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possono presentare tracce di terra, purché il loro aspetto non ne risenta troppo; secondo il regolamento 1677/19S8, modificato dal Reg. (CE) 46/2003, il peso minimo dei cetrioli coltivati in pieno campo è stabilito in 180 gr., 250 per quelli in coltura protetta; la differenza di peso tra il cetriolo più pesante ed il più leggero di uno stesso imballaggio non può superare i 100 gr. quando il pezzo più leggero ha un peso compreso tra i 180 e i 400 gr., 150 se il pezzo più leggero pesa oltre i 400 gr; secondo il regolamento 2257/1994, le banane vanno commercializzate in mani o frammenti di mani, ovvero gruppi di non meno di 4 frutti staccati direttamente da un singolo casco; in una singola confezione sono tollerati al massimo 2 frutti mancati per frammento di mani, a condizione che il peduncolo non sia strappato, bensì reciso con un taglio netto; il grado della banana (che corrisponderebbe allo spessore di una sezione trasversale del frutto praticata tra le facce laterali e nel mezzo del frutto stesso perpendicolarmente all'asse longitudinale) deve essere almeno di 27 mm; secondo il regolamento 2335/1999, sono ammessi difetti lievi della buccia per le pesche di I categoria; il diametro minimo è fissato in 51 mm da novembre a giugno e 56 mm nei mesi da luglio ad ottobre; le pesche, infine, devono essere presentate in piccoli imballaggi, in uno strato unico o su uno o due strati, su quattro strati al massimo solamente se i frutti sono collocati in vassoi alveolari rigidi; secondo il regolamento 1861/2004, le nettarine devono avere un grado di sviluppo e di maturità sufficiente, tale da consentire il proseguimento del loro processo di maturazione in modo da raggiungere il grado di maturità appropriato. Per rispettare tale disposizione l'indice rifrattometrico della polpa, misurato al centro della polpa nella sezione massima normale all'asse, deve essere uguale o superiore a 8o Brix e la consistenza deve essere inferiore a 6,5 kg, misurata con puntale del diametro di 8 mm in due punti della sezione massima normale all'asse del frutto; secondo il regolamento 2377/1999, gli asparagi devono avere il taglio perpendicolare all'asse longitudinale; una colorazione verde su almeno il 60 per cento della lunghezza; un diametro minimo che oscilla tra i 3 e i 12 mm a seconda delle fasce di appartenza; una differenza massima di 8 mm tra l'asparago più grosso e quello più piccolo nello stesso mazzo; secondo il regolamento 2789/1999, il peso minimo dei grappoli d'uva extra coltivata in serra deve essere di 300 gr, 150 per le varietà ad acino piccolo coltivate in pieno campo (200 gr per le varietà ad acino grosso); per i grappoli di categoria più bassa il peso minimo oscilla dai 75 gr in campo aperto ai 150 per l'uva coltivata in serra; in ogni canestro che pesa meno di un kg, ammesso al massimo un grappolo inferiore al peso minimo; secondo il regolamento 2396/1999, i porri devono essere bianchi o biancoverdastri su almeno 1/3 della lunghezza o la metà della parte inguainata; il diametro minimo deve essere di 8 mm per i porri primaticci, 10 mm per tutti gli altri; in uno stesso mazzo, i piedi devono essere omogenei, con una tolleranza del 10 per cento per i porri parzialmente fioriti; un porro su 10 in una stessa confezione può essere largo meno di 1 cm ed è severamente vietato nascondere porri più piccoli in mezzo agli altri; secondo il regolamento 2561/1999, i baccelli dei piselli da sgranare della I categoria devono contenere almeno 5 semi, mentre quelli di II categoria inferiore possono anche contenerne solamente 3; nei piselli mangiatutto non ci devono essere semi o, al limite, i semi devono essere piccoli e poco sviluppati; i piselli devono, infine, essere succosi e sufficientemente consistenti in modo che, premuti tra due dita, si schiaccino senza dividersi; secondo il regolamento 851/2000, le albicocche possono comportare difetti della buccia per 2 cm di lunghezza, per i difetti di forma allungata, un cmq di superficie totale per tutti gli altri difetti; il diametro delle albicocche non deve essere inferiore ai 30 mm (35 mm per quelli extra); in uno stesso cesto un'albicocca su 10 può divergere di 3 mm in più o in meno rispetto al diametro indicato; secondo il regolamento 1615/2001, i meloni possono avere lievi
screpolature, purché cicatrizzate attorno al peduncolo e non più larghe di 2 cm; il peduncolo, inoltre, non deve raggiungere i 2 cm, mentre il diametro minimo può oscillare tra i 7,5 e gli 8 mm; possono avere un peso minimo di 250 gr per la varietà «Charentais», 300 gr per tutti gli altri meloni; nella stessa confezione, il peso del melone più grande non può superare il peso del più piccolo di oltre il 50 per cento; secondo il regolamento 1619/2001, il diametro minimo delle mele varia da 55 a 70 mm, a seconda della varietà; i difetti della buccia non devono eccedere mai la misura dei 2 cm in lunghezza, ma in caso di ticchiolatura il limite scende a 0,25 cmq; nella stessa cassetta di mele sono ammessi frutti omogenei, con scarti fra l'uno e l'altro che non devono oltrepassare i 5 mm di diametro per la categoria extra, 10 mm nel caso della I e II categoria; ogni 50 mele di II categoria, solo una può presentare parassiti interni e alterazioni della polpa dovuta a parassiti; secondo il regolamento 1619/2001, sono vietate le pere grumose e senza peduncolo; le ammaccature non devono mai essere superiori a 1 cmq per i frutti di prima categoria, mentre quelle di III possono avere difetti della buccia, a patto che non superino i 4 cm lineari ed i 2,5 cmq in superficie; in una confezione, il diametro massimo delle pere extra non può eccedere i 2 mm; secondo il regolamento 912/2001, la larghezza dei baccelli dei fagiolini non deve essere superiore ai 12 mm nel caso dei fagiolini filiformi medi, 6 mm per i molto fini; nella stessa confezione solo un fagiolino su 10 può avere un diametro inferiore al minimo; può essere tollerato un massimo di 15 fagiolini su 100 privi di peduncolo e di una piccola parte dell'apice superiore del cornetto, purché i baccelli rimangano chiusi ed asciutti e non presentino scolorimento; secondo il regolamento 175/2001, per riconoscere le noci fresche la pellicola del gheriglio deve staccarsi facilmente e il setto mediano interno deve presentare un principio di inbrunimento; due noci prive di 2 dei 4 lobuli a quattro noci prive di un lobulo vengono calcolate come una noce vuota; per le noci extra sono ammessi 7 gusci difettosi ogni 100; solo 3 gherigli su 100 possono essere ammuffiti, rancidi, marci o danneggiati da insetti; il terriccio è ammesso ma non eccedente il 10 per cento della superficie del guscio; per stabilire il grado di umidità giusta per le noci, bisogna procedere, infine, ad un cervellotico calcolo ricorrendo alla formula «(M1-M2):(M1-M0)x100: secondo il regolamento 1799/2001, le clementine, specie di agrumi, si dividono in clementine senza semi, clementine (da 1 a 10 semi) e clementine con semi (più di 10 semi); il diametro minimo per i limoni e i mandarini è di 45 mm, 35 per le clementine e 53 per le arance; in una stessa confezione è tollerato un massimo 7 mm di scarto fra il limone più grosso e quello più piccolo; infine, un'arancia ogni 20 può essere avvizzita o presentare lievi lesioni superficiali; secondo il regolamento 1673/2004, i kiwi devono essere interi (ma senza peduncolo), sani (sono esclusi i prodotti affetti da marciume), sufficientemente sodi, non molli, non avvizziti, non impregnati d'acqua, ben formati (sono esclusi i frutti doppi o multipli). I kiwi sono classificati in tre categorie: categoria extra (il rapporto diametro minimo/diametro massimo misurato nella sezione normale dell'asse del frutto deve essere di almeno 0,8); categoria I (0,7) e categoria II nella quale sono ammessi difetti della buccia, quali piccole fenditure o scalfitture cicatrizzate purché la superficie complessiva non superi 2 cmq; secondo il regolamento 214/2004, il calibro delle ciliegie (determinato dal diametro massimo della sezione equatoriale) deve essere pari a 20 mm per la categoria Extra e 17 mm per le categorie I e II. Nella categoria Extra è tollerato un 2 per cento di frutti spaccati e/o verminati, nella categoria I il 4 per cento, così come nella categoria II, nella quale è inoltre ammesso un 20 per cento di ciliegie senza peduncolo, purché la buccia sia intatta e non ci sia una perdita rilevante di succo;
sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee vengono pubblicati, periodicamente, i regolamenti emanati dall'Unione europea;
tali regolamenti contengono rigide imposizioni che tendono a «disciplinare», uniformare, standardizzare tutte le materie ed i settori, economici, produttivi e commerciali, dei Paesi aderenti alla Comunità;
molti dei regolamenti emanati dall'Unione europea contengono rigide imposizioni anche per quanto riguarda la coltivazione, la produzione, la vendita ed il commercio di ortaggi, frutta e verdura;
è sufficiente leggere uno solo dei regolamenti Ue, a parere dell'interrogante, scritti in un linguaggio sovente incomprensibile ai più, per avere un'idea di come la Comunità arrivi ad imporre rigide regole anche sulla forma, la lunghezza, il colore, il sapore, l'aspetto, l'imballaggio, la disposizione di fagiolini, fragole, porri, melanzane, asparagi, cavolfiori, carciofi, meloni, peperoni, sedani, insalata, piselli, mele, pere, eccetera;
anche un convinto europeista com'è l'interrogante, pur non condividendo molte delle critiche, un po' improvvisate, all'Ue (dopo i referendum francese ed olandese) non può che prendere atto della necessità di «sburocratizzare» l'Ue attraverso provvedimenti «liberali» che favoriscano forme moderne di commercio e non controlli, assurdi e sovente impraticabili;
ad esempio, secondo il regolamento 1292/1981, le melanzane devono avere un diametro minimo di 40 mm per quelle lunghe e di 70 per quelle globose; una differenza fra la melanzana più piccola e quella più grossa in una stessa confezione non superiore a 20 mm per quelle lunghe, 25 per quelle globose; le melanzane di ultima categoria, infine, possono essere leggermente fibrose e presentare bruciature di sole e difetti cicratizzati della buccia per una superficie non eccedente i 3 cmq; secondo il regolamento 2213/1983, i bulbi delle cipolle devono essere praticamente privi di ciuffo radicale, privi di stelo vuoto e resistente, privi di rigonfiamenti causati da uno sviluppo vegetativo anormale e non germogliati; lo stesso delle cipolle deve essere ritorto e non superiore ai 4 cm di lunghezza; le cipolle possono essere presentate in strati ordinati nell'imballaggio, alla rinfusa, in trecce formate da non meno di 16 bulbi aventi stelo completamente a secco; le screpolature sono ammesse solo nelle tuniche esterne delle cipolle; secondo il regolamento 899/1987, le fragole devono avere un diametro minimo che oscilla fra i 15 e i 25 mm, mentre le fragole di bosco sono, per fortuna nostra, esenti da calibro; in una confezione possono essere presenti non più di una fragola guasta su 50, mentre per le fragole di terza categoria tale limite sale ad una fragola su 25; una fragola su 10 può essere priva del peduncolo ma deve possedere il calice; le fragole devono avere un aspetto brillante ed essere prive di terriccio, mentre quelle di qualità inferiore
secondo l'interrogante le misure contenute nei regolamenti europei sono eccessive ed asfissianti;
tali rigide imposizioni hanno alla fine l'unico risultato di burocratizzare eccessivamente settori produttivi e commerciali che necessiterebbero, al contrario, di procedure snelle e veloci anche nella classificazione per facilitarne la commercializzazione -:
se non ritengano opportuno attivarsi in sede europea affinché sia posto un freno (anche abrogando - almeno parzialmente - i regolamenti meno utili e meramente burocratici) alla eccessiva tendenza a «disciplinare», «uniformare» e «standardizzare» la vita economico-sociale dei Paesi aderenti all'Unione.
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