Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 553 dell'1/12/2004
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(Rispetto degli impegni assunti dal Ministero dei trasporti con il comune di Modena in ordine alla realizzazione del tracciato ferroviario dell'alta velocità - n. 3-03935)

PRESIDENTE. L'onorevole Santagata ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-03935 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 2).


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GIULIO SANTAGATA. Signor Presidente, pur se trattiamo lo stesso argomento, mi rivolgo al ministro Lunardi perché il tracciato dell'alta velocità è stato deciso nel luglio del 1998 nella Conferenza dei servizi indetta appunto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. È sicuramente vero che nella predetta sede furono assunte indicazioni in merito alla chiusura della discarica; tutti erano d'accordo sul fatto che la discarica fosse chiusa prima dell'avvio dei lavori; il ministro ha dimenticato di dire, però, che l'articolo 4 della deliberazione della Conferenza dei servizi prevedeva che il comune di Modena venisse indennizzato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per i lavori da svolgere per poter chiudere la discarica.
Nell'aprile e nel marzo di quest'anno, il comune, in accordo con TAV, ha comunicato al ministero la stima dell'ammontare dei lavori per una somma di 64 milioni di euro.
Vorrei sapere dal ministro Lunardi se, anche a fronte delle dichiarazioni del ministro dell'ambiente, ritenga davvero che il comune di Modena sia «uscito» dalle deliberazioni della Conferenza dei servizi o se, invece, stia dando corso alle attività previste in quella Conferenza e se qualcuno oggi sia inadempiente. Quel «qualcuno» non può che essere il suo ministero, giacché il comune attende ancora di sapere se la stima dei costi per la chiusura della discarica sia accettata o meno dal ministro.

PRESIDENTE. Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, professor Lunardi, ha facoltà di rispondere.

PIETRO LUNARDI, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Signor Presidente, onorevole Santagata, il ministro dell'ambiente e della tutela del territorio che mi ha preceduto, indirettamente ha fornito alcuni elementi di risposta ai quesiti concernenti i lavori fin qui svolti all'interno della discarica di Modena.
Per quanto attiene ai lavori di quadruplicamento ferroviario veloce della linea Milano-Bologna, rientrante tra le opere strategiche disciplinate dalla legge-obiettivo, la percentuale di realizzazione ad oggi è pari al 55 per cento. Lo stato di avanzamento è perciò in linea con il programma dei lavori, con l'obiettivo di attivare la tratta per fasi funzionali. A partire dal 2006, è prevista l'attivazione della linea Modena-Bologna, per arrivare, nel 2007, all'apertura del tratto Milano-Piacenza ovest e, quindi, dell'intero percorso. Si ribadisce, pertanto, l'importanza e la priorità della prosecuzione dei lavori della linea ferroviaria ad alta velocità-alta capacità, ai fini del rispetto dei tempi programmati.
Secondo gli impegni assunti dalle parti, l'attraversamento della discarica doveva essere completato, per quanto attiene alla rimozione dei rifiuti e alla realizzazione delle opere civili da parte del comune, entro il 31 luglio 2004. Le attività di apertura del corridoio di attraversamento sono state completate con quattro mesi di ritardo. L'ente locale tuttora deve completare gli interventi di sistemazione definitiva e di rimodellamento morfologico della discarica ai lati del corridoio di attraversamento. Dal 1o gennaio 2005, qualora permanesse il ritardo, si determinerebbero consistenti danni per la regolare prosecuzione dei lavori della linea con conseguenti oneri economici che dovrebbero essere imputati al comune di Modena. La TAV sta regolarmente adempiendo al pagamento della somma di 15 milioni di euro circa necessaria per i lavori di passaggio dell'alta velocità, mentre non risultano fondate le richieste del comune di Modena, che ha quantificato unilateralmente in 64 milioni di euro i costi connessi all'attuazione delle prescrizioni del Ministero dell'ambiente. La quantificazione di 64 milioni di euro tiene conto di un risarcimento del danno industriale pari a 54 milioni di euro a favore della Meta Spa, che non era previsto in alcuno degli accordi stipulati.
Colgo l'occasione per ribadire ancora una volta che la scelta di questo tracciato è stata fortemente voluta dagli enti locali modenesi, nonostante le difficoltà ambientali


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e paesaggistiche che tale scelta comportava, difficoltà che successivamente sono state superate, esaminando ben dodici soluzioni alternative ed identificando insieme scelte capaci di contenere al minimo l'impatto ambientale e paesaggistico. In proposito, vorrei ricordare i miglioramenti concordati per il passaggio di Villa Dallari e precisare che tali miglioramenti non hanno comportato alcun ritardo dei lavori della TAV.
Infine, ritengo opportuno sottolineare che condivido pienamente la necessità di sospendere l'attività di discarica, come richiesto dal Ministero dell'ambiente e, al tempo stesso, ritengo che questo ritardo, prodotto dal mancato adempimento degli impegni assunti dall'organo locale, qualora dovesse protrarsi ulteriormente, comporterà un inevitabile prolungamento dei tempi di entrata in esercizio dell'alta velocità. Tutto ciò, oltre a generare un danno all'utenza locale, mette in crisi l'intero processo di completamento del sistema alta capacità-alta velocità nel paese.

PRESIDENTE. L'onorevole Santagata ha facoltà di replicare.

GIULIO SANTAGATA. Signor Presidente, signor ministro, apprendo da lei che è stata data una risposta alla richiesta di 64 milioni di euro avanzata dal comune di Modena, ma il comune Modena non ha mai ricevuto tale risposta. Il comune ha proceduto alla realizzazione di una serie di lavori per la preparazione del sedime, lavori di pertinenza dell'azienda che gestisce il sito; peraltro vi è un'assenza di precisazioni sulla stima dei risarcimenti previsti dall'articolo 4 dell'accordo della Conferenza dei servizi.
È del tutto evidente che imputare al comune il blocco dell'attività per presunti ritardi è falso; non è credibile. Il comune ha comunicato per tempo l'ammontare e la tipologia dei lavori, ha convenuto con TAV Spa sul tipo dei lavori, ha proceduto ed oggi il ministro dell'ambiente afferma: dovete bloccare!
È chiaro che un blocco dell'attività, allo stato attuale, in assenza di certezze, si traduce inevitabilmente in un blocco del cantiere dell'alta velocità. Io credo che il Governo farebbe bene a mettersi d'accordo al proprio interno (i due ministeri e - mi permetto di dirlo, visto che è qui - anche il ministro Giovanardi, che, essendo un forte conoscitore della questione, agita le acque, secondo me sbagliando i luoghi e i modi). Se dobbiamo discutere di come si rifà il passaggio in quella discarica, c'è una Conferenza dei servizi...

PAOLA MANZINI. La si convoca!

GIULIO SANTAGATA. ...che è il luogo in cui si assumono le decisioni. Abbiamo preso una decisione grave e difficile nel territorio modenese, ma alla fine l'abbiamo fatto. Se le decisioni le dobbiamo prendere sui giornali locali, temo per l'alta velocità (Applausi dei deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-L'Ulivo).

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