Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 462 del 5/5/2004
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Seguito della discussione delle mozioni Cima ed altri n. 1-00315, Spini ed altri n. 1-00338, Antonio Leone e Baldi n. 1-00347, Naro e Volontè n. 1-00348, Anedda ed altri n. 1-00349, Realacci ed altri n. 1-00350 (Nuova formulazione) e Pistelli ed altri n. 1-00355 sulle iniziative per favorire una maggiore coesione politica degli Stati membri dell'Unione europea (ore 9,55).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione delle mozioni Cima ed altri n. 1-00315, Spini ed altri n. 1-00338, Antonio Leone e Baldi n. 1-00347, Naro e Volontè n. 1-00348, Anedda ed altri n. 1-00349, Realacci ed altri n. 1-00350 (Nuova formulazione) e Pistelli ed altri n. 1-00355 sulle iniziative per favorire una maggiore coesione politica degli Stati membri dell'Unione europea.
Ricordo che nella seduta di lunedì 29 marzo si è conclusa la discussione sulle linee generali.
Comunico che il deputato Realacci ha ulteriormente riformulato la sua mozione n. 1-00350 sopprimendo il primo capoverso della premessa, accogliendo, per evidenti motivi di opportunità, un invito in tal senso formulato dal Presidente della Camera, che desidera pubblicamente ringraziarlo.
Comunico, inoltre, che il deputato Spini ha riformulato la sua mozione n. 1-00338 nel senso di aggiungere i seguenti due capoversi alla parte dispositiva: a sostenere l'inserimento nel testo della nuova Costituzione europea del principio del ripudio della guerra, secondo quanto sancito dall'articolo 11 della Costituzione italiana; a farsi promotore di una rinnovata azione politica, volta ad affermare, nel rispetto della collegialità, della democrazia e del metodo comunitario, avanguardie aperte, sotto forma di cooperazioni rafforzate, che


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diano la necessaria spinta affinché l'Unione divenga un soggetto politico sempre più coeso, promotore di sviluppo, di democrazia e di stabilità all'interno e all'esterno dei suoi confini.
Tale mozione, così come riformulata, è stata sottoscritta anche dai deputati Pistelli, Castagnetti, Rutelli, Parisi, Mattarella, Ciani, Loiero, Giovanni Bianchi, Frigato, Tonino Loddo, Merlo, Piscitello ed Intini.

(Parere del Governo)

PRESIDENTE. Invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sulle mozioni all'ordine del giorno.

ROBERTO ANTONIONE, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il Governo desidera dare seguito, in maniera efficace e lungimirante, alla volontà politica di definire una Costituzione che sia rispondente alle sfide ed alle esigenze della nuova Europa a 25 Stati. In questa prospettiva, abbiamo riaffermato la volontà di non favorire compromessi al ribasso rispetto alle ambizioni della convenzione ed al lavoro già svolto negli scorsi mesi, durante il nostro semestre di Presidenza.
La Conferenza intergovernativa ha dimostrato che anche su temi estremamente sensibili non è impossibile raggiungere un accordo alto e nobile, come auspicato di recente dal ministro Frattini. Questo risultato deve però costituire un deciso passo avanti rispetto al sistema di Nizza, rispecchiando non soltanto la visione europeistica dell'Italia, ma costituendo anche una garanzia essenziale per il funzionamento e lo sviluppo dell'Unione a 25 Stati.
In merito alle mozioni presentate, per quel che riguarda la mozione Cima ed altri n. 1-00315, l'impianto complessivo, sia nella parte preambolare sia in quella dispositiva, non ci consente di esprimere un parere favorevole.
Le mozioni Spini ed altri n. 1-00338 e Pistelli ed altri n. 1-00355 contengono elementi di massima che anche il Governo condivide, con particolare riguardo alla necessità di riconvocare sollecitamente la Conferenza intergovernativa, di evitare soluzioni al ribasso, di arrivare ad un testo costituzionale quanto più possibile fondato sugli esiti della convenzione. Sulle medesime, tuttavia, non si può esprimere un parere favorevole, perché nella loro formulazione non tengono conto del quadro di riferimento e delle reali prospettive, anche in termini temporali emerse nelle conclusioni del Consiglio europeo del 25 e 26 marzo scorso e nella riunione di Lussemburgo del 26 aprile scorso, durante la quale la Presidenza irlandese ha già fissato la data (17-18 maggio) della prima riunione della Conferenza intergovernativa a livello ministeriale, stabilendo che il testo base per la ripresa del negoziato è quello definito dalla Presidenza italiana dopo il conclave di Napoli e che solo sui pochissimi punti residui si potrà riaprire una discussione di merito.
Sottolineo, dunque, ancora una volta l'apprezzamento della Presidenza irlandese e di tutti i Governi europei per il lavoro svolto dalla Presidenza italiana che, salvi i pochi punti istituzionali da sciogliere, costituisce l'impianto del futuro trattato costituzionale.
Per quanto riguarda la versione riformulata della mozione Realacci ed altri n. 1-00350, tengo, in primo luogo, a sottolineare che il contributo che l'Unione può dare al perseguimento della pace è già chiaramente presente negli articoli che si riferiscono ai principi ed agli obiettivi fondamentali dell'Unione stessa. Esso viene anzi indicato come il primo degli obiettivi dell'Unione.
Il titolo I del Trattato costituzionale, articolo 3, comma 1, prevede, infatti, che l'Unione si prefigge di promuovere la pace, i suoi valori ed il benessere dei popoli. Non posso, inoltre, non ricordare, come è peraltro noto, che nella fase conclusiva dei lavori della Conferenza intergovernativa non si prevede che si possano proporre nuovi temi rispetto a quanto già discusso nell'ambito del precedente negoziato costituzionale europeo.


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Quindi, anche in ragione di tale considerazione, nessun rilievo politico o di merito può essere mosso per quanto riguarda l'attuale riformulazione del dispositivo della mozione Realacci ed altri n. 1-00350; tuttavia, in termini procedurali - come ho spiegato - non è possibile accoglierla. Sulle mozioni Antonio Leone e Baldi n. 1-00347, Naro e Volontè n. 1-00348 e Anedda ed altri n. 1-00349 il Governo esprime parere favorevole.

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