con 700 unità occupate a Santa Maria Capua Vetere e 300 unità a Pagani e della Tecnosistemi con 100 unità occupate;
ad elaborare e porre in atto un complesso di interventi di effettivo sostegno alla ripresa del sistema produttivo della Campania e delle diverse realtà economiche presenti nel Mezzogiorno, che si caratterizzi per capacità di concentrazione delle risorse e selezione degli obiettivi e dei progetti con riferimento ai risultati attesi in termini di crescita dimensionale delle imprese, al potenziamento in settori strategici dei sistemi produttivi territoriali e alla presenza di vincoli a percorsi di occupazione qualificata;
della citata previsione, dei circa duemila giovani che, nell'ambito della sopra citata graduatoria, si erano classificati a pari merito, conseguendo il punteggio di 7,75 circa 650 hanno superato nell'autunno 2003 le previste selezioni psico-fisiche ed attitudinali;
affinché nell'ambito delle assunzioni di agenti della Polizia di Stato da effettuarsi nel corso del corrente anno venga considerata prioritaria l'assunzione dei circa 40 partecipanti al concorso per allievo agente, indetto con bando in data 8 novembre 1996, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4a Serie speciale, n. 101 del 20 dicembre 1996 che hanno riportato il punteggio di 7,75 e superato nell'autunno 2003 le previste selezioni psico-fisiche ed attitudinali.
oggi in argomento sono stati banditi altri cinque concorsi per l'accesso al ruolo degli ispettori e mai, prima d'ora, è avvenuto che non venissero incorporati tutti gli idonei (a tal fine è stato, ad esempio, dopo un primo aumento del 20 per cento, è stato tenuto il 5o corso ispettori, cui vennero ammessi gli ulteriori idonei del concorso pubblico, per esami, a 600 posti di allievo vice ispettore della polizia di Stato, indetto con decreto ministeriale 18 dicembre 1986 integrato con decreto ministeriale 16 marzo 1988);
affinché nell'ambito delle assunzioni della polizia di Stato da effettuarsi nel corso del corrente anno venga considerata prioritaria l'assunzione dei circa 290 partecipanti risultati idonei del concorso pubblico per esami per il conferimento di 640 posti di allievo vice ispettore della polizia di Stato indetto con decreto del Ministro dell'interno 23 novembre 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4a Serie Speciale «Concorsi ed Esami» - n. 3 dell'11 gennaio 2000 e non ancora avviati alla frequenza del corso di formazione.
premesso che:
le crisi industriali in Campania si moltiplicano ed assumono una dimensione allarmante, fino a configurare un nuovo processo di deindustrializzazione che si intreccia con le difficoltà e l'assenza di prospettive dei sistemi produttivi strategici della regione;
le situazioni di crisi più gravi interessano, peraltro, le attività a più elevato contenuto innovativo, come l'informatica, la chimica, le telecomunicazioni, che invece registrano i più alti tassi di espansione a livello globale e che accrescono la loro rilevanza nei mercati mondiali;
l'analisi delle dinamiche socio-economiche dell'area napoletana evidenzia con chiarezza un quadro di grande complessità, nel quale emergono profonde contraddizioni, anche evidenziando i primi timidi segnali di rafforzamento di alcune delle attività raggruppate nel comparto del terziario avanzato;
la profonda recessione caratterizzata da una scarsa domanda, sia interna che esterna, dall'effetto del contenimento della spesa pubblica dovuto al processo di convergenza europea, ma prima ancora dai processi di dismissione che hanno preso avvio all'inizio degli anni '80 e che hanno portato alla smantellamento di grandi impianti industriali di proprietà pubblica e di numerose imprese multinazionali presenti sul territorio, fa registrare ancora la mancanza di una capacità competitiva del comparto industriale e una debolezza nell'attività innovativa di prodotto e di processo delle imprese campane;
si è formato e va progressivamente ampliandosi uno «svantaggio competitivo» per il sistema industriale della Campania dovuto alle carenze infrastrutturali, ai ritardi nei processi di innovazione e di ricerca, al costo del credito, a causa di tassi di interesse praticati dal sistema bancario più alti che altrove;
la crisi è profonda, lacera e disperde le capacità dell'apparato produttivo, non offre le garanzie sufficienti per «fare sistema» e sta conducendo ad un vero e proprio smantellamento del sistema industriale dell'area metropolitana di Napoli e di tutta la regione Campania;
sono oltre 11.000 i posti a rischio nella regione, il 10 per cento del totale nazionale, e nel 2003 si è registrato, rispetto al 2002, un aumento del 14,45 per cento della Cassa integrazione straordinaria, che ha coinvolto oltre 340 aziende, grandi e piccole;
espressioni particolarmente gravi della crisi che colpisce il sistema produttivo campano sono rappresentate dalle situazioni della Exide di Casalnuovo, della Montefibre di Acerra, della Finmek Access di Santa Maria Capua Vetere e di Pagani, della Tecnosistemi, del Gruppo IPM, dell'Alcatel di Battipaglia e dell'Iribus (ex IVECO) di Grottaminarda;
la Exide, multinazionale che produce batterie industriali, lavorando essenzialmente per commesse pubbliche, ha deciso di chiudere lo stabilimento di Casalnuovo per trasferire la produzione in altri stabilimenti situati in Inghilterra, Germania e Francia, con una perdita di 172 posti di lavoro, ai quali si aggiungono 100 posti nell'indotto;
la Montefibre, attiva nel settore della produzione delle fibre sintetiche, ha
sospeso le proprie attività a causa delle rilevanti perdite registrate; questa situazione, se non verrà attuato un piano di profonda riconversione industriale, che il gruppo proprietario ha difficoltà a finanziare, determinerà la perdita del posto di lavoro per 430 dipendenti e per ulteriori 500 lavoratori operanti nell'indotto;
significativo è altresì il numero dei posti di lavoro a rischio a causa della situazione di difficoltà della Finmek Access
il drastico ridimensionamento delle attività Boeing comporta un ricorso sempre più ampio alla Cassa integrazione guadagni, in particolare a Pomigliano e a Casoria;
suscita gravi preoccupazioni la situazione del gruppo IPM Telefoni, dove sono in Cassa integrazione straordinaria per crisi 282 dipendenti su 592 occupati nelle sei aziende del gruppo;
in provincia di Salerno è a rischio l'insediamento Alcatel di Battipaglia con circa 450 dipendenti (produzione, ricerca e sviluppo, lavoratori temporanei), dal momento che nell'ambito della ristrutturazione della multinazionale francese è previsto lo smembramento del sito di Battipaglia che, con l'iniziale vendita della parte produttiva, potrebbe determinare la perdita della sinergia oggi esistente tra ricerca e sviluppo e attività produttive, impoverendole entrambe e ponendo a rischio anche tutte le aziende che operano nel perimetro Alcatel (Meditel, TNT, NOS Servizi, Ocè, Hrs, Comas SCARL, Atos, Onama) che occupano come indotto diretto complessivamente 400 dipendenti;
in provincia di Avellino, nello stabilimento IRIBUS (ex Iveco) di Grottaminarda, nel quale sono occupati 1.200 dipendenti, di cui 50 a termine, è prevista la mobilità per circa 200 lavoratori per il ridimensionamento delle attività produttive alla sola missione dei bus urbani;
in questo contesto sconcerta l'immobilismo del Governo che, contrariamente a quanto fanno Francia e Germania, non attiva iniziative adeguate alla gravità della crisi e non utilizza le possibilità di intervento offerte dalle risorse dell'Unione europea;
il Governo mostra di considerare il Mezzogiorno come marginale rispetto alla stessa crisi che coinvolge tutta l'economia nazionale;
non vengono progettate iniziative specifiche che favoriscano i settori produttivi caratterizzati da maggiori potenzialità di sviluppo e da più elevati contenuti tecnologici;
gli strumenti introdotti nella precedente legislatura, che avevano riscosso un ampio gradimento da parte dei soggetti produttivi, specificamente per quanto concerne il credito di imposta per gli investimenti e il credito di imposta per l'occupazione, sono stati fortemente depotenziati, sia attraverso la contrazione delle risorse che attraverso l'introduzione di ostacoli procedurali;
a fianco dell'indebolimento sistematico degli strumenti agevolativi si è registrata una sostanziale stagnazione riguardo alle forme di intervento della programmazione negoziata;
è evidente la carenza delle risorse finanziarie destinate non soltanto al Mezzogiorno, ma al complesso delle «aree sottoutilizzate» del territorio nazionale, dal momento che le risorse aggiuntive stabilite dall'ultima legge finanziarie sono state concentrate negli anni più lontani (2006 e 2007);
a privilegiare strumenti di sostegno e forme di agevolazione caratterizzate dalla certezza e dalla semplicità nella fruizione;
a realizzare specifici interventi idonei a favorire, presso le imprese, le attività di ricerca e sviluppo, in modo da sostenere le iniziative produttive caratterizzate da maggiori potenzialità di crescita;
ad attivarsi perché siano stanziate adeguate risorse finanziarie per attuare, a livello regionale, programmi di formazione ed insediamento lavorativo per le persone in cerca di occupazione, che possano invertire la preoccupante tendenza al rallentamento della dinamica occupazionale;
a promuovere politiche di contesto rivolte a creare, con il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali e sociali operanti sul territorio, un ambiente favorevole all'iniziativa imprenditoriale, con specifico riferimento alle problematiche concernenti la sicurezza;
a destinare, in generale, alla politica per il Mezzogiorno risorse finanziarie adeguate, corrispondenti agli impegni, ribaditi nel documento di programmazione economico-finanziaria del luglio scorso, di riservare al Mezzogiorno il 30 per cento dei finanziamenti ordinari di conto capitale e un volume complessivo nell'ordine del 45 per cento del totale della spesa di conto capitale;
a proporre iniziative legislative ed amministrative adeguate ad evitare che società multinazionali, dopo aver beneficiato di agevolazioni e risorse pubbliche, possano chiudere gli stabilimenti impiantati nel Mezzogiorno per trasferire la produzione in altri paesi;
ad intervenire in modo efficace per risolvere positivamente le situazioni di grave crisi che colpiscono il tessuto economico della Campania (Exide, Montefibre, Finmek Access, Tecnosistemi, Datitalia ...) e per scongiurare la perdita di posti di lavoro;
a tal fine, ad istituire un tavolo permanente al quale partecipino le forze sociali e le istituzioni locali per avviare una iniziativa che ponga al centro il tema dello sviluppo, dell'ammodernamento e del rilancio dell'intero sistema produttivo campano.
(1-00342)
«Cennamo, Alberta De Simone, Diana, Villari, Tuccillo, Annunziata, Roberto Barbieri, Siniscalchi, Petrella, Marone, Chiaromonte, Russo Spena, Vendola, Pistone, De Luca, Ranieri».
premesso che:
l'articolo 1 del decreto-legge 10 settembre 2003, n. 253 recante «Disposizioni urgenti per incrementare la funzionalità dell'Amministrazione della pubblica sicurezza» pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'11 settembre 2003, n. 211 e convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1, legge 6 novembre 2003, n. 300 (Gazzetta Ufficiale 10 novembre 2003, n. 261) al fine di conseguire una «Accelerazione delle procedure di assunzione di personale della Polizia di Stato» dispone che, «Per l'assunzione di mille agenti della Polizia di Stato, prevista dall'articolo 80, comma 8, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, nei limiti di spesa ivi indicati, si provvede... per 550 unità utilizzando la graduatoria degli idonei del concorso per allievo agente, indetto con bando in data 8 novembre 1996, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4a Serie speciale, n. 101 del 20 dicembre 1996»;
la citata disposizione è stata esplicitamente inserita nella legge finanziaria 2003 al fine di incrementare, nel triennio 2003-2005 l'organico del ruolo iniziale della Polizia di Stato «per la piena efficacia degli interventi in materia di immigrazione e di asilo, riguardanti tra l'altro le collaborazioni internazionali, l'apertura e la gestione di centri»;
la graduatoria in parola era scaduta l'8 maggio 2001 e, in applicazione
tra gli aspiranti avviati ai corsi presso le scuole di polizia di Alessandria e Peschiera del Garda si sono verificate numerose rinunce, per cui il numero dei candidati risultati idonei a tutti gli effetti e rimasti esclusi dall'assunzione perché in eccesso rispetto alla previsione di 550 unità oggi ammonta, all'incirca, ad appena 40 unità;
detti candidati, tutti nati nell'anno 1978, sono rimasti esclusi in virtù dell'applicazione della normativa vigente all'epoca del bando (articolo 5, comma 5, lettera c), decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994 n. 487 ove si dispone che, nei pubblici concorsi a parità di merito la preferenza è determinata dalla maggiore età), mentre la normativa attualmente vigente (articolo 3, comma 7, legge 15 maggio 1997 n. 127, come modificato dall'articolo 2, comma 9, legge 16 giugno 1998, n. 191) dispone, al contrario, che a parità di merito abbiano precedenza i più giovani di età;
l'articolo 3, comma 5 della legge 24 dicembre 2003, n. 350 (legge finanziaria 2004) dispone che «Nell'ambito delle procedure di autorizzazione delle assunzioni è prioritariamente considerata l'immissione in servizio degli addetti a compiti connessi alla sicurezza pubblica...» e che, nonostante i notevoli sforzi sostenuti, la consistenza organica del ruolo degli agenti della Polizia di Stato risulta oggi ancora carente;
(7-00394) «Saia, Ascierto».
premesso che:
con decreto del Ministro dell'interno 23 novembre 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4a Serie Speciale «Concorsi ed Esami» - n. 3 dell'11 gennaio 2000 è stato indetto un concorso pubblico per esami, per il conferimento di 640 posti di allievo vice ispettore della polizia di Stato cui hanno di fatto partecipato, a fronte delle 217.693 domande di partecipazione presentate, 67.592 candidati;
le prove concorsuali (una prova preselettiva consistente nella compilazione di un questionario contenente domande a risposta multipla su argomenti giuridici, una prova scritta, un colloquio e selezioni psico-fisiche ed attitudinali) sono state superate in tutto da 1.007 candidati;
a seguito delle rinunce intervenute prima e dopo l'avvio al corso dei 640 vincitori del concorso vi è stato uno scorrimento della graduatoria di ulteriori 60 unità circa, per cui attualmente gli ulteriori idonei sono meno di 290 meno unità, di cui circa un terzo già appartenenti ad altre qualifiche della polizia di Stato;
pur essendo richiesto, per la partecipazione, il possesso del diploma di scuola secondaria superiore, la stragrande maggioranza dei citati idonei è in possesso di diploma di laurea o è in procinto di conseguirlo;
a seguito dell'istituzione degli ispettori della polizia di Stato, avvenuta contestualmente alla complessiva riforma della pubblica sicurezza determinata della legge 1o aprile 1981, n. 121 e sino a quello
in ordine di tempo l'ultimo concorso pubblico per l'accesso alla qualifica di vice ispettore era stato bandito oltre dodici anni fa con decreto ministeriale 27 dicembre 1991, consentendo l'immissione in ruolo dei vice ispettori nell'anno 1994 e che il ruolo degli ispettori è, nell'ambito della polizia di Stato, quello che, in proporzione alla relativa consistenza complessiva (24.000 unità), risente della maggiore carenza di organico (circa 4.000 unità);
la funzione chiave che detto ruolo degli ispettori riveste nell'ambito dell'assetto ordinamentale della polizia di Stato, in analogia a quanto peraltro accade nei corrispondenti ruoli delle altre forze di Polizia, i tempi che sarebbero necessari, sulla base della descritta esperienza pregressa, a selezionare ad incorporare personale di analoga preparazione e motivazione, nonché le legittime aspettative determinatesi tra gli interessati;
visto l'articolo 3, comma 5 della legge 24 dicembre 2003, n. 350 (legge finanziaria 2004), ove si dispone che «Nell'ambito delle procedure di autorizzazione delle assunzioni è prioritariamente considerata l'immissione in servizio degli addetti a compiti connessi alla sicurezza pubblica...»;
(7-00395)«Saia, Ascierto».