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PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per la difesa, onorevole Cicu ha facoltà di rispondere all'interrogazione Maurandi n. 3-02548 (vedi l'allegato A - Interpellanze e interrogazioni sezione 2).
SALVATORE CICU, Sottosegretario di Stato per la difesa. La ditta Cardnet Spa è stata ammessa alle agevolazioni di cui al contratto d'area del Sulcis Iglesiente, per un importo pari a euro 19.752,90, per la realizzazione di un nuovo impianto per l'attività di «altre stampe di arti grafiche» e avrebbe dovuto occupare, nell'esercizio a regime, 118 dipendenti.
Con nota del 9 aprile 2003, la competente direzione generale del ministero comunicava al responsabile unico del contratto d'area del Sulcis Iglesiente, a seguito di segnalazione della UIL di Iglesias, che al personale dipendente da ditte Cardnet Spa non veniva corrisposta da circa due mesi la retribuzione spettante e, pertanto, invitava lo stesso a svolgere gli accertamenti necessari, nonché a riferire con urgenza.
Il responsabile unico comunicava di aver già chiesto alla ditta Cardnet Spa di fornire notizie riguardanti problematiche relative a presunte difficoltà finanziarie e di aver provveduto ad inviare alla Cassa depositi e prestiti, a seguito di verifica positiva da parte della Europrogetti e finanze Spa della relazione finale, la richiesta di erogazione dello stato finale. Lo stesso responsabile unico faceva inoltre presente che, nel corso all'incontro svoltosi presso l'assessorato provinciale alla programmazione, la ditta Cardnet Spa aveva fornito assicurazioni circa la situazione di «tensione finanziaria» dell'azienda. Di conseguenza, era da ritenersi che non sussistessero, al momento, elementi tali da far presumere che l'azienda si trovava in stato di «difficoltà strutturale e non contingente».
Gli uffici del ministero, comunque, hanno invitato il responsabile unico a voler approfondire le problematiche riguardanti la ditta in oggetto e riferire in merito all'eventuale sussistenza delle condizioni di avvio della procedura di revoca dei benefici concessi.
In data 25 novembre 2003, il responsabile unico del contratto d'area del Sulcis Iglesiente ha rappresentato che la società in oggetto sta attraversando una fase di difficoltà, per cui è stata ammessa alla procedura di
concordato preventivo e sono in corso trattative per la cessione del ramo d'azienda.
Con la medesima nota, il responsabile ha comunicato che l'azienda, il 14 novembre 2003, ha chiesto una modifica delle date relative al programma dell'investimento, che consentisse di posticipare l'entrata a regime al 31 dicembre 2004.
Considerato che il decreto ministeriale del 20 ottobre 1995, n. 527 consentiva di entrare a regime entro 24 mesi dall'entrata in funzione, il responsabile unico ha approvato la modifica proposta dalla ditta, per cui l'esercizio a regime sarà quello che va dal 1o gennaio 2005 al 31 dicembre 2005.
Successivamente, in data 14 gennaio 2004, è stata nominata la commissione per l'accertamento sulla realizzazione dell'investimento e sulla sussistenza delle condizioni per la fruizione dei benefici per il progetto in argomento.
Ciò precisato, si fa presente che la circostanza evidenziata nell'interrogazione riguardante la richiesta di concordato preventivo con cessione di beni non consente, se accettata, di poter confermare il contributo concesso nella sua interezza, ma non esclude la possibilità di riconoscere le agevolazioni in misura parziale pro quota, in relazione al periodo di funzionamento dello stabilimento.
Alla luce di quanto sopra esposto, il Ministero delle attività produttive ritiene che ogni possibile decisione per la soluzione definitiva del caso potrà essere presa in considerazione dopo l'esito dell'accertamento da parte della commissione, che avverrà entro il termine massimo di 90 giorni, a partire dall'11 marzo 2004, data di consegna alla stessa commissione della documentazione occorrente per espletare l'incarico di accertamento.
PRESIDENTE. L'onorevole Maurandi ha facoltà di
PIETRO MAURANDI. Signor Presidente, non posso dichiararmi soddisfatto della risposta del Governo non tanto per le cose riferite, quanto per quelle che non sono state dette. Nella mia interrogazione chiedevo se rispondesse al vero la voce che la Cardnet Spa intende spostare la produzione in uno stabilimento di Zurigo appartenente ad un'altra controllata del gruppo. Inoltre, chiedevo quali iniziative i ministeri interrogati intendessero assumere per tutelare la situazione dei 120 lavoratori dipendenti. Infine, chiedevo quali iniziative intendessero assumere per verificare il corretto impiego dei finanziamenti pubblici erogati alla Cardnet Spa.
Nella risposta del Governo si dà conto di quanto è stato fatto che, peraltro, mi sembra confermi l'inaffidabilità sostanziale di tale impresa. Si tratta di alcune richieste abbastanza formali e burocratiche che - ripeto - confermano la sostanziale inaffidabilità della Cardnet. Restano dunque aperti i problemi da me sollevati.
Vorrei ricordare che nel giugno 2003 è stata sospesa la quotazione in Borsa della Cardnet group per eccesso di ribasso. La società di certificazione del gruppo, a quanto sembra, non ha certificato la semestrale del gruppo a dicembre 2002. Quindi, vi erano tutti i dati per verificare l'inaffidabilità di tale gruppo, dati che sono stati, anche secondo il sottosegretario, confermati nelle richieste piuttosto formali avanzate dal responsabile unico e dal Ministero delle attività produttive.
Rimane sconosciuto - e da ciò deriva la mia insoddisfazione - se sia vero che la Cardnet intenda spostare l'attività prevista ad Iglesias presso un'altra sua controllata di Zurigo e quali iniziative il ministero intenda assumere per garantire la situazione dei suddetti 120 lavoratori e per verificare il corretto impiego dei finanziamenti pubblici erogati alla Cardnet.
La risposta del sottosegretario, pur avendo dato alcuni chiarimenti apprezzabili, di cui lo ringrazio, non risponde alla sostanza delle questioni da me sollevate. Per questo non posso dichiararmi soddisfatto.