Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 422 dell'11/2/2004
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(Iniziative a tutela dei risparmiatori che hanno investito in titoli argentini - n. 3-03047)

PRESIDENTE. L'onorevole Guido Giuseppe Rossi ha facoltà di illustrare l'interrogazione Cè n. 3-03047, di cui è cofirmatario (vedi allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 5).

GUIDO GIUSEPPE ROSSI. Signor Presidente, 450 mila risparmiatori sono stati coinvolti nel default, nella crisi finanziaria, nel crack della Repubblica argentina per un totale di 14 miliardi di euro, pari a circa 28 mila miliardi di vecchie lire, per circa il 15 per cento dell'intero debito finanziario estero dell'Argentina. A tanto ammonta l'impegno dei risparmiatori italiani in investimenti nei confronti dello Stato argentino, in primo luogo per gli interessanti rendimenti offerti, ma anche per la vicinanza culturale e storica tra il nostro paese e quella nazione.
Il caso Argentina, rispetto ad altri casi come quello della Cirio o quello della Parmalat, è stato oscurato dai mass media e sottovalutato dall'azione del Governo e dell'apparato diplomatico, atteso peraltro che nell'ultima riunione del G7, tenutasi in Florida, vi è stato un ammonimento molto duro nei confronti dell'Argentina a rispettare anche i diritti dei risparmiatori italiani.


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Chiediamo quali iniziative il Governo intenda adottare nei confronti della Repubblica argentina per tutelare i legittimi diritti dei risparmiatori italiani.

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Guido Giuseppe Rossi.
Il ministro per i rapporti con il Parlamento, onorevole Giovanardi, ha facoltà di rispondere.

CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Signor Presidente, come giustamente ha detto l'interrogante, l'ultima iniziativa del Governo italiano è stata assunta il 7 febbraio 2004, in Florida, nell'incontro del G7 tra i ministri delle finanze, cui ha partecipato il ministro Tremonti, in occasione del quale i partecipanti hanno sollecitato nuovamente l'Argentina ad avviare il negoziato con i creditori privati.
Tale intervento fa parte di una strategia complessiva del Governo italiano per appoggiare in tutte le sedi bilaterali ed internazionali le posizioni dei risparmiatori italiani e dei loro rappresentanti. L'obiettivo è quello di indurre il Governo argentino ad avviare concretamente, con i rappresentanti dei creditori privati, negoziati per la ristrutturazione del relativo debito.
Giova precisare che, al fine di rappresentare gli interessi degli investitori in titoli argentini, nell'ambito del negoziato per la ristrutturazione del debito, il 18 settembre 2002, otto banche italiane hanno costituito l'associazione per la tutela degli investitori in titoli argentini, alla quale possono partecipare banche ed intermediari italiani i cui clienti hanno investito denaro in titoli di emittenti argentini. Hanno finora aderito 471 istituti di credito, con quote di mercato equivalenti al 98 per cento del sistema bancario italiano. Tale meccanismo consente all'associazione di rappresentare gli investitori sulla base del rilascio di deleghe. Attualmente, le 471 banche italiane che hanno aderito all'associazione hanno trasmesso informazioni su circa 430 mila deleghe raccolte, per un valore nominale in titoli di circa 13 miliardi di euro.
Sulla base delle procure ottenute la TFA partecipa ai negoziati con la Repubblica argentina e con gli altri emittenti argentini. Nell'ultima settimana il ministro degli affari esteri ha incontrato il presidente dell'italiana Task force Argentina ed il presidente del neocostituito comitato per l'Argentina, che rappresenta un'elevata percentuale dei risparmiatori privati di varia nazionalità, per confermare l'impegno del Governo a tutelare i risparmiatori.
Il rappresentante italiano presso il Fondo monetario internazionale si è astenuto, insieme ai rappresentanti di altri sette paesi, sull'approvazione della prima review del programma argentino al fine di sottolineare l'ancora permanente insoddisfazione del nostro Governo per la posizione di chiusura assunta dalle autorità argentine in merito all'avvio dei negoziati con i creditori privati che rappresentava una condizione per l'approvazione.
Dunque, sono in corso le suddette attività del nostro Governo a livello internazionale, a livello di G7 ed a livello di Ministero degli esteri per indurre il Governo argentino a far fronte alle proprie responsabilità.

PRESIDENTE. L'onorevole Guido Giuseppe Rossi ha facoltà di replicare.

GUIDO GIUSEPPE ROSSI. Signor Presidente, a nome del mio gruppo mi dichiaro parzialmente soddisfatto. Ovviamente, registriamo con soddisfazione l'impegno del nostro Governo soprattutto nelle sedi che contano. L'unica sede che conta, in questo momento, è il Fondo monetario internazionale dove l'opposizione dell'Italia, insieme a quella degli altri paesi europei, può bloccare nuovi prestiti al Governo argentino ed indurre tale Governo ad una trattativa seria.
Vorremmo un maggiore protagonismo da parte del Governo italiano. Sappiamo che, oltre alla risposta del ministro Giovanardi, vi sono impegni precisi del ministro Frattini, che questa mattina è stato incontrato da una delegazione del nostro gruppo presieduta dall'onorevole Cè.
Nel frattempo, il nostro gruppo parlamentare ha presentato una proposta di


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legge che tenta di dare concretamente risposta a tale problema prevedendo una forma di riacquisto da parte delle banche italiane dei bond argentini acquistati dai risparmiatori italiani, con un rimborso pari al 70 per cento del prezzo di acquisto e con un prezzo massimo di rimborso pari a 50 mila euro. Pensiamo che tale proposta possa avere risvolti positivi: può dare nuova fiducia ai risparmiatori italiani e può consentire una migliore trattativa tra l'Italia e l'Argentina. In questo momento, infatti, la trattativa si svolge tra uno Stato sovrano (l'Argentina), con tutti i poteri politici e diplomatici internazionali, e 450 mila soggetti privati. Pensiamo che se tale trattativa fosse fatta tra l'Argentina ed il sistema bancario italiano, sicuramente un soggetto più potente e partecipato, tra l'altro, dalle più importanti banche internazionali ed europee, con il supporto del Governo italiano, i risultati potrebbero essere sicuramente positivi.
L'azione congiunta del Governo e di iniziative di tipo parlamentare, di cui la Lega nord è protagonista, sicuramente potrà portare notizie positive a quelle centinaia di migliaia di risparmiatori italiani che hanno visto andare in fumo il frutto di anni ed anni di sacrificio (Applausi dei deputati del gruppo della Lega Nord Federazione Padana).

PRESIDENTE. Porto a conoscenza dell'Assemblea che purtroppo mi è stato comunicato che è venuto a mancare il padre del ministro Alemanno. Credo di interpretare il pensiero dei colleghi, nell'esprimere le condoglianze della Camera dei deputati al ministro Alemanno, al quale porto i sentimenti di commossa partecipazione per il grande dolore che lo ha colpito.

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