Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 675 del 21/9/2005
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Sull'ordine dei lavori (ore 11,06).

GRAZIA LABATE. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GRAZIA LABATE. Signor Presidente, volevo richiamare la sua attenzione e quella di tutti colleghi sulla circostanza che oggi l'Organizzazione mondiale della sanità celebra la giornata mondiale per i malati di Alzheimer. Richiamo la vostra attenzione, onorevoli colleghi, perché nel nostro paese tale malattia è in costante espansione. Proprio l'altro ieri sono stati pubblicati studi molto recenti sulla rivista Neurology, che attestano l'esistenza di circa seicentomila malati di Alzheimer nel nostro paese.
Perché richiamo la vostra attenzione, onorevoli colleghi, e, soprattutto, la sua sensibilità, signor Presidente? Perché si tratta di una tra le più gravi patologie degenerative del nostro secolo e noi, in quest'aula, abbiamo un debito molto elevato verso la popolazione anziana che soffre di una patologia talmente rilevante. I colleghi sanno che da due anni ci siamo impegnati, prima in Commissione e, successivamente, in aula per la costituzione di un Fondo nazionale per gli anziani non autosufficienti, affetti da patologie croniche e degenerative. Tuttavia, tale provvedimento non riesce ad essere discusso dall'Assemblea. È tornato in Commissione. Noi abbiamo nuovamente sollecitato la sua calendarizzazione. Signor Presidente, la preghiamo di farsi parte attiva presso il Governo affinché quest'ultimo ci dia una risposta in merito. I malati di Alzheimer, infatti, non possono più attendere per le cure che hanno diritto ad avere e le loro famiglie hanno diritto di sapere in che modo lo Stato intende aiutarle ad affrontare un così grave momento della vita delle persone anziane (Applausi dei deputati dei gruppi dei Democratici di Sinistra-L'Ulivo, della Margherita, DL-L'Ulivo e di Rifondazione comunista).


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PRESIDENTE. Onorevole Labate, naturalmente giudico di particolare significato il richiamo che lei ha fatto all'Assemblea e mi adopererò, nei modi e con le forme che la mia posizione richiede, presso il Governo nella direzione da lei richiesta.

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