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capitale umano migliorando l'istruzione e le qualifiche attraverso la riforma dei fondi strutturali e del Fondo di coesione dell'Unione europea;
comparto tessile, ma sarebbe sufficiente una «interpretazione estensiva della norma in finanziaria purché ci sia un accordo tra le associazioni di categoria ed i sindacati» (cfr. agenzia citata);
nome dell'ANPEC nazionale, con sede in Roma, ha portato a conoscenza dell'interrogante, il gravissimo problema del progetto di liquidazione del fondo pensioni;
fine di tutelare i diritti, la dignità e la professionalità dei lavoratori licenziati, scongiurando le decisioni assunte unilateralmente dalla proprietà e individuando, insieme alle parti, soluzioni utili a garantire un futuro occupazionale certo ai lavoratori coinvolti.
territorio nazionale, quelle del Centro il 41,5 per cento e quelle del Sud il 9,9 per cento -:
nel quadro del cosiddetto «programma d'azione di Lisbona» uno degli obiettivi di maggior rilievo è costituito dalla volontà di aumentare gli investimenti di
il programma è certamente ambizioso ma, al contempo, generico, forse troppo generico per tradursi in atti concreti -:
quali concrete iniziative il Governo intenda avviare - e con quali risorse umane, strumentali e finanziarie - per rendere operativo il programma di cui alla premessa.
(5-04044)
il 2 febbraio 2005 la Commissione europea ha presentato la comunicazione «Lavoriamo insieme per la crescita e l'occupazione - un nuovo slancio per la strategia di Lisbona» (COM(2005)24), nella quale illustra le raccomandazioni strategiche per la revisione intermedia della strategia di Lisbona, destinate al Consiglio Europeo del 22-23 marzo 2005;
nell'ambito del cosiddetto «programma d'azione di Lisbona» uno degli obiettivi è costituito dall'accrescimento della capacità di adeguamento dei lavoratori e delle imprese e della flessibilità dei mercati del lavoro rimuovendo gli ostacoli alla mobilità dei lavoratori;
si tratta di un percorso che ha natura prima culturale e quindi normativa, dovendosi superare l'antica concezione secondo cui i trentacinque anni in una sola azienda rappresentavano l'obiettivo perseguito da ogni lavoratore -:
quali iniziative si intendano assumere per dare concreta attuazione al principio che esalta principi dinamici e flessibili nel rapporto fra imprese e dipendente, così come previsto dalla cosiddetta «strategia di Lisbona».
(5-04047)
in occasione del Textile Day svoltosi significativamente in tutta l'Europa in data 21 febbraio 2005 il Presidente di Confartigianato Moda, Stefano Acerbi, ricevuto a Palazzo Chigi, ha ricordato che l'industria tessile italiana ha già perduto 65.000 posti di lavoro e che, soprattutto, rischia di perderne altri 80-100.000;
si tratta di una previsione spaventosa dal punto di vista occupazionale, ancora più nefasta se si pensa che, ove si realizzasse, riverserebbe un tasso di disoccupazione insopportabile in aree spesso rigorosamente mono industriali;
il sostegno al tessile, dunque, ha una particolare valenza sotto il profilo del mantenimento del posto di lavoro per decine di migliaia di lavoratori -:
quali iniziative intenda assumere, in pieno accordo ed in sinergia con il Ministro delle attività produttive, al fine di salvaguardare i 100.000 posti di lavoro a rischio nel comparto tessile.
(5-04049)
in occasione del Textile Day svoltosi in data 21 febbraio 2005 il Governo ha dichiarato la propria disponibilità ad intervenire nella crisi del settore tessile italiano estendendo il ricorso alla Cig anche per le aziende che occupano un numero di lavoratori inferiore a quindici e in deroga alla durata del trattamento (cfr. Agenzia Agi del 21 febbraio 2005 alle ore 15,19);
secondo il Ministro del lavoro e delle politiche sociali non sarebbe necessaria una modifica normativa, che inevitabilmente comporterebbe tempi lunghi ed incompatibili con le contingenze che vive il
sin da ora si può dire che l'accordo fra associazioni di categoria ed organizzazioni sindacali dei lavoratori sussiste sin da ora ed è senza riserve, come la corale partecipazione al Textile Day ha dimostrato anche con la comune sottoscrizione di una pluralità di documenti, mai verificatasi nel passato -:
se vi siano le risorse finanziarie per l'estensione della Cig anche a favore delle aziende che occupano meno di quindici dipendenti;
in caso affermativo, e tenuto conto del pieno accordo - senza riserve - tra le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali, se non si ritenga di formalizzare senza indugio l'interpretazione estensiva presente nella legge finanziaria al fine di consentire l'estensione della Cig alle imprese con meno di quindi dipendenti ed in deroga alla normale durata del trattamento.
(5-04052)
il 10 gennaio 2005, l'A.N.C.R. (Associazione Nazionale Combattenti e Reduci) Federazione Provinciale di Roma «Istituto Vigilanza dell'Urbe» ha comunicato alle organizzazioni sindacali ed ai lavoratori la delicata situazione finanziaria in cui versa, provocata da una cattiva gestione delle risorse finanziarie e umane;
l'A.N.C.R. «Istituto Vigilanza dell'Urbe» ha alle sue dipendenze circa 1200 tra guardie giurate e impiegati, che sono inquadrati come dipendenti dell'A.N.C.R. Nazionale, come provato dalla relazione di bilancio della Corte dei conti e dall'INPS, in effetti in qualità di ente morale non è soggetto al pagamento degli oneri relativi alla disoccupazione;
tutti i lavoratori dell'A.N.C.R. assunti dopo il 4 agosto 1995 sono stati iscritti all'I.N.P.D.A.P. come previsto dal decreto del Ministero della difesa, mentre per il personale già in forze l'iscrizione era legata alla singola istanza dei lavoratori, cosa mai avvenuta perché l'A.N.C.R. non ha mai comunicato quanto sopra;
lo Statuto dell'Associazione Combattenti e Reduci è vistato dal Presidente della Repubblica e dal Presidente del Consiglio dei ministri e che lo stesso Presidente della Repubblica è socio dell'A.N.C.R.;
l'A.N.C.R. ottiene finanziamenti dal Ministero della difesa e dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e l'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Federazione Provinciale di Roma «Istituto Vigilanza dell'Urbe» è stata ed è fonte di reddito per l'A.N.C.R.;
l'unica soluzione per risolvere la crisi, a detta dei consulenti dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci Federazione Provinciale di Roma «Istituto Vigilanza dell'Urbe», è la creazione di una cooperativa, con l'esborso da parte dei lavoratori della somma di euro 4.300 per divenire soci lavoratori -:
se non ritenga opportuno intervenire, presso i soggetti interessati, a tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori coinvolti, nell'intento di verificare la reale situazione in cui versa l'A.C.N.R. Federazione Provinciale di Roma «Istituto Vigilanza dell'Urbe», anche allo scopo di capire, con esattezza, come i lavoratori devono essere professionalmente inquadrati e quale collocazione potrebbero avere nel caso di eventuale chiusura dell'istituto Vigilanza dell'Urbe o sulla loro non accettazione di partecipare alla Cooperativa, considerando l'appartenenza all'Ente Morale e alla loro iscrizione presso l'I.N.P.D.A.P..
(4-13149)
da diversi organi di stampa si apprende che alle Grandi Officine «Trenitalia» di Santa Maria la Bruna (Torre del Greco, Napoli), a seguito di lavori relativi allo smontaggio di alcune carrozze (dismesse) sono stati rinvenuti dei materiali sospetti (potrebbero risultare minerali fibrosi, forse amianto); in proposito, già in passato, nello stabilimento citato, sono state riscontrate presenze certe di amianto, creando, allora come oggi, notevolissimi problemi soprattutto per la salute dei lavoratori, nonché gravi disagi alla sicurezza in generale delle Officine stesse; certo che sulla preoccupante questione, la società «Trenitalia» abbia con la dovuta attenzione e urgenza avviato tutte le verifiche del caso, nell'ossequio delle normative previste -:
quali iniziative si intendano adottare in merito, per stabilire tutte le indispensabili e prioritarie condizioni di sicurezza, al fine di tutelare e rasserenare i lavoratori, familiari e le organizzazioni sindacali.
(4-13150)
il 24 febbraio 2005 è prevista una giornata di mobilitazione e un corteo di protesta dei dipendenti della «Lugli Carrelli Elevatori» di Carpi, che conta 140 dipendenti, oltre ai lavoratori dell'indotto, per sensibilizzare le istituzioni locali e nazionali e la cittadinanza sulla grave situazione in cui versa l'azienda;
da notizie provenienti dalla Cgil si apprende che a tutt'oggi «le lavoratrici ed i lavoratori non hanno percepito le retribuzioni dei mesi di dicembre e gennaio nonostante la proprietà si fosse impegnata a trovare soluzioni con gli Istituti di credito locali»;
sempre secondo notizie provenienti dal suddetto sindacato si fa presente che «la pesante situazione finanziaria blocca da tempo l'attività interna nonostante la presenza di un portafoglio ordini consistente» -:
se non ritengano opportuno intervenire, ciascuno per gli ambiti di propria competenza, a tutela dei diritti, della dignità e delle professionalità dei lavoratori coinvolti, individuando, insieme alla parti in causa, tutte le soluzioni percorribili per salvaguardare questa importante realtà produttiva.
(4-13151)
da notizie provenienti da ambienti sindacali si apprende che tredici lavoratori della «Ecosol» di San Giovanni la Punta, azienda di impianti per energia solare, sita in provincia di Catania, sono da tre mesi senza stipendio;
l'impresa è impegnata nel progetto «Comune solarizzato», cofinanziato dal comune di Catania e dal Ministero per l'ambiente che prevede l'installazione di pannelli solari negli edifici comunali di Catania;
sempre da notizie provenienti da ambienti sindacali si apprende, inoltre, che i lavoratori si trovano anche nell'impossibilità di lavorare a causa della mancanza di materiali e che i vertici aziendali lamentano la mancata corresponsione di circa 60 mila euro da parte del Comune -:
se non ritenga opportuno intervenire presso i soggetti interessati, a tutela dei diritti, della dignità e delle professionalità dei lavoratori interessati, nell'intento di garantire loro sia le spettanze salariali arretrate e sia un futuro occupazionale certo e tranquillo.
(4-13152)
il gruppo artigiano dell'ANPEC (associazione nazionale pensionati Comit) a
il fondo pensioni Cornit, nato nel 1905, eretto a Ente Morale con decreto del Presidente della Repubblica nell'anno 1921 ha sempre assolto egregiamente il suo compito istituzionale, corrispondendo negli anni al personale in quiescenza un congruo trattamento di pensione integrativa;
in data 10 dicembre 2004, però, tra le cosiddette fonti istitutive, Banca Intesa ex Comit e organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL esclusa FABI (la sigla sindacale più rappresentativa dei bancari) è stato all'insaputa della stragrande maggioranza dei pensionati Comit (soci del fondo e unici ed effettivi proprietari del fondo pensioni), siglato un accordo che prevede lo scioglimento dello stesso con l'immediata conseguenza della sospensione del trattamento pensionistico a decorrere dal 1o aprile 2005. L'accordo prevede l'eventuale vendita dell'ingente patrimonio immobiliare e mobiliare, stimato a oltre un miliardo di euro, a fronte di presunto disavanzo liquido di gestione di circa 28 milioni di euro;
Banca Intesa adducendo carenze di liquidità, richiedeva a COVIP (ente ministeriale di vigilanza sui fondi pensione) la liquidazione coatta amministrativa del fondo. La risposta di COVIP è stata negativa rispetto al commissariamento richiesto da Banca Intesa e dai sindacati firmatari dell'accordo; l'ente, inoltre, ha posto dubbi e interrogativi sulla valutazione del patrimonio immobiliare a fronte la riserva dei pensionati ed ha invitato il fondo a riconsiderare la decisione di ridurre e sospendere le pensioni;
il problema, gravissimo, riguarda oltre 10.000 famiglie di pensionati e diverse migliaia di colleghi Comit in servizio: chi è titolare di pensione diretta ha visto, senza alcun preavviso, la pensione di gennaio 2005 ridotta del 25 per cento, quella di febbraio del 50 per cento, quella di marzo ulteriore 50 per cento. Da aprile 2005 la pensione sarà ridotta a zero;
le pensioni integrative del fondo sono erogate in seguito a versamenti obbligatori dei soci durante tutta una vita lavorativa e rappresentano per le famiglie una sicurezza previdenziale irrinunciabile a fronte di diritti acquisiti alienabili;
nell'ottica dell'attuale orientamento governativo volto a promuovere la crescita massiccia della previdenza integrativa, secondo l'interrogante il comportamento di Banca Intesa di non mantenere i diritti acquisiti, arreca un grave pregiudizio alla credibilità dei fondi pensione integrativi specialmente nei confronti dei giovani -:
se sia al corrente della situazione denunciata in premessa e se non ritenga di dover assumere le iniziative necessarie per porre fine ad una situazione che sta, secondo l'interrogante, gravemente minando la credibilità dei fondi pensione integrativi.
(4-13157)
il 22 febbraio 2005 si è svolta una protesta dei dipendenti della casa di cura Santa Chiara di Firenze, i quali con una lettera agli utenti hanno reso pubblica l'intenzione della proprietà di licenziare 53 addetti (16 amministrativi, 22 operatori sanitari, di cui 17 infermieri, 13 tecnici non sanitari e 2 operai);
secondo la Cisl Sanità e la Fp Cgil della Regione Toscana tali licenziamenti «sono ingiustificati e strumentali»;
secondo i sindacati suddetti la situazione è particolarmente grave anche perché i lavoratori della sanità non hanno ammortizzatori sociali e che, quindi, passano dall'assunzione direttamente al licenziamento -:
se non ritengano opportuno intervenire, presso i soggetti interessati, ciascuno per gli ambiti di propria competenza, al
(4-13163)
nel 2003, sono stati conferiti ai pubblici dipendenti 150.858 incarichi;
la distribuzione degli incarichi nei comparti delle Regioni e delle Autonomie Locali è pari al 29,4 per cento del totale -:
quanti incarichi siano stati conferiti nel 2001 in riferimento ai summenzionati comparti.
(4-13180)
nel 2003, sono stati conferiti ai pubblici dipendenti 150.858 incarichi;
la distribuzione degli incarichi nel comparto della Scuola è pari al 20,6 per cento -:
quanti incarichi siano stati conferiti nel 2001 in riferimento al summenzionato comparto.
(4-13181)
nel 2003, sono stati conferiti ai pubblici dipendenti 150.858 incarichi;
la distribuzione degli incarichi nel comparto dell'Università è pari al 16,2 per cento -:
quanti incarichi siano stati conferiti nel 2001 in riferimento al summenzionato comparto.
(4-13182)
nel 2003, sono stati conferiti ai pubblici dipendenti 150.858 incarichi;
la distribuzione degli incarichi nel comparto della Sanità è pari al 16 per cento -:
quanti incarichi siano stati conferiti nel 2001 in riferimento al summenzionato comparto.
(4-13183)
nel 2003, sono stati conferiti ai pubblici dipendenti 150.858 incarichi;
la distribuzione degli incarichi nel comparto dei Ministeri è pari al 13,6 per cento -:
quanti incarichi siano stati conferiti nel 2001 in riferimento al summenzionato comparto.
(4-13184)
nel 2003, sono stati conferiti ai pubblici dipendenti 150.858 incarichi;
la distribuzione degli incarichi in vari comparti è pari al 4,2 per cento -:
quanti incarichi siano stati conferiti nel 2001 in riferimento ai summenzionati comparti.
(4-13185)
con riferimento alla distribuzione in percentuale del totale dei compensi corrisposti per incarichi attribuiti da amministrazioni pubbliche, le amministrazioni del Nord hanno corrisposto il 47,9 per cento del totale dei compensi erogati sul
come siano stati distribuiti i compensi corrisposti ai dipendenti pubblici, regione per regione.
(4-13186)
il numero delle amministrazioni che hanno comunicato per l'anno 2003 al Dipartimento della Funzione Pubblica di aver conferito od autorizzato incarichi ai propri dipendenti è pari a 5.509, cui vanno ad aggiungersi 10.304 scuole per un totale di 15.813 amministrazioni pubbliche;
complessivamente i dipendenti, cui sono stati conferiti od autorizzati incarichi nel corso del 2003, sono stati 80.658 per un totale di 150.858 incarichi -:
a quanto ammonti, in riferimento al 2000, il compenso medio per incarico.
(4-13187)
il numero delle amministrazioni che hanno comunicato per l'anno 2003 al Dipartimento della Funzione Pubblica di aver conferito od autorizzato incarichi ai propri dipendenti è pari a 5.509, cui vanno ad aggiungersi 10.304 scuole per un totale di 15.813 amministrazioni pubbliche;
complessivamente i dipendenti, cui sono stati conferiti od autorizzati incarichi nel corso del 2003, sono stati 80.658 per un totale di 150.858 incarichi -:
a quanto ammonti, in riferimento al 2000, il numero medio di incarichi liquidati per soggetto.
(4-13188)
il numero delle amministrazioni che hanno comunicato per l'anno 2003 al Dipartimento della Funzione Pubblica di aver conferito od autorizzato incarichi ai propri dipendenti è pari a 5.509, cui vanno ad aggiungersi 10.304 scuole per un totale di 15.813 amministrazioni pubbliche;
complessivamente i dipendenti, cui sono stati conferiti od autorizzati incarichi nel corso del 2003, sono stati 80.658 per un totale di 150.858 incarichi -:
a quanto ammonti, in riferimento al 2000, il numero medio di incarichi conferiti per soggetto.
(4-13189)
il numero delle amministrazioni che hanno comunicato per l'anno 2003 al Dipartimento della Funzione Pubblica di aver conferito od autorizzato incarichi ai propri dipendenti è pari a 5.509, cui vanno ad aggiungersi 10.304 scuole per un totale di 15.813 amministrazioni pubbliche;
complessivamente i dipendenti, cui sono stati conferiti od autorizzati incarichi nel corso del 2003, sono stati 80.658 per un totale di 150.858 incarichi -:
a quanto ammonti, in riferimento al 2000, il numero complessivo dei compensi liquidati.
(4-13190)
il numero delle amministrazioni che hanno comunicato per l'anno 2003 al Dipartimento della Funzione Pubblica di aver conferito od autorizzato incarichi ai propri dipendenti è pari a 5.509, cui vanno ad aggiungersi 10.304 scuole per un totale di 15.813 amministrazioni pubbliche;
complessivamente i dipendenti, cui sono stati conferiti od autorizzati incarichi nel corso del 2003, sono stati 80.658 per un totale di 150.858 incarichi -:
a quanto ammonti, in riferimento al 2000, il numero complessivo di incarichi liquidati.
(4-13191)
il numero delle amministrazioni che hanno comunicato per l'anno 2003 al Dipartimento della Funzione Pubblica di aver conferito od autorizzato incarichi ai propri dipendenti è pari a 5.509, cui vanno ad aggiungersi 10.304 scuole per un totale di 15.813 amministrazioni pubbliche;
complessivamente i dipendenti, cui sono stati conferiti od autorizzati incarichi nel corso del 2003, sono stati 80.658 per un totale di 150.858 incarichi -:
a quanto ammonti, in riferimento al 2000, il numero complessivo di incarichi conferiti od autorizzati.
(4-13192)
il numero delle amministrazioni che hanno comunicato per l'anno 2003 al Dipartimento della Funzione Pubblica di aver conferito od autorizzato incarichi ai propri dipendenti è pari a 5.509, cui vanno ad aggiungersi 10.304 scuole per un totale di 15.813 amministrazioni pubbliche;
complessivamente i dipendenti, cui sono stati conferiti od autorizzati incarichi nel corso del 2003, sono stati 80.658 per un totale di 150.858 incarichi -:
a quanto ammonti, in riferimento al 2000, il numero complessivo di consulenti e collaboratori esterni ai quali siano stati liquidati incarichi.
(4-13193)
il numero delle amministrazioni che hanno comunicato per l'anno 2003 al Dipartimento della Funzione Pubblica di aver conferito od autorizzato incarichi ai propri dipendenti è pari a 5.509, cui vanno ad aggiungersi 10.304 scuole per un totale di 15.813 amministrazioni pubbliche -:
a quanto ammonti, in riferimento al 2000, il numero complessivo di consulenti e collaboratori esterni ai quali siano stati conferiti od autorizzati incarichi.
(4-13194)