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PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, onorevole Pescante, ha facoltà di
MARIO PESCANTE, Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali. Signor Presidente, prima di rispondere all'interrogazione degli onorevoli Merlo e Nigra, mi corre l'obbligo di far rilevare che è trascorso molto tempo dal momento della presentazione dei quesiti posti dagli interroganti, il cui atto di sindacato ispettivo è datato 29 settembre 2004.
una serie di contatti con il CIO, il CONI, il TOROC e le autorità locali (regione, provincia e comune) al fine di trovare una soluzione alla crisi finanziaria ed organizzativa. Al termine delle consultazioni e dopo un approfondimento dei dati di bilancio, che avevano portato, tra l'altro, all'accertamento di un deficit finanziario del TOROC di circa 220 milioni di euro, l'11 novembre è stata convocata dal Presidente del Consiglio una riunione a Palazzo Chigi alla quale hanno preso parte il presidente del CIO, Jacques Rogge, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, unitamente alle dirigenze del CONI, del TOROC e ai rappresentanti degli enti locali piemontesi.
PRESIDENTE. L'onorevole Merlo ha facoltà di
GIORGIO MERLO. Signor Presidente, sono molto, molto grato al sottosegretario Pescante (lo dico a nome del gruppo della Margherita che ha presentato questa interrogazione), perché, dal settembre 2004, data di presentazione di questo atto di sindacato ispettivo, le cose sono radicalmente cambiate. Questa valutazione si basa su quattro elementi cui si è già fatto riferimento nella risposta.
dell'intera macchina olimpica fino ad allora condotta dai vertici del TOROC; tale riconoscimento giunge da tutta la comunità istituzionale piemontese e va dato atto al sottosegretario Pescante di essere riuscito ad introdurre una marcia più veloce nell'organizzazione dei giochi.
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
Si è ritenuto di rispondere solo ora, al termine di una serie di attività che - oggi possiamo dirlo con soddisfazione - hanno portato ad una positiva risoluzione delle varie problematiche sottoposte al Governo, al quale era stato chiesto di riferire sugli interventi da «mettere in campo» per la buona riuscita dell'appuntamento sportivo del 2006 e per evitare il protrarsi di una situazione organizzativa non più tollerabile.
L'interrogazione verteva principalmente su tre punti: incertezza finanziaria che «pesava come un macigno sull'intera organizzazione olimpica»; malfunzionamento della macchina organizzativa; incomunicabilità tra i soggetti interessati all'organizzazione dell'evento, sottolineata, in particolare, dalla polemica assenza del CONI durante la presentazione della mascotte dei giochi.
Gli argomenti segnalati all'epoca dagli onorevoli interroganti sono stati alla base delle stesse identiche preoccupazioni manifestate in diverse occasioni e in maniera allarmata dal CIO al punto di provocare l'intervento dello stesso presidente, dottor Jacques Rogge.
Occorre anche rilevare che la situazione denunciata dagli interroganti indubbiamente corrispondeva anche all'analisi effettuata dalle autorità sportive internazionali e nazionali e dal sottoscritto in qualità di sottosegretario del Ministero vigilante e membro del Comitato internazionale olimpico.
Alla luce di queste considerazioni, il Governo, nell'ottobre del 2004, ha incaricato il sottosegretario Pescante di attivare
Al termine della riunione si è stabilito di sottoscrivere un protocollo di intesa, nominando il sottosegretario Pescante a supervisore per l'organizzazione dei giochi olimpici di Torino 2006.
L'attività svolta dal supervisore, in accordo con il presidente del TOROC Castellani, gli organi collegiali del comitato organizzatore e le autorità locali e di intesa con il CONI, ha portato a: ridisegnare l'organigramma del management con la sostituzione, tra l'altro, del direttore generale e del vicedirettore; riallacciare contatti con il CIO e le autorità sportive nazionali, con le quali oggi l'intesa è perfetta; rimettere in moto la macchina organizzativa che attualmente ha raggiunto un eccellente grado di efficienza, così come rilevato dalla stessa commissione di controllo del CIO, riunitasi recentemente a Torino; varare un piano di comunicazione sia attivando un protocollo d'intesa con la RAI che intervenendo sui principali quotidiani nazionali; realizzare intese con i principali ministeri e strutture operative dello Stato interessati all'organizzazione dei giochi (Istruzione, Interni, Difesa, Protezione civile, eccetera); attuare il ripianamento del deficit (ridotto di 180 milioni di euro) mediante approvazione di due provvedimenti legislativi che hanno previsto un intervento straordinario di 130 milioni di euro (l'apporto finanziario per la restante cifra sarà assicurato da parte degli enti locali); attribuire poteri speciali al sindaco di Torino e al prefetto per i siti olimpici decentrati, al fine di consentire interventi da parte degli enti locali non permessi dall'attuale normativa; firmare un protocollo d'intesa tra TOROC e Sviluppo Italia per l'utilizzazione dei fondi assegnati dal Parlamento.
Desidero precisare, inoltre (anche se questo argomento non è ricompreso nell'interrogazione), che la situazione dell'impiantistica olimpica e delle infrastrutture ad essa collegate è ottimale. A otto mesi dall'inizio dei giochi, oltre l'85 per cento dei lavori sono stati già eseguiti. Gran parte degli impianti è stata collaudata con i test events organizzati durante la stagione invernale scorsa. L'esito ha corrisposto pienamente alle aspettative.
Tutto ciò, che grazie all'apporto delle imprese e delle maestranze impegnate sta contribuendo a dare all'estero un'immagine positiva del «sistema Italia», lo stiamo illustrando in un'apposita mostra sulle realizzazioni olimpiche che sarà presentata nelle principali capitali dei cinque continenti e che, in questi giorni, è visibile a Roma, presso la Galleria Alberto Sordi.
In conclusione, posso assicurare agli interroganti che la situazione oggi è decisamente migliorata. La preoccupazione da loro segnalata ha trovato risposte adeguate e ci si sta avviando ad ospitare un evento che Torino, il Piemonte ed il nostro paese sapranno organizzare secondo le attese degli sportivi di tutto il mondo.
In primo luogo, con l'insediamento del sottosegretario Pescante abbiamo registrato un'inversione di rotta nella gestione
Secondo elemento, la sinergia istituzionale - uno degli obiettivi principali cui l'intera comunità istituzionale piemontese era sempre stata particolarmente attenta - è stata confermata e rafforzata in quest'ultimo anno, dopo la nomina del sottosegretario Pescante a capo del comitato. L'azione intrapresa dal sottosegretario, di comune accordo con comune, provincia, regione e vertici del TOROC, ha contribuito a rasserenare un clima particolarmente teso, introducendo peraltro un elemento di continuità e di efficienza mai sperimentato in modo così forte fino a quel momento.
Terzo elemento positivo, già ricordato nella risposta, riguarda la promozione mediatica dell'evento olimpico, cui si accenna nell'interrogazione; fino alla metà dello scorso anno, lo stesso servizio pubblico era latitante sul versante della promozione delle olimpiadi di Torino 2006. Ebbene, anche sotto tale riguardo, l'azione del sottosegretario Pescante è stata efficace, portando la RAI a rendersi conto dell'importanza dell'evento, che, attirando un miliardo di spettatori al giorno per 15 giorni, doveva essere adeguatamente considerato.
Quanto al capitolo risorse, il problema è stato in parte risolto con l'azione del Governo e di comune accordo con gli enti locali; l'unico elemento che voglio sottoporre all'attenzione del sottosegretario Pescante in conclusione è il seguente. Mi rendo conto che le infrastrutture viarie stanno procedendo molto bene, nel rispetto del programma stabilito; analogo discorso deve farsi per gli impianti sportivi. Abbiamo però bisogno, sottosegretario, di un ultimo intervento per evitare che l'ente provincia ed i comuni olimpici - rimane fuori soltanto Pinerolo (gli altri, infatti, sono sotto i 5 mila abitanti) - subiscano le «forche caudine» del patto di stabilità interno; ciò ci permetterebbe di disporre con maggiore efficienza di risorse già esistenti, ma che non possono essere spese e permetterebbe di completare una serie di lavori necessari e funzionali per il raggiungimento del traguardo delle olimpiadi di Torino 2006.
Comunque, a nome del gruppo della Margherita, debbo rivolgere un ringraziamento sostanziale, e non solo formale, al sottosegretario Pescante per l'azione sin qui intrapresa - sicuramente a vantaggio di Torino e di tutto il nostro paese - per la realizzazione dei giochi olimpici.
Sospendo la seduta fino alle 15.