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I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della difesa, per sapere - premesso che:
il quotidiano The New York Times del 4 giugno 2004, a pagina 10, scrive che il dipartimento della difesa statunitense ha deciso il trasferimento del quartier generale delle forze navali statunitensi in Europa (Hq Usnaveur) da Londra in Italia;
si tratta di un comando esclusivamente statunitense, non facente parte dunque della struttura Nato, anche se il suo comandante è contemporaneamente capo del Joint force command di Napoli, un comando Nato;
dal comando dipendono la 6th Fleet e numerose basi navali dislocate prevalentemente dal Mediterraneo ed esso ha una forza media di 10 mila uomini basati a terra e 12 mila imbarcati;
l'area di responsabilità dl Comusnaveur insiste su una delle aree di maggiore instabilità e pericolosità, si estende da Capo Nord a Capo di Buona Speranza e comprende il Mar Nero, il Mar Caspio, l'area mediorientale e l'Africa, ad eccezione della zona del Corno d'Africa;
benché il quotidiano non lo citi esplicitamente, è ragionevole pensare che il quartier generale londinese, dove sono impiegate circa mille persone, sarà trasferito a Napoli, dove negli scorsi anni sono stati eseguiti vasti lavori di ridislocazione sia delle strutture operative che di quelle logistiche delle forze armate statunitensi operanti nella città;
il trasferimento del comando Usa avverrebbe nel contesto di un piano più generale di ristrutturazione della presenza militare statunitense in Europa, che prevederebbe, in particolare, la chiusura di numerose caserme dell'esercito statunitense in Germania;
secondo il quotidiano newyorkese, il Sottosegretario alla difesa statunitense Douglas Feith avrebbe informato il Governo tedesco dei progetti dell'amministrazione Bush -:
se il Ministro interpellato sia a conoscenza del piano di trasferimento del quartier generale delle forze navali statunitensi in Europa da Londra in Italia e sia stato informato, analogamente a quanto avvenuto con quello tedesco, delle intenzioni dell'amministrazione americana riguardo l'Italia;
se non ritenga che i progetti statunitensi siano in contrasto con gli interessi italiani, sia per quanto riguarda gli aspetti pratici del trasferimento di migliaia di uomini in un'area dove già
insistono molti comandi e unità statunitensi, sia per i delicati problemi politici legati alla presenza di un comando militare esclusivamente statunitense sul suolo italiano, da dove, dunque, potrebbe dirigere operazioni che potrebbero essere in contrasto con gli interessi nazionali e senza il consenso del Governo italiano;
se, considerato tutto questo, se non ritenga, pertanto, di dover fornire tutte le informazioni di cui sia in possesso sui piani statunitensi.
(2-01233)
«Deiana, Russo Spena, Giordano».
(6 luglio 2004)