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esponenziale dei crolli per l'azione diluente che l'acqua ha sugli interstizi marnosi, col rischio di crolli a catena dagli effetti imprevedibili ed ingestibili;
contratti che gli enti gestori non sono in grado di onorare per le ragioni sopra esposte;
la chiusura delle miniere in Lorena (Francia) ha interrotto anche l'azione di controllo e di gestione delle migliaia di chilometri di gallerie ed ha attivato un processo di degrado geologico che, col passare del tempo si sta aggravando tanto da causare ripetuti casi di affossamento del terreno e con esso di tutto quanto si trova in superficie: strade, infrastrutture, case, rioni, paesi interi;
la situazione sta arrivando ad un livello di gravità incredibile, interi villaggi sono dichiarati a rischio, le ordinanze di sgombero sono ormai incombenti, le Amministrazioni comunali che sono in allarme da anni sembrano impotenti di fronte a quel cancro che sta minando letteralmente il futuro delle loro comunità; qualsiasi pianificazione è sospesa in attesa di future valutazioni, il mercato immobiliare è letteralmente crollato, gli investitori che dal vicino e ricco Lussemburgo trovavano allettanti le colline ed i terreni ormai privi dalla pressione industriale, vanno ormai altrove;
la casa, il sogno di una vita di generazioni di minatori italiani è diventata il loro incubo, poiché è forte il pericolo di vederla sprofondare dentro quelle miniere che, per un pezzo di pane hanno consumato le vite di intere generazioni di nostri connazionali migrati in Lorena alla ricerca di un'occupazione e con le loro rimesse hanno reso florida l'attuale economia italiana;
pur amando profondamente l'Italia, i Pojer, i Falagiarda, i Bortolussi, i Mazzocca, i Dalienogare, i Da Vit e tanti altri hanno che hanno cognomi del Trentino, insieme ad altri nostri connazionali, lamentano la dimenticanza da parte delle autorità italiane per troppi anni, un abbandono inspiegabile ed ingiusto e, mentre osservano increduli all'odierna ricchezza dell'Italia, tra i giovanissimi comincia a farsi strada lo spettro dello chomage, la disoccupazione, che insinua nuove insicurezze e una sottile paura del futuro;
recenti informazioni assunte dagli interroganti attestano che l'affossamento di alcune zone è ormai ineluttabile, in altre imminente, tanto che la gran parte della regione mineraria attorno ad Hayange, rischia di precipitare inesorabilmente alla scadenza del novembre 2004, data in cui il Governo francese ha previsto di sospendere il sistema di pompaggio dell'acqua d'infiltrazione dalle gallerie;
è fin troppo chiaro che l'eventuale allagamento delle stesse provocherà un'accelerazione
tutta la regione ne è coinvolta, si tratta di circa 35.000 abitanti per la maggior parte emigrati di seconda, terza o quarta generazione di italiani, tirolesi, polacchi, turchi, marocchini e portoghesi;
la gente vive con apprensione e l'unica richiesta è, che in attesa di soluzioni possibili, si prosegua quantomeno nel pompaggio dell'acqua in maniera da rallentare il più possibile l'affossamento e i suoi effetti disastrosi sul tessuto geologico, economico e sociale;
in assenza di quest'azione, l'unica alternativa sembra essere lo sgombero e la ricostruzione di interi paesi in zone geologicamente stabili, costringendo una volta ancora all'emigrazione, allo sradicamento e per di più con un sostegno economico che copre sì e no il 50 per cento dei costi a carico degli sfollati; queste prospettive hanno già provocato dei casi di squilibrio mentale e le Autorità locali hanno mobilitato intere equipe di psichiatri e di sociologi per prevenire, nel limite del possibile, stati pericolosi di depressione specie negli anziani ed in chi ha vissuto per intero il ciclo dell'epopea, il ciclo di una vita che rischia di concludersi nella tragedia -:
se sia conoscenza della situazione descritta;
pur riconoscendo che il problema riguarda la Francia, se il Ministro interrogato non ritenga necessario intervenire presso il Governo francese affinché lo stesso, riconoscendo il sacrificio di generazioni di minatori italiani, intervenga con un adeguato stanziamento che permetta di continuare a pompare l'acqua dalle gallerie delle miniere anche dopo la data del novembre 2004;
nonché affinché si possa trovare una soluzione definitiva alla precarietà del suolo di Lorena, così da ridare alle persone la speranza di non veder sprofondare nel suolo i risparmi di una vita di stenti e si cancelli l'ipotesi che queste persone - molte anziane - siano costrette ad emigrare con i relativi costi e disagi.
(5-03227)
gli enti gestori delle attività di promozione ed insegnamento della lingua italiana a Parigi, Lione, Metz e Grenoble hanno annunciato ai Consolati di riferimento, alla nostra Ambasciata a Parigi, al Direttore Generale del DGIEPM del MAE ed all'Ufficio II DGIEPM, la grave situazione finanziaria che li obbliga alla sospensione dei corsi e delle attività;
nell'immediato, la possibilità di credito degli istituti bancari si sono esaurite e per far fronte agli stipendi gli enti gestori dovranno prorogare il pagamento degli oneri sociali con una penalità del 10 per cento sull'ammontare dovuto;
i contributi ministeriali per l'esercizio in corso (oltre un terzo di attività già effettuata) sembrerebbe che non potranno essere accreditati prima del 15 luglio prossimo e ciò comporterebbe la presa in carico da parte degli enti gestori dei due terzi dei costi di attività programmata e realizzata;
all'inizio dell'anno scolastico in corso gli enti gestori hanno sottoscritto con l'istituzione scolastica francese precisi impegni iscritti nella programmazione scolastica; un vero e proprio contratto che viene siglato in presenza di precisi impegni politici ed amministrativi dello Stato italiano nel quadro della propria politica di intervento all'estero;
gli enti gestori, inoltre, hanno stipulato contratti a termine con il necessario personale docente dovutamente accreditato,
il blocco dei finanziamenti provocherà dunque non solo la rottura dei contratti a termine del personale docente, ma anche la rottura del contratto con una istituzione dello Stato francese, nel caso l'Ispection de l'Academie de l'Education National -:
quali misure urgenti intende adottare per risolvere tale incresciosa situazione che reca danno alle famiglie dei cittadini emigrati in Francia, le quali non potranno più usufruire dei corsi di lingua e cultura italiana;
quali misure intende adottare per onorare i contratti a termine del personale docente attualmente in servizio.
(4-10057)
sul quotidiano Il Manifesto di venerdì 14 maggio sono riportare le dichiarazioni del dottor Nur Ahmad Nurani, dirigente di una clinica medica a Grishk, ad ovest di Kandahar, in Afghanistan, dove gli americani hanno installato una loro base con annesso un piccolo carcere;
si tratta di rivelazioni sconvolgenti che riferiscono di torture, maltrattamenti, umiliazioni, di persone trattate come bestie, fermate anche solo se risultano antipatiche ai collaborazionisti degli americani che li denunciano come spie;
sempre secondo quanto afferma il dottor Nur Ahmad Nurani le stesse persone spesso sono ricattate e il vero scopo delle incarcerazioni non ha niente a che fare con la lotta al terrorismo ma è l'estorsione;
la testimonianza del dottor Nurani riporta anche il fatto che durante le perquisizioni nelle case dei sospetti gli stessi militari americani rubano soldi -:
se non ritenga di doversi attivare immediatamente nelle opportune sedi, affinché si faccia luce al più presto su questa vicenda che apre un nuovo capitolo dell'orrore.
(4-10059)