![]() |
![]() |
![]() |
LUCA BELLOTTI. Il provvedimento che oggi ci accingiamo ad approvare, atteso da moltissimi operatori del settore agricolo e della pesca, definisce, attraverso sia interventi normativi, che successivamente illustrerò, sia misure sostanziali (stanziamenti a sostegno), un quadro d'azione a tutto campo atto a correggere alcune anomalie legislative oramai obsolete e nello stesso tempo consente ad alcuni ambiti del mondo dell'agricoltura e della pesca di superare un momento di crisi acuta derivante da carenze strutturali e di mercato. Intervenire in maniera efficace e concreta: questo è lo spirito con il quale questo decreto è stato definito.
Si tratta peraltro di un provvedimento in larga parte riconosciuto ed annunciato già nel corso dell'esame della manovra finanziaria.
Oggi arriva in aula opportunamente arricchito di interventi indispensabili ed urgenti resi necessari dalla recente drammatica criticità introdotta nel sistema agroalimentare dal crac Parmalat.
Entrando nel merito e citando le principali misure adottate, rilevo che gli articoli contengono interventi semplificativi in ordine all'impiego di manodopera in agricoltura, indispensabili per consentire un rapido svolgimento e la semplificazione delle procedure di assunzione specie per i lavoratori stagionali agricoli; nello stesso tempo viene riconosciuta la possibilità di disconoscere, ai fini previdenziali, le prestazioni lavorative non realmente effettuate.
Sono inoltre previste norme precise in materia di contenzioso riguardante le quote latte, restituendo somme là dove gli allevatori hanno avuto prelievi superiori rispetto al dovuto. Anche questo è un ulteriore passo avanti nella ricostruzione di un settore martoriato negli ultimi vent'anni da norme sistematicamente calpestate, a volte tollerate, molte volte ignorate da governi e da ministri che avevano la responsabilità di evitare che l'Europa chiamasse il nostro paese a rispondere delle infrazioni in materia di quote latte, questione che solo questo Governo ha avuto il coraggio di chiudere in maniera onorevole, restituendo agli allevatori italiani quella credibilità e certezza del futuro che mai hanno avuto, conseguendo nel contempo, attraverso l'ottenimento della diluizione delle multe, una considerazione che mai prima d'ora il nostro paese aveva avuto in Europa.
Vengono stanziati 24,5 milioni di euro per il triennio 2004-2006 a sostegno della pesca, sia in misure di accompagnamento sociale sia per la conservazione e gestione del nostro patrimonio ittico, nonché per l'aumento della sicurezza dei nostri pescherecci in mare attraverso finanziamenti mirati all'acquisto di sistemi satellitari.
Nell'ambito delle straordinarietà delle situazioni affrontate, rientrano invece le misure a favore delle imprese agricole e degli autotrasportatori che vantino crediti nei confronti della Parmalat, indispensabili nel tentativo di salvare le attività produttive, nonché per creare condizioni
volte ad evitare che migliaia di allevatori ed autotrasportatori, che non hanno responsabilità, si trovino dall'oggi al domani nell'impossibilità di continuare l'attività.
È ovvio che altre categorie, come tra l'altro è emerso nel dibattito in aula, sono state drammaticamente toccate e mi riferisco agli artigiani ed alle piccole imprese; a volte tuttavia le condizioni di criticità finanziaria impongono delle scelte, scelte che vengono effettuate esclusivamente in base ai principi dell'urgenza e dell'emergenza. Inoltre, l'intervento annunciato dal ministro dell'economia in questa direzione ci rende fiduciosi.
Certo, stiamo approvando un provvedimento contenente norme apparentemente eterogenee; si tratta tuttavia di misure che nei rispettivi settori di competenza hanno assunto un carattere di assoluta necessità.
Il decreto di oggi, ancora una volta, evidenzia quanto questo Governo, attraverso l'azione del ministro Alemanno, abbia attenzione per il mondo dell'agricoltura e della pesca, e come di fronte a situazioni straordinarie - quale il crack della Parmalat - cerchi di ridurne l'impatto negativo attraverso azioni tendenti a riportare nella normalità una situazione che al contrario avrebbe generato una spirale negativa in un settore vitale dell'economia nazionale.
Questo Governo, fin dal suo insediamento, opera per ricostruire le basi per un rilancio del settore agroalimentare italiano.
Mai come in questi ultimi anni questo Governo ha posto al centro degli interessi nazionali l'agricoltura del nostro paese, dai Governi precedenti a dir poco trascurata, e anche oggi, attraverso questo provvedimento, dimostriamo tutta la nostra vicinanza, la nostra solidarietà, la nostra volontà di ricostruire un settore fondamentale del paese, ed il voto favorevole del gruppo di Alleanza Nazionale lo testimonia.
MARIO MASINI. Con il presente decreto il Governo ha adottato disposizioni urgenti a tutela dei settori dell'agricoltura, della pesca e delle relative amministrazioni, dando pronte e significative risposte alle questioni sollevate dalla vicenda Parmalat.
Le audizioni svolte sia in sede ministeriale che di Commissione hanno confermato come le disposizioni inserite all'interno del provvedimento vadano verso la giusta direzione e meritino pertanto un adeguato sostegno.
Il decreto, nel testo risultante a seguito degli emendamenti opportunamente apportati dalla Commissione agricoltura, prevede: la semplificazione burocratica della denuncia aziendale per quanto attiene all'impiego presunto di manodopera agricola; disposizioni concernenti il contenzioso in materia di quotelatte, consentendo, in particolare, all'AGEA di restituire ai produttori le somme ad essi dovute a seguito degli accertamenti regionali in relazione al prelievo supplementare versato nei periodi 1995/1996 e 2002/2003; un incremento della dotazione organica dell'Ispettorato centrale repressione frodi, al fine di favorire un più elevato livello di efficienza ed efficacia su tutto il territorio nazionale nello svolgimento delle azioni di contrasto alle frodi nel settore alimentare; una serie di interventi a favore del settore della pesca per un importo complessivo di 24,5 milioni di euro per il triennio 2004/2006, potenziando le misure di accompagnamento sociale in questo settore e per l'acquisto di sistemi di localizzazione e controllo satellitare delle navi da pesca; misure in materia di credito agrario e di contributi previdenziali, adottando in particolare disposizioni in favore degli imprenditori agricoli che abbiamo conferito prodotti alle imprese ammesse all'amministrazione controllata ai sensi del cosiddetto decreto Parmalat, nonché finanziamenti di credito agrario nei confronti delle imprese ammesse all'amministrazione controllata.
Per tali ultime imprese vengono ulteriormente stabilite misure a tutela dei crediti vantati nei confronti delle impresse ammesse all'amministrazione straordinaria.
In definitiva, il decreto contiene norme già esaminate a livello governativo nel
corso dell'esame della legge finanziaria per il 2004 e per le quali era già stata riconosciuta la necessità di un intervento legislativo. Si interviene, quindi, in via d'urgenza a sostegno delle imprese agricola sotto il profilo fiscale e previdenziale ma anche sotto il profilo finanziario per quanti hanno subito effetti negativi dalla vicenda Parmalat, a dimostrazione della rapidità e tempestività d'azione del Governo.
Confermo il voto favorevole di Forza Italia, sottolineando, contrariamente alle voci volutamente disfattiste, quanto il Governo Berlusconi abbia a cuore i problemi dell'agricoltura quale segmento essenziale del sistema produttivo nazionale.
REMO DI GIANDOMENICO. Onorevoli Colleghi, il dissesto finanziario che ha colpito la società Parmalat e la grave emergenza e la crisi del settore lattiero-caseario ad essa seguiti, ha reso necessario il varo del decreto-legge in esame che, nonostante sia stato licenziato dalla Commissione agricoltura con alcune modifiche, ha mantenuto l'omogeneità e la specificità delle norme contenute nel testo originario. Ed infatti, al di là del contenuto importante e contingente, il presente decreto-legge è stato anche l'occasione per dare attuazione ad alcune disposizioni, quali quelle riguardanti l'Ispettorato centrale repressione frodi ed il Corpo forestale dello Stato che non avevano trovato applicazione o che comunque necessitavano di alcune precisazioni nonostante avessero avuto una loro recente disciplina.
Il presente provvedimento, peraltro, non solleva particolari problemi in materia di aiuti di Stato in quanto prevede regole temporanee, imparziali e che non riguardano misure irreversibili come l'aumento di capitale. Ricordiamo soltanto che lo scorso anno la Commissione europea ha impedito al governo francese di salvare il colosso Alstom con un aumento di capitale attraverso il quale lo stato transalpino avrebbe acquistato una quota diretta nella compagnia.
Non entrerò nel merito del provvedimento, già ampiamente illustrato e discusso nel corso delle ultime settimane, in virtù anche delle polemiche suscitate dalla decisione di rinviarne la conversione in legge. Si è trattato solo di uno «stop» tecnico subitamente corretto dal Governo; c'è stata solo una enfatizzazione politica da parte dell'opposizione, mentre noi riteniamo che il decreto-legge sia stato tempestivo, utile e necessario, e certamente andrà ad alleviare i disagi di tante imprese agricole nonché di quelle di autotrasporto coinvolte nella vicenda Parmalat. Si tratta di un provvedimento in grado di dare una risposta a queste giuste attese, evidenziando la sensibilità di questo Governo alle istanze provenienti dal mondo agricolo.
Concludo, annunciando il voto favorevole del gruppo Unione dei democratici cristiani e dei democratici di centro, prendendo atto inoltre dell'impegno del Governo a risolvere i problemi di carattere finanziario in un provvedimento complessivo, per le parti non affrontate.
![]() |
![]() |
![]() |