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PRESIDENTE. L'onorevole Milioto ha facoltà di
VINCENZO MILIOTO. Signor Presidente, signor ministro, la mia interrogazione trae origine dal fatto che domenica 18 settembre 2005 un ragazzo di 23 anni, Simone Farrauto, in quel di Racalmuto, in provincia di Agrigento, è stato ammazzato e bruciato. Si tratta di una morte orrenda che, anche per le modalità con cui è stata consumata, ha sconvolto l'intera comunità del paese di Leonardo Sciascia. Questo paese, di 10 mila anime, ad alta densità mafiosa, è stato teatro negli anni Novanta di barbare stragi mafiose. In tale paese esiste solo una caserma dei carabinieri, il cui organico non consente un serio controllo del territorio anche nelle ore notturne.
PRESIDENTE. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, onorevole Giovanardi, ha facoltà di
CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Signor Presidente, il 18 settembre scorso, a Racalmuto, i militari della locale stazione dei carabinieri rinvenivano il cadavere carbonizzato del giovane Simone Farrauto. L'esame autoptico ha rilevato che la morte è stata determinata da lesioni craniche gravi, le cui cause sono in corso di accertamento. Le indagini, condotte dalla procura di Agrigento e dall'Arma dei carabinieri di Canicattì, portano ad escludere il collegamento del fatto di sangue a contesti di criminalità organizzata, inquadrando il delitto in possibili contrasti tra giovani del posto, che sarebbero successivamente degenerati in una rissa ed in un'aggressione.
detto che la situazione dell'ordine e della sicurezza pubblica in quel comune finora non ha destato un particolare allarme. L'andamento dei delitti in quel territorio, infatti, secondo i dati forniti dal Comando generale dell'Arma dei carabinieri, ha registrato 91 reati nel corso del 2004 e 80 nei primi nove mesi di quest'anno. In prevalenza, si tratta di reati contro il patrimonio, ad eccezione di due rapine, perpetrate, rispettivamente, nel 2004 e quest'anno, i cui responsabili, peraltro, sono stati prontamente assicurati alla giustizia in ambedue i casi.
PRESIDENTE. L'onorevole Milioto ha facoltà di
VINCENZO MILIOTO. Signor ministro, sono fortemente dispiaciuto di confutare alcune affermazioni che sono state fatte.
L'impressione che ricava l'opinione pubblica, con la chiusura della stazione in tali ore, è che per tutta la notte il paese sia totalmente nelle mani di ambienti malavitosi.
Chiedo, dunque, se il ministro interrogato non ritenga di intervenire urgentemente, potenziando l'organico della caserma dei carabinieri e non ritenga, inoltre, di valutare l'opportunità dell'apertura di una sede della Polizia di Stato.
A seguito del grave episodio, che ha scosso profondamente l'opinione pubblica, il prefetto di Agrigento ha convocato, il 25 settembre, il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, nel corso del quale è stato deciso il rafforzamento dei servizi di controllo nel territorio di Racalmuto da parte delle locali Forze di polizia.
È stato deciso, inoltre, il potenziamento di due unità della locale stazione dei carabinieri, che dispone di un organico di 10 militari, che ha svolto, nei primi nove mesi del 2005, 489 servizi, di cui 164 in orario notturno.
Al momento la stazione è aperta dalle 8 alle 22 ed è stato previsto che anche il militare ordinariamente impiegato quale piantone venga utilizzato in servizi esterni operativi, pianificati e attuati in stretto raccordo con la vicina compagnia dei carabinieri di Canicattì. Sono stati anche effettuati numerosi controlli amministrativi, con l'erogazione di contravvenzioni.
Da parte sua, il sindaco ha deliberato la chiusura degli esercizi pubblici alle ore 24, posticipandola di un'ora nei giorni festivi. Lo stesso sindaco ha messo in rilievo lo sforzo profuso dall'amministrazione in sinergia con le istituzioni scolastiche, le famiglie e il mondo dell'associazionismo sulle problematiche giovanili e ha espresso viva preoccupazione che l'episodio di oggi possa segnare una recrudescenza criminale.
L'attenzione delle istituzioni e delle Forze di polizia, quindi, è alta, anche se va
Per quanto riguarda l'istituzione di una sede della Polizia di Stato nella cittadina, gli indirizzi consolidati e positivamente sperimentati in materia di distribuzione sul territorio nazionale dei presidi delle Forze di polizia a competenza generale prevedono l'istituzione di posti di Polizia di Stato solo nei comuni capoluogo e in quelli di dimensioni maggiori, lasciando all'Arma dei carabinieri la presenza capillare sul territorio, anche nei comuni di piccole e medie dimensioni.
In questo senso è stata rinforzata la stazione locale dei carabinieri con il rinforzo di cui ho parlato prima e, in caso di necessità, eventualmente, se la situazione dovesse suscitare ulteriore preoccupazione, sono in previsione ulteriori rafforzamenti.
In questo paese nel 1991 si sono verificati 20 morti, ammazzati dalla mafia, in una guerra tra bande e mafiosi. Il segnale che io avverto, essendo di questa cittadina, è lo stesso che avevo avvertito negli anni Ottanta.
Non so a chi attribuire la responsabilità di questo barbaro omicidio. So per certo che, se questo barbaro omicidio resta impunito - cosa che vedo profilarsi all'orizzonte -, si avvierà nella città di Racalmuto un processo che porterà ad altre guerre di mafia.
Non so se basta aumentare l'organico di due unità per tranquillizzare questa comunità e consentire l'apertura della caserma dalle 8 alle 22. Credo che la caserma dei carabinieri dovrebbe restare sempre aperta, anche durante l'orario notturno. Infatti, è proprio in quelle ore che avvengono i furti, lo spaccio di droga, le corse delle macchine con le relative scommesse, eccetera. In quelle ore avviene di tutto. L'impressione che si ha - ed è netta - è che quella comunità, in quelle ore, sia priva di un controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine.
Per quanto riguarda, invece, l'istituzione di una caserma della Polizia di Stato, non è assolutamente vero che ciò avviene solo nei comuni capoluogo. A Palma di Montechiaro, che non è comune capoluogo, c'è una caserma della Polizia di Stato. Quindi, se ci sono ragioni politiche o sociali che determinano l'apertura, ciò dovrebbe verificarsi anche per questo paese.
Non vorrei che si sottovalutasse un fenomeno molto grave che ha sconvolto una comunità. Se si continua con questo andazzo, esso potrebbe preludere ad altri fatti criminosi.