il giorno 7 dicembre 2003 i quotidiani locali della provincia di Treviso (la Tribuna ed Il Gazzettino) hanno dato ampio risalto all'incredibile scarcerazione di alcuni rapinatori che nella sera del 31 gennaio 2001 a Casale sul Sile assaltarono in pieno assetto di guerra un portavalori della Radar Security che trasportava sei miliardi di lire;
alcune brillanti operazioni delle forze dell'ordine assicurarono alla giustizia i quattordici criminali originari della provincia di Foggia, ormai tristemente noti per altre rapine a portavalori messe a segno in altre province;
furono condannati dal Tribunale di Treviso in primo grado, ma una incredibile lungaggine nella trasmissione della sentenza ha poi reso impossibile fissare l'appello nei tempi richiesti, con la conseguente scarcerazione per lo scadere dei tempi di custodia cautelare;
quanto successo, ad avviso dell'interrogante, non è difendibile in nessun modo, la gravità di quanto successo ricorda le scarcerazioni dei mafiosi della Riviera del Brenta, e i cittadini sono avviliti nel constatare che lo Stato è assolutamente inefficiente nel valutare le gravità, e quindi le priorità, degli interventi giudiziari da attivare -:
se il ministro interrogato intenda procedere ad un'ispezione per verificare quanto successo e, nel caso in cui ne ricorrano i presupposti, se intenda o meno avvalersi della sua facoltà di promuovere azioni disciplinari nei confronti degli eventuali responsabili delle procedure sopra indicate.
(4-08380)