Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 675 del 21/9/2005
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Si riprende la discussione (ore 18,15).

(Ripresa esame dell'articolo 1 - A.C. 5864)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Boccia 1.78.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Marone.

RICCARDO MARONE. Signor Presidente, mi chiedo quale sia l'utilità - e mi rivolgo in particolare al sottosegretario Saporito - di ripetere in una legge ordinaria le parole della Costituzione.
I principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza sono esattamente i principi previsti nel primo comma dell'articolo 118 della Costituzione. E noi sappiamo che qualsiasi legge ordinaria deve conformarsi a tali principi costituzionalmente sanciti.
Se, quindi, oggi abrogassimo tali principi faremmo una scelta incostituzionale. Se stabilissimo, invece, principi diversi, faremmo qualcosa di diverso. Dunque, vorrei conoscere il senso di questa norma, dal momento che non facciamo nient'altro che ripetere nella legge ordinaria quanto sancito nella Costituzione. Si legga, sottosegretario Saporito, il primo comma dell'articolo 118 e troverà che esso dice esattamente queste cose. È come se oggi noi riproducessimo, con una legge ordinaria, i principi sanciti nell'articolo 3 od in altri articoli della Costituzione. Poiché stiamo approvando una norma sulla semplificazione, questo significa in primo luogo non approvare norme inutili e questa al nostro esame è esattamente una norma inutile.
Se invece un qualche significato vogliamo trovare in questa norma, è il continuo tentativo del Governo - vedo che questo provvedimento ne è permeato nel suo complesso - , di creare sedi nelle quali si possa controllare l'autonomia e il federalismo. Voi siete cioè ossessionati da un principio di omogeneizzazione della legislazione e dei procedimenti, ma ciò è l'esatto contrario - non vedo come la Lega possa votare queste norme - del principio del federalismo e della differenziazione delle normative per soddisfare le esigenze dei territori. Che lo facciamo a fare questo federalismo se poi dall'altra parte prevediamo venti assemblee legislative ed una legge che stabilisce che tali assemblee devono fare tutte la stessa cosa? Decidiamoci! Vogliamo fare il federalismo? Voi della Lega volete fare il federalismo? Allora come potete prevedere sedi stabili di concertazione? Come potete prevedere l'omogeneizzazione della legislazione? Mettiamoci d'accordo!
Voi, da una parte, state facendo finta di fare la devolution (come sappiamo bene, perché nella vostra riforma costituzionale la devolution non c'è); dall'altra, state realizzando una evidente manovra di ricentralizzazione e di ritorno del Governo in tutte le sedi, affinché si riaffermi uno Stato centrale. Questo è lo spirito di questo provvedimento. Questo è lo spirito di questi commi. Noi però siamo profondamente contrari a questo indirizzo (Applausi dei deputati dei gruppi dei Democratici di sinistra-L'Ulivo, della Margherita, DL-L'Ulivo e Misto-Verdi-l'Unione)!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bressa. Ne ha facoltà.


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GIANCLAUDIO BRESSA. Come ricordava correttamente il collega Marone, siamo in sede di definizione dei nuovi principi e dei criteri direttivi concernenti la disciplina delle funzioni amministrative, che il processo di codificazione e riordino dovrà mantenere in essere. Come ha correttamente detto il collega Marone, qui ci troviamo di fronte ad una vera assurdità logica: voi prevedete che vengano introdotti dei principi che sono già sanciti dalla Costituzione. Il problema non è tanto che state facendo un lavoro pleonastico, un lavoro in più, bensì è che tutto quanto state facendo adesso è in aperta, straordinaria contraddizione con quanto state per approvare con la riforma della Costituzione.
Nella riforma della Costituzione voi introducete, o meglio reintroducete, l'interesse nazionale, così come reintroducete il potere sostitutivo. Ciò lo fate non tanto in casi di eccezionalità, dove la difesa dell'interesse nazionale o il potere sostitutivo possono essere esercitati per evitare la rottura del sistema. No! Voi lo introducete per garantire il funzionamento del sistema! Il che vuol dire che quando andrete a votare la nuova riforma costituzionale, reintrodurrete dei principi che «fanno a cazzotti» con le cose che andate dicendo a destra e a manca in campagna elettorale, spiegando che voi siete per il federalismo e per il decentramento.
Ma non solo. State facendo delle cose che contraddicono apertamente questa vostra attività legislativa, che è davvero ultronea rispetto al dettato costituzionale.
È veramente paradossale che vogliate ribadire i principi ispiratori di tutta l'attività ordinamentale della nostra Repubblica! Inoltre, non vi rendete conto che state svolgendo un'attività legislativa nettamente contrastante con la riforma che volete approvare tra qualche settimana (Commenti del deputato Guido Dussin). No, Dussin, non è che sappiamo tutto noi! È che tu hai deciso, come tanti tuoi colleghi, di chiudere gli occhi di fronte a queste mostruosità, ma i cittadini non chiuderanno gli occhi e chiederanno conto a te e agli altri delle azioni che state compiendo oggi!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Lettieri. Ne ha facoltà.

MARIO LETTIERI. Signor Presidente, considerato il suo disagio nel gestire questa situazione, le esprimo tutta la mia solidarietà.
Mi deve, tuttavia, consentire di dire che la decisione, anche se forse istituzionalmente corretta, è assai discutibile ed anche politicamente immorale per il modo (Applausi dei deputati dei gruppi della Margherita, DL-L'Ulivo e dei Democratici di sinistra-L'Ulivo)...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Lettieri.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Realacci. Ne ha facoltà.

ERMETE REALACCI. Signor Presidente, come ricordato prima dal collega Stradiotto, il provvedimento in esame, concernente misure di semplificazione per l'anno 2005, è illeggibile per la media degli italiani, mentre è leggibile il tentativo di cambiare le regole a partita iniziata, perché si ha paura di perdere...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Realacci.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Ruzzante. Ne ha facoltà.

PIERO RUZZANTE. Signor Presidente, i motivi per cui stiamo praticando questa forma di ostruzionismo sono di ordine generale. Anche con riferimento al tema in discussione, vorrei dire che questa maggioranza non crede nella semplificazione. Infatti, non ha prodotto nulla che andasse nella direzione della semplificazione reale, a danno dei cittadini e delle imprese.


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PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Banti. Ne ha facoltà.

EGIDIO BANTI. Signor Presidente, a proposito di semplificazione, la disposizione che ci proponiamo di eliminare non dice assolutamente niente di nuovo. Non introduce nulla che non sia già previsto da un insieme di norme presenti nell'ordinamento del nostro paese. Dunque, di complicazione si tratterà, non di semplificazione, se la nostra proposta emendativa soppressiva non venisse accolta.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Guerzoni. Ne ha facoltà.

ROBERTO GUERZONI. Signor Presidente, credo che sopprimere questa disposizione faccia bene solo alla nostra capacità di legiferare in modo chiaro e leggibile da parte dei cittadini.
Se si continua su questa strada, penso che, più che di semplificazione, si parlerà di oscurità per le leggi della Repubblica italiana!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Carbonella. Ne ha facoltà.

GIOVANNI CARBONELLA. Signor Presidente, debbo purtroppo confessare il mio sgomento rispetto, non all'ostruzionismo, che, a volte, tocca a noi e, altre volte, all'attuale maggioranza su temi che, tutto sommato, possono meritare...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Carbonella.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Nannicini. Ne ha facoltà.

ROLANDO NANNICINI. Signor Presidente, già mi prefiguro una scena: quella del Presidente del Consiglio dei ministri che, a Porta a Porta, afferma di aver realizzato, non l'80 per cento del programma, ma l'85 per cento, avendo previsto misure di semplificazione e di riassetto normativo per l'anno 2005.
Questo sarà un altro pacchetto delle soluzioni...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Nannicini.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Marino. Ne ha facoltà.

MAURO MARIA MARINO. Signor Presidente, se fossimo coerenti con il titolo di questo provvedimento, provvederemmo a sopprimere il capoverso f-ter) della lettera c) del comma 1 dell'articolo 1 del provvedimento in esame.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Mariotti. Ne ha facoltà.

ARNALDO MARIOTTI. Signor Presidente, il primo ingrediente per una concreta semplificazione amministrativa sarebbe quello di fare delle leggi chiare, applicabili e verificabili a memoria d'uomo. Noi non ci troviamo in queste condizioni, perché il provvedimento in esame avvia un processo senza che si veda la fine e senza permettere concretamente la verifica dell'attuazione di queste norme.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Giachetti. Ne ha facoltà.

ROBERTO GIACHETTI. Signor Presidente, vorrei, in primo luogo, dirle che non ho minimamente voluto offendere il Presidente Biondi e non certo discutevo l'applicazione di una legittima decisione della Presidenza. Vorrei che fosse chiaro!
In secondo luogo, visto che lei si preoccupa giustamente dei problemi di tutti, la pregherei di tenere conto del fatto che dieci ore di questo dibattito sono andate in fumo, perché la maggioranza non era in aula ed è mancato il numero legale...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Giachetti.


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Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Preda. Ne ha facoltà.

ALDO PREDA. Non capisco la dizione inserita in questo disegno di legge, in quanto non si fa altro che ripetere quanto affermato dall'articolo 118 della nostra Costituzione. Allora, perché ripetere tale e quale quanto scritto in questo articolo? Richiamiamo la Costituzione, in quanto quei principi sono già sanciti nel testo costituzionale...!

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Preda.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Gambale. Ne ha facoltà.

GIUSEPPE GAMBALE. Signor Presidente, l'emendamento in esame è stato proposto nella logica della semplificazione. A nostro avviso, la semplificazione più importante e più necessaria a questo paese è rappresentata dallo scioglimento delle Camere e dalle elezioni anticipate.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Bonito. Ne ha facoltà.

FRANCESCO BONITO. Signor Presidente, ritengo che il testo in esame sia totalmente sbagliato sotto molti punti di vista, ma che soprattutto rinneghi le finalità per il raggiungimento delle quali è stato concepito.
È stato concepito per semplificare, ma credo stia negando...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Bonito.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Ria. Ne ha facoltà.

LORENZO RIA. Signor Presidente, siamo favorevoli alla soppressione di questo capoverso in quanto tale norma non prefigura nulla di nuovo, ma fotografa uno stato dei fatti - quello degli ultimi anni - in cui sono state indebolite tutte le sedi della concertazione tra le istituzioni, a tutti i livelli.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Panattoni. Ne ha facoltà.

GIORGIO PANATTONI. Signor Presidente, preso atto del reciproco imbarazzo, la ringrazio per avermi dato la parola e la ringrazio ancora di più se vorrà togliermela cortesemente alla fine dei 15 secondi...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Panattoni.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sinisi. Ne ha facoltà.

GIANNICOLA SINISI. Signor Presidente, il tempo di 15 secondi non è solo breve, ma inutile, in quanto non consente di articolare alcun concetto con una base di serietà e con una capacità di argomentazione.
Voglio solo ricordare che la legge sull'immigrazione prevedeva...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Sinisi.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Duca. Ne ha facoltà.

EUGENIO DUCA. Signor Presidente, le chiedo se sia possibile calcolare le ore che abbiamo perso per la mancanza del numero legale (Dai banchi dei gruppi di Alleanza nazionale e di Forza Italia si grida: Tempo!).
Quindi, la invito ad attribuire anche ai colleghi della maggioranza 15 secondi, in quanto le 7 ore che ci hanno fatto perdere con la mancanza del numero legale devono essere attribuite...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Duca.
Constato l'assenza dell'onorevole Orlando Ruggieri, che aveva chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale: si intende vi abbia rinunciato.


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Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Mazzarello. Ne ha facoltà.

GRAZIANO MAZZARELLO. Vorrei che gli amici della maggioranza non pensassero che il mio l'invito ad abbandonare il loro ostruzionismo sia paradossale. Per la verità, il vostro atteggiamento sta paralizzando il Parlamento e, a differenza di quanto richiesto dal Presidente della Repubblica, impedisce...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Mazzarello.
Constato l'assenza dell'onorevole Reduzzi che aveva chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale: si intende vi abbia rinunciato.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Crisci. Ne ha facoltà.

NICOLA CRISCI. Signor Presidente, con il ministro Bassanini si era avviato un processo di sburocratizzazione e di semplificazione serio e coraggioso. Dopo quattro anni di Governo della destra, è tutto più confuso ed incerto.

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Crisci.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Tuccillo. Ne ha facoltà.

DOMENICO TUCCILLO. Signor Presidente, la soppressione proposta con l'emendamento in esame fornirebbe sicuramente un contributo alla semplificazione del dettato normativo, che appare estremamente confuso e farraginoso.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Quartiani. Ne ha facoltà.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI. Signor Presidente, al Governo di centrodestra vorrei chiedere quante sono ancora le deleghe che intende autoassegnarsi, dopo che dal 2001 e poi, con altre norme a seguire....

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Quartiani.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sabattini. Ne ha facoltà.

SERGIO SABATTINI. Signor Presidente, i fonemi a cui lei riduce i nostri discorsi sono sempre qualcosa di più rispetto al nulla che viene da questa maggioranza...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Sabattini.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Stradiotto. Ne ha facoltà.

MARCO STRADIOTTO. Signor Presidente, suggerirei alla maggioranza di cambiare il titolo di questo disegno di legge. Invece che di norme per la semplificazione, parlerei di norme per la compilazione degli affari....

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Stradiotto.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Frigato. Ne ha facoltà.

GABRIELE FRIGATO. Signor Presidente, vorrei unirmi, anche perché sono veneto, alla proposta formulata poco fa dall'onorevole Stradiotto. Qui di semplificazione non ce n'è e state complicando le cose e la vita ai cittadini italiani...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Frigato.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Raffaldini. Ne ha facoltà.

FRANCO RAFFALDINI. Signor Presidente, la Confindustria ha quantificato in 10 miliardi di euro il costo annuo della burocrazia per le imprese. Inoltre, se calcoliamo


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che gli adempimenti burocratici sono uguali per la piccola e la grande impresa, è evidente...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Raffaldini.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Bottino. Ne ha facoltà.

ANGELO BOTTINO. Signor Presidente, ho ascoltato attentamente i colleghi, in particolare gli onorevoli Bressa e Marone. Quindi, concordo con quanto da loro dichiarato in merito a questa norma. Credo che non semplifichi e non decentri....

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Bottino.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Paola Mariani. Ne ha facoltà.

PAOLA MARIANI. Signor Presidente, a fronte delle esigenze rappresentate nel corso del precedente intervento, volevo proseguire il filo del mio discorso, aggiungendo che il disegno di legge in esame non fornisce risposte soddisfacenti, ma si muove all'interno di una logica non condivisibile. Basti pensare all'articolo 2...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Paola Mariani.
Constato l'assenza dell'onorevole Ruta, che aveva chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale: si intende che vi abbia rinunziato.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Maura Cossutta. Ne ha facoltà.

MAURA COSSUTTA. Signor Presidente, è evidente che il nostro ostruzionismo è totale, forte e consapevole. I cittadini stanno comprendendo il valore di questa battaglia democratica.
Signor Presidente, le ricordo che non ho a disposizione 15 secondi, bensì un certo numero di minuti, che vorrei utilizzare per fare un discorso di merito sul provvedimento in esame.
Questa mattina ho ascoltato alcuni interventi dei colleghi. Ebbene, sono assai convinta, come loro, che quando si parla di semplificazione bisognerebbe intendere un grande cambiamento della cultura di riferimento. Non credo che vi possa essere un corretto processo di semplificazione se non esiste una cultura di riferimento coerente e chiara. Quindi, approfitto del mio tempo - anche se non vorrei tediare i colleghi - per dire che probabilmente questa maggioranza ha abbandonato da tempo il pensiero critico, logico e razionale, tipico di un grande pensatore del Seicento, ovvero Cartesio.
Infatti, la semplificazione era una delle regole auree del metodo cartesiano, consistente nel semplificare ciò che è complesso. Ma, evidentemente, questa maggioranza ha abbandonato il pensiero critico del più grande filosofo razionalista, avvicinandosi molto di più - ahinoi! -, ad esempio, ai pensieri neo con o addirittura neo creo, che addirittura cancellano ogni pensiero logico e razionale per negare perfino la dottrina evoluzionistica.
Quindi, credo che dovremmo utilizzare questa discussione ed il nostro ostruzionismo per entrare nel merito e riproporre alcuni valori e princìpi di una cultura di riferimento che in questi anni è stata cancellata dall'attuale maggioranza. Si tratta di una maggioranza che è incapace di governare, che ha portato il paese allo sfascio e al declino economico, facendolo arretrare culturalmente. Non mi riferisco soltanto all'attacco alla scuola pubblica, ma ad una cultura regressiva contro la laicità dello Stato e contro i diritti civili, che sembravano patrimonio di tutti.
Dunque, quanto alla semplificazione e al pensiero critico, dovremmo ribadire in quest'aula alcuni principi di fondo, ma credo che questa maggioranza sia, ahinoi, ben lontana dal poterli apprezzare.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Vernetti. Ne ha facoltà.

GIANNI VERNETTI. Signor Presidente, ritengo che il provvedimento in esame, che


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reca un titolo importante («Semplificazione e riassetto normativo per l'anno 2005»), non raggiunga gli obiettivi attesi. Avremmo voluto dare un contributo positivo, riformista, di governo, come spesso abbiamo fatto in occasione di provvedimenti analoghi. Ci troviamo invece, per colpa della proposta di riforma elettorale, ad essere costretti a fare ostruzionismo...

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Vernetti.
Constato l'assenza dell'onorevole Coluccini, che aveva chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale: s'intende che vi abbia rinunziato.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Motta. Ne ha facoltà.

CARMEN MOTTA. Signor Presidente, in quindici secondi non si riesce a dire granché, e dunque chiedo scusa ai colleghi se si mi limiterò a poche parole e continuerò nell'intervento successivo.

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Motta.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Franci. Ne ha facoltà.

CLAUDIO FRANCI. Signor Presidente, basterebbe poco per rendere agevole il lavoro del Parlamento: da una parte, la possibilità di interloquire con la maggioranza sul testo in esame; dall'altra, sgombrare davvero il campo dal colpo di mano rappresentato dalla riforma elettorale.

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Franci.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Zanotti. Ne ha facoltà.

KATIA ZANOTTI. Signor Presidente, anch'io mi limiterò a dire che da quando il centrodestra è al Governo, questo tema, che considero di notevole rilevanza per quanto riguarda il rapporto positivo e trasparente tra cittadini e pubblica amministrazione, è in realtà...

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Zanotti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Carli. Ne ha facoltà.

CARLO CARLI. Signor Presidente, il tema della semplificazione, con il Governo Berlusconi, è caduto nell'oblio. Sono cambiati tre ministri della funzione pubblica, nessuno dei quali si è impegnato in questo senso: si sono occupati solo di spoil system, producendo una profonda...

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Carli.
Constato l'assenza dell'onorevole Fluvi, che aveva chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale: s'intende che vi abbia rinunziato.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Piglionica. Ne ha facoltà.

DONATO PIGLIONICA. Signor Presidente, i quindici secondi servono solo per dire che votiamo a favore dell'emendamento in esame e che vi ringraziamo per la vostra disponibilità!

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Piglionica.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Galeazzi. Ne ha facoltà.

RENATO GALEAZZI. Signor Presidente, la Confindustria ha calcolato in 10 miliardi la spesa per la burocrazia. Se in questi cinque anni avessero lavorato in questa direzione, avremmo una legge finanziaria che costa la metà...

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Galeazzi.


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Constato l'assenza dell'onorevole Milana, che aveva chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale: s'intende che vi abbia rinunziato.
Constato altresì l'assenza dell'onorevole Lusetti, che aveva chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale: s'intende che vi abbia rinunziato.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Olivieri. Ne ha facoltà.

LUIGI OLIVIERI. Signor Presidente, poc'anzi abbiamo sentito leggere il testo della disposizione che proponiamo di sopprimere. Ora leggerò un altro testo normativo, che recita: le funzioni amministrative sono attribuite ai comuni, salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a province, città metropolitane, regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione...

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Olivieri.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Maurandi. Ne ha facoltà.

PIETRO MAURANDI. Signor Presidente, ritengo che fare riferimento, nel capoverso f-ter), a norme già contenute in altre leggi e nella Costituzione sia un modo geniale per semplificare la burocrazia: complimenti al Governo e alla maggioranza...

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Maurandi.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Gasperoni. Ne ha facoltà.

PIETRO GASPERONI. Signor Presidente, insisto: il parere contrario su tutti gli emendamenti testimonia un atteggiamento di chiusura che è intollerabile...

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Gasperoni.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Grandi. Ne ha facoltà.

ALFIERO GRANDI. Signor Presidente, desidero confermarle l'orientamento espresso ieri, completando il discorso svolto dal collega Raffaldini. È evidente che l'inerzia, in questo settore, è particolarmente colpevole. Il collega Raffaldini ha parlato della Confindustria, che ha quantificato in 10 miliardi di euro il costo annuo della burocrazia per le imprese. Il costo medio annuo è di quasi 3 mila euro per quelle fino a 49 dipendenti...

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Grandi.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Lulli. Ne ha facoltà.

ANDREA LULLI. Signor Presidente, le priorità del paese sarebbero altre. Le vostre scelte conducono alla paralisi il Parlamento. Credo dovreste riflettere...

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Lulli.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Albonetti. Ne ha facoltà.

GABRIELE ALBONETTI. Signor Presidente, neppure Marziale riuscirebbe a contenere in 15 secondi un suo epigramma. Quindi, rinuncio...

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Albonetti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Pinotti. Ne ha facoltà.

ROBERTA PINOTTI. Signor Presidente, in realtà, l'azione sulla semplificazione è stata avviata perché l'idea di smantellare tutti gli strumenti posti in essere dal centrosinistra per attuare la semplificazione (il nucleo per la semplificazione


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presso la funzione pubblica, l'osservatorio, l'analisi per l'impatto della regolamentazione) rientra nella filosofia...

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Pinotti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Tidei. Ne ha facoltà.

PIETRO TIDEI. Signor Presidente, come parlamentare e come sindaco, vorrei chiedere al sottosegretario presente quanti sono i comuni che hanno ricevuto dal ministero i finanziamenti per l'e-government: quasi nessuno, altro che semplificazione (Applausi dei deputati dei gruppi dei Democratici di sinistra-L'Ulivo e Misto-Comunisti italiani)...!

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Tidei.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Di Serio D'Antona. Ne ha facoltà.

OLGA DI SERIO D'ANTONA. Signor Presidente, proseguo il ragionamento avviato dall'onorevole Raffaldini e aggiungo che una recente indagine del Formez sullo sportello unico delle attività produttive (citato dall'articolo 5 del testo in esame) rileva che non sono davvero molti i comuni che...

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Di Serio D'Antona.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Galante. Ne ha facoltà.

SEVERINO GALANTE. Signor Presidente, ho riflettuto a fondo ed a lungo sulla sua perorazione a difesa dei diritti della maggioranza. Vi è una contraddizione: lei taglia a noi i tempi dei nostri interventi per consentire alla maggioranza di non parlare...

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Galante.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Boccia 1.78, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 435
Maggioranza 218
Hanno votato
205
Hanno votato
no 230).

Prendo atto che l'onorevole Parodi non è riuscito a votare.
Colleghi, vorrei ora aprire una breve parentesi.
Sono sempre molto attento a quanto sostiene l'onorevole Giachetti, dal quale sovente mi giungono utili indicazioni su come comportarmi; ho anche ascoltato le ultime osservazioni svolte dall'onorevole Galante. Ebbene, gli uffici mi hanno appena fatto pervenire un precedente della Giunta del regolamento. Sapete che sono un presidente liberale, vado sempre all'eccesso...
Vorrei leggervi il parere già espresso dalla Giunta del regolamento quando ha affrontato il tema della facoltà di negare il diritto di parola. Il testo della Giunta è a disposizione dei colleghi; termina così «(...) Ribadisce che, ai sensi della normativa vigente, esaurito il tempo assegnato ai sensi dell'articolo 24 del regolamento a ciascun gruppo, o ad altro titolo, non può essere ad alcuno concessa la parola, ponendosi il tempo contingentato come limite generale ed invalicabile al diritto di intervento di ciascun deputato (Applausi dei deputati dei gruppi di Forza Italia, di Alleanza Nazionale e dell'Unione dei democratici cristiani e dei democratici di centro). Conferma pertanto la piena correttezza della prassi applicativa secondo cui anche gli interventi dei deputati dissenzienti devono mantenersi nei limiti di tempo complessivamente assegnati».


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La presidenza della Giunta, al momento in cui è stato espresso questo parere, era attribuita ad una persona che noi tutti consideriamo uno dei punti di riferimento della nostra Repubblica: l'attuale presidente della Fondazione della Camera dei deputati, Giorgio Napolitano (Commenti dei deputati del gruppo di Alleanza Nazionale)...

GIOVANNI CARBONELLA. Non c'era il dramma di oggi!

PRESIDENTE. È l'unico precedente esistente - perciò stiamo tutti calmi - e mi è sembrato giusto, visto che l'onorevole Giachetti ha posto questo problema, ricordarlo all'Assemblea. Ciò non significa tuttavia che mi comporterò in questo modo, ma c'è un precedente!

ROBERTO GIACHETTI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà

ROBERTO GIACHETTI. Signor Presidente, come le ho già detto altre volte, se lei siede su quello scranno ha anche il dovere di analizzare, insieme a tutti noi, se le decisioni assunte in passato violino le norme regolamentari ovvero siano conformi ad esse.
Inoltre, signor Presidente, lei non ricopre quell'incarico per fare di nuovo ciò che hanno fatto i suoi predecessori, perché la sua è una funzione diversa, di garanzia. Se in passato qualcuno ha sbagliato, lei non sta dove si trova per ripeterne gli errori (Applausi dei deputati dei gruppi della Margherita, DL-L'Ulivo e dei Democratici di sinistra-L'Ulivo). Aggiungo, signor Presidente, atteso che, se ci troviamo in questa situazione, è perché, insieme a noi tutti, anche lei ha un po' dismesso gli abiti super partes, è entrato troppo nella fase politica (Commenti dei deputati dei gruppi di Forza Italia e di Alleanza Nazionale)...
Ho concluso, signor Presidente; comprendo che i miei colleghi si scaldino...

PRESIDENTE. Prosegua pure, onorevole Giachetti.

ROBERTO GIACHETTI. Signor Presidente, le vorrei dire che una decisione della Giunta per il regolamento non può, a mio avviso, violare gli articoli del regolamento. Io mi sono permesso di chiederle, poiché lei minacciava una riunione della Giunta per il regolamento, alla luce del riconoscimento che le ho sempre dato di avere esercitato il suo potere in questa Camera in modo conforme al regolamento ed anche imparziale, di valutare il fatto che gli articoli del regolamento non assegnano in questo caso al Presidente della Camera la facoltà di concedere la parola, ma sono perentori, prevedendo che il Presidente la deve concedere.
Presidente, lei ha il diritto e il dovere di decidere per quanto concedere la parola, anche per un secondo. Se ciò è avvenuto in passato, è sbagliato, ma, ripeto, lei, in questo caso non può non concedere la parola (Applausi dei deputati del gruppo della Margherita, DL-L'Ulivo).

ANTONIO LEONE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ANTONIO LEONE. Signor Presidente, ho apprezzato il suo intervento in merito a quanto di poco dignitoso si è venuto a creare in quest'aula nel momento in cui presiedeva l'onorevole Biondi.
Ricordo ai colleghi che nella scorsa legislatura, quando Presidente era l'onorevole Violante, si verificarono una serie di episodi di ostruzionismo a tal punto che si decise di conteggiare il tempo a disposizione per gli interventi a partire dal momento in cui si alzava e si abbassava l'asta del microfono. Detto ciò, se si discute sui 20 o 30 secondi concessi per intervenire, allora occorrerebbe conteggiare anche gli applausi fatti al solo scopo di guadagnare tempo (Applausi polemici dei deputati dei gruppi dei Democratici di sinistra-L'Ulivo e della Margherita, DL-L'Ulivo).
Approfitto di questa occasione anche per esprimere la solidarietà del gruppo di


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Forza Italia, e credo anche di tutta la Casa delle libertà, ai senatori dei democratici di sinistra e, in particolare, al senatore Bassanini, che, per aver votato al Senato a favore di questo provvedimento, si sono presi tutta una serie di improperi (Applausi dei deputati del gruppo di Forza Italia).

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Boato 1.72.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Marone. Ne ha facoltà.

RICCARDO MARONE. Signor Presidente, intervengo per dire ai rappresentanti del Governo qui presenti che, nel momento in cui si richiamano i principi di una norma, come si fa in questo provvedimento, non vedo perché, a questo punto, non si dovrebbero richiamare tutti i principi che riguardano il corretto buon andamento dell'amministrazione, di cui all'articolo 97 della Costituzione.
Noi chiediamo che l'emendamento in esame, che ha un tono un po' provocatorio nei confronti della vostra elencazione dei principi, sia approvato (Applausi dei deputati dei gruppi dei Democratici di sinistra-L'Ulivo e Misto-Verdi-l'Unione).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Zaccaria. Ne ha facoltà.

ROBERTO ZACCARIA. Signor Presidente, riterrei opportuno, tenuto conto degli innumerevoli interventi svolti, ritornare al senso delle disposizioni che stiamo esaminando.
Non è mia intenzione prendere tempo per rileggere il criterio direttivo di questa delega, tuttavia, ritengo che una persona normale, osservando la formulazione di questo testo, vada incontro a serie difficoltà. Dico ciò perché in queste disposizioni, da un lato, si richiamano i principi costituzionali, dall'altro, si richiamano i principi di leggi ordinarie; dopodiché, essi si mescolano insieme in una sorta di fritto misto letteralmente incomprensibile.
Il tentativo che si porta avanti, attraverso il richiamo di alcuni principi costituzionali deve essere fatto su scala generale. Mi pare, quindi, giusto inserire, accanto al principio di sussidiarietà, quelli di legalità, di buon andamento e di imparzialità dell'amministrazione. Principi che rappresentano, questi sì, i capisaldi dell'azione amministrativa.
Più andiamo avanti nell'esame di questa normativa, più ci rendiamo conto che l'uso dello strumento della delega è ogni volta più difficile da gestire. Dico ciò perché in questo caso non siamo in presenza di una delega, ma di una attribuzione permanente, fatta sulla base di una serie di criteri che oscillano da diversi livelli di fonti normative e chiamano in gioco contemporaneamente istituti perfino contraddittori.
Credo, pertanto, sia importante, da questo punto di vista, svolgere una riflessione. Comunque, invito i colleghi a votare a favore dell'emendamento Boato 1.72 (Applausi dei deputati dei gruppi della Margherita, DL-L'Ulivo e Misto-Verdi-l'Unione).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Calzolaio. Ne ha facoltà.

VALERIO CALZOLAIO. Signor Presidente, poiché è utile sopprimere il comma in parola, voterò a favore.
Poiché il presidente Selva dice sempre che un minuto corrisponde a dieci righe, quindici secondi dovrebbero corrispondere a due righe e mezza. Provo ad alzare la media e controllerò sul resoconto stenografico domani. Sfido ad andare più veloci!
Però, signor Presidente, mi sta concedendo altro tempo: 16 secondi, 17, 18, 19 ...

PRESIDENTE. Mi ha distratto l'onorevole Sabattini, che lei ha mandato qui: è un classico caso di depistatio, per riproporre un termine già adoperato!
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Lettieri. Ne ha facoltà.


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MARIO LETTIERI. Signor Presidente, pensavo che lei proseguisse ... Non mi sarei mai permesso di interrompere il Presidente, il quale è già a disagio nella conduzione dei nostri lavori, che, purtroppo, procedono in questo modo a causa del tentativo di golpe sulla legge elettorale ...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Lettieri.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Realacci. Ne ha facoltà.

ERMETE REALACCI. Signor Presidente, fra poco più di un'ora, milioni di italiani seguiranno le partite di calcio ed hanno ben chiaro cosa significhi, a partita iniziata, cambiare le regole del gioco a vantaggio di una squadra: è ciò che sta accadendo in questo Parlamento (Commenti)!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Ruzzante. Ne ha facoltà.

PIERO RUZZANTE. Signor Presidente, quello al nostro esame non è, in realtà, un disegno di legge di semplificazione, come hanno già sottolineato molti colleghi.
Soprattutto, vorrei ricordare all'onorevole Antonio Leone che il progetto di una semplificazione del nostro paese era nei vostri programmi. Ebbene, non l'avete attuata, né riprendete le leggi approvate nella precedente legislatura. Il fatto...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Ruzzante.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Guerzoni. Ne ha facoltà.

ROBERTO GUERZONI. Signor Presidente, è proprio difficile, in quindici secondi, riuscire ad esporre un giudizio compiuto sul provvedimento in esame.
In ogni caso, come è stato già detto, anziché semplificare, si complica la vita dei cittadini italiani. Ecco quello che fa il Governo di centrodestra! Quando cambieremo Governo e vi sarà un'altra maggioranza - come mi auguro -, queste cose ...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Guerzoni.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Banti. Ne ha facoltà.

EGIDIO BANTI. Signor Presidente, confermiamo la nostra totale contrarietà ad un provvedimento che, al di là del giudizio espresso dal Senato in prima lettura, è confezionato in maniera tale da necessitare di correzioni.
D'altra parte, il bicameralismo serve proprio a modificare, talora, quello che fanno i nostri colleghi del Senato, allo stesso modo in cui loro, anche quelli di maggioranza, modificano ampiamente quello che la stessa maggioranza approva qui alla Camera.
Dunque, chiediamo ...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Banti.
Constato l'assenza degli onorevoli Carbonella e Nannicini, che avevano chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale: s'intende che vi abbiano rinunziato.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Santino Adamo Loddo. Ne ha facoltà.

SANTINO ADAMO LODDO. Signor Presidente, con la vigente legge elettorale ho la speranza di ritornare in questo Parlamento, con la prossima non lo so. Quindi, ripensateci, mi raccomando ...! Grazie (Si ride).

PRESIDENTE. Constato l'assenza dell'onorevole Marino, che aveva chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale: s'intende che vi abbia rinunziato.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Mariotti. Ne ha facoltà.


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ARNALDO MARIOTTI. Signor Presidente, spero che la battaglia che stiamo conducendo serva a garantire il diritto degli elettori a scegliere, con il voto, il Governo del paese: credo che sia questa la battaglia per la semplificazione!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Giachetti. Ne ha facoltà.

ROBERTO GIACHETTI. Signor Presidente, impiegherò pochi secondi soltanto per rilevare che, confermando quello che intendevo dire in precedenza, il testo di legge in esame complica la situazione anziché semplificarla. La ringrazio.

PRESIDENTE. Grazie a lei, onorevole Giachetti.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Preda. Ne ha facoltà.

ALDO PREDA. Signor Presidente, noi riteniamo opportuna l'aggiunta, al comma 1, lettera c), capoverso f-ter), delle parole: «legalità, buon andamento, imparzialità», che completano ...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Preda.
Constato l'assenza dell'onorevole Gambale, che aveva chiesto di parlare per dichiarazione di voto: si intende che vi abbia rinunziato.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Bonito. Ne ha facoltà.

FRANCESCO BONITO. Signor Presidente, l'emendamento in esame merita di essere approvato. Esso interviene su un criterio direttivo, contenuto nel testo proposto dalla Commissione, che ci appare assolutamente insufficiente, perché...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Bonito.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Ria. Ne ha facoltà.

LORENZO RIA. Signor Presidente, non c'è dubbio che i principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza non descrivono interamente le caratteristiche alle quali devono essere improntati i rapporti tra le istituzioni. Per cui, ben venga l'aggiunta delle parole legalità, buon andamento...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Ria.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Panattoni. Ne ha facoltà.

GIORGIO PANATTONI. Signor Presidente, a questo punto della vicenda, cos'altro possiamo ancora dirci? Possiamo augurarci che questa partita si chiuda nei tempi più lunghi possibili, perché si possa difendere il valore di una democrazia messa a rischio...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Panattoni.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sinisi. Ne ha facoltà.

GIANNICOLA SINISI. Signor Presidente, questa fase, che lei ha qualificato come ostruzionistica, in realtà, vuole semplicemente far prevalere il diritto di ciascuno di noi di dire quello che pensa in questo Parlamento.
Il tempo che lei ci concede, Presidente, non è congruo, ed è per questo che la invito a riflettere sulla sua scelta, altrimenti questa fase sembrerà inutile...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Sinisi.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Duca.

Una voce dai banchi del gruppo di Alleanza nazionale: Tempo!

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

EUGENIO DUCA. Signor Presidente, proprio perché so che è molto attento ai diritti dei parlamentari, le vorrei segnalare cortesemente quello «stupidello» che, da


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oggi, continua a fare la propaganda dei fazzoletti di carta (gli ho anche detto che, se li vuole, gli offro il mio pacchetto). Tuttavia, non c'è bisogno che faccia la pubblicità sempre alla stessa marca...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Duca.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Mazzarello. Ne ha facoltà.

GRAZIANO MAZZARELLO. Signor Presidente, ai colleghi della maggioranza vorrei dire che oggi possono parlare. Berlusconi ha ritirato le minacce: non esplode più! Non ci sono più metastasi! Siete liberi di partecipare al dibattito! Liberatevi, intervenite, discutete con noi! Non bloccate il Parlamento...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Mazzarello.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Crisci. Ne ha facoltà.

NICOLA CRISCI. Signor Presidente, in questo momento, la prima semplificazione da fare è rendere produttivo il Parlamento. Lei sa che ciò è possibile. Si impegni con coraggio per far superare questa situazione!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Tuccillo. Ne ha facoltà.

DOMENICO TUCCILLO. Signor Presidente, il fatto che il provvedimento sia stato già approvato al Senato, anche con il concorso dei parlamentari dell'opposizione, ma in un contesto completamente diverso da questo, non significa che non fosse meritevole...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Tuccillo.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Quartiani. Ne ha facoltà.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI. Signor Presidente, si aggiungono altri ambiti per esercitare le deleghe da parte del Governo. Allora mi chiedo per quale motivo dobbiamo appesantire l'amministrazione pubblica italiana e negare i diritti dei cittadini nella relazione con l'amministrazione stessa. Perché...

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Quartiani.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Sabattini. Ne ha facoltà.

SERGIO SABATTINI. Signor Presidente, siamo all'ottantacinquesimo minuto della partita e la maggioranza vuole cambiare le regole del gioco. Ecco perché facciamo ostruzionismo e continueremo fintanto che non emergerà con chiarezza come sia impossibile cambiare le regole quando la partita è finita.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Stradiotto. Ne ha facoltà.

MARCO STRADIOTTO. Signor Presidente, non volevo credere che anche la legge sulla semplificazione amministrativa contenesse una norma clientelare. Il comma 9 dell'articolo 12 stabilisce che gli spazi per i parcheggi realizzati in forza del primo comma non sono gravati da vincoli pertinenziali. Vuol dire che ciò può consentire lo scambio dei parcheggi all'interno delle nostre città. Mi pare che questa sia una cosa grave.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Frigato. Ne ha facoltà.

GABRIELE FRIGATO. Signor Presidente, sto facendo ostruzionismo insieme ai colleghi, ma lo faccio malvolentieri, perché la semplificazione è un tema importante ed è un'attesa davvero forte nel nostro paese.


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Tuttavia, signor Presidente, le regole democratiche, le regole elettorali sono più importanti ed è per questo che aspettiamo una vostra risposta!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Bottino. Ne ha facoltà.

ANGELO BOTTINO. Signor Presidente, l'emendamento in esame, che mi vede favorevole, può essere complementare ad un uso più congruo della semplificazione. Penso che tutta la parte specifica del comma possa essere chiara...

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Raffaldini. Ne ha facoltà.

FRANCO RAFFALDINI. Signor Presidente, in questi anni sul procedimento unico, cioè sulla riorganizzazione dei flussi informativi fra le varie amministrazioni, il ministro Stanca ha lavorato poco. La leva tecnologica, al di là della propaganda del ministro, non è stata applicata per risolvere i problemi di fondo dell'inefficienza, bensì per privilegiare l'effetto vetrina.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Paola Mariani. Ne ha facoltà.

PAOLA MARIANI. Signor Presidente, vorrei segnalare la presenza nel provvedimento in esame di un numero consistente di deleghe legislative, cosa che non fa altro che confermare quanto già precedentemente rilevato in ordine al sostanziale spostamento...

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Mariani.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Maura Cossutta. Ne ha facoltà.

MAURA COSSUTTA. Signor Presidente, noi insistiamo in questa azione di ostruzionismo, ma ci rendiamo conto che la maggioranza non risponde.
Questo provvedimento non funziona, l'abbiamo criticato, voi non intervenite nel merito e noi siamo costretti ostinatamente, in modo coerente e deciso, ad andare avanti in questo ostruzionismo.
Quella elettorale è una legge fondamentale, su cui si basano la qualità e la natura del nostro sistema democratico, mentre voi, quando la partita sta per terminare, intendete cambiare le regole del gioco; e le volete cambiare con una concezione antidemocratica, per cui, utilizzando il principio del proporzionale e della rappresentatività, volete, in realtà, negare il valore e la forza del suffragio universale. È una maggioranza in crisi, che non sta in piedi, che si sta rattoppando: a qualcuno la devolution, a qualcun'altro la legge elettorale; è una maggioranza che non fa i conti con la responsabilità che un Governo deve avere nei confronti del paese.
Noi proseguiremo in questo ostruzionismo, sul quale sicuramente i cittadini ci stanno comprendendo (Applausi dei deputati del gruppo Misto-Comunisti italiani)!

PRESIDENTE. Constato l'assenza dell'onorevole Vernetti, che aveva chiesto di parlare per dichiarazione di voto: si intende che vi abbia rinunziato.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Motta. Ne ha facoltà.

CARMEN MOTTA. Signor Presidente, il nucleo per la semplificazione presso il Dipartimento della funzione pubblica non c'è più, l'Osservatorio per la semplificazione con le parti sociali non c'è più, l'AIR viene rimandato ad un momento successivo. Per semplificare occorrono degli strumenti: e quelli il nostro paese aveva! Vi chiedo: quali sono quelli nuovi (Applausi dei deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-L'Ulivo)?

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Franci. Ne ha facoltà.

CLAUDIO FRANCI. Signor Presidente, tutti sanno che uno dei sistemi per semplificare


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è l'uso dell'informatica. I giornali di ieri hanno pubblicato la notizia secondo la quale il ministro della giustizia ha scritto a tutti i tribunali d'Italia per chiudere o ridurre le caselle di posta elettronica: non so se questo sia uno degli esempi di semplificazione che viene proposto dal Governo!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Zanotti. Ne ha facoltà.

KATIA ZANOTTI. Signor Presidente, la semplificazione burocratica non è data una volta per tutte! Epperò, in due righe e mezzo non so come fare a spiegare le ragioni della inconcepibile mancanza di saggezza e persino di ottusità che vi affligge, colleghi della maggioranza!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Carli. Ne ha facoltà.

CARLO CARLI. Signor Presidente, la Confindustria ha quantificato in 10 miliardi di euro il costo annuo della burocrazia per le imprese. Se calcoliamo che gli adempimenti burocratici sono uguali per le piccole come per le grandi imprese, risulta evidente come l'inerzia di questo settore sia particolarmente colpevole. Infatti, il costo medio annuo è di quasi 3 mila euro per le imprese fino a 49 dipendenti.
Una recente indagine...

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Carli.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Piglionica. Ne ha facoltà.

DONATO PIGLIONICA. Signor Presidente, per comprendere come vengano svolte le redazioni dei decreti legislativi, oggi ventiquattro esperti della Commissione ambiente, i quali dovevano esaminare i decreti legislativi medesimi, si sono visti presentare 700 pagine sulle quali dare un giudizio in ventiquattro ore. Per questo motivo abbiamo paura dei decreti legislativi affidati al Governo!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Galeazzi. Ne ha facoltà.

RENATO GALEAZZI. Signor Presidente, lo sportello unico è un altro esempio di semplificazione amministrativa; in meno del 20 per cento dei comuni funziona il nuovo istituto. Se ci si fosse impegnati in questi quattro anni, avremmo avuto sicuramente...

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Olivieri. Ne ha facoltà.

LUIGI OLIVIERI. Signor Presidente, poc'anzi il collega Antonio Leone ricordava all'Assemblea - mi permetto di sintetizzare il suo ragionamento - che, siccome il Senato...

Una voce: Tempo!

LUIGI OLIVIERI. ... ha approvato all'unanimità il provvedimento, destava stupore come mai...

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Maurandi. Ne ha facoltà.

PIETRO MAURANDI. Signor Presidente, ritengo sia un vero peccato essere stati costretti all'ostruzionismo dalla legge truffa sul sistema elettorale; infatti, avremmo potuto entrare meglio nel merito di questo provvedimento e dell'obbligo di semplificazione che essa impone...

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Gasperoni. Ne ha facoltà.

PIETRO GASPERONI. Signor Presidente, le chiedo cortesemente di non ridurre i già pochi secondi a disposizione del mio intervento; desidero solo dire alla maggioranza di non ostinarsi a negare il


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confronto ad una minoranza in Parlamento che è, però, già maggioranza nel paese.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Grandi. Ne ha facoltà.

ALFIERO GRANDI. Signor Presidente, sempre a dimostrazione di quanto riferivo ieri, proseguirò il discorso svolto dal collega Raffaldini ieri; è ridicolo prevedere il rafforzamento dello sportello unico per le imprese senza investire neppure...

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Lulli. Ne ha facoltà.

ANDREA LULLI. Signor Presidente, la volontà di cambiare la legge elettorale è la vostra autodichiarazione del fallimento dell'azione Governo; non riuscite a dare risposte positive al paese.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Albonetti. Ne ha facoltà.

GABRIELE ALBONETTI. Signor Presidente, sussiste una bella differenza tra semplicismo e semplificazione; questa maggioranza ha impiegato quattro anni a capirlo.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Pinotti. Ne ha...

CESARE RIZZI. Presidente, non c'è l'onorevole Pinotti!

PRESIDENTE. Constato l'assenza del deputato Pinotti, che aveva chiesto di parlare per dichiarazione di voto: si intende che vi abbia rinunziato.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Boato 1.72, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Prenda posto, onorevole Leone!

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti e votanti 443
Maggioranza 222
Hanno votato
207
Hanno votato
no 236).

Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.

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