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con la reintroduzione per la Zona 1 della tariffa di posta ordinaria e ripristinando per le destinazioni in Europa della tariffa interna.
la Federazione nazionale tabaccai ha denunciato nuovamente la grave situazione in cui si trovano a dover lavorare molti rivenditori che si trovano nella impossibilità di poter effettuare il cambio dei valori postali perché in molte filiali delle poste si sostiene di non essere a conoscenza degli accordi sottoscritti e delle relative procedure di vendita dei valori stessi;
in moltissime regioni, tra cui la Basilicata, permane una diffusa carenza di francobolli e marche da bollo con notevoli danni economici non solo ai rivenditori ma anche all'erario assestando un duro colpo all'immagine dei tabaccai;
a questo stato di cose bisogna aggiungere episodi di concorrenza sleale nella vendita di francobolli e marche da bollo nonostante la presenza di un protocollo d'intesa che impegna le parti al rispetto delle vigenti disposizioni in materia distributiva;
la federazione nazionale tabaccai ha annunciato in assenza di risposte adeguate da parte del Governo e delle poste la proclamazione dello stato di agitazione sul territorio nazionale -:
quali iniziative il Ministro intenda adottare con la massima urgenza per ricercare una soluzione condivisa volta a risolvere in maniera definitiva i problemi emersi in merito alla vendita e distribuzione di francobolli e marche da bollo garantendo da parte delle Poste spa celerità distributiva e rispetto degli accordi siglati con i tabaccai.
(5-03068)
il 1o gennaio 2004 sono entrate in vigore le nuove tariffe per i francobolli e, a quasi 4 mesi dall'adozione di questi nuovi valori, non si è ancora provveduto in misura sufficiente a fornire tutti gli uffici postali dei francobolli adeguati alle nuove tariffe;
anche la Svizzera dal principio del nuovo anno ha aumentato le tariffe dandone però informazione con largo anticipo e, all'entrata in vigore, la Swiss Post era in grado di vendere i francobolli con tariffa adeguata mentre, in altri casi si è provveduto a fornire francobolli senza l'indicazione di valore, così da poter essere venduti al prezzo della nuova tariffa una volta fissata, oppure francobolli con una lettera dell'alfabeto al posto del valore nominale, alla quale viene poi attribuito un preciso valore e costo di vendita;
l'ufficio stampa di Poste italiane aveva previsto che «l'impatto inflattivo sarebbe stato solo dello 0,01 per cento, corrispondente ad un aumento medio di peso di solo 2 euro all'anno per le famiglie» e che ciò non corrisponde del tutto alla verità;
il primo porto della posta prioritaria è in effetti sceso da 62 a 60 centesimi, ma sono stati reintrodotti dei nuovi scaglioni: da 21 gr. a 50 gr. e da 51 gr. a 100 gr.;
fino al 31 dicembre 2003 una lettera ordinaria pesante da 21 a 100 gr. scontava una tariffa di 77 cent, ora il primo scaglione è di 85 cent (+ 10 per cento), e il secondo è di 90 cent (+ 17 per cento). Per la posta prioritaria il secondo scaglione di peso sconta ora euro 1,40 (+ 12,90 per cento) mentre una lettera di 100 gr. paga 1,50 euro;
per le raccomandate è stata incrementata la tariffa fino a 20 grammi (da euro 2,58 a 2,80, + 8,53 per cento), mentre per gli altri due scaglioni l'incremento è stato del 24 per cento (euro 3,20) e del 26 per cento (euro 3,25 fino a 100 grammi);
ancora più robusti risultano gli incrementi per la corrispondenza diretta in Europa e nel bacino del Mediterraneo (individuata come zona 1) a seguito dell'abrogazione d'ufficio della posta ordinaria e l'imposizione della posta prioritaria. Una decisione improvvisa sia da un punto di vista dei costi che, più ancora a livello politico in quanto appare manifestamente antieuropeista;
la suddetta decisione appare tanto più assurda se solo si tiene conto che i primi passi dell'Unione europea sono partiti proprio dall'unificazione tariffaria come conseguenza dell'Unione doganale italo francese del 1949. Successivamente con la nascita dell'Oece (Organizzazione europea per la cooperazione economica) si finì per stemperare l'accordo doganale che portò all'adozione di alcune pratiche misure destinate a facilitare la relazione tra i due paesi, tra queste il costo unificato della lettera. Da allora fino all'unificazione della tariffa interna con quella europea, scrivere in Francia presentava lo stesso identico costo di una lettera diretta in Italia (il beneficio venne poi gradualmente esteso a Belgio, Germania, Lussemburgo, Olanda, eccetera);
con il provvedimento entrato in vigore dal 1o gennaio 2004 le Poste Italiane sono tornate al passato: nuovi scaglioni di peso, con conseguenti tariffe differenziate e tariffa interna (Italia) e estera (Europa) -:
quali iniziative il Ministro intenda adottare nei confronti di Poste Italiane affinché si provveda a fornire in misura sufficiente tutti gli uffici postali dei francobolli adeguati alle nuove tariffe, alleviando così il grave disagio dei cittadini;
se non intenda, per eventuali cambi tariffari, pianificare la comunicazione ai cittadini e la predisposizione dei nuovi tagli in modo che il passaggio dalle vecchie alle nuove tariffe non risulti, come invece è stato e continua ad esserlo, fonte di disagi;
se il Ministro non intenda riesaminare le decisioni adottate, ed in particolare
(4-09674)