Allegato B
Seduta n. 467 del 13/5/2004


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AFFARI ESTERI

Interrogazioni a risposta in Commissione:

MANTOVANI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
è stato messo in libertà il tecnico nucleare Mordechai Vanunu, rapito nel 1986 a Roma e trasferito contro la sua volontà in Israele dal Mossad. Accusato di aver rivelato al mondo, in un'intervista rilasciata al Sunday Times, il fatto che Israele disponeva di un arsenale nucleare è stato per questo condannato a 18 anni di carcere, di cui 12 anni scontati in regime di isolamento totale;
la libertà del tecnico nucleare è sottoposta a diverse limitazioni: non potrà avere il passaporto per un anno, non potrà avvicinarsi a nessun posto di confine, ambasciate e rilasciare interviste a giornalisti stranieri, dovrà comunicare qualsiasi spostamento anche temporaneo dalla sua residenza;
Amnesty International ha dichiarato queste limitazioni come palesemente illegali, avendo Mordechai Vanunu scontato per intero la condanna;
il tecnico ha lavorato presso l'impianto di Dimona nel Negev. Si tratta di un sito supersegreto tanto che il governo di Tel Aviv ha sempre rifiutato di aprirlo alle ispezioni internazionali e non ha mai aderito al trattato di non-proliferazione -:
quali iniziative intenda assumere il Governo italiano da solo o di concerto con gli altri paesi dell'Unione europea sul governo israeliano, al fine di ripristinare il pieno rispetto di godimento dei diritti politici, di libertà di movimento e di liberta personali a Mordechai Vanunu;
se intenda adoperarsi affinché l'adesione di Israele all'Unione europea sia vincolata, oltre e che al compimento di un giusto processo di pace con il popolo palestinese, anche all'avvio del disarmo nucleare e alla ratifica del trattato di non proliferazione nucleare.
(5-03218)


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SERENI, CALZOLAIO, SPINI, GIOVANNI BIANCHI e INTINI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
in vista della convocazione delle assemblee nazionali, che dovranno eleggere per ogni Paese i rappresentanti del Consiglio generale degli italiani all'estero, le ambasciate ed i consolati stanno chiedendo alle associazioni d'emigrazione i nominativi delle persone che, con le modalità previste dagli articoli 13 e 14 della legge 18 giugno 1998, integreranno gli eletti dei Comites nelle assemblee elettorali;
la legge 6 novembre 1989, modificata dalla legge 18 giugno 1998, che istituisce il Consiglio generale degli italiani all'estero, indica all'articolo 4, comma 5, la composizione della quota di nomina governativa, distinguendo la rappresentanza delle associazioni nazionali dell'emigrazione da quella dei partiti che hanno rappresentanza parlamentare, da quella delle confederazioni sindacali e dei patronati maggiormente rappresentativi, da quella della stampa nazionale e d'emigrazione e da quella, infine, delle organizzazioni dei frontalieri;
la legge istitutiva per la componente sindacale propone il criterio della maggiore rappresentatività per la scelta delle singole organizzazioni, mentre per le altre componenti nulla dice riguardo alle scelte da compiere;
è opportuno, dopo l'incauta forzatura sulla presunta ineleggibilità dei rappresentanti dei patronati, che ha sollevato diffuse e giustificate perplessità sul modo come gli uffici centrali e decentrati del MAE si rapportano agli organismi elettivi degli italiani all'estero, restituire un senso di rigore, obbiettività e trasparenza a questo mondo che si accinge a realizzare nuovi rapporti di partecipazione con il sistema democratico italiano -:
quali indicazioni siano state date agli uffici decentrati del Ministero in ordine alla selezione delle associazioni da coinvolgere nelle circoscrizioni consolari e in ogni Paese nella preparazione della delicata scadenza elettorale e quali criteri saranno di fatto adottati per garantire il pluralismo associativo, richiesto dalla legge, nella individuazione dei prescelti;
quali criteri saranno seguiti nella scelta dei rappresentanti delle associazioni nazionali d'emigrazione e se si pensa di limitarla alle organizzazioni associative «di servizio» o estenderla a quelle «di partecipazione», come sono quelle collegate a forze politiche tradizionali e nuove presenti nella realtà dell'emigrazione; in questo secondo caso, se non si ritenga di rispettare scrupolosamente l'intero ventaglio degli orientamenti culturali e politici;
se per la designazione dei sette rappresentanti dei partiti non s'intenda rispettare il criterio, ormai consolidato nella prassi, della maggiore consistenza a livello parlamentare.
(5-03219)

Interrogazione a risposta scritta:

MENIA e GIORGIO CONTE. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che:
sabato 8 maggio, a Capodistria, nella Repubblica di Slovenia, da una settimana entrata nell'Unione europea, quattro ragazzi, due dei quali minorenni, aderenti ad Azione Giovani (movimento giovanile di Alleanza Nazionale) sono stati fermati e trattenuti per circa quattro ore dalla Polizia slovena per aver affisso uno striscione su un cavalcavia;
è opportuno precisare che lo striscione non riportava frasi ingiuriose né insulti o offese bensì la scritta: «L'Europa ha un prezzo, rispetto per gli italiani», il tutto con riferimento alla questione dei beni rapinati agli italiani esuli dall'Istria dal passato regime comunista ma che l'attuale Slovenia non vuol restituire;
stando a quanto si apprende dalla stampa e a quanto direttamente riferito all'interrogante da parte di un dirigente


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della Polizia slovena, i quattro ragazzi italiani saranno processati per tre diversi capi di imputazione ed in particolare «offesa al sentimento patriottico, offesa alla pubblica morale e violazione del codice stradale» -:
quali valutazioni faccia il Ministro di tale incresciosa vicenda che appare all'interrogante una palese limitazione della libertà di pensiero e di espressione;
se il comportamento delle Autorità slovene possa considerarsi in linea con gli standard europei in tema di democrazia e libertà di espressione del pensiero;
se e quali passi il nostro Ministero abbia compiuto o abbia intenzione di compiere nei confronti delle Autorità slovene in ordine alla segnalata vicenda.
(4-10018)