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PRESIDENTE. L'onorevole Adamo Santino Loddo ha facoltà di
SANTINO ADAMO LODDO. Signor Presidente, signor sottosegretario, la ringrazio per aver risposto alla mia interpellanza urgente. I 350 lavoratori della Laben Spa meritano una risposta dal Governo. La Laben Spa è una società leader nel settore della programmazione spaziale ed è coinvolta in un processo di fusione societaria tra Alcatel e Finmeccanica, del settore spaziale. Vorremmo sapere se esistono realmente questi contatti. Non intendiamo provocare allarmismi; non faremmo certo una bella figura! Si potrebbero allarmare società interessate al mercato italiano al punto da indurle a tornare sui propri passi; poiché vi sono altre due società leader nel settore, qualora le stesse si unissero, l'Italia correrebbe il rischio di non poter competere.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per la difesa, senatore Bosi, ha facoltà di
FRANCESCO BOSI, Sottosegretario di Stato per la difesa. Signor Presidente, rispondo per incarico del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
PRESIDENTE. L'onorevole Santino Adamo Loddo ha facoltà di
SANTINO ADAMO LODDO. Signor Presidente, signor sottosegretario, la ringrazio, per aver fornito una risposta che tranquillizza i lavoratori in questione. Bisogna cercare di mantenere i marchi italiani, perché non è giusto che le aziende provengano tutte dall'Europa, con il rischio che un domani chiudano. Lei oggi ci ha tranquillizzato al riguardo.
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interpellanze urgenti all'ordine del giorno.
Per noi è importante salvare il marchio, che garantirebbe la continuità delle nostre capacità tecniche: è nostra esclusiva prerogativa in ambito Alenia, con la quale siamo in grado di vincere gare e commesse anche fuori dagli ambiti istituzionali. Sembra invece singolare che, nel momento in cui si costruiscono alleanze così delicate, siano venuti a mancare, anche a causa di una non oculata gestione delle risorse che fanno capo all'ASI, i necessari sostegni governativi ad un settore che riteniamo strategico per il nostro paese.
Quindi, vorremmo che il Governo rispondesse con chiarezza: non si tratta di una polemica dell'opposizione; vogliamo semplicemente informare la cittadinanza, senza allarmismi.
Con riferimento all'atto ispettivo oggi in discussione, la competente direzione regionale del lavoro di Milano ha assunto le informazioni che sono poi state fornite al ministero.
In un incontro a livello nazionale è stato comunicato che Laben Spa, società controllata da Alenia Spazio di Finmeccanica, dovrebbe assorbire la medesima Alenia Spazio, assumendone la denominazione. L'operazione, accantonando le passività di Alenia Spazio, consentirebbe di rendere più competitiva sul mercato la nuova realtà societaria. Dal punto di vista del mantenimento dei livelli produttivi ed occupazionali, Laben Spa ha fornito, nel predetto incontro, le più ampie rassicurazioni circa il fatto che l'operazione prospettata non comporti alcun cambiamento in tal senso nelle realtà produttive nazionali e, quindi, nella sede di Vimodrone.
Con Alcatel sono stati avviati contatti, ancora a livello di un preliminare approfondimento, circa l'eventuale possibilità di addivenire ad una joint venture nel settore. Sul punto, la parte sindacale ha significato la preoccupazione che la predetta joint venture possa vedere il partner italiano in posizione minoritaria (si ipotizza un 30 per cento) e, nonostante le ampie assicurazioni fornite sul futuro aziendale da parte dei rappresentanti di Laben Spa, il sindacato ha evidenziato comunque la necessità di un urgente incontro con il Governo.
A questo proposito, posso assicurare l'onorevole interrogante che la questione sarà seguita dal Governo con grande attenzione nell'ambito di una più generale politica di revisione e di potenziamento delle attività di tipo spaziale che il nostro paese ha intrapreso e che intende rafforzare nel suo complesso.
È noto a tutti che sono in corso trattative - come lei ha detto poc'anzi - ed è possibile che si raggiunga un accordo tra la Alcatel e Alenia Spazio al fine di costituire un polo europeo nel settore, anche in considerazione delle possibili sinergie tra le due realtà. Non si può non guardare con interesse ad un accordo che rafforzi la dimensione europea in un settore così altamente strategico.
D'altra parte, occorre procedere alle intese che tutelino il patrimonio tecnologico professionale del settore, garantendo così anche la difesa di pregiate risorse tecniche e professionali. Occorre quindi che il Governo incoraggi il management a proseguire secondo queste direttive nelle trattative in corso. Credo che i lavoratori di Vimodrone possano stare tranquilli. Se, per disgrazia, così non dovesse essere, avremo occasione di rivederci per discuterne ancora. Non è prima volta che succede: si assumono degli impegni e poi, dopo due o tre anni, si verificano fatti che non dovrebbero accadere.
Mi dichiaro abbastanza soddisfatto della riposta e ringrazio il sottosegretario.