Allegato B
Seduta n. 520 del 4/10/2004


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INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazione a risposta in Commissione:

CORONELLA. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la gara di general contractor per lavori stradali ed autostradali sul primo dei 6 maxi lotti della Salerno - Reggio Calabria, dell'importo di 512.638.278,46 euro, è stata vinta nel luglio 2003 dalla società CMC aderente alla Lega delle Cooperative;
il maxi-lotto dell'autostrada in questione riguarda l'ammodernamento del tratto tra lo svincolo di Sicignano (chilometro 53,8) e lo svincolo di Atena Lucana (chilometro 82,33), della lunghezza complessiva di 28,53 chilometri;
il termine per la consegna dell'opera è stato fissato entro 1.095 giorni dalla consegna dei lavori avvenuta il 17 ottobre 2003 e, quindi, la data di fine lavori sarà il 17 ottobre 2006;
in data 25 novembre 2003, alla presenza del Ministro delle infrastrutture e trasporti, ingegner Pietro Lunardi e del Presidente dell'Anas, ingegner Vincenzo Pozzi, si è inaugurato il cantiere in questione -:
se sia stato presentato uno stato di avanzamento dei lavori da parte del contraente aggiudicatario; se ritenga comunque opportuno accertare lo stato dei lavori dopo 300 giorni dall'avvio dei cantieri e passato un quarto del tempo previsto per la consegna dell'opera.
(5-03522)

Interrogazioni a risposta scritta:

DELMASTRO DELLE VEDOVE. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la regione Sardegna non conosce, sull'intero suo territorio, una rete autostradale;
la strada statale Olbia-Sassari è, in assoluto, una delle più trafficate e nel contempo importanti vie di comunicazione dell'intera regione;
il traffico sulla predetta arteria è particolarmente intenso, con tendenza all'aumento, anche in ragione dei porti di Olbia e di Golfo Aranci che producono un intenso andirivieni di mezzi pesanti;
come se non bastasse, la strada ha, sin dall'inizio, accusato seri problemi derivanti,


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presumibilmente, da un'inadeguata preparazione del fondo del sedìme, che produce cedimenti dell'asfalto;
tale condizione ha prodotto una iper-attività manutentiva, con costi assolutamente elevati e senza ottenimento di risultati significativi, rendendo semplicemente cronicizzata la spesa per la sistemazione del sedime stradale;
è maturo il tempo di una seria riflessione sulla opportunità di un intervento definitivo che, peraltro, impone un ripensamento complessivo circa l'arteria di cui si parla -:
a quanto ammontino le risorse finanziarie utilizzate per interventi manutentivi sulla strada statale Olbia-Sassari;
se non si ritenga maturo il tempo di progettare una importante trasformazione della predetta strada statale, sostituendola con una strada a quattro corsie con collegamento alla superstrada Sassari-Cagliari, in tal modo modernizzando una rete stradale che senza dubbio penalizza, oggi, la regione Sardegna al paragone con tutte le altre regioni italiane.
(4-11122)

PERROTTA. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la società Autostrade Meridionali e la Tangenziale di Napoli non vivono una situazione florida;
la società Autostrade Meridionali è una delle società controllate da Autostrade per l'Italia;
entrambe le società hanno goduto di una favorevole impennata nel valore delle proprie azioni;
le summenzionate società hanno, anche, goduto di ingenti finanziamenti pubblici contemporaneamente a consistenti incrementi delle tariffe causati dagli stessi lavori di ammodernamento. Lo stesso dicasi della società Tangenziale di Napoli Spa anch'essa facente parte del gruppo Autostrade, anche se non è quotata in borsa -:
in che misura i finanziamenti pubblici ricevuti siano individuabili nei bilanci societari e di gruppo;
quale siano le ragioni per cui, malgrado i piani di ammodernamento e l'incremento delle tariffe, Autostrade Meridionali continui a risultare tra le autostrade nazionali più pericolose, così come evidenziano le statistiche ACI ed Istat;
quali siano i motivi per cui alla gestione delle gare e degli appalti in ambedue le società, nonostante esistano uffici preposti, l'amministratore delegato abbia fatto ricorso a delle professionalità esterne.
(4-11125)

VENDOLA. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
la Nuova Italgrafica snc con sede a Putignano (Bari), opera nel campo dell'installazione della cartellonistica stradale e delle frecce direzionali (preinsegne) in convenzione con l'ANAS SpA sin dal 1988;
la società succitata non veniva mai a trovarsi in uno stato di insolvenza rispetto ai canoni dovuti all'ANAS per l'installazione della cartellonistica stradale;
i canoni dovuti rimanevano invariati sino al 1998, mentre nel 1999 l'ANAS autonomamente applicava un aumento del 150 per cento rispetto all'anno precedente (per esempio se per l'anno 1998 si pagava il canone dovuto di 1.000,00 euro, tale somma passava nel 1999 a un importo di 2.500,00 euro);
la Nuova Italgrafica ha pagato i canoni dovuti alla ANAS fino al 1999;
nel settembre del 2000 l'ANAS faceva pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n. 226) un provvedimento con cui disponeva che i canoni dovuti per l'anno 2000 equivalevano a quelli del 1999


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moltiplicando i rispettivi coefficienti attribuiti ad ogni strada statale e/o tronchi della medesima strada statale. Nell'area del sud-barese in cui opera la società summenzionata il coefficiente da applicare è stato mediamente di 3 volte superiore al precedente, ovvero i 2.500,00 euro di canone dovuti alla ANAS diventavano 7.500,00 euro per l'anno 2000;
il provvedimento dell'ANAS aveva effetto retroattivo e quindi si doveva applicare con decorrenza dal 1 gennaio 2000;
dall'anno 2000 la Nuova Italgrafica snc non pagava più i canoni dovuti all'ANAS ritenendoli arbitrari e impropri rispetto alla loro validità giuridica;
successivamente agli aumenti dei canoni, l'ANAS procedeva all'emissione di fatture per gli anni seguenti e, pertanto, la situazione debitoria nei confronti dell'ANAS della Nuova Italgrafica snc andava a configurarsi nell'importo di 47.879,94 euro;
il canone che l'ANAS ha stabilito per il 2004 per una preinsegna di cm 125 per 25 cm è dell'importo di 318,00 euro; per un cartello di mq 3 è di 670,00 euro circa. A tali cifre vanno aggiunte le imposte di pubblicità dovute ai Comuni, i costi relativi all'assicurazione RCT (responsabilità civile verso terzi), i costi per la realizzazione e posa in opera degli impianti e la relativa manutenzione ordinaria e straordinaria. Tecnicamente il noleggio di una preinsegna costerebbe non meno di 650-700 euro l'anno; il noleggio di un cartello costerebbe non meno di 1.300,00 euro all'anno;
la Federazione Italiana Sviluppo Pubblicità Esterna (FISPE) poneva in essere un ricorso al TAR Lazio in merito agli aumenti dei canoni relativi al 2003 e al 2004 operati dall'ANAS.
in data 5 febbraio 2004, il TAR Lazio, sezione terza, con sentenza n. 825 del 2004, affermava che: «...ritenuto che sussistono le ragioni richieste dalla legge per l'accoglimento della domanda cautelare giacché il ricorso appare dotato di sufficiente fumus, specie in relazione alla dedotta tardività della pubblicazione, e tenuto conto del pregiudizio determinato dalla immediata applicazione dei nuovi canoni» ed ancora: «... il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, sezione terza, accoglie la suindicata domanda cautelare...»;
diverse società, tra cui anche la Nuova Italgrafica snc., inviavano nel corso degli anni passati e nel corrente anno domande di rinnovo triennale delle convenzioni per i canoni al Compartimento ANAS di Bari: le relative domande non ricevevano alcuna risposta;
nel corso del 2003, oltre alle domande di rinnovo, venivano presentate all'ANAS dalla società in oggetto, dichiarazioni di rinuncia di alcune concessioni a causa dei contratti scaduti o di cartelli rimossi o mai installati. Anche queste ultime richieste non ricevevano alcuna risposta;
il responsabile dell'Ufficio Pubblicità del Compartimento di Bari comunicava alla Nuova Italgrafica snc che era impossibile procedere alla cancellazione delle concessioni senza che ci fosse preventivamente il pagamento delle fatture relative ai canoni del 2001-2002;
a seguito di un ulteriore incontro tra la Nuova Italgrafica snc, e il suddetto responsabile dell'Ufficio Pubblicità, si apprendeva che i canoni relativi al 2004 erano corretti e che la posizione debitoria della succitata società ammontava a 47.879,94 euro, compresa la fattura relativa all'anno 2003: fattura mai stata notificata dal Compartimento ANAS di Bari alla società in questione;
la questione sopra descritta è emblematica di una sofferenza che non riguarda solo la società Nuova Italgrafica snc, ma tante piccole aziende che si trovano nella condizione di non poter immediatamente corrispondere per intero l'ammontare dei canoni degli ultimi anni (aumentati in modo spropositato) e rischiano il fallimento; vale la pena di annotare a margine


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come la politica dei prezzi praticata dall'ANAS sulla cartellonistica stradale consente solo a grandi gruppi di poter comperare gli spazi pubblicitari -:
quali iniziative i Ministri interrogati intendano adottare per quanto attiene le specifiche competenze, per dirimere una situazione così farraginosa quale quella della quota dei canoni di concessione per quelle società medio-piccole che operano nel settore della cartellonistica stradale;
se alla luce di quanto descritto non si ritenga di proporre all'ANAS e alla società incaricata della riscossione dei tributi, oramai iscritti a ruolo, una formula dilatoria dei tributi pendenti, e cioè una transazione che consenta una rateizzazione concordata del debito cumulato.
(4-11130)