era già evidente a partire dal 2004, quando si è verificato un forte calo delle esportazioni;
a ciò si aggiunge l'incapacità nel contrastare il fenomeno dell'andamento anomalo dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
ad introdurre l'obbligatorietà dell'accertamento fiscale quando si verificano sensibili scostamenti dei prezzi rispetto a quanto rilevato dagli studi di settore.
9/6063/195. Buemi, Albertini, Ceremigna, Di Gioia, Grotto, Intini, Mancini, Nesi, Pappaterra, Villetti.
La Camera,
premesso che:
la aziende agricole nel nostro Paese stanno attraversando un periodo di estrema difficoltà, rispetto al quale il governo non è stato in grado di attuare politiche adeguate;
la politica emergenziale adottata dal governo, con spostamenti di fondi da un settore all'altro, senza risolvere alcuno degli elementi di crisi strutturale rischia di affossare ancora di più la nostra agricoltura;
su elementi essenziali come quello dello sviluppo della competitività, della commercializzazione, della ricerca sui prodotti il governo non è stato in maniera assoluta capace di produrre un'iniziativa politica degna di questo nome;
altrettanto fallimentare è stata la politica del governo in materia di riduzione dei costi per le imprese agricole italiane che rischiano di essere estromesse dal mercato;
tale situazione era già evidente a partire dal 2004, quando si è verificato un forte calo delle esportazioni;
la crisi investe numerosi settori, oltre a quello vitivinicolo, anche il settore bieticolosaccarifero è attraversato da una profonda crisi;
gli aiuti de minimis sono vincolati ad un plafond nazionale complessivo;
il provvedimento in esame prevede la riduzione di alcuni stanziamenti già stabiliti dal decreto-legge 28 febbraio 2005, n. 22, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 aprile 2005, n. 71;
a valutare l'opportunità di adottare iniziative volte a reperire nuovi finanziamenti per far fronte ai problemi del settore agricolo.
9/6063/196. Grotto, Albertini, Buemi, Ceremigna, Di Gioia, Intini, Mancini, Nesi, Pappaterra, Villetti.
La Camera,
premesso che:
la aziende agricole nel nostro Paese stanno attraversando un periodo di estrema difficoltà, rispetto al quale il governo non è stato in grado di attuare politiche adeguate;
la politica emergenziale adottata dal governo, con spostamenti di fondi da un settore all'altro, senza risolvere alcuno degli elementi di crisi strutturale rischia di affossare ancora di più la nostra agricoltura;
su elementi essenziali come quello dello sviluppo della competitività, della commercializzazione, della ricerca sui prodotti il governo non è stato in maniera assoluta capace di produrre un'iniziativa politica degna di questo nome;
altrettanto fallimentare è stata la politica del governo in materia di riduzione dei costi per le imprese agricole italiane che rischiano di essere estromesse dal mercato;
tale situazione era già evidente a partire dal 2004, quando si è verificato un forte calo delle esportazioni;
la crisi investe numerosi settori, oltre a quello vitivinicolo, anche il settore ortofrutticolo, in particolare la produzione del pomodoro, che interessa soprattutto le regioni meridionali e centrali;
gli aiuti de minimis sono vincolati ad un plafond nazionale complessivo;
ad istituire un gruppo tecnico di esperti per definire interventi strutturali al fine di valutare le necessità del settore agricolo ed intervenire con nuovi provvedimenti integrativi.
9/6063/197. Di Gioia, Albertini, Buemi, Ceremigna, Grotto, Intini, Mancini, Nesi, Pappaterra, Villetti.
La Camera,
premesso che:
la aziende agricole nel nostro Paese stanno attraversando un periodo di estrema difficoltà, rispetto al quale il governo non è stato in grado di attuare politiche adeguate;
la politica emergenziale adottata dal governo, con spostamenti di fondi da un settore all'altro, senza risolvere alcuno
degli elementi di crisi strutturale rischia di affossare ancora di più la nostra agricoltura;
su elementi essenziali come quello dello sviluppo della competitività, della commercializzazione, della ricerca sui prodotti il governo non è stato in maniera assoluta capace di produrre un'iniziativa politica degna di questo nome;
altrettanto fallimentare è stata la politica del governo in materia di riduzione dei costi per le imprese agricole italiane che rischiano di essere estromesse dal mercato;
tale situazione era già evidente a partire dal 2004, quando si è verificato un forte calo delle esportazioni;
ad affrontare in maniera strutturale la crisi del settore agricolo, prevedendo un processo di modernizzazione dello stesso, non attraverso provvedimenti di urgenza ma con politiche che puntino ad una maggiore competitività del settore che prevedano il sostegno degli istituti di credito al settore agricolo e la riduzione dei costi di produzione per rendere produttive le imprese agricole.
9/6063/198. Boselli, Albertini, Buemi, Ceremigna, Di Gioia, Grotto, Intini, Mancini, Nesi, Pappaterra, Villetti.
La Camera,
premesso che:
la aziende agricole nel nostro Paese stanno attraversando un periodo di estrema difficoltà, rispetto al quale il governo non è stato in grado di attuare politiche adeguate;
la politica emergenziale adottata dal governo, con spostamenti di fondi da un settore all'altro, senza risolvere alcuno degli elementi di crisi strutturale rischia di affossare ancora di più la nostra agricoltura;
su elementi essenziali come quello dello sviluppo della competitività, della commercializzazione, della ricerca sui prodotti il governo non è stato in maniera assoluta capace di produrre un'iniziativa politica degna di questo nome;
altrettanto fallimentare è stata la politica del governo in materia di riduzione dei costi per le imprese agricole italiane che rischiano di essere estromesse dal mercato;
tale situazione era già evidente a partire dal 2004, quando si è verificato un forte calo delle esportazioni;
ad affrontare in maniera strutturale la crisi del settore agricolo, prevedendo un processo di modernizzazione dello stesso, non attraverso provvedimenti di urgenza ma con politiche che puntino ad una maggiore competitività del settore che prevedano una riduzione dei costi di produzione, la razionalizzazione e la trasparenza del processo di formazione dei prezzi dei prodotti agro-alimentari e sostegno agli agricoltori attraverso detrazioni di imposta.
9/6063/199. Albertini, Buemi, Ceremigna, Di Gioia, Grotto, Intini, Mancini, Nesi, Pappaterra, Villetti.
La Camera,
premesso che:
le prospettive del settore agroalimentare italiano nel medio-lungo periodo appaiono piuttosto preoccupanti;
dai dati emersi anche da un recente incontro svoltosi presso il Senato, si prospetta nel prossimo decennio in Italia un incremento della domanda alimentare e dei costi di produzione sensibilmente più alto dell'incremento della produzione nazionale, con una conseguente maggior presenza nel mercato italiano di beni di importazione;
di fronte a queste difficoltà strutturali sarebbe necessario, per gli operatori e per i consumatori, poter disporre di un quadro di certezze in merito alle politiche seguite e alle decisioni normative;
le disposizioni dell'articolo 2 in merito al contrasto dell'andamento anomalo dei prezzi appaiono prive di un preciso contenuto e inefficaci;
ad attivarsi subito per introdurre la tracciabilità dei prezzi dei prodotti agroalimentari, al fine di garantire una reale trasparenza sui prezzi, consentendo altresì di individuare eventuali responsabilità sui rincari.
9/6063/200. Bulgarelli, Cima, Boato, Cento, Lion, Pecoraro Scanio, Zanella.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
considerato che il disegno di legge in esame contiene interventi per il sostegno del settore vitivinicolo che oggi versa in uno stato di grave crisi;
considerato, inoltre, che quasi tutti i settori agricoli versano oggi in uno stato altrettanto grave di difficoltà;
a reperire ulteriori risorse per affrontare la crisi del settore bieticolo-saccarifero, in particolare nella provincia di Latina.
9/6063/201. Volpini.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n.182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
considerato che il disegno di legge in esame contiene interventi per il sostegno del settore vitivinicolo che oggi versa in uno stato di grave crisi;
considerato, inoltre, che quasi tutti i settori agricoli versano oggi in uno stato altrettanto grave di difficoltà;
a reperire ulteriori risorse per affrontare la crisi del settore dell'ortofrutta, in particolare nella provincia di Caserta.
9/6063/202. Squeglia.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n.182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
considerato che il disegno di legge in esame contiene interventi per il sostegno del settore vitivinicolo che oggi versa in uno stato di grave crisi;
considerato, inoltre, che quasi tutti i settori agricoli versano oggi in uno stato altrettanto grave di difficoltà;
a reperire ulteriori risorse per affrontare la crisi del settore bieticolo-saccarifero in particolare nella regione Molise.
9/6063/203. Ruta.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
considerato che il disegno di legge in esame contiene interventi per il sostegno del settore vitivinicolo che oggi versa in uno stato di grave crisi;
considerato, inoltre, che quasi tutti i settori agricoli versano oggi in uno stato altrettanto grave di difficoltà;
a reperire ulteriori risorse per affrontare la crisi del settore bieticolo-saccarifero, in particolare nella provincia di Ancona.
9/6063/204. Tanoni.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
premesso che l'allarme suscitato dal diffondersi in Europa dell'influenza aviaria provocherà una contrazione delle vendite di pollame, con conseguente rallentamento della produzione o, persino, chiusura di stabilimenti;
ad individuare risorse e mettere in atto misure dirette a prevenire la crisi del settore, con particolare riferimento alle aziende della Campania.
9/6063/205. Tuccillo.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
premesso che l'allarme suscitato dal diffondersi in Europa dell'influenza aviaria provocherà una contrazione delle vendite di pollame, con conseguente rallentamento della produzione o, persino, chiusura di stabilimenti;
ad individuare risorse e mettere in atto misure dirette a prevenire la crisi del settore, con particolare riferimento alle aziende del Veneto.
9/6063/206. Stradiotto.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
considerato che il disegno di legge in esame contiene interventi per il sostegno del settore vitivinicolo che oggi versa in uno stato di grave crisi;
considerato, inoltre, che quasi tutti i settori agricoli versano oggi in uno stato altrettanto grave di difficoltà;
a reperire ulteriori risorse per affrontare la crisi del settore bieticolo-saccarifero, in particolare nella regione Emilia Romagna.
9/6063/207. Santagata.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
premesso che l'allarme suscitato dal diffondersi in Europa dell'influenza aviaria provocherà una contrazione delle vendite di pollame, con conseguente rallentamento della produzione o, persino, chiusura di stabilimenti;
ad individuare risorse e mettere in atto misure dirette a prevenire la crisi del settore, con particolare riferimento alle aziende dell'Emilia Romagna.
9/6063/208. Ruggeri.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
premesso che l'allarme suscitato dal diffondersi in Europa dell'influenza aviaria provocherà una contrazione delle vendite di pollame, con conseguente rallentamento della produzione o, persino, chiusura di stabilimenti;
ad individuare risorse e mettere in atto misure dirette a prevenire la crisi del settore, con particolare riferimento alle aziende del Friuli Venezia Giulia.
9/6063/209. Rosato.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
premesso che all'articolo 8 del disegno di legge in esame si stabilisce che i maggiori compiti attribuiti all'AGEA dall'articolo 3 ed alle amministrazioni preposte ai controlli ed alle attività di vigilanza di cui all'articolo 2, comma 1, e all'articolo 5, comma 4, vengono svolti con le risorse umane e strumentali già assegnate a legislazione vigente a tali amministrazioni;
a reperire con la prossima legge finanziaria le risorse per incrementare gli organici e le strutture dell'AGEA e delle altre amministrazioni pubbliche preposte alle attività citate in premessa.
9/6063/210. Realacci.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
considerato che l'articolo 5-bis del disegno di legge in esame contiene la proroga dei compiti dell'AGEA relativi alla convenzione sull'aiuto alimentare e che a tale scopo si autorizza la spesa di 72,4 milioni di euro;
a reperire ulteriori risorse da destinare esclusivamente al continente africano.
9/6063/211. Piscitello.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
premesso che all'articolo 5 si prevede la possibilità che siano realizzati programmi di fornitura di prodotti agricoli, per finalità di utilità sociale, ai cittadini indigenti ed a organizzazioni senza fini di lucro aventi finalità assistenziali, attraverso l'utilizzazione delle produzioni ritirate dal mercato;
considerato, inoltre, che con decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali, da emanare d'intesa con le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sono definiti i criteri per l'individuazione dei soggetti a cui sono destinati tali prodotti;
a prevedere che una percentuale significativa dei prodotti di cui trattasi sia destinata a organizzazioni che operano esclusivamente all'estero.
9/6063/212. Pasetto.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
premesso che all'articolo 2-bis del disegno di legge in esame si prevede che siano individuate per le grandi strutture di vendita e nei grandi centri commerciali, aree destinate esclusivamente alla commercializzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari regionali;
considerato, inoltre, che nelle more dell'individuazione di tali aree da parte delle regioni spetta al Ministro delle attività produttive di concerto con il ministro delle politiche agricole e forestali, stabilire la percentuale minima della superficie destinata esclusivamente alla vendita dei prodotti agroalimentari regionali;
a prevedere che in ogni area destinata esclusivamente alla vendita di prodotti agricoli e agroalimentari regionali siano installati centri informativi sulle qualità nutrizionali e sulle lavorazioni relative ai vari prodotti regionali posti in vendita.
9/6063/213. Papini.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
premesso che all'articolo 2-bis del disegno di legge in esame si prevede che siano individuate per le grandi strutture di vendita e nei grandi centri commerciali, aree destinate esclusivamente alla commercializzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari regionali;
considerato, inoltre, che nelle more dell'individuazione di tali aree da parte delle regioni spetta al Ministro delle attività produttive di concerto con il ministro delle politiche agricole e forestali, stabilire la percentuale minima della superficie destinata esclusivamente alla vendita dei prodotti agroalimentari regionali;
a stabilire misure diversificate in considerazione delle caratteristiche delle produzioni
di ogni regione e della concentrazione delle grandi strutture di vendita nelle diverse province.
9/6063/214. Mosella.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
premesso che all'articolo 2-bis del disegno di legge in esame si prevede che siano individuate per le grandi strutture di vendita e nei grandi centri commerciali, aree destinate esclusivamente alla commercializzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari regionali;
a garantire, in accordo con la conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, che tali aree siano presenti in ogni provincia italiana.
9/6063/215. Milana.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
considerato che l'articolo 2, comma 3, del disegno di legge in esame prevede che il Ministro delle politiche agricole e forestali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, riferisca al Presidente del Consiglio dei ministri sugli esiti delle attività degli organismi di controllo, formulando le proposte per l'adozione da parte del Governo di adeguate misure correttive dei fenomeni di andamento anomalo nelle filiere agroalimentari;
ad informare tempestivamente le competenti commissioni parlamentari sulle misure che si intendono adottare per correggere i fenomeni di andamento anomalo nelle filiere agroalimentari.
9/6063/216. Marino.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
premesso che il disegno di legge in esame all'articolo 2, comma 1, lettera a) dispone che la Guardia di finanza e l'Agenzia delle entrate, avvalendosi anche dei dati ed elementi in possesso degli Osservatori dei prezzi del Ministero delle politiche agricole e forestali e del Ministero delle attività produttive, effettuano controlli mirati a rilevare i prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari in cui si sono manifestati, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi;
a prevedere l'unificazione in un'unica struttura dei diversi osservatori dei prezzi che attualmente operano presso diverse amministrazioni dello Stato a cominciare dai due Osservatori citati in premessa.
9/6063/217. Mantini, Delbono.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n.182, recante interventi
urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
premesso che il provvedimento in esame, all'articolo 2, assegna all'ispettorato centrale repressione frodi del ministero delle politiche agricole e forestali il compito di svolgere programmi di controllo finalizzati al contrasto dell'irregolare commercializzazione dei prodotti agroalimentari provenienti da Paesi comunitari ed extracomunitari;
a reperire le risorse per incrementare l'organico dell'ispettorato centrale repressione frodi del ministero delle politiche agricole e forestali, che appare inadeguato a fronteggiare i compiti ad esso attribuiti in considerazione del recente allargamento dell'unione europea.
9/6063/218. Lusetti.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n.182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
premesso che all'articolo 1-quater si autorizza la spesa di dieci milioni di euro per contrastare l'espandersi della patologia della flavescenza dorata e che tali risorse non appaiono sufficienti a contrastare il diffondersi di tale gravissima patologia;
a reperire ulteriori risorse per il contrasto della flavescenza dorata e ad attivarsi presso le competenti sedi comunitarie per ottenere analogo impegno da parte degli altri Paesi dell'Unione interessati dal preoccupante fenomeno.
9/6063/219. Giacomelli.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n.182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
considerato che all'articolo 1-ter si prevede di avviare campagne informative sugli aspetti qualitativi e nutrizionali delle pesche e delle nettarine;
a valutare l'opportunità di avviare, anche per il tramite del Centro servizi ortofrutticoli o altri enti soggetti alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole, analoghe campagne di promozione e comunicazione dirette a far conoscere le qualità nutrizionali dell'uva da tavola italiana.
9/6063/220. Giachetti.
La Camera,
a presentare al Parlamento una dettagliata relazione sull'utilizzo degli ulteriori fondi assegnati al Ministero delle Politiche agricole e forestali ai sensi dell'articolo 1-septies del decreto-legge in esame.
9/6063/221. Gambale.
La Camera,
ad attivare ogni utile intesa nella Conferenza Stato-Regioni per ottenere un coordinato intervento delle Amministrazioni centrali e regionali sull'andamento dei prezzi in modo da evitare anomalie e monitorare situazioni negative.
9/6063/222. Fistarol.
La Camera,
ad assumere ogni opportuna iniziativa affinché presso le Prefetture, anche attraverso comitati prezzi, siano attivate strutture di controllo sull'andamento dei prezzi nelle filiere agro alimentari per contrastare andamenti anomali.
9/6063/223. Fioroni.
La Camera,
ad assumere opportune iniziative per attivare in ogni provincia, anche presso le Prefetture, strutture di monitoraggio sull'andamento dei prezzi nelle filiere agro alimentari per contrastare andamenti anomali.
9/6063/224. Fanfani.
La Camera,
ad utilizzare proficuamente la guardia di Finanza per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agro alimentari.
9/6063/225. D'Antoni.
La Camera,
ad assumere ogni opportuna iniziativa tesa a controllare che il ricarico dei guadagni sui prodotti agricoli non sia sperequato tra i diversi soggetti delle filiere.
9/6063/226. Colasio.
La Camera,
premesso che:
gli allevatori e gli agricoltori della Valle del Sacco in provincia di Frosinone hanno chiesto più volte il riconoscimento dei danni da inquinamento come riscontrato dalle indagini epidemiologiche;
a stanziare in favore della Regione Lazio nella prossima legge Finanziaria un contributo straordinario di indennizzo dai danni ambientali in favore degli allevatori e degli agricoltori della Valle del Sacco.
9/6063/227. Carra.
La Camera,
premesso che:
al fine di promuovere quale misura di contrasto alla crisi in atto nel settore agricolo, un processo di informatizzazione delle aziende;
vi è bisogno di nuovi investimenti in grado di aprire nuovi sbocchi al settore;
è necessario anche un piano finalizzato ad attrarre i giovani ad impegnarsi in agricoltura,
a reperire per la prossima legge di bilancio 2006 le necessarie risorse finanziarie per un piano straordinario di informatizzazione delle aziende agricole.
9/6063/228. Cardinale.
La Camera,
premesso che:
il settore della produzione della barbabietola da zucchero è interessato da una crisi senza precedenti che sta mettendo in ginocchio un comparto importantissimo dell'agricoltura nazionale;
questa crisi è determinata anche dalle decisioni della Unione Europea che sta ridimensionando fortemente la produzione di barbabietola da zucchero in Italia,
ad attivare in sede comunitaria tutte le opportune iniziative finalizzate a proteggere la produzione e i livelli occupazionali del settore nel nostro Paese.
9/6063/229. Bressa.
La Camera,
premesso che:
migliaia di aziende agricole sono state interessate dall'invio di cartelle Inps per contributi non versati;
spesso e volentieri si è in presenza di vere e proprie cartelle pazze che stanno però paralizzando l'attività delle aziende con sequestri cautelativi dei beni e impossibilità di lavorare in un periodo molto delicato per il mondo agricolo,
ad adottare le opportune iniziative volte a consentire l'accertamento della verità sulle cartelle previdenziali senza penalizzare il settore agricolo.
9/6063/230. Bimbi.
La Camera,
premesso che:
il mercato suinicolo italiano è un mercato imperfetto perché i tanti allevatori devono contrapporsi a pochi macelli;
questo mercato imperfetto non permette una corretta formazione del prezzo;
a prevalere è il potere contrattuale del macellatore, che riesce a definire singoli prezzi per ciascun allevatore attraverso la definizione di un premio;
a questa anomalia si aggiunge anche il fatto che la produzione del suino in Italia rientra, prevalentemente, nel circuito di produzione del prosciutto di Parma e di San Daniele;
infatti su 11 milioni di suini allevati, più di 10 sono destinati a tali produzioni. Quando questo circuito entra in crisi per sovrapproduzione, è evidente che il prezzo del suino ne risenta in senso negativo;
sono circa due anni che il settore è investito da una crisi senza precedenti;
si tratta di una emergenza per le produzioni nazionali,
ad intervenire nel più breve tempo possibile per attivare misure di sostegno in favore degli allevatori per affrontare la crisi del settore suinicolo.
9/6063/231. Giovanni Bianchi.
La Camera,
premesso che:
il bergamotto rappresenta una produzione di qualità del settore agricolo calabrese e nazionale;
la crisi del bergamotto è dovuta alla immissione in commercio di produzione sofisticate;
circolano sul mercato mondiale circa 1.500 tonnellate all'anno di essenza che viene denominata di bergamotto a fronte delle 100 tonnellate annue di vera essenza di bergamotto prodotta in Calabria;
occorre valorizzare al meglio tale produzione e proteggerla anche in sede internazionale,
a promuovere di concerto con la Regione Calabria iniziative internazionali finalizzate
a contrastare le sofisticazioni del bergamotto e valorizzare la produzione calabrese.
9/6063/232. Meduri.
La Camera,
premesso che:
è assolutamente indispensabile ammodernare la rete dei canali dei consorzi di bonifica attivi in Calabria;
detta rete risente in molti casi della vetustà e della mancanza di investimenti persino nella manutenzione ordinaria;
la loro inefficienza rappresenta un costo per il territorio e il settore agricolo che rischia di esser pagato anche in termini di dissesti in caso di precipitazioni piovose,
a prevedere un contributo straordinario in favore della regione Calabria per l'ammodernamento dei canali gestiti dai consorzi di bonifica.
9/6063/233. Dorina Bianchi.
La Camera,
premesso che:
il settore dell'avicoltura sta subendo pesantissimi contraccolpi a seguito del rischio pandemia giunto fin alle porte del nostro paese;
sono decine di migliaia le aziende interessate così come gli addetti al settore;
la crisi rischia di prolungarsi nel tempo e avere conseguenze pensantissime per l'economia e i livelli occupazionali,
ad attivare con il ministero del lavoro le modalità per l'estensione degli ammortizzatori sociali in favore delle aziende agricole anche con meno di 15 dipendenti in considerazione della eccezionalità della crisi in questione.
9/6063/234. Banti.
La Camera,
premesso che:
in questi giorni centinaia di agricoltori con i loro trattori hanno bloccato il traffico di Palermo e presidiato la sede della regione in segno di protesta contro la grave crisi che attanaglia il settore agricolo regionale;
il settore rappresenta una voce importantissima nella economia regionale e nazionale;
le risposte alle richieste sono state fino ad ora del tutto insufficienti,
ad attivare entro 30 giorni un tavolo verde permanente di concerto con la Regione e alla presenza di tutte le organizzazioni di categoria al fine di promuovere iniziative legislative e reperire i necessari finanziamenti per rilanciare il settore.
9/6063/235. Annunziata.
La Camera,
premesso che:
si è registrato nel corso dell'ultimo anno un abbassamento dei prezzi nel settore cerealicolo che ha fortemente penalizzato i produttori di grano;
questo ha determinato la crisi di numerose aziende impossibilitate a proseguire nella propria attività per insostenibilità dei costi di produzione;
l'Italia e soprattutto le regioni meridionali sono territori leader nella produzione di grano,
ad adottare ogni iniziativa utile in sede comunitaria al fine di sostenere la produzione cerealicola nazionale.
9/6063/237. Camo.
La Camera,
premesso che:
la drammatica alluvione che ha interessato la Puglia nelle giornate del 22 e 23 ottobre 2005 ha letteralmente messo in ginocchio il settore agricolo pugliese;
particolarmente colpite risultano essere le province di Bari, Brindisi e Taranto;
in base ad una prima sommaria valutazione i danni ammonterebbero a centinaia di milioni di euro,
a dichiarare lo stato di calamità per il settore agricolo pugliese a sospendere il pagamento dei tributi previdenziali per un anno e a stanziare nella finanziaria 2006 le necessarie risorse finanziarie a sostegno del settore.
9/6063/238. Sinisi.
La Camera,
a presentare al Parlamento, dopo un anno dall'approvazione del disegno di legge in esame, una relazione per illustrare gli effetti dell'articolo 5 del decreto-legge in esame.
9/6063/239. Morgando.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
considerato che:
il disegno di legge in esame contiene interventi per il sostegno del settore vitivinicolo che oggi versa in uno stato di grave crisi;
le misure di carattere emergenziale previste dal decreto in esame colpiscono gli effetti della crisi ma non incidono sulle cause della crisi stessa;
quasi tutti i settori agricoli, peraltro, versano oggi in uno stato altrettanto grave di difficoltà,
ad adottare misure strutturali che colpiscano le cause della crisi: misure sulla commercializzazione dei prodotti tali da favorire un prezzo di vendita equo e remunerativo nonché misure per favorire la competitività delle nostre imprese, agendo in particolare sulla riduzione dei costi dell'energia, del lavoro, del gasolio, delle assicurazioni, dell'acqua per l'irrigazione e sulla riduzione degli adempimenti burocratici.
9/6063/240. Marcora.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n.182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
considerato che il disegno di legge in esame contiene interventi per il sostegno del settore vitivinicolo che oggi versa in uno stato di grave crisi;
considerato, inoltre, che quasi tutti i settori agricoli versano oggi in uno stato altrettanto grave di difficoltà,
a reperire ulteriori risorse per affrontare la crisi del settore bieticolo-saccarifero.
9/6063/241. Rocchi.
La Camera,
visti i nuovi compiti assegnati dal decreto-legge in esame alla Guardia di Finanza,
a prevedere, nei prossimi anni, un maggiore reclutamento per lo svolgimento dei compiti stessi, anche utilizzando gli idonei di vecchi concorsi.
9/6063/242. Rusconi.
La Camera,
visti i nuovi compiti assegnati dal decreto-legge in esame alla Guardia di Finanza,
a migliorare l'apporto tecnologico ed informatico della Guardia di Finanza.
9/6063/243. Duilio.
La Camera,
a prevedere e finanziare corsi di formazione per i Carabinieri impegnati nei nuovi compiti assegnati dal decreto-legge in esame.
9/6063/244. Santino Adamo Loddo.
La Camera,
a verificare, dopo un anno dall'approvazione del disegno di legge in esame, gli effetti dell'articolo 2-bis del decreto-legge, al fine di aumentare, eventualmente, la percentuale minima della superficie di vendita destinata ai prodotti agricoli e agroalimentari regionali.
9/6063/245. Ruggieri.
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 5, comma 1 autorizza l'AGEA a realizzare «programmi di fornitura di prodotti agricoli, per finalità di utilità sociale, ai cittadini indigenti ed a organizzazioni senza fini di lucro aventi finalità assistenziali»,
a valutare l'opportunità di definire meglio la categoria dei «cittadini indigenti».
9/6063/246. Luigi Pepe, Potenza.
La Camera,
premesso che:
le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 dell'articolo 1, del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182 corrispondono ai contenuti dell'accordo sottoscritto con la regione Puglia e con i produttori e trasformatori pugliesi;
situazioni di crisi di analoga gravità si sono registrate anche in diverse zone della Sicilia;
la Regione Sicilia avrebbe offerto iniziali 50 milioni di euro, più eventuali ulteriori 30, ritenendo di non potere offrire di più per non incorrere nelle sanzioni UE;
i produttori chiedono non sono solo contributi, ma soprattutto un piano di settore a medio e lungo termine, altrimenti la Sicilia dovrà affrontare una lunga crisi,
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per il contrasto degli andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 2 - al fine di contrastare l'andamento anomalo della qualità e dei prezzi nelle filiere agroalimentari in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy - prevede controlli mirati per la rilevazione dei prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari nelle quali si sono manifestate, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi,
a promuovere le opportune misure di coordinamento con i competenti organismi regionali, al fine di ottenere una più efficace prevenzione e repressione del fenomeno delle frodi agroalimentari su tutto il territorio nazionale, avuto particolare riguardo alla regione Liguria.
9/6063/248. Acquarone.
La Camera,
premesso che:
con il comma 1 dell'articolo 1, del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182 viene disposta l'applicazione del regime degli aiuti de minimis ai produttori di uva da tavola che conferiscono il prodotto ai trasformatori sulla base di accordi tra le due categorie sottoscritti dal Ministro e dal Presidente della regione interessata;
con il comma 2 si autorizza l'AGEA ad acquisire sul mercato fino ad un massimo di 800 mila quintali di uva da tavola; anche in questo caso l'intervento dell'AGEA è subordinato alla stipula dell'accordo tra produttori, trasformatori e soggetti istituzionali;
l'uva ritirata dal mercato verrà trasformata in succo d'uva da destinare a programmi di cooperazione attivati dal Ministero degli esteri,
a definire le modalità di attuazione delle disposizioni in premessa, nell'anno in corso, con un decreto del Ministro delle politiche agricole, di concerto con quello
dell'economia e sentite le maggiori organizzazioni sindacali del reparto agricoltura e della cooperazione allo sviluppo.
9/6063/249. Oricchio.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 19, comma 4, del decreto-legge 8 febbraio 1995, n. 32, convertito in legge dalla legge 7 aprile 1995, n. 104, attribuisce al Ministero delle politiche agricole e forestali competenze in determinate materie, tra cui, in particolare, gli incentivi per la valorizzazione dei prodotti agricoli, i progetti speciali promozionali e connesse attività creditizie nei campi della commercializzazione dei prodotti agricoli, nonché nelle azioni organiche promozionali agricole. Il successivo comma 5 dello stesso articolo 19 prevede che il Ministro delle politiche agricole e forestali provveda alla realizzazione dei citati progetti speciali mediante un commissario ad acta.
il comma 7 dell'articolo 5 della legge 27 marzo 2001, n. 122, ha previsto che per la prosecuzione degli interventi relativi al progetto speciale promozionale per le aree interne del Mezzogiorno per la valorizzazione dei prodotti agricoli tipici, approvato con deliberazione del CIPE n. 132 del 6 agosto 1999, pubblicata nel supplemento ordinario n. 189 alla Gazzetta Ufficiale n. 255 del 29 ottobre 1999, fosse autorizzata la spesa di lire 80 miliardi per ciascuno degli anni 2001 e 2002.
l'articolo 1-ter, comma 2, lettera c), del Decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante «Ulteriori interventi del Commissario ad acta ex-Agensud, così come introdotto nel testo dello stesso decreto-legge dal disegno di legge n. 6063-A nella formulazione approvata dalla Camera dei deputati, autorizza il citato Commissario ad acta ad operare tramite specifiche convenzioni con gli organismi di valorizzazione e tutela di produzioni agricole di qualità per iniziative volte a favorire l'aggregazione dei produttori e ad accrescere la conoscenza delle peculiarità delle produzioni agricole mediterranee, ed in particolare siciliane;
Buonitalia SpA è la società italiana per la promozione, la valorizzazione e l'internazionalizzazione dell'agroalimentare italiano. Le finalità di Buonitalia sono state individuate dal decreto legislativo n. 99 del 29 marzo 2004 con il quale vengono affidati a Buonitalia i compiti di:
promuovere, valorizzare e diffondere la conoscenza del patrimonio agricolo ed agroalimentare italiano nel mondo attraverso la creazione di un sistema che permetta di coordinare l'attivazione delle politiche promozionali di competenza nazionale;
erogare servizi alle imprese del settore agroalimentare per favorire l'internazionalizzazione dei prodotti italiani;
tutelare le produzioni italiane attraverso la registrazione e la difesa giuridica internazionale dei marchi associati alle produzioni nazionali di origine;
il Ministero delle politiche agricole e forestali (Mipaf) comprende: il dipartimento delle filiere agricole e agroalimentari (con tre direzioni generali), il dipartimento delle politiche di sviluppo (con quattro direzioni generali). Rientrano nelle competenze della direzione generale per la qualità dei prodotti agroalimentari del citato dipartimento delle politiche di sviluppo, la disciplina generale e il coordinamento in materia di qualità dei prodotti agricoli e agroalimentari, di valorizzazione economica dei prodotti agricoli e agroalimentari, nonché le attività di controllo nella qualità delle merci di importazione e di contrasto delle iniziative di concorrenza sleale in agricoltura;
il vino designato dalla denominazione di origine protetta (DOP) Marsala è una delle più caratteristiche e peculiari produzioni agroalimentari della Sicilia e tra quelle tipicamente mediterranee è forse l'unica di cui l'Italia può vantarsi in tutto il mondo per tradizione e rinomanza. Il consorzio volontario per la tutela del
vino Marsala provvede a curare gli interessi generali relativi alla DOP Marsala; ad attuare tutte le misure per valorizzare direttamente e indirettamente (anche in collaborazione con altri soggetti pubblici o privati) la DOP Marsala sotto il profilo tecnico e dell'immagine; ad effettuare ricerche di mercato ai fini del collocamento del prodotto; a coordinare, anche con la collaborazione delle amministrazioni statali, regionali e territoriali, la promozione in Italia e all'estero del vino Marsala. Il consorzio associa viticoltori, vinificatori, piccole e grandi case del Marsala, con lo scopo di armonizzare gli interessi di tutti e di assicurare lo sviluppo della DOP, nel rispetto delle regole previste dal disciplinare di produzione;
attraverso una programmazione attenta e specifica rivolta alla valorizzazione ed allo sviluppo del vino designato dalla DOP Marsala, che dovrebbe essere coordinata dalla regione Sicilia d'intesa con il Ministero delle politiche agricole e forestali in collaborazione con il consorzio per la tutela del vino Marsala a DOP, e per tale scopo utilizzando una quota pertinente delle risorse attivabili ai sensi delle convenzioni previste dal citato articolo 1-ter, comma 2, lettera c), dell'approvato disegno di legge n. 6063-A, si potrebbe prevedere la costituzione di un »Distretto« del vino designato dalla DOP Marsala e in tale contesto operare per stimolare e rafforzare l'economia del territorio e la filiera vitivinicola interessata alla produzione del Marsala,
La Camera,
premesso che:
il disegno di legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, reca interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
l'articolo 2 - al fine di contrastare l'andamento anomalo della qualità e dei prezzi nelle filiere agroalimentare in funzione della tutela del consumatore, della leale concorrenza tra gli operatori e della difesa del made in Italy - prevede controlli mirati per la rilevazione dei prezzi lungo le filiere produttive agroalimentari nelle
quali si sono manifestate, o sono in atto, andamenti anomali dei prezzi,
a promuovere le adeguate misure per contrastare i fenomeni speculativi sui prezzi al consumo su tutto il territorio nazionale.
9/6063/251. Nuvoli, Iannuccilli.
La Camera,
considerato che alcune altre disposizioni del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182 - quali quelle di cui agli articoli 3 e 7 - appaiono connesse all'attuazione della politica agricola comune, riguardando altresi organismi di collegamento tra il Governo italiano e l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, e pertanto possono essere richiamate le materie «rapporti dello Stato con l'Unione europea» e «politica estera e rapporti internazionali dello Stato»,
a instaurare un tavolo di consultazione permanente con gli organismi preposti in sede europea e internazionali al fine di una migliore e più puntuale attuazione delle disposizioni di cui in premessa.
9/6063/252. Ostillio.
La Camera,
premesso che:
l'articolo 6 del decreto-legge 9 settembre 2005, n.182, proroga di un ulteriore anno l'attività dell'Ente irriguo umbro-toscano, che era già stata oggetto di numerose proroghe in passato, l'ultima delle quali è in scadenza il 7 novembre 2005;
in conseguenza e in considerazione delle numerose proroghe adottate in passato, a partire dal 1991;
a valutare se il termine di un anno possa essere sufficiente e se, più in generale, occorra adottare specifiche misure, anche in altra sede, per favorire e accelerare il processo di privatizzazione dell'ente entro i prossimi 24 mesi.
9/6063/253. Pisicchio, Borriello.
La Camera,
considerato che numerosi articoli del decreto-legge 9 settembre 2005, n.182 riguardano interventi urgenti di varia natura nel settore vitivinicolo e agroalimentare, ed altresì il monitoraggio dell'andamento anomalo dei prezzi nelle filiere agroalimentari, e che quindi possono rilevare le materie »tutela della concorrenza« e »sistema tributario e contabile dello Stato",
a delegare il monitoraggio dell'andamento anomalo dei prezzi nelle filiere agroalimentari ai comuni, prevedendo una relazione mensile da parte di questi all'autorità garante della concorrenza e del mercato e al Ministero delle finanze.
9/6063/254. Mongiello.
La Camera,
rilevato che:
numerose disposizioni del decreto-legge 9 settembre 2005, n.182 attengono a nuovi compiti assegnati all'AGEA, alla Guardia di finanza, all'Agenzia delle entrate, all'Ispettorato centrale repressione
frodi, al Corpo forestale dello Stato ed al Comando carabinieri politiche agricole,
a prevedere la convocazione della Conferenza Stato-Regioni, entro trenta giorni dalla entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge 9 settembre 2005, n.182, per il coordinamento tra lo Stato, le Regioni e gli Enti locali delle misure da intraprendere per l'attuazione delle nuove norme.
9/6063/255. Santulli.
La Camera,
premesso che:
il mondo agricolo italiano sta attraversando una fase di forte disagio, rispetto alla quale il Governo non si dimostra in grado di adottare politiche adeguate;
la crisi investe numerosi settori: oltre a quello vitivinicolo, anche il settore ortofrutticolo e, in particolare la produzione del pomodoro, che interessa non solo le regioni meridionali, ma anche l'Italia centrale e, in modo specifico, la Toscana;
nel 2005 si è verificata una grave crisi che ha penalizzato la produzione del pomodoro in Toscana,
a stanziare un contributo straordinario pari a 15 milioni di euro volto a sostenere il settore del pomodoro in Toscana.
9/6063/256. Diliberto, Bellillo, Sgobio, Armando Cossutta, Maura Cossutta, Galante, Franci, Pistone, Sciacca, Vertone.
La Camera
a stanziare in favore del settore agricolo della Basilicata colpito dagli eventi calamitosi verificatisi nel corso dell'estate 2005 un contributo straordinario pari a 20 milioni di euro.
9/6063/257. Bellillo, Diliberto, Sgobio, Armando Cossutta, Maura Cossutta, Galante, Franci, Pistone, Sciacca, Vertone.
La Camera
premesso che:
l'articolo 1, comma 2, del provvedimento all'esame dell'assemblea prevede, per far fronte alle problematiche nel settore dell'uva da tavola oggetto degli accordi sottoscritti tra i produttori di uva ed il ministero di cui al comma 1 dello stesso articolo, il ritiro dal mercato da parte dell'AGEA di 800 mila quintali di uva da tavola;
tale misura potrebbe essere considerata un aiuto di Stato incompatibile con le regole dell'ordinamento comunitario,
a sottoporre preventivamente tale misura alla valutazione della Commissione europea onde evitare che essa sia considerata un aiuto di Stato incompatibile con le regole dell'ordinamento comunitario.
9/6063/258. Sgobio, Diliberto, Bellillo, Armando Cossutta, Maura Cossutta, Galante, Franci, Pistone, Sciacca, Vertone.
La Camera
premesso che:
il mondo agricolo italiano sta attraversando una fase di forte disagio, rispetto alla quale il Governo non si dimostra in grado di adottare politiche adeguate;
la crisi oramai investe numerosi settori di fronte alla quale sarebbero necessarie
scelte radicali di riforma, anche capaci di orientare in modo diverso le produzioni;
di fronte a questo il Governo si è limitato ad adottare misure emergenziali che suscitano negli operatori interessati un atteggiamento di preoccupazione e di scetticismo;
in particolare, anche con il decreto-legge in esame, ricorre in modo massiccio allo strumento degli aiuti de minimis;
i contributi al settore vitivinicolo previsti dal provvedimento in esame vengono finanziati con le risorse che erano già state destinate, ai sensi del decreto-legge n. 22, al settore ortofrutticolo, senza che i problemi che tale decreto-legge intendeva affrontare possano considerarsi superati;
gli aiuti de minimis sono vincolati ad un plafond nazionale complessivo;
ad emanare una regolamentazione idonea anche a stabilire criteri generali in base ai quali definire la ripartizione degli aiuti de minimis tra i diversi settori dell'agricoltura italiana.
9/6063/259. Armando Cossutta, Sgobio, Diliberto, Bellillo, Maura Cossutta, Galante, Franci, Pistone, Sciacca, Vertone.
La Camera,
a stanziare in favore della regione Calabria per l'anno 2005 un contributo straordinario pari a 10 milioni di euro al fine di fronteggiare la grave crisi che sta attraversando il settore vitivinicolo regionale.
9/6063/260. Maura Cossutta, Bellillo, Diliberto, Sgobio, Armando Cossutta, Galante, Franci, Pistone, Sciacca, Vertone.
La Camera,
ad emanare entro 60 giorni dalla conversione del presente Decreto, un apposito Regolamento in cui si stabiliscono i criteri per l'utilizzo da parte dello Stato e delle Regioni, nel limite stabilito dal plafond nazionale, degli aiuti de minimis nei settori dell'agricoltura e della pesca ai fini dell'applicazione dell'articolo 3 del Reg. 1860 del 2004 (CE).
9/6063/261. Galante, Maura Cossutta, Bellillo, Diliberto, Sgobio, Armando Cossutta, Franci, Pistone, Sciacca, Vertone.
La Camera,
ad emanare il decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali e del Ministro dell'economia e finanze di cui all'articolo 1, comma 3, del provvedimento entro venti giorni dall'approvazione dello stesso.
9/6063/262. Pistone, Galante, Maura Cossutta, Bellillo, Diliberto, Sgobio, Armando Cossutta, Franci, Sciacca, Vertone.
La Camera,
a sospendere fino al dicembre dei 2006 gli obblighi tributari e contributivi dei produttori agricoli di cui all'articolo 1, commi 1 e 2, dei provvedimento all'esame dell'aula, residenti nelle aree sottoutilizzate di cui all'articolo 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, per l'esercizio fiscale 2005.
9/6063/263. Sciacca, Pistone, Galante, Maura Cossutta, Bellillo, Diliberto, Sgobio, Armando Cossutta, Franci, Vertone.
La Camera,
ad istituire con specifico riferimento agli aiuti de minimis, un registro che permetta di controllarne l'erogazione e il rispetto sia del plafond nazionale sia di quello relativo alle singole imprese, anche in considerazione del fatto che il ricorso a tali aiuti può essere attivato autonomamente dalle regioni.
9/6063/264. Vertone, Sciacca, Pistone, Galante, Maura Cossutta, Bellillo, Diliberto, Sgobio, Armando Cossutta, Franci.
La Camera,
a verificare, dopo un anno dall'approvazione del disegno di legge in esame, la sufficienza dell'organico dell'Agenzia delle Entrate, visti i nuovi compiti assegnati dall'AC 6063-A.
9/6063/265. Villari.
La Camera,
premesso che:
nelle ultime settimane i prodotti petroliferi, ed in particolare il gasolio, hanno fatto registrare rincari oltre le più pessimistiche previsioni;
le ripercussioni del caro gasolio, anche con l'avvicinarsi della stagione invernale, incideranno molto duramente, oltre che sul mondo della produzione in generale, sul sistema floricolo italiano;
gli effetti negativi di tali, rincari, saranno diretti sia alle aziende che hanno investito in strutture e in colture che necessitano di riscaldamento, sia sul sistema floricolo italiano complessivo chenon sarà più in grado di offrire una soddisfacente produzione volta alla commercializzazione, con un conseguente calo occupazionale nell'intera dieta florovivaistica,
ad adottare ulteriori iniziative normative, volte a prevedere, eventualmente anche nell'ambito della prossima sessione di bilancio, risorse aggiuntive in relazione ai maggiori oneri derivanti, dalla riduzione delle accise in riferimento al costo dei carburanti per il settore florovivaistico.
9/6063/266. Ria.
La Camera,
in occasione dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari;
premesso che l'allarme suscitato dal diffondersi in Europa dell'influenza aviaria provocherà una contrazione delle vendite di pollame, con conseguente rallentamento della produzione o, persino, chiusura di stabilimenti;
ad individuare risorse e mettere in atto misure dirette a prevenire la crisi del settore, con particolare riferimento alle aziende del Piemonte.
9/6063/267. Monaco.
La Camera,
a porre in essere una iniziativa legislativa per favorire i piccoli esercizi commerciali che trattino esclusivamente prodotti agricoli e agroalimentari regionali.
9/6063/268. Franceschini.