Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 611 del 13/4/2005
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(Iniziative per aggiornare le tariffe previste in materia di spese sanitarie per disabili e per snellire le procedure d'acquisto di ausili e tecnologie compensative - n. 3-04401)

PRESIDENTE. L'onorevole Duilio ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-04401 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 4).

LINO DUILIO. Signor Presidente, signor ministro, la mia interrogazione è molto semplice: essa concerne il problema dei portatori di handicap e dei disabili, i quali, per i loro presidi ortopedici (carrozzine, protesi e via dicendo), si vedono rimborsate le tariffe previste da un decreto ministeriale del 1999, vale a dire risalente a ben sei anni fa. Nel frattempo, le tecnologie sono progredite, i prezzi sono aumentati ed il tariffario recato dal citato decreto ministeriale è diventato assolutamente inadeguato.
Vorrei pertanto sapere come mai, fino ad oggi, tale tariffario non sia stato aggiornato e quali iniziative concrete e specifiche il Governo intenda intraprendere per rivederlo.

PRESIDENTE. Il ministro per i rapporti con il Parlamento, onorevole Giovanardi, ha facoltà di rispondere.

CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Signor Presidente, onorevole Duilio, la commissione per la definizione e l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza e per le attività di valutazione dei fattori scientifici, tecnologici ed economici relativi per la definizione e l'aggiornamento dei livelli delle prestazioni (tra cui quelle di assistenza protesica), istituita presso il Ministero della salute ai sensi della legge n. 112 del 2002, dovrà esprimere le proprie valutazioni circa le proposte presentate dai diversi soggetti interessati, quali associazioni di professionisti e di produttori, associazioni dei disabili, enti ed organi del Servizio sanitario nazionale. Peraltro, numerosi aspetti di tale disciplina saranno demandati, con ogni probabilità, alla competenza regolamentare delle regioni, conformemente a quanto previsto dal nuovo Titolo V della Costituzione vigente, introdotto dalla legge costituzionale n. 3 del 2001.
Le esigenze rappresentate dall'interrogante formeranno sicuramente oggetto di approfondimento e, peraltro, sono già oggi in fase di studio. Si fa riferimento, in particolare, allo snellimento delle procedure per l'acquisizione delle protesi e degli ausili da parte degli assistiti, alla differenziazione dei percorsi di fornitura secondo la natura degli ausili stessi (quelli su misura, le tecnologie compensative, i prodotti monouso e via dicendo), all'individuazione di modalità di rimborso che garantiscano, contemporaneamente, la concorrenza tra i produttori, la libera scelta del prodotto e la definizione dei requisiti di qualità tali da assicurare la selezione dei prodotti e dei fornitori.
Per quanto attiene, invece, all'aggiornamento delle tariffe e dei presidi elencati nel cosiddetto nomenclatore, si ricorda che, già nel corso del 2004, la Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome, su invito della Federazione italiana dei tecnici ortopedici, ha stabilito di procedere ad un incremento del 9 per cento (5 per cento nel 2004 e 4 per cento nel 2005) per le tariffe dell'elenco allegato al decreto ministeriale n. 332 del 1999,


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tenendo conto degli aumenti intervenuti sul versante dei costi sia dei materiali, sia della manodopera.
Di tale incremento il Ministero della salute terrà conto in sede di predisposizione del decreto ministeriale in materia di ricognizione e primo aggiornamento delle tariffe massime per le remunerazioni delle prestazioni sanitarie, da emanarsi ai sensi della legge finanziaria per il 2005.

PRESIDENTE. L'onorevole Duilio ha facoltà di replicare.

LINO DUILIO. La ringrazio, signor ministro.
Non vorrei replicare in maniera rituale ed un po' scontata, sulla base della logica per cui l'opposizione è sempre scontenta di ciò che viene affermato, tuttavia non vorrei che in questo caso, come afferma un detto popolare, «mentre il medico studia, il malato muore». Il tariffario in oggetto, infatti, è assolutamente superato, inadeguato e variamente interpretato, al punto che, proprio a causa della mancanza della disciplina necessaria, non solo le singole regioni, ma talvolta anche le ASL della stessa regione si comportano in maniera difforme.
Mi permetto di ricordare che tale tariffario (il cosiddetto nomenclatore, come ha precisato anche lei, signor ministro) è stato aggiornato, nel 1999, da un Governo di centrosinistra. Sono trascorsi ormai sei anni ed occorre snellire le procedure, fissare prezzi massimi e tempi minimi di fornitura e accreditare in un albo nazionale le aziende fornitrici, affinché i prodotti siano all'avanguardia. Insomma, c'è bisogno di adottare una serie di misure, per cui auspico che quanto lei ha affermato, signor ministro, sia seguito dai fatti.
Peraltro, mi riprometto di presentare una proposta di legge al riguardo, la quale, trattandosi di una materia sulla quale credo non vi siano differenze ideologiche tra centrodestra e centrosinistra, potrebbe anche essere oggetto di approvazione in Commissione in sede legislativa - non ci vuole molto, signor ministro, glielo posso assicurare; del resto, lei ha un'esperienza parlamentare alle spalle -, soprattutto per andare incontro a coloro persone che si trovano in condizioni di svantaggio. Ciò anche tenendo conto del fatto che la spesa complessiva in questo settore, che riguarda i disabili, rappresenta, come lei sa, appena il 7 per cento della spesa sanitaria: quindi, non ci vorrebbero nemmeno molti soldi!
Auspico, anche sulla base di quanto lei ha affermato, di non ritrovarci nei prossimi anni ancora nella stessa situazione; certamente, non ci troveremo in questa situazione se, come mi auguro, andrà al Governo il centrosinistra, il quale, come ricordavo, nella scorsa legislatura ha aggiornato il tariffario in oggetto (Applausi dei deputati del gruppo della Margherita, DL-L'Ulivo).

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