una quota del 20 per cento dell'addizionale sui diritti d'imbarco dei passeggeri venga destinato ai comuni del sedime aeroportuale o con lo stesso confinanti -:
rimborso, visti i costi particolarmente elevati e poco competitivi applicati dalla compagnia di bandiera -:
mantovani, cremonesi e milanesi sia garantito un collegamento servizio ferroviario decente, puntuale e confortevole.
in questi ultimi anni l'Aeroporto di Ciampino ha avuto una forte crescita in termini di volume di voli complessivi e numero di passeggeri, soprattutto per effetto dell'espansione delle compagnie low cost;
i passeggeri, da 829.511 dell'anno 2000, per altro molto superiori agli anni precedenti per l'evento giubilare, sono arrivati a 1.794.285 nel 2003 e a 2.556.046 nel 2004 (+ 42,5 per cento). Per l'anno in corso si prevede di superare i 3.500.000 passeggeri mentre le compagnie aeree e la società di gestione indicano come possibile l'obiettivo di 7.000.000 di passeggeri per i prossimi anni;
i movimenti aerei sullo scalo, che assolve molteplici funzioni oltre ai voli di linea nazionali ed internazionali (Aeroporto Militare, Servizi di Rappresentanza dello Stato, Charter, Aerotaxi e Cargo), sono passati dai 28.471 del 2000 ai 44.263 del 2004, con la previsione di superare per l'anno 2005 i 50.000 movimenti. Sono peraltro notevolmente aumentati i voli notturni;
nel Comune di Ciampino, in data 6 giugno 2005, si è tenuta una seduta aperta del Consiglio Comunale per lamentare la mancanza di una programmazione condivisa sull'attività dell'Aeroporto, decisa esclusivamente sulla base degli interessi economici delle compagnie aeree, con l'assenza di qualsiasi forma di risarcimento per la popolazione;
lo sviluppo dell'attività aeroportuale aggrava una già difficile situazione ambientale del Comune di Ciampino, delle frazioni di Marino, dei quartieri di Roma, posti in prossimità dello scalo;
il territorio del Comune di Ciampino, in particolare, è già sottoposto ad un intenso traffico veicolare ed è caratterizzato dalla presenza delle trincee ferroviarie delle linee FS dei Castelli e della Roma Cassino, che determinano disagi alla popolazione;
a seguito di un monitoraggio acustico nel Comune di Ciampino, operato dal Servizio Tutela dell'Aria dell'Assessorato all'Ambiente della Provincia di Roma, nel periodo 1o maggio-24 luglio 2002, si è evidenziato come: «dall'analisi dei dati emerge una situazione di inquinamento acustico in tutti i siti monitorati. I limiti massimi stabiliti dal DPCM 14/11/1997, in tutti e quattro i siti, vengono superati sia nel periodo diurno che notturno». Analoghi studi sulla qualità dell'aria hanno rilevato una preoccupante condizione di stress ambientale;
il forte incremento delle attività aeroportuali, e le previsioni di ulteriore sviluppo dello scalo, non tengono in alcun conto la carente situazione delle infrastrutture per la mobilità (l'Aeroporto non è collegato alla ferrovia che pure corre lungo il suo perimetro) e le ricadute negative sul già congestionato traffico veicolare;
sull'aeroporto di Ciampino non esiste un sistema di monitoraggio acustico ed atmosferico, non è stato effettuato alcun programma di studio epidemiologico per valutare sulla popolazione gli effetti dell'inquinamento, non sono stati verificati i fattori di rischio considerando che la pista è posta in prossimità delle abitazioni;
il Comune di Ciampino, nella già citata riunione del Consiglio Comunale, ha chiesto un tavolo di concertazione per programmare l'attività compatibile dello scalo bloccando contestualmente ogni ipotesi di ulteriore sviluppo;
la legge 350 del 24 dicembre 2003, al comma 11 dell'articolo 2, ha stabilito che
quali interventi intenda assumere urgentemente per rispondere alle attese delle popolazioni coinvolte;
se non intenda avviare tutte le iniziative necessarie a tutela la salute della popolazione dai rischi connessi all'attività dello scalo aereo, anche attraverso una rigorosa valutazione di impatto ambientale strategica, che tenga conto di tutti i fattori di inquinamento presenti sul territorio interessato;
se considerando che l'Aeroporto è gestito direttamente dall'Enac, non intenda individuare forme di partecipazione degli Enti Locali circa i programma futuri;
se sia stata effettuata dal Ministero competente la ripartizione delle somme destinate ai comuni dalla legge 350 del 24 dicembre 2003;
quali interventi siano stati concretamente attuati dal Ministero dell'interno ai fini della prevenzione, del contrasto alla criminalità e al potenziamento della sicurezza sull'aeroporto di Ciampino.
(2-01642) «Rugghia, Duca, Meta, Coluccini».
risulta agli interpellanti che nella giornata del 29 luglio 2005 il volo Alitalia AZ 1623 della tratta Roma-Brindisi con partenza prevista alle ore 17.15, alle ore 19.35 era ancora immobile sulla pista per cause che non sono state spiegate ai passeggeri;
solamente dopo due ore si è praticamente sentito parlare di un guasto tecnico non meglio precisato;
tra gli stessi passeggeri sono stati fatti, a più riprese, diversi tentativi di chiedere i motivi della lunga sosta e di poterne parlare con i responsabili o i dirigenti dell'azienda;
tale richiesta, avanzata dall'addetta dell'embargo tramite telefono, veniva ripetutamente non accolta;
tra gli utenti si è rapidamente diffusa l'ipotesi che forse poteva trattarsi di una sosta dovuta a motivi di sicurezza;
se questa versione fosse stata tempestivamente comunicata, i passeggeri avrebbero capito e accettato il disagio;
nonostante questo, nessun dirigente Alitalia si è sentito in dovere di comunicare le ragioni del rinvio senza limiti della partenza del volo, che ha causato anche il cambio di tre «uscite»;
risulta all'interpellante che un portatore di handicap in carrozzella e stato «parcheggiato» per piu di un'ora, senza che nessuno gli rivolgesse la parola, all'ingresso delle partenze, luogo molto caldo e senza aria condizionata;
la condizione di grave disagio è stata vissuta anche da molti bambini;
a giudizio degli interpellanti questo comportamento dei vertici della compagnia nazionale è censurabile per un'evidente mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini e per palese inefficienza;
solamente dopo proteste e richieste ripetute e vivaci degli utenti, dopo le 18.00, si è presentato un addetto ai servizi di grado superiore;
ritardi di questo tipo sono stati più volte lamentati da cittadini di questo volo che collega la capitale con una zona importante del Meridione del nostro Paese;
l'Alitalia ha goduto di consistenti aiuti da parte dello Stato italiano e, secondo gli interpellanti, dà prova di inefficienza;
secondo gli interpellanti, in casi come quello citato, dovrebbe essere garantito ai viaggiatori la possibilità di ottenere un
se sia a conoscenza di tali incresciosi e ripetuti episodi e quali iniziative intenda assumere per riportare il comportamento dell'Alitalia nell'alveo di un civile e responsabile erogatore di servizi.
(2-01644) «Trupia, Carbonella, Sasso, Rotundo, Rossiello, Caldarola, Piglionica».
l'isola di Capraia sta vivendo ore di grandissimo disagio per operatori turistici e villeggianti nel pieno della stagione a causa dell'annunciata decisione unilaterale della società di navigazione TOREMAR del gruppo Tirrenia di sopprimere alcune corse di linea sulla tratta Livorno-Capraia-Livorno;
è urgente l'intervento del prefetto di Livorno per assicurare, anche ai fini di mantenimento dell'ordine pubblico, il ripristino immediato delle corse soppresse;
possono e debbono essere rimosse le cause dirette ed indirette che hanno determinato tale situazione -:
quali iniziative immediate si intendano assumere in merito.
(3-04971)
il servizio di trasporto ferroviario tra Mantova e Milano è tra i peggiori della Regione Lombardia;
guasti e ritardi sono pressoché quotidiani e per i passeggeri i viaggi sono sempre più un'avventura;
ci sono stati addirittura casi di ritardi di quattro ore, del motore della locomotiva che è andato a fuoco, di passeggeri fermi per lungo tempo in mezzo alla campagna per guasti a ripetizione;
tale situazione è stata più volte denunciata attraverso la stampa, in molteplici interrogazioni parlamentari, in incontri con dirigenti nazionali e lombardi di Trenitalia;
la Gazzetta di Mantova di venerdì 29 luglio titola in prima pagina: «Le FS abbandonano Mantova. Trenitalia ammette: nessun progetto per il collegamento con Milano. I biglietti rincarano e i pendolare protestano: È un'altra beffa»;
questo titolo riassume le affermazioni della Direttrice Regionale di Trenitalia Paola Petrone fatte dinnanzi alla Commissione Territorio del Consiglio Regionale della Lombardia;
Paola Petrone riconosce che la situazione non va ma di fronte alla domanda se c'è un progetto specifico per uscire dalle sabbie mobili risponde: «Beh, quello non c'è. Però stiamo monitorando la situazione». Trenitalia riconosce che la linea Mantova-Milano è moribonda ma invece di ricercare una ricetta per salvarla si limita a misurare la febbre;
alla richiesta sul possibile arrivo di nuovo materiale rotabile Paola Petrone risponde che stanno arrivando quattro locomotive ma nessuna per Mantova;
ormai i titoli dei giornali sono ben riassunti così: «I Treni della vergogna»;
secondo l'interrogante, Trenitalia nel trasporto regionale mostra il volto di una azienda ostile ai cittadini, burocratica, incapace di risolvere i problemi che, invece, in questi ultimi tempi sono peggiorati -:
quali iniziative urgenti intenda assumere affinché presso Trenitalia ai cittadini
(5-04684)
pochi mesi fa FS SPA hanno adottato il «Piano d'Impresa»;
a distanza di pochi mesi questo Piano sembra non esserci più, visto che Trenitalia presenta perdite attorno a 300 milioni di euro;
Trenitalia sta distruggendo un patrimonio di professionalità spingendo fuori dall'azienda dirigenti di grande valore che andrebbero semmai trattenuti e premiati. Sono invece partite assunzioni, che pare debbano moltiplicarsi fino a raggiungere numeri spropositati e con stipendi d'oro, che ben poco hanno a che fare con le competenze necessarie in una grande azienda ferroviaria che è il sistema nervoso di tutto il nostro paese. Tutto ciò inquadrato in un possibile affidamento a Consulenti esterni di funzioni e analisi su questa azienda;
Trenitalia pare specializzarsi in produzione di slides da presentare a ogni possibile incontro mentre non appare certamente specializzata nel suo compito specifico, la produzione di servizi di trasportò delle persone e delle merci nella lunga percorrenza e a livello regionale e locale che invece di fronte a una richiesta sempre più consistente di trasporto ferroviario puntuale, sicuro e confortevole, non sa dare risposte adeguate e perde in credibilità e in soldi;
la situazione ha bisogno, secondo gli interroganti di un netto cambio di marcia che deve essere visibile già dalle prossime settimane. Altrimenti, in poco tempo, i problemi in Trenitalia si moltiplicheranno e complicheranno, smentendo slides, Piano di Impresa, le attese dei cittadini e del paese. La stessa Trenitalia sarà più fragile ed esposta a pericoli di perdere funzioni industriali e la sua autonomia per essere, invece, sballottata dai venti politici o manageriali del momento -:
quali iniziative intenda assumere per evitare che il Piano d'impresa sia smentito dalle consistenti perdite economiche, dal depuramento professionale e dalla confusione organizzativa di Trenitalia.
(5-04686)