Allegato B
Seduta n. 664 del 28/7/2005


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INNOVAZIONE E TECNOLOGIE

Interpellanza:

La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro per l'innovazione e le tecnologie, il Ministro dell'interno, per sapere - premesso che:
le esigenze di modernizzazione delle pubbliche amministrazioni e la tutela della sicurezza dei cittadini rendono indispensabile e urgente la realizzazione e la diffusione di strumenti sicuri di identificazione personale e per l'accesso ai servizi in rete;
dal 1997 (articolo 2, comma 10, legge n. 127 del 1997), con l'introduzione della Carta di Identità Elettronica (CIE), successivamente regolamentata con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 437 del 1999, è stato definito uno strumento innovativo con caratteristiche tali da consentire sia l'identificazione, sia l'accesso ai servizi pubblici on line da parte del titolare;
il programma originario dell'attuale Governo prevedeva l'emissione di 30 milioni di Carte d'identità Elettroniche entro la fine della legislatura, ma, al 31 dicembre 2004, ne risultavano emesse solo 280 mila, risultando così compromesso l'obiettivo del Governo, a meno di non riuscire ad emettere nel corso dei prossimi 10 mesi oltre 2,9 milioni di carte al mese;
in realtà, il progetto della CIE aveva incontrato parecchie difficoltà tecniche e notevoli ritardi, tanto che con il decreto legislativo 23 gennaio 2002, n. 10, si modificava l'articolo 38 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445, introducendo la Carta Nazionale


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dei Servizi (CNS), ovvero uno strumento ulteriore di identificazione e di accesso ai servizi on line, evidentemente ritenuto più semplice e di più rapida realizzazione;
con il decreto del Presidente della Repubblica n. 117 del 2 marzo 2004 è stato faticosamente emanato il regolamento della CNS, mentre le regole tecniche sono state emanate con il decreto ministeriale del 9 dicembre 2004; intanto, al Forum della pubblica amministrazione del maggio 2004, il Ministro Stanca, in pieno dissenso con il collega Pisanu, esprimeva, sulla distribuzione della CIE, tutto il suo scetticismo («dipenderà se abbiamo le risorse») e contemporaneamente annunciava: «entro la fine della legislatura saranno distribuite circa 10 milioni di Carte Nazionali dei Servizi»;
a seguito delle incertezze del Governo e a causa dei gravi ritardi di ambedue i progetti, che appaiono concorrenziali fra loro, alcune amministrazioni hanno affrontato il problema dell'accesso ai servizi in rete distribuendo ai cittadini strumenti diversi (smart card) con differenti soluzioni tecniche, che fanno temere complicati problemi di compatibilità e interoperabilità;
con l'approvazione del Codice dell'Amministrazione Digitale (decreto legislativo 7 marzo 2005 n. 82) viene confermato lo sdoppiamento del progetto prevedendo sia la CIE sia la CNS come strumenti di identificazione in rete, in alternativa fra loro, ma si ammette anche che le «pubbliche amministrazioni possono consentire l'accesso ai servizi in rete da essi erogati che richiedono l'autenticazione informatica anche con strumenti diversi dalla carta d'identità elettronica e dalla carta nazionale dei servizi» e in ogni caso si consente ai comuni una deroga per l'adozione della CIE o della CNS fino al 31 dicembre 2007;
con il bando di gara emanato dal CNIPA e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26 maggio 2005 è stata avviata una procedura di gara per la fornitura di beni e servizi connessi alla realizzazione, distribuzione e gestione di 3.000.000 di CNS (Carta Nazionale Servizi) e di 500.000 lettori per le amministrazioni ubicate nelle regioni meridionali, (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia), per un importo massimo presunto pari a 70.000.000 di euro;
nonostante questo impegno finanziario del Dipartimento per l'innovazione, il Ministero dell'interno continua a seguire una strada diversa: l'ultimo atto, in ordine di tempo, è rappresentato dall'articolo 7-vicies ter del decreto-legge 31 gennaio 2005 convertito con la legge 31 marzo 2005, n. 45, che impone a tutti i comuni italiani di rilasciare la Carta di identità elettronica dal 1o gennaio 2006, a loro spese o a spese dei cittadini;
inoltre, con un decreto del ministero dell'economia emanato di concerto con il ministero della salute, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 luglio 2004, è stato avviato un progetto per la sperimentazione presso diverse regioni di una nuova Tessera sanitaria (TS), iniziativa che, tra l'altro, si pone in concorrenza con l'iniziativa sulla CRS della regione Lombardia -:
se il Governo abbia attentamente valutato, sia a livello di amministrazioni centrali che a livello di amministrazioni locali, tutti i costi di sperimentazione, produzione e distribuzione delle diverse tipologie di carte, (CIE/CNS/CRS/TS), sia della loro gestione nel tempo e se vi siano valutazioni sui volumi di spesa che, sulla base delle attuali iniziative, graveranno sulle diverse amministrazioni centrali e locali;
se il Governo, a fronte delle evidenti difficoltà organizzative e gestionali delle complesse procedure connesse alla produzione e distribuzione della CIE, che comprendono tutta l'organizzazione delle procedure di allineamento delle informazioni anagrafiche e dei codici fiscali a livello comunale e centrale, (INA, SSCE, CSND), nonché l'organizzazione delle stazioni di emissione a livello comunale, non ritenga di rivedere completamente tali procedure eliminando le attuali ridondanze,


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il numero degli attori coinvolti, la sua complessità tecnico-organizzativa-logistica, tutte quelle criticità cioè che hanno contribuito al sostanziale fallimento del progetto;
per quale motivo, a fronte di diverse iniziative già avviate, (CNS/CRS), che prevedono esplicitamente la compatibilità con gli standard sanitari (Netlink), il Governo abbia sentito la necessità di avviare una ulteriore iniziativa riguardante la Tessera sanitaria;
poiché i comuni avranno l'obbligo di distribuire la CIE a tutti i cittadini dal 1o gennaio 2006 e poiché il Codice dell'Amministrazione digitale prevede che non si possa erogare la CNS a coloro che già possiedono la CIE, quale sia, a parere del Governo, l'utilità di un investimento di 70 milioni di euro sulla CNS;
secondo quali modalità logistiche e tecniche e sulla base della disponibilità di quali fondi, il Governo possa assicurare che i comuni italiani, soprattutto quelli di minori dimensioni, potranno essere in grado di emettere a vista, a partire dal 1o gennaio 2006, la CIE a tutti i cittadini che ne facciano richiesta.
(2-01635) «Magnolfi».