Allegato B
Seduta n. 543 del 10/11/2004


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ATTIVITĄ PRODUTTIVE

Interrogazione a risposta in Commissione:

ANNUNZIATA e VERNETTI. - Al Ministro delle attività produttive. - Per sapere - premesso che:
in un comunicato stampa del 13 ottobre 2004 l'Unione nazionale Consumatori denuncia che sul prezzo del gasolio per autotrazione è in atto «una speculazione evidente studiata a tavolino»;
la suddetta associazione di consumatori fa notare, infatti, che da ottobre 2003 a ottobre 2004, secondo le rilevazioni dello stesso Ministero delle Attività Produttive, il prezzo del gasolio autotrazione è aumentato mediamente del 15,65 per cento, quello della benzina dell'11,69 per cento e quello del GPL autotrazione, che pure è legato al petrolio, soltanto del 4,03 per cento;
inoltre, viene fatto osservare che il consumo di gasolio autotrazione è circa il 35 per cento in più di quello della benzina e che aumentando di più il prezzo del primo rispetto a quello della benzina le compagnie petrolifere e i distributori incrementano i ricavi, nonostante i due carburanti provengano dallo stesso barile di petrolio che ha un prezzo unico;
«dal barile - conclude la nota dell'Unione Nazionale Consumatori - la raffineria ottiene circa il 35 per cento di gasolio, il 20 per cento di benzina e il rimanente è olio combustibile, GPL e altri sottoprodotti, quindi è ancora più evidente che aumentando il prezzo del gasolio il guadagno è maggiore» -:
quali sono le considerazioni del ministro in indirizzo in merito alla grave denuncia esposta in premessa;
se, e quali interventi intenda predisporre per correggere questa ed altre «anomalie» presenti nella determinazione dei prezzi dei carburanti;
se non ritenga urgente, necessario ed opportuno provvedere alla istituzione di


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una commissione ministeriale, come da tempo richiesta dalle associazioni dei consumatori, al fine di accertare eventuali fenomeni speculativi sui prezzi dei carburanti, atteso che alcune di queste associazioni, vedi ADUSBEF, hanno avanzato già in passato il sospetto che «sui consumi della sola benzina le compagnie, per impropri sovraprezzi, lucrano mensilmente maggiori entrate per 115 milioni di euro e lo Stato ne incassa con identiche motivazioni oltre 26 milioni».
(5-03680)

Interrogazioni a risposta scritta:

MAZZOCCHI. - Al Ministro delle attività produttive. - Per sapere - premesso che:
ormai da alcuni anni prolificano su tutto il territorio nazionale, in forza anche del principio della globalizzazione commerciale, punti di vendita - food e non food - gestiti da extracomunitari, regolarmente in possesso dei requisiti di legge, arrecando turbativa nel settore di mercato straniero;
tale fenomeno così diffuso in piccoli e grandi centri urbani penalizza i consumatori, i quali vengono mortificati dall'esposizione ampia di locandine, pubblicità e quant'altro similare, scritte in lingua straniera incomprensibile per la stragrande maggioranza;
sarebbe opportuno la predisposizione in doppia lingua (italiana/estera) delle locandine, pubblicità e quant'altro similare -:
se il Ministro interrogato intenda con urgenza adottare, iniziative di natura normativa per far fronte alle problematiche di cui in premessa.
(4-11563)

SGOBIO. - Al Ministro delle attività produttive, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi la «Billa Ag Italia», società austriaca che nel 2001 ha acquistato Standa, la storica catena della grande distribuzione, ha dichiarato che nel gruppo vi sono 300 lavoratori in eccedenza e 29 filiali a rischio, di cui il 50 per cento destinate alla chiusura e ha comunicato che non essendo più possibile trovare soluzioni non traumatiche per i lavoratori, ricorrerà alle procedure di mobilità per ottenere una riduzione dei costi in tempi rapidi;
il 6 novembre 2004, il comparto commercio di Cgil, Cisl e Uil ha indetto una prima giornata di sciopero, per l'intera giornata, in tutte le 22 filiali della Lombardia, tenuto conto del fatto che solo a Milano potrebbero esserci 80-100 lavoratori in esubero -:
se non ritengano opportuno intervenire, ciascuno per gli ambiti di propria competenza, presso i soggetti interessati, a tutela dei diritti, della dignità e delle professionalità dei lavoratori coinvolti, al fine di convocare un tavolo di trattativa, a partire dal piano di sviluppo, per discutere della crisi dell'azienda e scongiurare la suddetta decisione, salvaguardando gli attuali livelli occupazionali e garantendo ai lavoratori stessi un futuro certo e sicuro.
(4-11581)