Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 493 del 19/7/2004
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(Repliche dei relatori e del Governo - A.C. 5122)

PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il relatore per la XII Commissione, onorevole Baiamonte.

GIACOMO BAIAMONTE, Relatore per la XII Commissione. Signor Presidente, forse non sono stato chiaro nella mia esposizione e mi rivolgo alla collega, onorevole Rocchi. Facevo riferimento al caso specifico del comune di Cefalù perché proprio tale comune ha adottato alcune precauzioni sistematiche, sia prima dell'inizio del periodo della balneazione sia durante il medesimo. Su ciò focalizzo la mia attenzione e richiamo quella dei colleghi presenti. Infatti, proprio nelle tabelle di riferimento della Comunità europea ci si riferisce al profilo delle acque di balneazione, riguardo alle quali deve essere compiuta sistematicamente la valutazione del potenziale di proliferazione dei batteri,


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ogni quattro o otto settimane, a seconda delle zone e dei profili precedenti delle acque di balneazione. Non solo: vi è una tabella - la tabella numero 4 - in cui si parla esclusivamente di monitoraggio delle acque di balneazione. In tale tabella si stabilisce che, poco prima dell'inizio di ciascuna stagione balneare, deve essere prelevato un campione; per ogni stagione balneare sono prelevati ed analizzati almeno quattro campioni. La stagione balneare può variare, come dicevo, dalle quattro alle otto settimane. Tali variazioni sono legate a situazioni di una regione soggetta a particolari vincoli geografici, quali quelli che la collega richiamava per il basso Mediterraneo.
Perché ho voluto focalizzare l'attenzione sul fenomeno Cefalù? Perché proprio in quella zona tali precauzioni sono sistematicamente adottate. Vi era un inquinamento momentaneo, a causa di un canale di scarico che è stato deviato e bloccato, ed il comune di Cefalù ha preso l'impegno di risolvere definitivamente tale situazione appena terminata la stagione balneare.
Dico ciò perché tale atteggiamento dovrebbero averlo tutti i comuni rivieraschi, in maniera tale da evitare che si possano diffondere quelle infezioni e quelle cariche batteriche cui facevo riferimento in precedenza e da prevenire - ciò deve essere il punto fondamentale - tutte quelle situazioni igienico-sanitarie che possano recare un danno fisico ai nostri cittadini ed ai nostri bagnanti.
Credo di aver precisato la questione. Questo è il motivo per cui ho fatto riferimento agli emendamenti presentati in Commissione: questi ultimi, infatti, erano basati proprio su tale aspetto. Pertanto, in accordo con il relatore per la VIII Commissione, ci siamo comportati in tal senso, proprio perché la nostra legislazione prevede già tutte queste precauzioni.

PRESIDENTE. Prendo atto che il relatore per l'VIII Commissione e il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.

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