Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 443 del 23/3/2004
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La seduta, sospesa alle 10,45, è ripresa alle 11,05.

(Decreto di finanziamento per la realizzazione di una distilleria nel territorio di Mazara del Vallo - n. 3-01510).

PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per la difesa, onorevole Cicu, ha facoltà di rispondere all'interrogazione Cristaldi n. 3 - 01510 (vedi l'allegato A - Interpellanza e interrogazioni sezione 1).

SALVATORE CICU, Sottosegretario di Stato per la difesa. Signor Presidente, onorevoli colleghi, con provvedimento di concessione del 30 giugno del 1997, la distilleria Bertolino Spa è stata ammessa in via provvisoria ai benefici della legge n. 488


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del 1992 consistenti in un contributo pari a 62 miliardi 212 milioni e 500 mila vecchie lire commisurate ad investimenti ammontanti a 82 miliardi 179 milioni e 500 mila. L'iniziativa agevolata riguarda la realizzazione a Mazara del Vallo di un impianto da adibire alla produzione di acqua vite da alcool da prodotti vinosi.
La realizzazione di tale nuovo impianto è contestuale alla cessazione di analoga attività svolta dall'impresa in un altro stabilimento ubicato in Partinico (Palermo), la cui attività aveva negli anni dato luogo a problemi di tutela ambientale. All'atto della concessione del contributo risultava pertanto individuata la localizzazione dell'iniziativa in un'area di 145 ettari del comune di Mazara del Vallo.
Le successive vicissitudini, che hanno visto l'intervento delle amministrazioni locali volto ad impedire la realizzazione dell'iniziativa, hanno indotto l'impresa ad ipotizzare anche la delocalizzazione dell'iniziativa nel comune di Campobello di Mazara, non senza che l'impresa stessa promuovesse azioni legali nei confronti di detta amministrazione.
A tal riguardo, il TAR Sicilia, con ordinanza n. 1083 del 5 luglio 2001, in accoglimento della richiesta dell'impresa, ha disposto la sospensione dell'efficacia delle deliberazioni del consiglio comunale di Mazara del Vallo che impedivano la realizzazione.
In data 5 ottobre 2001 il Ministero delle attività produttive ha chiesto al sindaco del comune di Mazara del Vallo di comunicare quali iniziative avesse intrapreso a seguito dell'ordinanza del TAR. In data 19 febbraio 2004 il sindaco del comune di Mazara del Vallo ha comunicato al Ministero che le asserite inadempienze del comune, che, a detta dell'impresa, hanno causato un ritardo nelle procedure attivate (variante e lottizzazione), sono risultate infondate come da esito dell'ordinanza del 26 novembre 2001 del Consiglio di giustizia amministrativa che ha riformato la sopracitata ordinanza del TAR Sicilia.
Il sindaco ha altresì comunicato che da parte della ditta non sono mai pervenute richieste di rilascio di concessione edilizia. Nel precisare che a tutt'oggi l'investimento non risulta realizzato e che non sono state effettuate erogazioni a fronte del contributo concesso, si fa presente che, a seguito della comunicazione del sindaco, il competente ufficio del Ministero delle attività produttive, in data 25 febbraio 2004, ha avviato la procedura per la revoca delle agevolazioni.
Si fa presente infine che, in conformità alle condizioni, modalità e termini di cui alla legge n. 241 del 1990 e successive disposizioni, il legale rappresentante della ditta in questione in data 10 marzo 2004 ha avuto accesso agli atti del procedimento.

PRESIDENTE. L'onorevole Cristaldi ha facoltà di replicare.

NICOLÒ CRISTALDI. Signor Presidente, signor rappresentante del Governo, onorevoli colleghi, intendo naturalmente ringraziare il Governo per avere con oculatezza preso in esame l'iter della questione. Al tempo stesso non posso dichiararmi totalmente soddisfatto per la seguente ragione: se da una parte infatti vi è correttezza da parte del Governo nell'illustrare tutto l'iter seguito, dall'altra parte non mi sembra sia stata espressa la volontà dell'esecutivo di accogliere le istanze della popolazione di Mazara del Vallo, e non soltanto di quest'ultima città, che unanimemente non vuole quella distilleria nel suo territorio.
Amministrazioni di centrosinistra e di centrodestra, sindacati di ogni tipo, organizzazioni sociali, volontariato, mondo della chiesa e mondo musulmano - si tratta di una città nella quale il 20 per cento della popolazione è di fede musulmana -, nessuno tra questi soggetti si dichiara pronto ad accogliere quella distilleria.
Non si è compresa la ragione per la quale una distilleria, che viene «cacciata» dal territorio di Partinico, debba essere imposta in un territorio nel quale nessuno la desidera.
Se il sindaco non vuole, se la città ed il consiglio comunale, nella sua interezza,


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non vogliono - vi sono state in tal senso decine di migliaia di persone mobilitate contro l'ubicazione di questa distilleria -, mi chiedo come sia possibile non prendere atto di tutto questo.
Ho motivo di ritenere che gli uffici abbiano svolto le dovute ispezioni con oculatezza e mi rallegro del fatto che sia stato avviato un procedimento di revoca. Non comprendo però cosa ciò significhi: se esistono le condizioni per verificare che non sono stati rispettati i tempi entro i quali si sarebbe dovuti intervenire, non si tratta di avviare un procedimento di revoca, ma di notificare al modesto interrogante che il provvedimento è stato revocato.
Non si comprende tutto ciò. Mi permetto di dire, con umiltà, che qualcuno dovrà pur scrivere la cronistoria di tale vicenda. Vorrei essere tra coloro che lasciano agli atti della Camera dei deputati di non essere d'accordo, di ritenere che quella seguita sia una linea misteriosa, così come quella che ancora si vuole seguire.
Vorrei invitare il Governo a tornare sulla questione, a richiedere ulteriori approfondimenti, perché ciò che viene espresso con preoccupazione da tutta la popolazione di quel territorio sia accolto dalle istituzioni centrali. Lo Stato non è, infatti, rappresentato soltanto dal Governo centrale o dal governo regionale. Lo Stato è rappresentato da tutti, soprattutto, in questo caso, da chi gestisce il territorio. Il territorio è gestito dal comune.
Vorrei dunque invitarla, onorevole sottosegretario, per quanto possibile e naturalmente senza invadere campi diversi, a riconsiderare la questione, per rassicurare le popolazioni interessate (Applausi di deputati del gruppo della Margherita, DL-L'Ulivo).

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