Allegato B
Seduta n. 576 del 27/1/2005


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AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO

Interrogazione a risposta orale:

DELMASTRO DELLE VEDOVE e MEROI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
oltre un terzo delle vetture circolante nel nostro Paese, e quindi oltre 11 milioni e mezzo, risultano essere state immatricolate prima del 1993 sicché sono non catalizzate e producono emissioni inquinanti di gran lunga superiori ad una vettura di recente immatricolazione;
il numero di vetture non catalizzate è dunque enorme, sicché si ripropone il tema della qualità dell'aria soprattutto nei perimetri urbani;
nelle città del centro-nord il numero delle vetture circolanti non catalizzate rappresenta dal 25 al 30 per cento del totale delle vetture, mentre nel centro-sud la situazione è molto più compromessa perché la percentuale sale al 40 per cento a Palermo e sino al 60 per cento a Napoli (cfr. Il Sole-24 Ore di mercoledì 26 gennaio 2005 alla pagina 15);
è evidente che vi è un interesse ad accelerare il completo rinnovo del parco autovetture circolanti, tenuto conto dei grandi progressi delle case automobilistiche sotto il profilo della riduzione delle emissioni inquinanti nei nuovi motori;
vale la pena di ricordare che un'autovettura immatricolata nel 1983 che continui oggi a circolare inquina mediamente come 50 autovetture immatricolate nel 2005 -:
se non ritengano di dover mettere allo studio politiche di incentivazione per un completo rinnovo del parco auto vetture circolanti ed immatricolate prima del 1983 per contribuire in forma robusta al disinquinamento da traffico nelle aree urbane.
(3-04136)

Interrogazioni a risposta scritta:

ZACCHERA. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che:
in passato il sottoscritto, attraverso atti di sindacato ispettivo, ebbe a richiedere delucidazioni in merito alla decisione del Ministero di utilizzare il complesso di «Villa Biraghi» per la sede del Parco Nazionale della Valgrande;
in ogni sede, ed anche nell'interrogazione a risposta scritta qui richiamata, sono state espresse pesanti riserve su quella che appare all'interrogante una cervellotica e insostenibile, decisione sia dal punto di vista del costo complessivo dell'intervento che della localizzazione scelta per la sede (scomoda, decentrata e senza parcheggi);
in particolare, è evidente come essa sia lontana dagli accessi normali del Parco della Valgrande, oltre che essere prossima ad importanti stabilimenti chimici che poco si collegano con l'immagine di un parco nazionale;
in questi mesi, è stata resa pubblica la notizia che la Magistratura di Verbania ha in corso indagini su questa vicenda coinvolgenti alcuni noti esponenti politici regionali -:
se il Ministero sia stato informato degli atti in corso da parte della Magistratura di Verbania e quale atteggiamento intenda conseguentemente assumere;


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quali iniziative intenda con urgenza intraprendete il Ministero al fine di valutare la correttezza e l'economicità, la continuità dell'intera operazione;
perché non sia verificata l'ipotesi di mantenere gli uffici della Presidenza e Direzione del parco negli attuali locali di proprietà regionale senza procedere ad un investimento di almeno 3 milioni di euro che potrebbero essere invece convenientemente destinati ad iniziative all'interno del parco e per la pubblicizzazione del Parco nazionale della Valgrande.
(4-12623)

DAMERI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che:
la legge n. 368 del 24 dicembre 2003 all'articolo 1 prevede che entro un anno dalla sua entrata in vigore il Commissario straordinario nominato dal governo individui il sito destinato a ospitare i rifiuti radioattivi di terza categoria, compresi anche gli elementi di combustibile irraggiati; se entro il termine indicato non viene fatta l'individuazione, provvede a ciò il Presidente del Consiglio dei ministri, con proprio decreto;
la stessa legge, all'articolo 4, prevede che annualmente vengano assegnati contributi ai comuni e alle province nel cui territorio sono ospitate centrali nucleari e impianti del ciclo del combustibile nucleare. Il contributo è assegnato annualmente con deliberazione del CIPE sulla base delle stime di inventario radiometrico dei siti determinato dal Ministero dell'ambiente con apposito decreto sentita l'APAT -:
per quali motivi non sia ancora stato emanato il decreto riguardante l'inventario radiometrico dei siti, nonostante si sia a conoscenza che l'APAT abbia già fatto pervenire le sue stime;
quando sia prevista l'emissione del suddetto decreto e la successiva convocazione del CIPE;
quali siano le modalità e i tempi con cui saranno trasferiti ai comuni e alle province i contributi relativi all'anno 2004;
quali iniziative siano state prese dal Commissario straordinario Generale Carlo Jean al fine di individuare il sito per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi di terza categoria; in particolare se sono stati presi in esame i probabili siti e se è stata sentita in merito la Commissione tecnico scientifica, istituita ai sensi dell'articolo 2 della legge n. 368.
(4-12629)