Allegato B
Seduta n. 627 del 17/5/2005


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LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazioni a risposta orale:

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
come si evince da un articolo a firma di Lucia Licciardi, pubblicato su Il Mattino, in data 10 aprile 2005, la Ims, industria metalmeccanica della provincia di Avellino, versa in grave difficoltà, anche a causa della crisi di comparto;
su 135 addetti, per ben 38 di loro è stata presentata la richiesta di mobilità;
la grave crisi occupazionale, della provincia e del settore, attualmente esistente non facilita la situazione e ciò significa che, difficilmente, i lavoratori in mobilità potranno riprendere il loro lavoro -:
cosa intenda fare il Ministro per evitare ulteriori danni ai lavoratori;
se intenda convocare un altro tavolo, presso il ministero, con imprenditori e sindacati onde addivenire ad una soluzione definitiva e positiva per i lavoratori.
(3-04538)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
come si evince da un articolo a firma di Lucia Licciardi, pubblicato su Il Mattino, in data 10 aprile 2005, la Iribus Iveco, industria metalmeccanica della provincia di Avellino, versa in grave difficoltà, anche a causa della crisi di comparto;
su 1.200 addetti, per ben 193 sono stati messi in mobilità;
la grave crisi occupazionale, della provincia e del settore, attualmente esistente non facilita la situazione e ciò significa che, difficilmente, i lavoratori in mobilità potranno riprendere il loro lavoro -:
cosa intenda fare il Ministro per evitare ulteriori danni ai lavoratori;
se intenda convocare un altro tavolo, presso il ministero, con imprenditori e sindacati onde addivenire ad una soluzione definitiva e positiva per i lavoratori.
(3-04539)


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PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
come si evince da un articolo a firma di Lucia Licciardi, pubblicato su Il Mattino, in data 10 aprile 2005, la Etheco, azienda metalmeccanica della provincia di Salerno, versa in grave difficoltà, anche a causa della crisi di comparto;
l'industria di cui sopra rischia il fallimento e la situazione che si prospetta per 130 addetti è la mobilità;
la grave crisi occupazionale, della provincia e del settore, attualmente esistente non facilita la situazione e ciò significa che, difficilmente, i lavoratori in mobilità potranno riprendere il loro lavoro -:
cosa intenda fare il Ministro per evitare ulteriori danni ai lavoratori;
se intenda convocare un altro tavolo, presso il ministero, con imprenditori e sindacati onde addivenire ad una soluzione definitiva e positiva per i lavoratori.
(3-04540)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
come si evince da un articolo a firma di Lucia Licciardi, pubblicato su Il Mattino, in data 10 aprile 2005, l'Alcatel, azienda metalmeccanica della provincia di Salerno, versa in grave difficoltà, anche a causa della crisi di comparto;
su 350 addetti, ben 45 sono in mobilità;
la grave crisi occupazionale, della provincia e del settore, attualmente esistente non facilita la situazione e ciò significa che, difficilmente, i lavoratori in mobilità potranno riprendere il loro lavoro -:
cosa intenda fare il Ministro per evitare ulteriori danni ai lavoratori;
se intenda convocare un altro tavolo, presso il ministero, con imprenditori e sindacati onde addivenire ad una soluzione definitiva e positiva per i lavoratori.
(3-04541)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
come si evince da un articolo a firma di Lucia Licciardi, pubblicato su Il Mattino, in data 10 aprile 2005, la Finmek, azienda metalmeccanica della provincia di Salerno, versa in grave difficoltà, anche a causa della crisi di comparto;
l'azienda di cui sopra impiega 300 addetti e per ben 100 di loro c'è il pericolo della cassa integrazione;
la grave crisi occupazionale, della provincia e del settore, attualmente esistente non facilita la situazione e ciò significa che il futuro dei lavoratori campani si colloca all'interno di un quadro scoraggiante -:
cosa intenda fare il Ministro per evitare ulteriori danni ai lavoratori;
se intenda convocare un altro tavolo, presso il ministero, con imprenditori e sindacati onde addivenire ad una soluzione definitiva e positiva per i lavoratori.
(3-04542)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
come si evince da un articolo a firma di Lucia Licciardi, pubblicato su Il Mattino, in data 10 aprile 2005, la Bulloneria meridionale, industria metalmeccanica della provincia di Avellino, versa in grave difficoltà, anche a causa della crisi di comparto;
l'industria di cui sopra rischia il fallimento e la situazione che si prospetta per i 160 addetti è la cassa integrazione;


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la grave crisi occupazionale, della provincia e del settore, attualmente esistente non facilita la situazione e ciò significa che il futuro dei lavoratori campani si colloca all'interno di un quadro scoraggiante -:
cosa intenda fare il Ministro per evitare ulteriori danni ai lavoratori;
se intenda convocare un altro tavolo, presso il ministero, con imprenditori e sindacati onde addivenire ad una soluzione definitiva e positiva per i lavoratori.
(3-04544)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
come si evince da un articolo a firma di Lucia Licciardi, pubblicato su Il Mattino, in data 10 aprile 2005, la Esi Sud, industria metalmeccanica della provincia di Avellino, versa in grave difficoltà, anche a causa della crisi di comparto;
l'industria di cui sopra si trova in una situazione di pre-fallimento e che su 80 dipendenti, 60 sono in mobilità;
la grave crisi occupazionale, della provincia e del settore, attualmente esistente non facilita la situazione e ciò significa che, difficilmente, i lavoratori in mobilità potranno riprendere il loro lavoro -:
cosa intenda fare il Ministro per evitare ulteriori danni ai lavoratori;
se intenda convocare un altro tavolo, presso il ministero, con imprenditori e sindacati onde addivenire ad una soluzione definitiva e positiva per i lavoratori.
(3-04545)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
come si evince da un articolo a firma di Lucia Licciardi, pubblicato su Il Mattino, in data 10 aprile 2005, la Prometal, industria metalmeccanica della provincia di Avellino, versa in grave difficoltà, anche a causa della crisi di comparto;
l'azienda di cui sopra impiega 38 persone che rischiano la mobilità per cessazione dell'attività;
la grave crisi occupazionale, della provincia e del settore, attualmente esistente non facilita la situazione e ciò significa che, difficilmente, i lavoratori in mobilità potranno riprendere il loro lavoro -:
cosa intenda fare il Ministro per evitare ulteriori danni ai lavoratori;
se intenda convocare un altro tavolo, presso il ministero, con imprenditori e sindacati onde addivenire ad una soluzione definitiva e positiva per i lavoratori.
(3-04547)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
come si evince da un articolo a firma di Lucia Licciardi, pubblicato su Il Mattino, in data 10 aprile 2005, la Decalift, industria metalmeccanica della provincia di Benevento, versa in grave difficoltà, anche a causa della crisi di comparto;
l'azienda di cui sopra impiega 20 persone che rischiano la mobilità per cessazione dell'attività;
la grave crisi occupazionale, della provincia e del settore, attualmente esistente non facilita la situazione e ciò significa che, difficilmente, i lavoratori in mobilità potranno riprendere il loro lavoro -:
cosa intenda fare il Ministro per evitare ulteriori danni ai lavoratori;
se intenda convocare un altro tavolo, presso il ministero, con imprenditori e sindacati onde addivenire ad una soluzione definitiva e positiva per i lavoratori.
(3-04548)


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PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
come si evince da un articolo a firma di Lucia Licciardi, pubblicato su Il Mattino, in data 10 aprile 2005, la Tecnopanel, industria metalmeccanica della provincia di Benevento, versa in grave difficoltà, anche a causa della crisi di comparto;
l'azienda di cui sopra impiega 20 persone che rischiano la mobilità per cessazione dell'attività;
la grave crisi occupazionale, della provincia e del settore, attualmente esistente non facilita la situazione e ciò significa che, difficilmente, i lavoratori in mobilità potranno riprendere il loro lavoro -:
cosa intenda fare il Ministro per evitare ulteriori danni ai lavoratori;
se intenda convocare un altro tavolo, presso il ministero, con imprenditori e sindacati onde addivenire ad una soluzione definitiva e positiva per i lavoratori.
(3-04549)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
come si evince da un articolo a firma di Lucia Licciardi, pubblicato su Il Mattino, in data 10 aprile 2005, la Acs, industria metalmeccanica della provincia di Benevento, versa in grave difficoltà, anche a causa della crisi di comparto;
l'azienda di cui sopra impiega 200 addetti di cui 35 rischiano la cassa integrazione;
la grave crisi occupazionale, della provincia e del settore, attualmente esistente non facilita la situazione e ciò significa che il futuro dei lavoratori campani si colloca all'interno di un quadro scoraggiante -:
cosa intenda fare il Ministro per evitare ulteriori danni ai lavoratori;
se intenda convocare un altro tavolo, presso il ministero, con imprenditori e sindacati onde addivenire ad una soluzione definitiva e positiva per i lavoratori.
(3-04550)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
come si evince da un articolo a firma di Lucia Licciardi, pubblicato su Il Mattino, in data 10 aprile 2005, la Ilm, industria metalmeccanica della provincia di Benevento, versa in grave difficoltà, anche a causa della crisi di comparto;
l'azienda di cui sopra impiega 20 persone il cui futuro lavorativo non è dei migliori poiché la stessa sta per avere un nuovo proprietario con conseguente trasferimento ad Arzano;
la grave crisi occupazionale, della provincia e del settore, attualmente esistente non facilita la situazione e ciò significa che, difficilmente, i lavoratori potranno trovare altra occupazione -:
cosa intenda fare il Ministro per evitare ulteriori danni ai lavoratori;
se intenda convocare un altro tavolo, presso il ministero, con imprenditori e sindacati onde addivenire ad una soluzione definitiva e positiva per i lavoratori.
(3-04551)

Interrogazioni a risposta scritta:

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il C.A.F. Confartigianato Friuli Venezia Giulia s.r.l., presente nella regione Friuli Venezia Giulia, provincia di Trieste, svolge il servizio di assistenza fiscale per i cittadini;
per espletare il servizio di cui sopra occorrono diversi dipendenti distribuiti tra le varie sedi esistenti -:
quanti dipendenti impiega il Caf summenzionato;


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quanto è stato pagato per gli anni 2001, 2002, 2003, 2004 e se vi sono stati altri contributi;
a quanto ammonta il numero delle pratiche eseguite;
se vi è del contenzioso in atto ed eventualmente quanto e nei confronti di chi;
quante sono le sedi di cui dispone il Caf di cui sopra.
(4-14474)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
l'Api Servizi s.r.l. - Centro Assistenza Fiscale per le Imprese, presente nella regione Friuli Venezia Giulia, provincia di Udine, svolge il servizio di assistenza fiscale per i cittadini;
per espletare il servizio di cui sopra occorrono diversi dipendenti distribuiti tra le varie sedi esistenti -:
quanti dipendenti impiega il Caf summenzionato;
quanto è stato pagato per gli anni 2001, 2002, 2003, 2004 e se vi sono stati altri contributi;
a quanto ammonta il numero delle pratiche eseguite;
se vi è del contenzioso in atto ed eventualmente quanto e nei confronti di chi;
quante sono le sedi di cui dispone il Caf di cui sopra.
(4-14475)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il Centro Autorizzato di Assistenza Fiscale Acai Impresa s.r.l., presente nella regione Lazio, provincia di Roma, svolge il servizio di assistenza fiscale per i cittadini;
per espletare il servizio di cui sopra occorrono diversi dipendenti distribuiti tra le varie sedi esistenti -:
quanti dipendenti impiega il Caf summenzionato;
quanto è stato pagato per gli anni 2001, 2002, 2003, 2004 e se vi sono stati altri contributi;
a quanto ammonta il numero delle pratiche eseguite;
se vi è del contenzioso in atto ed eventualmente quanto e nei confronti di chi;
quante sono le sedi di cui dispone il Caf di cui sopra.
(4-14476)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il Centro di Assistenza Fiscale CNA CAF Lazio s.r.l., presente nella regione Lazio, provincia di Roma, svolge il servizio di assistenza fiscale per i cittadini;
per espletare il servizio di cui sopra occorrono diversi dipendenti distribuiti tra le varie sedi esistenti -:
quanti dipendenti impiega il Caf summenzionato;
quanto è stato pagato per gli anni 2001, 2002, 2003, 2004 e se vi sono stati altri contributi;
a quanto ammonta il numero delle pratiche eseguite;
se vi è del contenzioso in atto ed eventualmente quanto e nei confronti di chi;
quante sono le sedi di cui dispone il Caf di cui sopra.
(4-14477)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
la Federpesca Servizi C.A.A.F. Imprese s.r.l., presente nella regione Lazio,


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provincia di Roma, svolge il servizio di assistenza fiscale per i cittadini;
per espletare il servizio di cui sopra occorrono diversi dipendenti distribuiti tra le varie sedi esistenti -:
quanti dipendenti impiega il Caf summenzionato;
quanto è stato pagato per gli anni 2001, 2002, 2003, 2004 e se vi sono stati altri contributi;
a quanto ammonta il numero delle pratiche eseguite;
se vi è del contenzioso in atto ed eventualmente quanto e nei confronti di chi;
quante sono le sedi di cui dispone il Caf di cui sopra.
(4-14478)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il CAF Ila s.r.l., presente nella regione Lazio, provincia di Roma, svolge il servizio di assistenza fiscale per i cittadini;
per espletare il servizio di cui sopra occorrono diversi dipendenti distribuiti tra le varie sedi esistenti -:
quanti dipendenti impiega il Caf summenzionato;
quanto è stato pagato per gli anni 2001, 2002, 2003, 2004 e se vi sono stati altri contributi;
a quanto ammonta il numero delle pratiche eseguite;
se vi è del contenzioso in atto ed eventualmente quanto e nei confronti di chi;
quante sono le sedi di cui dispone il Caf di cui sopra.
(4-14479)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il CAF Imprese Confagricoltura s.r.l., presente nella regione Lazio, provincia di Roma, svolge il servizio di assistenza fiscale per i cittadini;
per espletare il servizio di cui sopra occorrono diversi dipendenti distribuiti tra le varie sedi esistenti -:
quanti dipendenti impiega il Caf summenzionato;
quanto è stato pagato per gli anni 2001, 2002, 2003, 2004 e se vi sono stati altri contributi;
a quanto ammonta il numero delle pratiche eseguite;
se vi è del contenzioso in atto ed eventualmente quanto e nei confronti di chi;
quante sono le sedi di cui dispone il Caf di cui sopra.
(4-14480)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il Caa-caf Uimec s.r.l., presente nella regione Lazio, provincia di Roma, svolge il servizio di assistenza fiscale per i cittadini;
per espletare il servizio di cui sopra occorrono diversi dipendenti distribuiti tra le varie sedi esistenti -:
quanti dipendenti impiega il Caf summenzionato;
quanto è stato pagato per gli anni 2001, 2002, 2003, 2004 e se vi sono stati altri contributi;
a quanto ammonta il numero delle pratiche eseguite;
se vi è del contenzioso in atto ed eventualmente quanto e nei confronti di chi;
quante sono le sedi di cui dispone il Caf di cui sopra.
(4-14481)


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PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il Cia Imprese s.r.l. - Centro di Assistenza Fiscale, presente nella regione Lazio, provincia di Roma, svolge il servizio di assistenza fiscale per i cittadini;
per espletare il servizio di cui sopra occorrono diversi dipendenti distribuiti tra le varie sedi esistenti -:
quanti dipendenti impiega il Caf summenzionato;
quanto è stato pagato per gli anni 2001, 2002, 2003, 2004 e se vi sono stati altri contributi;
a quanto ammonta il numero delle pratiche eseguite;
se vi è del contenzioso in atto ed eventualmente quanto e nei confronti di chi;
quante sono le sedi di cui dispone il Caf di cui sopra.
(4-14482)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il Centro di Assistenza per le Imprese Coldiretti Toscana Lazio s.r.l., presente nella regione Lazio, provincia di Roma, svolge il servizio di assistenza fiscale per i cittadini;
per espletare il servizio di cui sopra occorrono diversi dipendenti distribuiti tra le varie sedi esistenti -:
quanti dipendenti impiega il Caf summenzionato;
quanto è stato pagato per gli anni 2001, 2002, 2003, 2004 e se vi sono stati altri contributi;
a quanto ammonta il numero delle pratiche eseguite;
se vi è del contenzioso in atto ed eventualmente quanto e nei confronti di chi;
quante sono le sedi di cui dispone il Caf di cui sopra.
(4-14483)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
i Servizi Amministrativi e Fiscali s.r.l., presente nella regione Lazio, provincia di Roma, svolge il servizio di assistenza fiscale per i cittadini;
per espletare il servizio di cui sopra occorrono diversi dipendenti distribuiti tra le varie sedi esistenti -:
quanti dipendenti impiega il Caf summenzionato;
quanto è stato pagato per gli anni 2001, 2002, 2003, 2004 e se vi sono stati altri contributi;
a quanto ammonta il numero delle pratiche eseguite;
se vi è del contenzioso in atto ed eventualmente quanto e nei confronti di chi;
quante sono le sedi di cui dispone il Caf di cui sopra.
(4-14484)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il CAF Imprese Roma s.r.l., presente nella regione Lazio, provincia di Roma, svolge il servizio di assistenza fiscale per i cittadini;
per espletare il servizio di cui sopra occorrono diversi dipendenti distribuiti tra le varie sedi esistenti -:
quanti dipendenti impiega il Caf summenzionato;
quanto è stato pagato per gli anni 2001, 2002, 2003, 2004 e se vi sono stati altri contributi;
a quanto ammonta il numero delle pratiche eseguite;


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se vi è del contenzioso in atto ed eventualmente quanto e nei confronti di chi;
quante sono le sedi di cui dispone il Caf di cui sopra.
(4-14485)

DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
l'area piemontese da tempo, ormai, soffre di una condizione economica decisamente difficoltosa, anche in ragione della crisi Fiat che ha diffuso presso le numerosissime imprese dell'indotto le ragioni di recessione;
in ogni caso, anche nelle aree non direttamente interessate dalla crisi Fiat, è intervenuto il senso di uno smarrimento imprenditoriale che ha generato pessimismo circa il futuro e dunque grande prudenza negli investimenti imprenditoriali che dunque ristagnano preoccupantemente;
anche gli altri settori manifatturieri locali sembrano non essere in un periodo di sviluppo economico, con conseguenti preoccupazioni sul piano occupazionale;
è necessario pertanto seguire i dati dell'ultimo quinquennio per comprendere quale sia la condizione delle province piemontesi;
fra esse, l'Alessandrino accusa, come le altre province, i segni evidenti di una crisi che coinvolge una struttura produttiva ricca di piccole e medie imprese, nell'ambito di una provincia che conta aree di assoluta eccellenza e specializzazione (come l'area di Valenza per l'artigianato orafo) oltre ad un tessuto produttivo di grande rilievo;
il grande contributo da sempre offerto dall'economia alessandrina al «made in Italy» è meritevole di attenta valutazione ai fini di una corretta comprensione dei fenomeni economico-produttivi che vi si susseguono;
pur considerando la solidità strutturale dell'economia dell'Alessandrino, consolidatasi nei decenni e propagatrice di occupazione e di ricchezza in tutta la Provincia, molte imprese, dei settori più svariati, purtroppo, continuano ad accusare serie difficoltà, con serie ripercussioni sul piano dell'occupazione -:
ai fini di comprendere esattamente i dati quanti-qualitativi del fenomeno, quali siano i dati occupazionali dell'ultimo quinquennio nell'area della Provincia di Alessandria, e quanti siano i lavoratori che hanno usufruito della cassa integrazione e degli altri ammortizzatori sociali, nonché per sapere in quali settori produttivi.
(4-14486)

DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
l'area piemontese da tempo, ormai, soffre di una condizione economica decisamente difficoltosa, anche in ragione della crisi Fiat che ha diffuso presso le numerosissime imprese dell'indotto le ragioni di recessione;
in ogni caso, anche nelle aree non direttamente interessate dalla crisi Fiat, è intervenuto il senso di uno smarrimento imprenditoriale che ha generato pessimismo circa il futuro e dunque grande prudenza negli investimenti imprenditoriali che dunque ristagnano preoccupantemente;
anche gli altri settori manifatturieri locali sembrano non essere in un periodo di sviluppo economico, con conseguenti preoccupazioni sul piano occupazionale;
è necessario pertanto seguire i dati dell'ultimo quinquennio per comprendere quale sia la condizione delle province piemontesi;
fra esse, l'Astigiano accusa, come le altre province, i segni evidenti di una crisi che coinvolge una struttura produttiva ricca di piccole e medie imprese, nell'ambito di una provincia con un territorio di


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tutto rispetto e con una economia estremamente ricca e variegata, sia nei settori manifatturieri-industriali sia nei settori commerciali sia, infine nel settore agricolo e vitivinicolo in particolare;
il grande contributo da sempre offerto dall'economia astigiana al «made in Italy» agroalimentare è meritevole di particolare attenzione laddove il momento non appaia particolarmente brillante pur se per una serie di eventi internazionali non addebitabili all'imprenditoria locale;
pur considerando la solidità strutturale dell'economia dell'Astigiano, consolidatasi nei decenni e propagatrice di occupazione e di ricchezza in tutta la Provincia, molte imprese, dei settori più svariati, purtroppo, continuano ad accusare serie difficoltà, con serie ripercussioni sul piano dell'occupazione -:
ai fini di comprendere esattamente i dati quanti-qualitativi del fenomeno, quali siano i dati occupazionali dell'ultimo quinquennio nell'area della Provincia di Asti, e quanti siano i lavoratori che hanno usufruito della cassa integrazione e degli altri ammortizzatori sociali, nonché per sapere in quali settori produttivi.
(4-14487)

DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
l'area piemontese da tempo, ormai, soffre di una condizione economica decisamente difficoltosa, anche in ragione della crisi Fiat che ha diffuso presso le numerosissime imprese dell'indotto le ragioni di recessione;
in ogni caso, anche nelle aree non direttamente interessate dalla crisi Fiat, è intervenuto il senso di uno smarrimento imprenditoriale che ha generato pessimismo circa il futuro e dunque grande prudenza negli investimenti imprenditoriali che dunque ristagnano preoccupantemente;
anche gli altri settori manifatturieri locali sembrano non essere in un periodo di sviluppo economico, con conseguenti preoccupazioni sul piano occupazionale;
è necessario pertanto seguire i dati dell'ultimo quinquennio per comprendere quale sia la condizione delle province piemontesi;
fra esse, il Cuneese accusa, come le altre province, i segni evidenti di una crisi che coinvolge una struttura produttiva ricca di piccole e medie imprese, nell'ambito della provincia con il territorio più grande e con una economia estremamente ricca e variegata, sia nei settori manifatturieri-industriali sia nei settori commerciali sia, infine nel settore agricolo;
pur considerando la solidità strutturale dell'economia del cuneese, molte imprese, dei settori più svariati, purtroppo, continuano a chiudere i battenti, con serie ripercussioni sul piano dell'occupazione -:
ai fini di comprendere esattamente i dati quanti-qualitativi del fenomeno, quali siano i dati occupazionali dell'ultimo quinquennio nell'area della Provincia di Cuneo, e quanti siano i lavoratori che hanno usufruito della cassa integrazione e degli altri ammortizzatori sociali.
(4-14488)

DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
l'area piemontese da tempo, ormai, soffre di una condizione economica decisamente difficoltosa, anche in ragione della crisi Fiat che ha diffuso presso le numerosissime imprese dell'indotto le ragioni di recessione;
in ogni caso, anche nelle aree non direttamente interessate dalla crisi Fiat, è intervenuto il senso di uno smarrimento imprenditoriale che ha generato pessimismo circa il futuro e dunque grande prudenza negli investimenti imprenditoriali che dunque ristagnano preoccupantemente;
anche gli altri settori manifatturieri locali sembrano non essere in un periodo


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di sviluppo economico, con conseguenti preoccupazioni sul piano occupazionale;
è necessario pertanto seguire i dati dell'ultimo quinquennio per comprendere quale sia la condizione delle province piemontesi;
fra esse, il Vercellese accusa, come le altre province, i segni evidenti di una crisi che coinvolge una struttura produttiva ricca di piccole e medie imprese, con forte propensione all'esportazione e con le difficoltà derivanti dalla ipervalutazione dell'euro e dalla concorrenza dei paesi asiatici, soprattutto nel settore del riso, colpito dalle importazioni thailandesi, mentre la zona nord (Valsesia) risente della crisi tessile che ha colpito Biellese e, appunto, Valsesia, e di altri settori produttivi;
molte imprese, dei settori più svariati, purtroppo, continuano a chiudere i battenti, con serie ripercussioni sul piano dell'occupazione -:
quali siano i dati occupazionali dell'ultimo quinquennio nell'area della Provincia di Vercelli, e quanti siano i lavoratori che hanno usufruito della cassa integrazione e degli altri ammortizzatori sociali.
(4-14489)

DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
l'area piemontese da tempo, ormai, soffre di una condizione economica decisamente difficoltosa, anche in ragione della crisi Fiat che ha diffuso presso le numerosissime imprese dell'indotto le ragioni di recessione;
anche gli altri settori manifatturieri locali sembrano non essere in un periodo di sviluppo economico, con conseguenti preoccupazioni sul piano occupazionale;
è necessario pertanto seguire i dati dell'ultimo quinquennio per comprendere quale sia la condizione delle province piemontesi;
fra esse, il Biellese accusa una pesantissima crisi determinata dalla spietata concorrenza cinese e dalla difficoltà di realizzare finalmente, ed in maniera definitiva, il cosiddetto made in;
molte imprese tessili, purtroppo, continuano a chiudere i battenti -:
quali siano i dati occupazionali dell'ultimo quinquennio nell'area della provincia di Biella, e quanti siano i lavoratori che hanno usufruito della cassa integrazione e degli altri ammortizzatori sociali.
(4-14490)

DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
l'area piemontese da tempo, ormai, soffre di una condizione economica decisamente difficoltosa, anche in ragione della crisi Fiat che ha diffuso presso le numerosissime imprese dell'indotto le ragioni di recessione;
anche gli altri settori manifatturieri locali sembrano non essere in un periodo di sviluppo economico, con conseguenti preoccupazioni sul piano occupazionale;
è necessario pertanto seguire i dati dell'ultimo quinquennio per comprendere quale sia la condizione delle province piemontesi;
fra esse, il Novarese accusa, come le altre province, i segni evidenti di una crisi che coinvolge una struttura produttiva ricca di piccole e medie imprese, con forte propensione all'esportazione e con le difficoltà derivanti dalla ipervalutazione dell'euro e dalla concorrenza dei paesi asiatici;
molte imprese, dei settori più svariati, purtroppo, continuano a chiudere i battenti -:
quali siano i dati occupazionali dell'ultimo quinquennio nell'area della provincia di Novara, e quanti siano i lavoratori


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che hanno usufruito della cassa integrazione e degli altri ammortizzatori sociali.
(4-14491)

DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
l'area piemontese da tempo, ormai, soffre di una condizione economica decisamente difficoltosa, anche in ragione della crisi Fiat che ha diffuso presso le numerosissime imprese dell'indotto le ragioni di recessione;
in ogni caso, anche nelle aree non direttamente interessate dalla crisi Fiat, è intervenuto il senso di uno smarrimento imprenditoriale che ha generato pessimismo circa il futuro e dunque grande prudenza negli investimenti imprenditoriali che dunque ristagnano preoccupantemente;
anche gli altri settori manifatturieri locali sembrano non essere in un periodo di sviluppo economico, con conseguenti preoccupazioni sul piano occupazionale;
è necessario pertanto seguire i dati dell'ultimo quinquennio per comprendere quale sia la condizione delle province piemontesi;
fra esse, il Torinese, ovviamente, accusa la crisi più grave proprio in ragione delle incertezze legate al futuro dell'industria automobilistica, che da sempre ha la sua «capitale» nel capoluogo regionale;
molte imprese, dei settori più svariati, purtroppo, continuano a chiudere i battenti, con serie ripercussioni sul piano dell'occupazione -:
quali siano i dati occupazionali dell'ultimo quinquennio nell'area della Provincia di Torino, e quanti siano i lavoratori che hanno usufruito della cassa integrazione e degli altri ammortizzatori sociali;
quali iniziative siano già state assunte o si intendano assumere per tentare di salvare dal collasso l'intero territorio della Provincia di Torino.
(4-14492)

CARBONELLA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
in qualità di Presidente Provinciale dell'Associazione Naz.le Mutilati ed Invalidi Civili della Provincia di Brindisi, il dottor Carmelo Palazzo ha legittimamente e meritoriamente denunciato una serie di violazioni inerenti l'applicazione dell'articolo 9 della legge n. 68/99;
le violazioni riguardano le norme per il diritto al lavoro dei disabili, costantemente disattese da parte di aziende e società sia pubbliche che private;
la situazione di grave crisi economica che caratterizza la realtà brindisina non offre grandi spiragli occupazionali;
ancor più difficoltosa e drammatica risulta essere, per una comprensibile infinità di motivi, la condizione di coloro che fanno parte delle categorie cosiddette «protette»;
le denunce avanzate dal dottor Palazzo risultano sufficientemente circostanziate perché basate su elementi ufficiali forniti dagli uffici preposti;
tali elementi confermano infatti, la esistenza di numerose vacanze di posti per le categorie protette in molte aziende ed enti della provincia di Brindisi -:
di quali informazioni disponga il ministro interrogato con riferimento al collocamento dei disabili nell'ambito della provincia brindisina.
(4-14511)

ALFONSO GIANNI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
in seguito alla rottura delle trattative in corso tra gli autotrasportatori della Fiat di Melfi e i committenti, gli autisti delle bisarche sono scesi in sciopero dallo scorso 26 aprile per chiedere una revisione delle tariffe;
ieri si è tenuto un incontro tra le parti, a Roma che non è stato risolutivo;


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la Fiat ha deciso di bloccare dalle ore 22,00 del 13 maggio 2005 la produzione dello stabilimento di Melfi e chiederà la cassa integrazione per i circa 5000 operai che vi lavorano;
il blocco della produzione è annunciato a partire da lunedì 16 maggio anche per lo stabilimento Iveco di Suzara che vedrà ridotta la sua attività produttiva da due turni di lavoro a uno;
per quanto riguarda gli altri stabilimenti l'azienda stà valutando ulteriori conseguenze -:
come intenda il Ministro intervenire per derimere una situazione di stallo intervenuta tra gli autotrasportatori e i committenti;
cosa il Ministro interrogato intenda fare visto il protrarsi di una situazione insostenibile da parte dei lavoratori degli stabilimenti in questione e dei loro familiari.
(4-14513)