Allegato B
Seduta n. 583 del 9/2/2005


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GIUSTIZIA

Interrogazione a risposta orale:

DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
le recenti dichiarazioni del Procuratore Generale di Napoli dottor Vincenzo Galgano circa la presenza attiva di un «corvo» che agirebbe all'interno della Procura della Repubblica hanno destato sconcerto ed inquietudine;
è evidente che deve essere disposto un accertamento immediato ed approfondito, atteso che la forza della criminalità a Napoli ed in Campania è tale da esigere, da parte delle strutture che la devono contrastare, assoluta compattezza -:
se, in ragione della gravità delle dichiarazioni rese dal Procuratore Generale di Napoli dottor Vincenzo Galgano, non ritenga di dover disporre una urgente ispezione, non essendo immaginabile che la Procura della Repubblica di Napoli possa lavorare efficacemente in un clima di sospetto come quello che si è creato a seguito della maligna attività dell'identificando «corvo».
(3-04188)

Interrogazioni a risposta scritta:

PERROTTA. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
come si evince da un articolo a firma di Andrea Maria Candidi e Giovanni Negri, pubblicato sul Il Sole-24 ore, in data 22 gennaio 2005, da una indagine statistica del Consiglio d'Europa che pone a confronto i sistemi di 40 Stati in base ai dati relativi al 2002, l'Italia «vince» la gara della litigiosità;
l'indagine prende in esame i procedimenti civili, che sono, ogni 100 mila abitanti, ben 7.145 -:
quali siano le ragioni che comportano una litigiosità così elevata;
a quanto ammonti l'importo a cui si deve far fronte visto il numero dei procedimenti civili presenti.
(4-12846)

PERROTTA. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
come si evince da un articolo a firma di Andrea Maria Candidi e Giovanni Negri, pubblicato sul Il Sole-24 ore, in data 22 gennaio 2005, l'Italia risulta essere al primo posto per la durata dei processi, sia penali o civili;
quanto summenzionato è il risultato del primo rapporto della Commissione europea per l'efficienza della giustizia;
la Commissione, solitamente, si sofferma troppo a lungo su cause quali: rapine, licenziamenti e divorzi;
è emerso che i processi di natura penale sono più brevi di quelli civili e tra questi i più lunghi sono quelli nelle materie giuslavoristiche -:
come si pensi di intervenire per ridurre i tempi troppo lunghi dei processi italiani;
quali siano le ragioni di queste eccessive lungaggini e quali le conseguenze che ne derivano.
(4-12847)

PAOLO RUSSO. - Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
Telelibera, rinomata emittente televisiva campana, unica emittente partenopea con concessione regionale, nota per la sua intensa attività di informazione e di denuncia del malaffare è stata più volte oggetto di attacchi camorristici e della criminalità;


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nell'anno 2001 e negli anni successivi, la emittente televisiva predetta denunciava all'Autorità giudiziaria una serie di minacce e violenze ad opera della tifoseria ultras napoletana;
a tutela dell'incolumità dei dirigenti di Telelibera, il Sottosegretario di Stato presso il Ministero degli Interni, onorevole Alfredo Mantovano, in risposta ad alcune interrogazioni parlamentari, disponeva un servizio di vigilanza sugli stessi;
il P.M. incaricato delle indagini per i fatti sopraesposti, nonostante il tempo trascorso e le ulteriori minacce ricevute e documentate dai dirigenti di Telelibera, non è ancora riuscito ad identificare i responsabili;
tali atti hanno costretto l'emittente a sospendere la trasmissione sportiva «Linea diretta con i tifosi» e le attività collegate con conseguenti gravi danni economici e d'immagine per la stessa;
gli stessi soggetti artefici di quanto sopra, si sono anche distinti per gravi offese nei confronti di importanti Autorità regionali e locali anche attraverso l'esposizione allo stadio di striscioni oltraggiosi durante le gare di calcio;
il fenomeno del tifo violento ha causato in tempi recenti gravi episodi tra i quali la morte del tifoso Sergio Ercolani;
secondo l'interrogante, un Paese democratico non può tollerare questi episodi di violenza tesi a minare nella fondamenta principi costituzionalmente garantiti quali la libertà di stampa e di espressione nonché diretti a minacciare la sicurezza dei cittadini e l'ordine pubblico -:
quali tempestivi provvedimenti si intenda adottare nell'immediato per evitare che questo clima di tensione creatosi intorno all'emittente televisiva Telelibera, possa sfociare in episodi di imprevedibile portata;
quali iniziative si intenda assumere affinché vengano identificati i soggetti che partecipano alle manifestazioni sportive unicamente per creare gli episodi sopra stigmatizzati e per far sì che venga loro inibito definitivamente di poter accedere allo stadio e prenderne parte.
(4-12850)

RUGGERI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
la sede degli uffici giudiziari nel comune di Bozzolo (Mantova) è ancora oggi di rilevante e dimostrata efficacia ed efficienza per i servizi svolti;
il tribunale a Bozzolo:
a) rimane uno snodo territoriale strategico per le comunicazioni stradali e ferroviarie a servizio di numerosissimi territori limitrofi e collegati viabilisticamente;
b) rappresenta una grande tradizione storica e culturale locale che merita rispetto e nuova valorizzazione. Fra l'800 e il '900 venivano trattate le cause fra lavoratori braccianti e proprietari. La storia dei movimenti bracciantili delle campagne mantovane e padane è passata anche dal tribunale di Bozzolo;
c) la sua assoluta utilità è riconosciuta dalla volontà di richiesta della sua permanenza da numerosi sindaci, istituzioni, operatori di giustizia e cittadini;
d) nel tempo si è variamente attivato da tribunale a pretura sino a giudice di pace oggi; la presenza delle funzioni di giudice di pace e di cancelleria sono una garanzia di gestione moderna della giustizia per professionalità capacità e disponibilità.
e) svolge, oggi, un ruolo di riduzione dell'intasamento dei lavori del tribunale del capoluogo di Mantova. A Bozzolo, il tribunale attuale (giudice di pace) svolge una svariata serie di servizi ai cittadini e alle istituzioni, difficilmente dislocabili e delocalizzabili altrove. Il risultato, dimostrabile facilmente, sarebbe il sicuro aggravio e aumento di costi, spese, tempi e difficoltà per accedere all'amministrazione della giustizia per tutti: cittadini, aziende, operatori vari,


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istituzioni e lo stesso Ministero della giustizia. In definitiva, lo spostamento o la chiusura del servizio giudiziario a Bozzolo rappresenterebbe un sicuro di spesa, contrario alla logica della razionalizzazione e del contenimento di spesa del Ministero di giustizia -:
quali misure intende adottare per evitare la eventuale soppressione della sede del tribunale di Bozzolo.
(4-12858)