Allegato B
Seduta n. 619 del 3/5/2005


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LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:
XI Commissione:

DELBONO e RUTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
al fine di incentivare la globale ripresa economica e produttiva delle zone colpite dal terremoto del 31 ottobre 2002 nella provincia di Campobasso, l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3344 del 19 marzo 2004 ha prorogato fino al 31 dicembre 2005 la sospensione dei termini relativi ai versamenti contributivi e dei termini per l'effettuazione degli adempimenti connessi, sospensione già disposta dalle ordinanze del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3253 del 29 novembre 2002, n. 3279 del 10 aprile 2003 e n. 3300 dell'11 luglio 2003;
a causa di alcune iniziali incertezze emerse in sede di applicazione delle ordinanze, di cui sopra, molte aziende non hanno potuto fruire della sospensione dei termini per il periodo in esse previsto;
nei confronti dei lavoratori autonomi non vige il principio dell'automaticità delle prestazioni che consentirebbe al lavoratore il diritto alla tutela previdenziale anche in difetto del pagamento del contributo assicurativo, pertanto i lavoratori autonomi residenti ed operanti nel territorio interessato dagli eventi sismici subiscono notevoli danni socio-economici in considerazione del fatto che non potranno utilizzare i contributi, non versati per effetto della sospensione, né in corso di espletamento della loro attività in quanto non si vedono riconosciute alcune prestazioni previdenziali come la maternità, malattia o cure termali, né ai fini pensionistici poiché anche se in possesso del requisito anagrafico previsto dalla disciplina vigente, tali lavoratori sono costretti a versare i contributi sospesi, in un'unica soluzione per il raggiungimento dell'ulteriore necessario requisito contributivo;
i lavoratori dipendenti che cessano il rapporto di lavoro per dimissioni o licenziamento si vedono trattenere dal datore di lavoro in un'unica soluzione la quota a loro carico riferita ai contributi sospesi direttamente sul trattamento di fine rapporto: viene in questo modo meno la natura di «beneficio» della sospensione; come accaduto, tra gli altri, ad oltre cento dipendenti della Fiat «Stabilimento di Termoli (Campobasso) creando non un vantaggio ma una imprevista ed in molti casi insostenibile situazione di difficoltà finanziaria;
al fine di porre rimedio al vuoto contributivo venutosi a determinare nelle posizioni assicurative di tutti i lavoratori che in virtù delle ordinanze hanno sospeso i versamenti in ragione del particolare stato di bisogno e che per effetto della legislazione previdenziale sono rimasti esclusi dai benefici cui i versamenti contributivi danno diritto sia finché dura la sospensione o al termine dell'attività (per i lavoratori autonomi) sia in caso di cessazione di attività (per i lavoratori dipendenti) è necessario ed urgente o adottare un provvedimento ad hoc che consenta una soluzione volta a risolvere tutte le problematiche applicative delle richiamate ordinanze, o dare disposizione agli istituti previdenziali affinché applichino la normativa vigente senza indugio, sbloccando ed evitando situazioni che hanno il sapore della provocazione, per quanti dopo aver subito gli effetti devastanti di calamità naturali oggi sono destinatari di una beffa perché costretti a restituire prima del 31 dicembre 2005 la somma non versata ed anche in un'unica soluzione e non in oltre 304 rate -:
quali opportuni provvedimenti intenda immediatamente il Governo adottare


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al fine di prevedere la possibilità per i lavoratori dipendenti cessati dal rapporto di lavoro, cui si applica la sospensione contributiva prevista dalle ordinanze di cui sopra, di versare la quota a loro carico in maniera diretta e rateizzata e al fine di prevedere una deroga al principio di «non automaticità» delle prestazioni per i lavoratori autonomi in modo che i contributi dovuti e non versati per effetto della sospensione siano utilizzabili ai fini delle prestazioni previdenziali sia nel corso dell'espletamento della loro attività sia ai fini pensionistici, in modo da non smentire la ratio sottesa alla concessione del «beneficio» della sospensione dei termini contributivi previsto dalle ordinanze del Presidente del Consiglio dei ministri di cui in premessa.
(5-04254)

MOTTA e GUERZONI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il Fondo pensioni per il personale della Banca Commerciale Italiana, ente morale istituito con regio decreto n. 1201 dell'11 agosto 1921, è stato istituito per assicurare ai soci (dipendenti della Banca Commerciale Italiana) una copertura previdenziale complementare;
il Fondo pensioni Comit rischia il commissariamento a causa di un drammatico disavanzo che nell'esercizio 2003 ha raggiunto la cifra di 28,5 milioni di euro;
Banca Intesa, a differenza del passato - allora Banca Commerciale Italiana -, non ha messo a disposizione del Fondo alcun contributo finanziario utile per la copertura del disavanzo;
per fare fronte a tale drammatica situazione il Consiglio di amministrazione del Fondo ha deciso di procedere alla dismissione del patrimonio immobiliare al fine di creare la liquidità necessaria sia per trasformare le rendite vitalizie degli iscritti in pensione in un capitale individuale, sia per effettuare il trasferimento delle posizioni previdenziali dei lavoratori attivi ad altro Fondo pensione;
tale situazione sta creando forti preoccupazioni tra i lavoratori e i pensionati iscritti al Fondo;
la Commissione di vigilanza sui Fondi pensioni nell'esaminare il programma di liquidazione del Fondo Comit ha espresso alcuni punti critici;
le organizzazioni sindacali (fonti istitutive del Fondo pensioni Comit) hanno dimostrato disponibilità, compatibilmente con le risorse del Fondo, a discutere dei provvedimenti assunti fino ad oggi dal Consiglio di amministrazione;
Banca Intesa pare determinata a proseguire nel piano di liquidazione del Fondo e non dimostra, di fatto, alcuna intenzione di voler contribuire finanziariamente alla copertura del disavanzo, ma, risulta all'interrogante, che sembra addirittura intenzionata a voler ricorrere alla liquidazione coatta amministrativa del Fondo -:
se il Governo sia a conoscenza di questa grave situazione;
quali provvedimenti il Governo intenda adottare a tutela dei diritti dei lavoratori e dei pensionati iscritti al Fondo pensioni Comit.
(5-04255)

SANTORI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il deposito ex Monopoli di Stato di Palestrina (Roma) da oltre cento anni è stato il fornitore del 110 esercenti tabaccai dei Comuni di Palestrina, San Cesareo, Zagarolo, Gallicano del Lazio, Capranica Prenestina, Castel San Pietro Romano, Cave, Rocca di Cave, Genazzano, Labico, Valmontone, San Vito Romano, (tutti in provincia di Roma) e Piglio, Paliano e Serrone (in provincia di Frosinone);
a far data dal prossimo 1o Giugno 2005 la società spagnola «Logista S.p.A.»


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che ha rilevato la distribuzione dei tabacchi in Italia, chiuderà, pare definitivamente, il deposito fiscale di Palestrina;
gli esercenti tabaccai hanno chiesto l'intervento della loro Federazione, che ha provveduto a tentare di scongiurare tale chiusura, del tutto ingiustificata considerato, tra l'altro, l'ottimo rapporto esistente tra gli operatori e la società in questione;
ad avviso dell'interrogante il Governo dovrebbe intervenire in merito, per garantire, per un così vasto territorio, la prosecuzione di un legittimo rifornimento locale di merce per gli esercenti tabaccai;
non sono note le ragioni che avrebbero indotto la Società «Logista S.p.A.» ad adottare una decisione così drastica di totale chiusura del deposito in oggetto -:
se non ritenga di convocare un tavolo di confronto al fine di dare un concreto apporto teso a far recedere dall'eventuale decisione già presa, di chiusura del magazzino in questione.
(5-04256)

Interrogazioni a risposta scritta:

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il Patronato E.N.A.P.A., ha una propria sede nazionale a Roma - presso gli uffici della Confagricoltura (Palazzo S. Andrea della Valle) - ed è presente su tutto il territorio nazionale con proprie sedi regionali, zonali e recapiti di zona;
l'assistenza del Patronato Enapa è assolutamente gratuita ed è rivolta sia alle singole persone che ai nuclei familiari;
attraverso le sue sedi regionali, provinciali e zonali, mette a disposizione della collettività la consolidata professionalità e competenza dei propri operatori, al fine di soddisfare tutte le crescenti esigenze di una società in vorticoso cambiamento come quella italiana;
l'Enapa è anche un patronato di pensionati -:
a quanto ammonti il numero dei pensionati iscritti all'Enapa negli anni 2001, 2002, 2003 e 2004;
quanto sia stato liquidato all'Enapa per i propri pensionati negli anni di cui sopra.
(4-14122)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
i patronati ricevono corrispettivi economici per i risultati positivi ottenuti, solo dopo un certo periodo di tempo;
ciò porta gli stessi ad avere sempre problemi di liquidità, per cui spesso si versano i contributi previdenziali in notevole ritardo -:
se l'Inas sia in regola con il versamento dei contributi per i propri dipendenti.
(4-14123)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il patronato E.N.A.S.C.O. provvede a garantire l'assistenza e la tutela per il conseguimento in sede amministrativa di tutte le prestazioni previste da leggi, statuti e contratti regolanti la materia previdenziale;
l'Enasco negli anni 2002, 2003 e 2004 ha visto migliaia di ricorsi da parte dei suoi legali contro l'Inps -:
quanto sia stato pagato ai legali del predetto patronato rispettivamente negli anni 2001, 2002, 2003 e 2004, relativamente alle cause in cui l'Inps sia risultato soccombente.
(4-14124)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il Patronato Epasa è presente sull'intero territorio nazionale e in diversi stati esteri;


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l'Ente svolge i suoi compiti istituzionali: nei capoluoghi di provincia, in 136 sedi zonali, in tutte le strutture territoriali della CNA, in centinaia di recapiti periodici nei comuni, in Germania, Svizzera, Belgio, USA, Australia e Canada;
attraverso tutte le sedi di cui sopra, mette a disposizione della collettività la consolidata professionalità e competenza dei propri operatori, al fine di soddisfare tutte le crescenti esigenze di una società in vorticoso cambiamento come quella italiana;
l'Epasa è anche un patronato di pensionati -:
a quanto ammonti il numero dei pensionati iscritti all'Epasa negli anni 2001-2002-2003 e 2004;
quanto sia stato liquidato all'Epasa per i propri pensionati negli anni di cui sopra.
(4-14125)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
l'attività dell'I.N.C.A. è svolta gratuitamente nei confronti di tutti coloro che chiedono tutela;
per le azioni legali è prevista la partecipazione alle spese da parte dell'assistito, come previsto dalle disposizioni di legge;
attraverso le sue sedi regionali, provinciali e zonali, mette a disposizione della collettività la consolidata professionalità e competenza dei propri operatori, al fine di soddisfare tutte le crescenti esigenze di una società in vorticoso cambiamento come quella italiana;
l'Inca è anche un patronato di pensionati -:
a quanto ammonti il numero dei pensionati iscritti all'Inca negli anni 2001, 2002, 2003 e 2004;
quanto sia stato liquidato all'Inca per i propri pensionati negli anni di cui sopra.
(4-14126)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il Patronato E.A.S.A. provvede a garantire l'assistenza e la tutela per il conseguimento in sede amministrativa di tutte le prestazioni previste da leggi, statuti e contratti regolanti la materia previdenziale;
l'Easa negli anni 2002, 2003 e 2004 ha visto migliaia di ricorsi da parte dei suoi legali contro l'Inps -:
quanto sia stato pagato ai legali del suddetto patronato rispettivamente nei seguenti anni 2001, 2002, 2003 e 2004, relativamente alle cause in cui l'Inps sia risultata soccombente.
(4-14127)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
l'I.N.A.C. - Istituto Nazionale Assistenza Cittadini - promosso dalla Confederazione Artigiana Agricoltori (CIA), è uno dei maggiori patronati d'Italia che assiste gratuitamente tutti i cittadini ed i lavoratori, che ne fanno richiesta, ed offre assistenza tecnico-giuridica per la difesa dei loro diritti ed interessi;
è notevole l'attività di contenzioso in essere fra i suoi assistiti e l'Inps -:
quante cause il predetto patronato abbia promosso contro l'Inps, rispettivamente, negli anni 2001, 2002, 2003 e 2004.
(4-14128)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
i patronati ricevono corrispettivi economici per i risultati positivi effettivamente


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ottenuti, solo dopo un certo periodo di tempo;
ciò porta gli stessi ad avere problemi di liquidità, per cui spesso si versano i contributi previdenziali in notevole ritardo -:
se l'Easa sia in regola con il versamento dei contributi per i propri dipendenti.
(4-14129)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
l'I.N.P.A.L. - Istituto Nazionale per l'Assistenza Lavoratori - promosso dall'Associazione Italiana Coltivatori (AIC) è uno dei maggiori patronati d'Italia che assiste gratuitamente tutti i cittadini ed i lavoratori e svolge la sua attività su tutto il territorio nazionale, attraverso le varie sedi di cui dispone;
l'Inpal per svolgere il proprio lavoro ha bisogno di un notevole numero di impiegati -:
a quanto ammonti il numero di impiegati risultanti in servizio rispettivamente negli anni 2001-2002-2003 e 2004.
(4-14130)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
l'I.N.P.A.L. - Istituto nazionale per l'assistenza dei lavoratori - ha come finalità esclusiva l'assistenza sociale nei confronti dei lavoratori autonomi e dipendenti, dei pensionati e di tutti i cittadini, nei limiti e secondo quanto è stabilito dalle vigenti disposizioni di legge in materia;
l'Inpal è uno dei patronati che ha maggior contenzioso con l'Inps -:
quante cause abbia vinto il predetto patronato contro l'Inps negli anni 2001, 2002, 2003 e 2004;
quante ne abbia perse sempre in riferimento al summenzionato periodo.
(4-14131)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il Patronato E.P.A.C.A. svolge tutela gratuita per la difesa dei diritti delle Persone e contribuisce al miglioramento della legislazione sociale, inoltre concorre ad assicurare a tutti i cittadini i diritti sanciti dalla Costituzione e dall'Ordinamento in materia di previdenza e assistenza sociale;
l'Epaca è uno dei patronati che ha il maggior contenzioso con l'Inps -:
quante cause il predetto patronato abbia vinto contro l'Inps negli anni 2001-2002-2003 e 2004;
quante ne abbia perse sempre in riferimento al summenzionato periodo.
(4-14132)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il Patronato I.N.P.A.S. offre assistenza gratuita a tutti i cittadini ed ai lavoratori che ne fanno richiesta, per la difesa dei loro diritti ed interessi;
il summenzionato Patronato rientra in una vasta gamma di servizi che la Confsal ha realizzato su tutto il territorio nazionale;
l'Inpas è anche un patronato di pensionati -:
a quanto ammonti il numero dei pensionati iscritti all'Inpas negli anni 2001, 2002, 2003 e 2004;
quanto sia stato liquidato all'Inpas per i propri pensionati negli anni di cui sopra.
(4-14133)


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PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il Patronato E.P.A.C.A. - Ente di Patrocinio ed Assistenza per i Cittadini e l'Agricoltura, svolge la sua attività su tutto il territorio nazionale, attraverso le sue sedi regionali, provinciali e zonali, ed ha sedi di rappresentanza anche all'estero mediante apposite strutture realizzate nel rispetto degli ordinamenti legislativi dei Paesi ospitanti;
l'Epaca per svolgere il proprio lavoro ha bisogno di un notevole numero di impiegati -:
a quanto ammonti il numero di impiegati risultanti in servizio rispettivamente negli anni 2001-2002-2003 e 2004.
(4-14134)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il Patronato C.L.A.A.I., provvede a garantire l'assistenza e la tutela per il conseguimento in sede amministrativa di tutte le prestazioni previste da leggi, statuti e contratti regolanti la materia previdenziale;
il predetto patronato, negli anni 2002, 2003 e 2004, ha vinto migliaia di ricorsi da parte dei suoi legali contro l'Inps -:
quanto sia stato pagato ai legali del suddetto patronato rispettivamente negli anni 2001, 2002, 2003 e 2004, relativamente alle cause in cui l'Inps sia risultato soccombente.
(4-14135)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
l'I.T.A.C.O. - Istituto per la tutela e l'assistenza degli esercenti attività commerciali turistiche e dei servizi - promosso dalla Confesercenti, è uno dei maggiori patronati d'Italia che assiste gratuitamente tutti i cittadini ed i lavoratori, che ne fanno richiesta, ed offre assistenza tecnico-giuridica per la difesa dei loro diritti ed interessi;
è notevole l'attività di contenzioso in essere fra i suoi assistiti e l'Inps -:
quante cause siano state promosse contro l'Inps da parte degli avvocati di codesto patronato rispettivamente negli anni 2001, 2002, 2003 e 2004.
(4-14136)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
la legge di riforma 152/2001, che ha definito gli istituti di patronato come «persone giuridiche di diritto privato che svolgono un servizio di pubblica utilità», ha significativamente allargato il ventaglio dei settori di intervento degli stessi;
il Patronato I.N.C.A., ha una notevole capacità organizzativa nella raccolta delle istanze da presentare all'Inps;
a fine anno usufruisce di contributi economici, a fronte dei positivi risultati ottenuti -:
a quanto ammontino i contributi economici erogati al patronato in questione per effetto di questo meccanismo negli anni 2001, 2002, 2003 e 2004.
(4-14137)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il Patronato I.N.A.P.I., è l'ente di servizio attraverso il quale l'Istituto Nazionale Assistenza Piccoli Imprenditori ha il compito di assistere i lavoratori per la realizzazione dei diritti inerenti l'assistenza contro gli infortuni e le malattie professionali, la tutela della salute, l'assicurazione obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti, la disoccupazione, la maternità eccetera;


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l'Inapi è uno dei patronati che ha maggiori contenziosi con l'Inps -:
quante cause abbia vinto il predetto patronato contro l'Inps negli anni 2001, 2002, 2003 e 2004;
quante ne abbia perse sempre in riferimento al summenzionato periodo.
(4-14138)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
i patronati ricevono corrispettivi economici per i punti effettivamente ottenuti, solo dopo un certo periodo di tempo;
ciò porta gli stessi ad avere sempre problemi di liquidità per cui spesso si versano i contributi previdenziali in notevole ritardo -:
se l'Acli sia in regola con il versamento dei contributi per i propri dipendenti.
(4-14139)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il Patronato I.N.A.P.I., provvede a garantire l'assistenza e la tutela per il conseguimento in sede amministrativa di tutte le prestazioni previste da leggi, statuti e contratti regolanti la materia previdenziale;
l'Inapi negli anni 2002, 2003 e 2004 ha visto migliaia di ricorsi da parte dei suoi legali contro l'Inps -:
quanto sia stato pagato ai legali del suddetto patronato rispettivamente negli anni 2001, 2002, 2003 e 2004, relativamente alle cause in cui l'Inps sia risultato soccombente.
(4-14140)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
i patronati ricevono corrispettivi economici per i risultati positivi effettivamente ottenuti, solo dopo un certo periodo di tempo;
ciò porta gli stessi ad avere sempre problemi di liquidità per cui spesso si versano i contributi previdenziali in notevole ritardo -:
se l'Encal sia in regola con il versamento dei contributi per i propri dipendenti.
(4-14141)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il Patronato E.N.A.S. svolge la sua attività su tutto il territorio nazionale, attraverso le sue sedi regionali, provinciali e zonali, ed ha sedi di rappresentanza anche all'estero mediante apposite strutture realizzate nel rispetto degli ordinamenti legislativi dei Paesi ospitanti;
l'Enas ha bisogno per espletare il proprio lavoro di una considerevole quantità di sedi -:
a quanto ammonta il numero di sedi, rispettivamente regionali, provinciali e zonali gestite dal patronato di cui sopra.
(4-14142)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
l'I.N.A.S. collabora con gli altri servizi Cisl per garantire la migliore difesa degli iscritti. Grazie alla recente legge di riforma dei patronati ha infatti potuto ampliare la propria operatività e offrire servizi specifici ai lavoratori e alle lavoratrici iscritti alle singole categorie sindacali e ai pensionati provenienti da tutte le categorie, allo scopo di garantire l'applicazione e il rispetto delle leggi e dei contratti e di salvaguardare i diritti collettivi e individuali di ciascuno;


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l'Inas negli anni 2002-2003 e 2004 ha visto migliaia di ricorsi da parte dei suoi legali contro l'Inps -:
quanto sia stato pagato ai legali di suddetto patronato rispettivamente negli anni 2001-2002-2003 e 2004, relativamente alle cause in cui l'Inps sia risultato soccombente.
(4-14143)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il Patronato Epas svolge la sua attività su tutto il territorio nazionale, attraverso le sue sedi regionali, provinciali e zonali, ed ha sedi di rappresentanza anche all'estero mediante apposite strutture realizzate nel rispetto degli ordinamenti legislativi dei Paesi ospitanti;
l'Epas ha bisogno per espletare il proprio lavoro di una considerevole quantità di sedi -:
a quanto ammonti il numero di sedi, rispettivamente regionali - provinciali - e zonali gestite dal patronato di cui sopra.
(4-14144)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
l'attività del patronato SeNAS viene svolta, in nome e per conto dei propri assistiti e su mandato degli stessi, in forma assolutamente gratuita, salvo per i casi di assistenza in sede giudiziaria, per i quali, mediante apposite convenzioni con avvocati, sono stabiliti i limiti e le modalità di partecipazione dell'assistito alle spese relative al patrocinio e all'assistenza giudiziaria;
il Senas negli anni 2002-2003 e 2004 ha visto migliaia di ricorsi da parte dei suoi legali contro l'Inps -:
quanto sia stato pagato ai legali del predetto patronato rispettivamente negli anni 2001, 2002, 2003 e 2004.
(4-14145)

PERROTTA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
il Se.N.A.S. - Servizio Nazionale per l'Assistenza Sociale - promosso dalla Federazione Nazionale USSPI Agricoltura e dalla Unione Artigiani Italiani (UAI), è un patronato che svolge la sua attività su tutto il territorio nazionale, attraverso le varie sedi di cui dispone;
il Se.N.A.S. per svolgere il proprio lavoro ha bisogno di un notevole numero di impiegati -:
a quanto ammonti il numero di impiegati risultanti in servizio rispettivamente negli anni 2001, 2002, 2003 e 2004.
(4-14147)

NANNICINI, AGOSTINI, GUERZONI e GASPERONI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
la legge n. 243 del 23 agosto 2004 di riordino del settore della previdenza pubblica, all'articolo 1 comma 10 lettera b) delega il Governo ad adottare entro 18 mesi dalla data di entrata in vigore di tale legge, uno o più decreti tesi a «provvedere l'introduzione di regimi speciali a favore delle categorie che svolgono attività usuranti»;
il decreto ministeriale 19 maggio 1999 modifica i criteri per l'individuazione delle mansioni usuranti di cui ad un precedente decreto prevedendo tre nuove categorie:
a) lavori in galleria, cava o miniera: mansioni svolte in sotterraneo con carattere di prevalenza e continuità;
b) lavori nelle cave: mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale;
c) lavori nelle gallerie: mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento con carattere di prevalenza e continuità;


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la coltivazione di giacimenti di lignite in alcuni poli produttivi in Italia era da prima realizzata in sotterraneo attraverso gallerie poi è passata a cielo aperto nei bacini lignitiferi con particolari escavatori a catena o ruote a tazze, approfonditi fino a trovare dislivelli superiori ai 150 metri, in presenza di vari macchinari di scavo particolarmente rumorosi; inoltre dal banco della lignite si liberano vapori di zolfo, gas metano e polveri di carbone dovute alla movimentazione dei materiali, oltre i frequenti incendi per autoaccensione che propagano nell'aria fumi e sostanze tossiche quali anidride carbonica;
tenuto conto di esempi classici di questo tipo di miniere quali, Santa Barbara situata fra i Comuni di Cavriglia e Figline nel Valdarno Superiore e la miniera (a cielo aperto) di Pietrafitta nel Comune di Piegaro (Perugia) entrambe attualmente Enel produzione S.p.A. delle due centrali, (della centrale di Pietrafitta) nelle quali si è estratta la lignite per diversi anni -:
se il Governo nel rispetto della citata legge di delega del settore della Previdenza Pubblica, intenda prevedere nei criteri per l'individuazione delle attività usuranti l'introduzione delle mansioni svolte dagli addetti alle cave di lignite (e carbone) a cielo aperto insieme a quelle di pietra e ornamentale già previste.
(4-14163)

SGOBIO. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro delle attività produttive. - Per sapere - premesso che:
i 30 lavoratori della «Nonwovens» di Mongrassano (Cosenza), azienda che produce uno speciale tipo di tessuto esportato in tutto il mondo, in particolare negli Stati Uniti d'America, sono in procinto di perdere il posto di lavoro, a causa del rischio concreto di chiusura dell'azienda;
la suddetta azienda, che è nata alla fine del 1994 come associata del Poligrafico e Zecca dello Stato, che riceve cospicui finanziamenti da parte della 448/92 che hanno permesso l'acquisto dei macchinari indispensabili per la produzione;
nel 2001 il Poligrafico ha deciso di dismettere l'azienda e di trasferire il tutto alla «Sixtina Holding»;
anche dopo la cessione, la «Nonwovens» ha continuato a produrre e restare sul mercato, senza però, a parere dell'interrogante, una vera e concreta logica industriale -:
se non ritengano opportuno intervenire, ciascuno per gli ambiti di propria competenza, presso i soggetti interessati, al fine di tutelare i diritti, la dignità e la professionalità dei lavoratori coinvolti, per garantire ai lavoratori stessi un futuro certo e sicuro, in aree geografiche estremamente delicate dal punto di vista occupazionale e purtroppo già interessate da altre e gravi vertenze.
(4-14173)

RUGGERI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
la Legge n. 257 del 1992 ha giustamente messo al bando l'uso dell'amianto e previsto una serie di misure «riparatrici» per quei lavoratori che ne sono stati esposti per più di dieci anni; assicurando, in particolare, benefici previdenziali pur minimali;
un decreto ministeriale del 2001, ha previsto il principio di «presunzione» dell'esposizione all'amianto e, quindi, ai suoi effetti micidiali, indicando un elenco di aziende i cui lavoratori non hanno l'obbligo di presentare la certificazione dell'Inail per accedere automaticamente ai benefici previdenziali, per il solo fatto che questi lavoratori hanno prestato la loro opera per almeno dieci anni sino al 1992;
in provincia di Mantova, il suddetto elenco ha menzionato solo due aziende: la CIMA di Bozzolo e la centrale elettrica di Ostiglia, dimenticando la presenza della più importante azienda metalmeccanica nazionale quale era la Belleli di Mantova;


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nella Belleli di Mantova, l'amianto è stato utilizzato copiosamente sino al 1992. Come risulta dalla documentazione presentata all'Inail di Mantova, dalle circa 320 persone interessate che hanno chiesto la certificazione per ottenere i benefici previdenziali di legge, l'uso dell'amianto era prassi quotidiana lavorativa. Ad esempio, le caldaie si costruivano con il cemento-amianto impastato con le mani nude e tutti gli operai erano a diretto contatto fisico con l'amianto, come i carpentieri, i saldatori, gli addetti ai trattamenti termici; e così anche gli impiegati erano quotidianamente esposti alle fibre e alle polveri di amianto;
queste 320 persone, non essendo la Belleli di Mantova nell'elenco del decreto ministeriale del 2001 che avrebbe permesso loro di accedere automaticamente ai benefici previdenziali senza certificazione da parte dell'Inail, hanno presentato la propria domanda documentata, per ottenere la certificazione prescritta, all'Inail di Mantova subito nel 2002;
dal 2002 queste 320 persone stanno ancora aspettando una risposta in merito da parte dell'Inail, che ha disatteso oltre ogni limite la propria funzione istituzionale -:
quali misure intenda assumere, in tempi rapidi, in primo luogo per indagare su questo inspiegabile ritardo dell'Inail di Mantova, che riguarda il disagio e il dramma di 320 persone con relative famiglie e per far valutare subito la documentazione prodotta e quindi fornire la relativa certificazione necessaria per ottenere i benefici previdenziali; e/o in secondo luogo per correggere la grave e lampante dimenticanza del decreto del 2001, inserendo la Belleli di Mantova fra le aziende, per le quali vale il principio di presunzione, ossia l'esonero dell'onere di presentare la certificazione per accedere ai benefici di legge.
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