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PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per le comunicazioni, onorevole Innocenzi, ha facoltà di rispondere all'interrogazione Lumia n. 3-01910 (vedi l'allegato A - Interpellanza e interrogazioni sezione 2).
GIANCARLO INNOCENZI, Sottosegretario di Stato per le comunicazioni. Signor Presidente, onorevoli colleghi, in relazione all'atto parlamentare in esame, si fa presente che l'ispettorato territoriale per la Sicilia, in adesione alla richiesta di collaborazione pervenuta dalla questura di Palermo e al fine di accertare eventuali illeciti nella conduzione delle emittenti TV7, Tele Jato e Tele Occidente, ha comunicato che nel corso delle verifiche effettuate non sono state riscontrate irregolarità tecniche nella gestione degli impianti in parola.
Veniva tuttavia segnalato che l'associazione culturale «Marconi», con sede in Partinico, via Celeste 45, esercente l'emittente televisiva in ambito locale a carattere comunitario Tele Jato, non aveva effettuato nei giorni 7, 14, 21 e 28 gennaio 2001 alcuna programmazione, in violazione delle disposizioni di cui all'articolo 20, comma 1, della legge n. 223 del 1990, ed inoltre non conservava correttamente il registro dei programmi, ai sensi di quanto stabilito dal comma 4 del medesimo articolo 20 della legge n. 223 del 1990.
L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, cui le suddette irregolarità sono state comunicate per gli adempimenti di competenza, ha adottato nei confronti dell'emittente in parola i relativi provvedimenti di contestazione e, poiché la stessa emittente non ha prodotto, a seguito della notifica degli atti di contestazione, alcuna giustificazione né ha richiesto di essere audita, l'Autorità, con provvedimenti notificati in data 14 marzo 2002, diffidava l'emittente Tele Jato a cessare i comportamenti illegittimi suddetti entro il termine di 15 giorni dalla notifica dei medesimi atti.
I successivi accertamenti effettuati dall'ispettorato territoriale per la Sicilia al fine di verificare se l'emittente interessata aveva adeguato il proprio comportamento alle ricordate disposizioni hanno evidenziato che, mentre risultava adempiuto l'obbligo di effettuare almeno otto ore di programmazione giornaliera ai sensi dell'articolo 20 comma 1, della citata legge persisteva la violazione del comma 4 del medesimo articolo 20, in quanto il registro dei programmi non risultava compilato conformemente alle relative disposizioni.
L'autorità ha pertanto adottato un'ordinanza di ingiunzione per tale ultima violazione e, successivamente, un provvedimento di archiviazione in quanto l'emittente in parola ha provveduto ad adottare comportamenti conformi al comma 4 dell'articolo 20.
PRESIDENTE. L'onorevole Lumia ha facoltà di
GIUSEPPE LUMIA. Signor Presidente, non mi dichiaro soddisfatto della risposta. Il sottosegretario ci ha letto un percorso apparentemente tecnico, ordinario, quasi burocratico. Informo il sottosegretario che le cose non stanno così.
è una risorsa per la crescita della società civile e delle istituzioni. Nel comune di Partinico, in provincia di Palermo, è legittimamente operante l'emittente televisiva denominata Tele Jato. Tale emittente conduce quotidianamente una civile e coraggiosa battaglia di denuncia sul malaffare in una zona ad alta densità mafiosa.
La libertà di informazione è uno dei capisaldi dei sistemi democratici. La stampa libera, indipendente ed autonoma
Tale risorsa democratica, libera, autonoma ed indipendente, ha messo in discussione alcune iniziative che si stanno intraprendendo sul territorio. Ricordo su tutte l'iniziativa Policentro: si tratta di un investimento ambiguo nei contenuti di sviluppo perché nega prospettive di crescita e di maturazione all'imprenditoria locale, in particolare al mondo del commercio e dell'artigianato, togliendo spazio persino alla possibilità di crescita delle imprese artigiane sottraendo loro la possibilità di svilupparsi attraverso una specifica area artigianale. Tale iniziativa è stata ripetutamente bloccata con la protesta di oltre 30 operatori artigianali. Dunque, si tratta di un'iniziativa ambigua, non utile al territorio e devastante per le risorse locali. Inoltre, è ambigua sul piano della legalità, delle procedure e dei meccanismi che il comune, con in testa il sindaco di Partinico, ha utilizzato per sostenerla.
Durante tale iniziativa si sono susseguiti tanti attentati con una percentuale altissima di minacce, pesanti atti incendiari e devastazione nei confronti di consiglieri comunali e di chi, sia nell'opposizione del centrosinistra sia in settori del centrodestra, pensava di bloccare tale iniziativa. Tele Jato è stata un punto di riferimento per tutti: per i cittadini e per chi si è opposto alla suddetta iniziativa.
In quella realtà è in atto un'altra grande battaglia di civiltà da parte dei cittadini, degli operatori e di quella parte della politica libera ed impegnata per mettere insieme legalità e sviluppo. Si tratta della lotta contro l'inquinamento del territorio. Si è ingaggiato, in modo particolare, un conflitto con l'impresa Bertolino, una società che opera in quel territorio. In tale occasione vi è stata una partecipazione corale con un coinvolgimento straordinario da parte dei cittadini di Partinico e delle istituzioni locali di tutto il territorio interessato. Anche in quel caso Tele Jato è stata una grande risorsa di comunicazione e di informazione libera al servizio di quanti ritengono che il diritto alla salute sia un grande valore che non va mai messo da parte ed umiliato.
Tele Jato ha subito da parte della stessa Bertolino un'incessante iniziativa giudiziaria: sono oltre 70 i provvedimenti giudiziari che la Bertolino ha richiesto nei confronti di tale emittente televisiva. Ricordo a tutti, inoltre, che Tele Jato è un grande punto di riferimento per stabilire quali attività svolge, per tenere vivo il rifiuto da parte della società civile e sveglia l'iniziativa delle istituzioni nei confronti del boss numero uno di cosa nostra: Provenzano.
Anche in quel caso, questa emittente ha avuto la forza, l'intelligenza e il coraggio di dare spazio, voce e rappresentanza a quanti ritengono che Provenzano, ancora latitante, non possa, dopo quarant'anni, continuare a controllare e a minacciare il territorio.
Per questo motivo, le iniziative intraprese nei confronti di Tele Jato risultano alquanto arbitrarie. Essa ha subito molti controlli ed è stata sottoposta a tante iniziative, che però non hanno sortito alcun effetto. Riteniamo che la stessa iniziativa della prefettura, intrapresa nei confronti di Tele Jato, sia stata arbitraria e dannosa.
Invito quindi il signor sottosegretario a visitare questa emittente, per conoscerla meglio, in quanto essa fa parte della migliore tradizione esistente nel nostro paese di informazione libera, che si mette al servizio della legalità e della democrazia.