Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 414 del 28/1/2004
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(Attuazione dell'accordo di programma tra ministro della salute e regione Campania concernente la ristrutturazione edilizia e l'ammodernamento tecnologico delle strutture sanitarie - n. 3-02982)

PRESIDENTE. L'onorevole Taglialatela ha facoltà di illustrare l'interrogazione Anedda n. 3-02982, (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 2) di cui è cofirmatario.

MARCELLO TAGLIALATELA. Signor ministro, come lei certamente sa, nel dicembre 2000 il Governo nazionale ha firmato con la regione Campania un accordo di programma, relativo alla disponibilità, ai sensi della legge sull'edilizia ospedaliera, di oltre duemila miliardi di vecchie lire da utilizzare per migliorare complessivamente la qualità dell'offerta della sanità pubblica in Campania.
Da allora - sono trascorsi più di tre anni -, si hanno notizie molto allarmanti sull'effettivo utilizzo di queste somme e, soprattutto, sull'esistenza di un programma, presentato dalla regione Campania e recepito dal Governo, in ordine alle modifiche apportate in corso d'opera. Oltre a questo aspetto, dalle notizie in nostro possesso risulta un grave ritardo sia per quanto riguarda il piano sulle malattie infettive sia per quanto concerne l'utilizzo di fondi ex CIPE nell'ambito di un piano per la salvaguardia della maternità.
Vorremmo, dunque, sapere cosa abbia fatto il Governo in questo periodo per spingere la regione Campania ad utilizzare le somme predette e se vi sia, allo stato, il pericolo di una revoca dei finanziamenti, ai sensi di una disposizione di legge, a fronte di una ormai conclamata assenza di iniziativa da parte della regione.

PRESIDENTE. Il ministro della salute, professor Sirchia, ha facoltà di rispondere.

GIROLAMO SIRCHIA, Ministro della salute. Signor Presidente, la regione Campania ha sottoscritto, in data 28 dicembre 2000, l'accordo di programma ex articolo 5-bis del decreto legislativo n. 502 del 1992, per un valore complessivo pari a circa 2.263 miliardi di vecchie lire, articolati in tre annualità a partire dal 2001. La regione Campania, con propria delibera n. 4848 del 25 ottobre 2002, pur confermando gli obiettivi strategici generali espressi nel suddetto accordo, ha rimodulato gli interventi previsti, rivedendo alcuni progetti di maggiore rilevanza finanziaria sia rispetto all'annualità di attuazione sia rispetto all'importo del finanziamento. Ad oggi, sono stati ammessi a finanziamento 5 interventi, per un importo complessivo di euro 274 milioni (pari al 65 per cento di quanto programmato con la citata delibera regionale), corrispondenti a 530 miliardi 630 milioni di vecchie lire. In particolare, è stato disposto l'avvio di alcuni interventi. Di particolare rilevanza sono gli interventi riguardanti: l'azienda universitaria policlinico Federico II, per un totale di euro 40 milioni 771 mila; la realizzazione della


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facoltà di medicina a Caserta, pari a euro 130 milioni 508 mila; l'azienda ospedaliera di Avellino, con completamento della cittadella ospedaliera, per euro 98 milioni 126 mila e, infine, l'ospedale Cotugno di Napoli (AIDS e malattie infettive) per euro 44 milioni 415 mila.
Allo stato attuale, pertanto, non sembrano ricorrere i pericoli ed i presupposti per procedere alla revoca dei finanziamenti.

PRESIDENTE. L'onorevole Taglialatela ha facoltà di replicare.

MARCELLO TAGLIALATELA. Signor Presidente, signor ministro, esprimo la mia insoddisfazione per la risposta fornita. La cifra citata dal ministro - 500 miliardi di interventi programmati - rappresenta soltanto il 25 per cento dell'intera somma a disposizione da oltre tre anni. Il fatto che la regione Campania abbia chiesto una nuova modulazione degli interventi soltanto alla fine del 2002, a due anni dalla sottoscrizione dell'accordo di programma del 2000, evidenzia un'assoluta incapacità, nei confronti della quale sono convinto che il ministero debba intervenire con maggiore attenzione, tenendo conto che si tratta di fondi aggiuntivi rispetto al riparto del fondo sanitario nazionale che potrebbero essere utilizzati soprattutto per migliorare la qualità degli ospedali e delle strutture pubbliche sul territorio. Gli unici programmi dei quali sia noto un avvio di intervento riguardano il policlinico e l'azienda Federico II, strutture ospedaliere che hanno un'incidenza relativa nel territorio, mentre non si hanno notizie di molte decine di progetti che erano parte integrante dell'accordo di programma sottoscritto - lo ripeto - oltre tre anni fa.
Mi conforta il fatto che non vi sia pericolo di una revoca dei finanziamenti. Tuttavia, non vorrei che l'assenza di pericolo comporti ulteriori ritardi.
Infatti, ritengo che la regione Campania e i suoi cittadini non possano sopportare un ulteriore peggioramento della qualità dei servizi della sanità pubblica, determinato da un lato dalla ignavia e dalla incapacità di operare della regione Campania e della sua giunta regionale di centrosinistra e dall'altro dall'atteggiamento insopportabile del Governo nazionale, che in qualche modo rasenta il disinteresse o comunque dimostra una superficiale approvazione di quanto la regione sta ponendo in essere (Applausi dei deputati del gruppo di Alleanza nazionale).

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