Allegato B
Seduta n. 499 del 27/7/2004


Pag. 15042


...

DIFESA

Interrogazione a risposta in Commissione:

MINNITI, LUMIA, PISA, PINOTTI, RUZZANTE, DE BRASI, ANGIONI, LUONGO e ROTUNDO. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
è stata data notizia su un sito web, dell'avvio di un procedimento disciplinare a carico di un delegato del Cocer dell'aeronautica militare autore di un articolo, pubblicato sullo stesso sito, avente ad oggetto gli aumenti contrattuali relativi al biennio economico 2004-2005 per il personale militare;
sullo stesso sito si può prendere visione del testo e identificarne quindi l'autore nel maresciallo Salvatore Rullo, pubblicato nel giugno scorso che avrebbe originato il procedimento disciplinare a suo carico;
l'articolo 9 delle «Norme di principio sulla disciplina militare» indica chiaramente che «i militari possono liberamente pubblicare i loro scritti, tenere pubbliche conferenze e, comunque, manifestare pubblicamente il proprio pensiero, salvo che si tratti di argomenti a carattere riservato di interesse militare o di servizio per i quali deve essere ottenuta l'autorizzazione»;
nessuna di tali condizioni a giudizio degli interroganti ricorre nella situazione che ha portato l'amministrazione militare a contestare addebiti disciplinari al delegato Rullo, in quanto autore di un testo che commenta un accordo contrattuale, per definizione atto pubblico e doverosamente pubblicizzabile in quanto rivolto ad una pluralità di soggetti direttamente interessati -:
come valuti il Ministro interrogato quanto descritto in premessa e quali iniziative intenda adottare per ricondurre nel caso di specie la condizione dei delegati della rappresentanza militare e il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero in una situazione propria di un normale e libero confronto di idee.
(5-03397)

Interrogazione a risposta scritta:

BALLAMAN. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che:
il 12 dicembre 2003 un alto ufficiale dell'Esercito venne arrestato per truffa e peculato per aver preteso denaro, secondo l'accusa, dai militari che chiedevano di partecipare a missioni all'estero;
l'ufficiale, comandante di una unità interforze di stanza a Motta di Livenza (Treviso), venne sorpreso mentre riceveva alcune migliaia di euro da un tenente nei pressi della caserma;
tale notizia fu ripresa anche dagli organi di stampa;
a giudizio dell'interrogante l'impressione che si poteva ricavare dalla vicenda è che non si fosse trattato di un caso isolato;
altri militari di altre caserme avrebbero dovuto sottostare al pagamento di due mensilità della missione per poter partire -:


Pag. 15043


se corrisponda al vero che alcuni militari siano stati soggetti al pagamento di tangenti per poter essere impiegati in missione;
se vi siano delle inchieste ancora in corso al fine di debellare il fenomeno ed individuare i colpevoli;
se per quanto consti al Governo, vi sia il ragionevole dubbio che il sistema di pagamenti di tangenti è tuttora in funzione ed è consolidato nel sistema.
(4-10596)