Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 374 del 16/10/2003
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Nel sessantesimo anniversario della deportazione operata presso il ghetto ebraico di Roma (ore 12,27).

GIOVANNA MELANDRI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

GIOVANNA MELANDRI. Signor Presidente, questa mattina, alla presenza del Presidente Ciampi, nel ghetto di Roma, si è ricordata una pagina drammatica della storia di questa città e dell'Italia intera. Erano sessant'anni fa e le SS, che occupavano Roma (Commenti dei deputati del gruppo della Lega nord Padania)...

FEDERICO BRICOLO. Non c'entra niente, Presidente!

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, non capisco l'agitazione. È chiaro che l'onorevole Melandri sa perfettamente che, se non vuole intervenire a fine seduta, deve essere sintetica.

GIOVANNA MELANDRI. Lo sarò, e se non vengo interrotta sarò ancora più rapida (Commenti dei deputati del gruppo della Lega nord Padania).
Erano sessant'anni fa e le SS, che occupavano Roma, cinsero d'assedio il ghetto e cominciarono a prelevare uno ad uno i suoi abitanti. Donne, bambini, uomini, giovani, vecchi: nessuno scampò alla furia nazista. Furono caricati sui vagoni piombati con destinazione Auschwitz, Birkenau, Spandau: 1.022 ebrei avviati ad un viaggio che ebbe ritorno per soli 15 di loro. La furia razzista e nazista aveva cominciato a mostrare la sua faccia mostruosa che culminerà a Roma il 24 marzo del 1944 con l'eccidio delle Fosse Ardeatine.
Signor Presidente, non bisogna dimenticare ed occorre - come ha ricordato stamani il Presidente della Repubblica - ricordare tutto. Vi furono gli orrori delle leggi razziali promulgate dal regime fascista come premessa e fondamento del patto d'acciaio tra l'Italia fascista di Mussolini e la Germania nazista. Bisogna ricordare che tutto questo nacque - sono ancora le parole del Presidente Ciampi pronunciate stamattina al ghetto - da un regime dittatoriale che aveva cancellato ogni libertà e perseguitato coloro che si erano opposti alla dittatura. Bisogna conoscere, ricordare, e credo che anche quest'Assemblea, signor Presidente, sia chiamata oggi a dare questa prova di ricordo e di testimonianza (Commenti dei deputati del gruppo della Lega nord Padania).


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Non si può parlare della storia senza conoscerla. Il regime fascista non è stato affatto un regime bonario. L'anima e la dignità del popolo italiano furono, semmai, salvate dai giusti, da quei tanti che furono dalla parte giusta (Commenti dei deputati dei gruppi di Forza Italia e di Alleanza nazionale), con gesti silenziosi di solidarietà, nascondendo gli ebrei nelle cantine, fornendo loro documenti falsi, mettendo da parte un pezzo di pane. Decine di migliaia di civili e di religiosi aiutarono gli ebrei a nascondersi ed aiutarono a salvarsi militari che rifiutavano di presentarsi alla chiamata di Salò.

CESARE RIZZI. Presidente, aveva detto che sarebbe stata sintetica!

GIOVANNA MELANDRI. Questa mattina, al ghetto, vi è stata una commemorazione intensa, sobria, commovente. Si è ricordato che il rastrellamento fu l'esito dell'inganno del riscatto. Il 26 settembre 1943 Kappler aveva convocato i vertici della comunità ebraica per minacciare la deportazione ove non fossero consegnati 50 chili d'oro. Quell'oro fu consegnato e la deportazione avvenne lo stesso.
Signor Presidente, la memoria dell'olocausto, delle leggi razziali, dell'ingloriosa storia del regime fascista deve essere tenuta viva, innanzitutto per rendere onore ai martiri di quella pagina atroce della storia d'Italia. Oggi noi ricordiamo e rendiamo onore ai martiri del rastrellamento del ghetto di Roma e dell'olocausto. Ma ricordiamo ed onoriamo, ancora una volta insieme al Presidente Ciampi, anche i giusti (Commenti dei deputati del gruppo di Forza Italia) che aiutarono tanti ebrei a salvarsi, ricordiamo i renitenti alla leva, la Resistenza, un'opposizione al fascismo pagata con il più caro dei prezzi. Ricordiamo che solamente grazie a questi italiani fu possibile recuperare la libertà perduta e la dignità di un popolo (Applausi dei deputati dei gruppi dei Democratici di sinistra-l'Ulivo, della Margherita, DL-l'Ulivo, di Rifondazione comunista, Misto-Comunisti italiani, Misto-Socialisti democratici italiani, Misto-Verdi-l'Ulivo e Misto-UDEUR-Popolari per l'Europa).

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Melandri. Il ricordo di quegli avvenimenti è comune all'intera Camera dei deputati che questa mattina ha partecipato, con la rappresentanza ufficiale di un membro del nostro Ufficio di Presidenza, l'onorevole Pistone, alla cerimonia cui lei ha fatto riferimento.
È chiaro che le leggi razziali rimangono una pagina nera nella storia del nostro paese. Tutto questo è un bagaglio di memoria che non va dimenticato, che ci portiamo dietro, che è necessario sottolineare alle nuove generazioni.
Pertanto, naturalmente, mi associo alle parole che lei, onorevole Melandri, ha pronunciato.

CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Il Governo si associa alle parole di ricordo di quanto avvenne nell'ottobre di tanti anni fa, alla fine di un processo che aveva visto l'indelebile macchia delle leggi razziali, volute dal regime fascista contro la comunità ebraica, che era stata prima spogliata dei suoi diritti civili e dei più elementari diritti umani e poi, in un crescendo terribile, si arrivò fino alla deportazione, all'olocausto, a una delle pagine più tristi della storia dell'umanità.
Vorrei però ricordare anche che forse nessuno di noi può dirsi personalmente responsabile di quello che accadde durante la seconda guerra mondiale, tuttavia, queste cose accadono anche oggi, perché, mentre parliamo, vi sono ebrei, donne uomini e bambini, che vengono colpiti e uccisi solo per il fatto di essere ebrei (Applausi dei deputati dei gruppi di Forza Italia, di Alleanza nazionale, dell'Unione dei democratici cristiani e dei democratici di centro e della Lega nord Padania). Questo accade a Gerusalemme, accade a Tel Aviv, accade ad Haifa e, quindi, l'antisemitismo purtroppo non è morto con la seconda


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guerra mondiale (Commenti dei deputati del gruppo di Rifondazione comunista). È ancora attivo e si estrinseca con terribili atti che sono un'offesa all'interno dell'umanità.

FRANCESCO GIORDANO. Il conflitto israelo-palestinese non c'entra nulla con la discriminazione!

CARLO GIOVANARDI, Ministro per i rapporti con il Parlamento. Quindi, il Governo... (Commenti dei deputati del gruppo di Rifondazione comunista), associandosi alle parole dell'onorevole Melandri, invita tutte le forze politiche a vigilare perché l'antisemitismo non debba tornare e mai per nessun motivo una persona possa perdere la vita solo per la sua appartenenza razziale (Applausi dei deputati dei gruppi di Forza Italia, dei Democratici di sinistra-l'Ulivo, di Alleanza nazionale, della Margherita, DL-l'Ulivo, dell'Unione dei democratici cristiani e dei democratici di centro e di deputati del gruppo della Lega nord Padania).

PRESIDENTE. L'antisemitismo è un pericolo sempre presente e le istituzioni devono esserne consapevoli e non può questa discussione diventare in alcun modo un elemento di divisione, perché sarebbe veramente un'occasione persa.

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