Allegato B
Seduta n. 484 del 5/7/2004


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POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI

Interrogazione a risposta scritta:

PISTONE. - Al Ministro per le politiche agricole e forestali. - Per sapere - premesso che:
risulta agli interroganti che il coordinamento provinciale di Arezzo del Corpo Forestale dello Stato stia attraversando una situazione di palese difficoltà;
in particolare, ci vengono segnalate, da parte dello stesso personale forestale, lacune nella predisposizione dei servizi, nella gestione del personale, nel rapporto con alcune altre istituzioni e nella comunicazione esterna nonché nel contatto con i cittadini;
a titolo di esempio: a) non esiste alcuna segnaletica nel centro urbano di Arezzo né in periferia che indichi al cittadino come raggiungere il coordinamento forestale di Arezzo in caso di bisogno; b) molti forestali e cittadini sono costretti a fare settimane di attesa per poter solo comunicare con il proprio coordinatore provinciale; c) i risultati conseguiti dai forestali nel territorio non vengono valorizzati come invece avviene nelle altre forze di polizia; d) la stessa amministrazione provinciale continua a riscontrare difficoltà;
tale situazione sta generando un malessere diffuso anche nei comandi stazione forestale della provincia di Arezzo, taluni da tempo trascurati e lasciati con un solo agente nonostante all'interno dell'ufficio coordinamento vi sia un evidente surplus di personale;
da ultimo, proprio alle porte della campagna antincendi 2004 sono state sottratte all'unico reparto antincendi della provincia di Arezzo (unità operativa territoriale) 2 delle 6 unità di personale per destinarle ad altro servizio (inventario forestale);
tale decisione è avvenuta, nonostante lo scorso anno si sia verificato più di una volta che, la citata unità operativa territoriale, allora con un organico pressoché completo, abbia dovuto affrontare servizi di emergenza incendi inviando un solo agente con un mezzo inservibile poiché essendo dotato di dispositivi per l'estinzione delle fiamme non aveva le due unità di personale minime necessarie per il funzionamento;
la provincia di Arezzo essendo tra le più boscate della Toscana e possedendo un territorio molto vasto e complesso dovrebbe ricevere un potenziamento delle risorse in campo nei periodi di massima pericolosità per gli incendi e non viceversa. Infatti se le difficoltà si sono registrate nonostante lo scorso anno l'organico della Unità operativa territoriale fosse al completo è facile dedurre che nel 2004 la situazione potrebbe riproporsi con una maggiore intensità visto che il personale è ulteriormente ridotto del 50 per cento;


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stando così la situazione i pochi forestali presenti saranno sottoposti ad un carico di lavoro eccessivo che inciderà negativamente sulla qualità dei servizi ma soprattutto sulla sicurezza del personale stesso che potrebbe essere compromessa;
infatti già dalla prima settimana di luglio la UOT non avrà alcun personale da impiegare nel servizio di prevenzione e lotta attiva agli incendi nonostante nessun comando stazione della provincia di Arezzo sia dotato di mezzi aib;
l'unità operativa territoriale fu costituita per essere un punto di riferimento nella prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi. Tanto che dopo aver ricevuto personale, e mezzi ha conseguito un importante riconoscimento nella recente legge di riforma del Corpo forestale dello Stato la quale, anche sulla base dell'esperienza sperimentale aretina, ha articolato i centri operativi regionali del CFS proprio in unità operative territoriali vista l'indubbia utilità;
a fronte di tutto questo non si comprendono le ragioni che inducano dapprima a sovraccaricare di lavoro amministrativo la UOT impedendole di fatto di svolgere il proprio lavoro all'esterno e successivamente a tagliare del 50 per cento le risorse umane -:
se il Corpo Forestale dello Stato svolgerà nell'anno 2004 solo funzioni di polizia forestale o se sarà in grado di partecipare, e in tal caso con quali strutture, alla lotta attiva agli incendi boschivi;
quali provvedimenti intenda assumere per porre fine ai disagi sopra descritti nell'interesse della collettività e se ritenga opportuno dare corso al decreto di istituzione della unità operativa territoriale di Arezzo affinché questa possa passare, così come previsto dalla legge, direttamente sotto il coordinamento del centro operativo regionale della Toscana del Corpo Forestale dello Stato.
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