Allegato B
Seduta n. 351 del 1/8/2003


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ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, per sapere - premesso che:
a pochi giorni di distanza dalla sentenza che annullava i 18 punti concessi ai precari storici per riequilibrare le sorti rispetto ai precari che hanno seguito scuole di specializzazione, il Ministro dell'istruzione ha chiesto con una circolare ai direttori regionali di modificare le graduatorie;
questo provvedimento di fatto produrrà il grave rischio di non essere pronti per le nomine per l'invio dell'anno scolastico, nel tentativo di assegnare le cattedre entro giovedì 31 luglio 2003, termine massimo stabilito dal Ministro Moratti per le coperture delle supplenze da parte delle direzioni regionali;
la situazione è resa ancora più drammatica per tanti giovani insegnanti per i tagli sulle cattedre imposti dalla riduzione prevista nella finanziaria 2003 e i commenti e i giudizi delle associazioni sindacali sono di gravissima preoccupazione, accusando il Governo «di aver cambiato linea sul precariato sei volte in due anni» e costringendo alla fine a un litigio continuo tra «poveri», ovvero tra specializzati, specializzandi e precari -:
quali risposte fattive il Governo e il Ministro intendano dare nei prossimi giorni per rispondere all'evidente vuoto normativo e politico e garantire un inizio anno scolastico regolare;
quali ulteriori risposte di chiarimento definitivo, il Governo e il Ministro vogliano offrire al precariato in genere della scuola, nel quadro di un'azione governativa, confermata da finanziaria e riforma, di riduzione dei posti in organico della scuola.
(2-00871) «Rusconi, Bimbi, Colasio, Reduzzi, Volpini, Boccia».

Interrogazione a risposta orale:

BELLILLO. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
l'integrazione scolastica dei soggetti con sindrome di Down risponde ai principi costituzionali relativi al diritto all'istruzione;
nonostante i buoni propositi in questi ultimi mesi, i problemi dei soggetti down sono rimasti insoluti se non aggravati dai continui cambiamenti che determinano insicurezza su tutta la popolazione discente e docente -:
se l'Osservatorio Nazionale sull'Integrazione scolastica diventerà l'organismo di consultazione fondamentale del MIUR per il confronto, la programmazione e la verifica dell'integrazione scolastica degli alunni disabili;
se sarà effettuata la verifica della puntuale applicazione della Nota Ministeriale n. 4088 del 2 ottobre 2002 relativa all'aggiornamento in servizio di tutti i docenti, nonché segnale di rinforzo in tal senso come unica soluzione dell'inequivocabile «collasso» da mancanza di sostegno adeguato;
se, in particolare, sarà attivata una maggiore verifica della qualità dell'integrazione scolastica nelle scuole parificate;
se si intende avviare la verifica su tutto il territorio italiano dell'applicazione delle leggi sulla Qualità dell'Integrazione scolastica (legge 104/92; legge 328/00 e decreto del Presidente della Repubblica 275/99) nonché della tempestiva stipula d'Accordi di programma al fine di garantire servizi efficaci messi a rischio dai notevoli tagli della Legge finanziaria 2003 (legge 289/02) e dal decreto Tremonti (decreto-legge 144 legge 236/02);
se intende definire Indici di Qualità dell'integrazione scolastica anche con la collaborazione delle Associazioni di familiari, al fine di rendere concretamente


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valutabile l'operato dei singoli Istituti scolastici, in considerazione dell'applicazione della legge sull'Autonomia Scolastica;
se è contemplata l'attivazione degli Osservatori Regionali per l'integrazione degli alunni con handicap;
se sarà favorita la possibilità di interagire con l'Osservatorio sulla Famiglia, nelle opportune sedi perché la realtà delle diverse abilità non esula dal contesto familiare ma se mai lo arricchisce.
(3-02607)

Interrogazioni a risposta scritta:

SERENA. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che:
la finanza pubblica esige in questo particolare momento congiunturale drastici risparmi delle spese che non garantiscono un sicuro ritorno economico o scientifico dell'investimento;
i due istituti veneziani del Consiglio Nazionale delle Ricerche che si occupano della dinamica e biologia delle acque adriatiche avrebbero, nel mese di gennaio 2003, svolto una gara pubblica per l'affidamento del servizio di gestione dei loro mezzi navali -:
quali criteri siano stati adottati nell'espletamento di tale gara pubblica e nell'assegnazione della relativa commessa;
se risponde al vero che il Consiglio Nazionale delle Ricerche a Venezia mantenga ancora in servizio una obsoleta nave oceanografica (costruzione 1967) denominata Umberto D'Ancona, con grave rischio per il personale marittimo imbarcato, per i ricercatori e per la sicurezza della stessa navigazione con grave danno all'immagine di istituti pubblici che dovrebbero curare la ricerca avanzata.
(4-07217)

MEDURI. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
il dottor Ugo Panetta, direttore scolastico regionale della Calabria, in data 26 febbraio 2003 ha preso un provvedimento di contestazione di addebito nonché di sospensione immediata del servizio nei confronti della Professoressa Vincenzina Mazzuca, Dirigente scolastico del liceo classico «Campanella» di Reggio Calabria;
detto provvedimento è stato seguito in data 3 aprile 2003 da un successivo provvedimento di recesso, adottato ai sensi dell'articolo 31 del CCNL per il personale dell'area V della dirigenza scolastica, estinguendo così l'esistente rapporto di lavoro a tempo indeterminato ai sensi della lettera d) dell'articolo 28 del medesimo CCNL;
il dottor Panetta ha dovuto quindi procedere alla risoluzione del contratto dopo aver valutato attentamente con il proprio ufficio legale la gravità delle inadempienze commesse dalla Professoressa Mazzuca, per accertare e verificare quanto ripetutamente segnalato dal Presidente del consiglio d'istituto dai docenti e da molti genitori esposti e denunzie trasmessi agli organi scolastici competenti;
nel provvedimento di risoluzione del contratto il dottor Panetta ha testualmente affermato: «nel corso del rapporto di lavoro la professoressa Mazzuca si è resa autrice di una serie di comportamenti di gravità tali da essere ostativi alla prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto di lavoro per essersi volontariamente posta in contrasto con le norme che regolano la dirigenza scolastica, assumendo i seguenti comportamenti: arbitraria e irrazionale gestione delle risorse economiche, ritardo colposo nell'approvazione dei POF, assunzione di spese non preventivamente autorizzate dall'organo collegiale competente, incapacità di gestire i rapporti con tutte le componenti scolastiche causando il cattivo andamento della stessa scuola oltre che gravi forme di conflitto...» inoltre «gli elementi forniti nell'audizione della professoressa Mazzuca non sono stati tali da contrastare né giustificare i fatti addebitati da questa amministrazione all'interessata con la nota 26 febbraio 2003»;


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ad aggravare la situazione della professoressa Mazzuca è intervenuta sia la conferma da parte della Corte d'Appello in data 29 aprile 2003 della condanna ad un mese di carcere per reati penali commessi nelle funzioni di dirigente, sia un nuovo rinvio a giudizio;
dopo due mesi dall'adozione dell'obbligato provvedimento di recesso la professoressa Mazzuca ha chiesto un incontro al dottor Panetta che l'ha ricevuta in data 5 giugno ultimo scorso;
al termine dell'incontro il dottor Panetta senza consultare il proprio ufficio legale ha firmato il provvedimento di reintegro pur sapendo di non poter adottare tale decisione in quanto l'atto amministrativo da lui posto in essere non poteva modificare in alcun modo il rapporto di natura civilistica quale era quello esistente tra la Mazzuca e il MIUR e ciò in quanto tale competenza è riservata esclusivamente al Magistrato adito come già statuito dal Tribunale di Locri in un caso similare che vedeva coinvolto quale controparte proprio il CSA di Reggio Calabria;
nel proprio provvedimento di revoca il dottor Panetta ha motivato la propria decisione di averla fondata sull'approfondito riesame dell'intera vicenda da lui effettuata in pochissimo tempo senza considerare che per anni la stessa aveva richiesto un intenso e complesso lavoro da parte di numerosi ispettori nonché alle controdeduzioni prodotte dalla Mazzuca di cui egli sin da quella data conosceva probabilmente il contenuto e sulle motivazioni della nota del 10 aprile 2003 della medesima dirigente successiva ai provvedimenti adottati;
nonostante l'importanza che il documento del 10 aprile 2003 rivestiva nel procedimento in oggetto che ha convinto il dottor Panetta alla revoca del provvedimento di recesso lo stesso Direttore non è stato in grado di offrirlo in visione agli aventi diritto che il giorno 19 giugno 2003 hanno chiesto di avere accesso agli atti ai sensi della legge n. 241 del 1990 e quindi ottenere copia;
appare comunque molto strano nonché fortemente sospetto che semplici controdeduzioni prodotte dall'interessata non sottoposte ad alcuna verifica da parte degli organi e degli uffici preposti possano vanificare nel volgere di qualche ora il contenuto di complesse relazioni ispettive tutte concordi nel suggerire e raccomandare l'allontanamento della Mazzuca dal Liceo «Campanella» e che il direttore senza consultarsi con alcun esperto e senza attendere l'esito del processo in corso abbia firmato un provvedimento di reintegro assumendosene le eventuali conseguenze;
nella revoca del provvedimento il dottor Panetta ha reintegrato la Mazzuca nel trattamento economico a decorrere dal 3 aprile 2003 senza nulla aggiungere stranamente e nonostante la rilevante importanza dell'argomento circa la reintegra anche nelle funzioni di dirigente del Liceo Campanella così come ha revocato i provvedimenti adottati il 26 febbraio 2003 e il 3 aprile 2003 ma avrebbe omesso ancora una volta di revocare il provvedimento di nomina protocollo 38 adottato il 4 aprile 2003 con il quale egli aveva conferito al professor Catalano l'incarico di Preside del Liceo «Campanella» dal 7 aprile 2003 al 31 agosto prossimo venturo; senza preoccuparsi dei conseguenti risvolti di carattere economico e giuridico a cui veniva esposta l'amministrazione;
il professor Catalano, preside incaricato, dopo aver avuto notizia ufficiale della reintegra nel dubbio interpretativo cui il documento si è subito prestato ha ripetutamente richiesto chiarimenti al dottor Panetta, sollecitando una risposta scritta e precisando in una delle sue note che in caso di mancato riscontro o di smentita egli si sarebbe considerato Preside a tutti gli effetti fino al prossimo 31 agosto come indicato nel provvedimento di nomina;
il dottor Panetta dal 5 giugno 2003 al 18 luglio 2003 senza preoccuparsi del danno economico a cui stava esponendo l'amministrazione non ha ritenuto di dover


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fornire alcuna risposta scritta chiarificatrice al professor Catalano confermandogli la validità dell'incarico di Preside conferitogli in data 4 aprile;
in data 18 luglio ultimo scorso, il dottor Panetta si trovava di fronte alla presenza contemporanea di due dirigenti presso il Liceo «Campanella» di Reggio Calabria, una situazione giuridicamente inconciliabile;
il dottor Panetta in questa situazione avrebbe pensato di risolverla trasmettendo una lettera inviata al Liceo e al CSA con la quale invitava i due destinatari ad informare la Mazzuca che la sede del Liceo non era stata inserita tra quelle disponibili per il conferimento di altro incarico e nella stessa lettera revocava la nomina a preside del professor Catalano;
quanto qui riportato preoccupa non solo il corpo docente impegnato presso il Liceo «Campanella» ma soprattutto i genitori che hanno i figli iscritti presso l'istituto -:
se non ritenga urgente disporre una indagine per accertare quanto avvenuto con l'adozione di provvedimenti consequenziali nei confronti dei soggetti che si sono resi responsabili di danno all'amministrazione e alla scuola a tutela della immagine e del prestigio del Liceo Campanella dando visibile segnale di correttezza e trasparenza.
(4-07225)

STUCCHI. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
gli insegnanti di Dattilografia e Stenografia - classe di concorso 075/A - sono oggi titolari di cattedra a pieno titolo;
alcuni di essi insegnano negli istituti tecnici statali la materia Tecnologie dell'Informazione e comunicazione - T.I.C. - senza alcuna compresenza con docenti laureati;
la suddetta compresenza modificherebbe lo status giuridico dei docenti non laureati, i quali subirebbero una retrocessione della carriera, giuridicamente non consentita;
l'orario di cattedra (diciotto ore settimanali) sarebbe fittizio per entrambe le categorie di docenti, in quanto vi sarebbe la contemporanea presenza di due figure professionali simili a svolgere la medesima attività didattica;
appare opportuno predispone dei corsi di riconversione universitaria per i docenti appartenenti alla classe di concorso 075/A, annullando le disuguaglianze tra i docenti laureati e non;
l'abilitazione all'insegnamento, conseguita per concorso, rappresenta ancora oggi un titolo richiesto e valido per il passaggio ai ruoli del personale docente appartenente alla classe di concorso 075/A che, peraltro, in questa condizione, non risulta spendibile in alcun tipo di mobilità o di riconversione professionale;
l'Ente Unione Professionale Stenografia Italiana, oltre a rappresentare il personale docente appartenente alla classe di concorso 075/A, è promotore di alcune proposte di legge miranti all'Introduzione dell'insegnamento della Stenografia e di Tecnologie dell'informazione e della Comunicazione in alcune Facoltà o Istituti universitari -:
se intenda:
assegnare ai docenti di Dattilografia e Stenografia - classe di concorso 075/A - l'insegnamento di Tecnologie dell'informazione e della comunicazione - T.I.C., senza alcuna compresenza con altri insegnanti laureati;
predisporre corsi di riconversione universitaria, in modo da eliminare una sperequazione, sia sul piano professionale che economico, ed offrire pari opportunità ai docenti in questione;
interpellare l'Ente Unione Professionale Stenografia Italiana di Alzano Lombardo (Bergamo) per trovare soluzione ai problemi esposti, rammentando che molti docenti appartenenti alla classe


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di concorso 075/A sono inseriti nell'elenco dei Tutor degli Uffici Regionali per l'insegnamento di T.I.C., elaborando importanti progetti su «Il quotidiano di classe» e partecipando con i propri studenti anche a convegni nazionali, a dimostrazione della professionalità acquisita nel corso di tanti anni di insegnamento.
(4-07228)

LION. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
i docenti di dattilografia e stenografia - classe di concorso - 075/A - sono stati immessi nei ruoli del personale docente a seguito di relativo concorso ordinario a cattedra e o per titoli, bandito con specifica ordinanza ministeriale e puntuale Programmazione didattico-pedagogica che contempla una prova scritta di didattica comparata nei quattro linguaggi stenografici ammessi al pubblico insegnamento (decreto del Presidente della Repubblica 21 settembre 1955, n. 1089 e seguenti), una di ortostenocalligrafia, una ad abilità linguistico-stenoscrittoria, di 180-200 sillabe al minuto per dieci minuti, con trascrizione in lingua italiana e straniera, mediante i moderni mezzi, ed una orale, comprensiva delle suddette prove, per il superamento del concorso di cui è cenno;
attualmente gli insegnanti di dattilografia e stenografia - classe di concorso 075/A - sono docenti titolari di cattedra a pieno titolo e, solo alcuni di essi, insegnano tecnologie dell'Informazione e della comunicazione - T I. C. -, senza, alcuna compresenza con i docenti laureati, negli istituti tecnici statali ad Indirizzo Amministrativo IGEA, turistico e per periti aziendali corrispondenti in lingue estere;
se i docenti di dattilografia e stenografia - tecnologie dell'informazione e della comunicazione - T.I.C. - Classe di Concorso - 075/A - sviluppassero l'attività didattica in compresenza «con altri docenti laureati», si modificherebbe il loro status giuridico e ciò equivarrebbe ad una retrocessione di carriera, giuridicamente non consentita né accettabile da parte dei docenti in discorso, anche perché l'orario cattedra, di diciotto ore settimanali, come prevede la norma, sarebbe fittizio o per il docente di cui alla classe di Concorso - 075/A - o per l'insegnante laureato con grave pregiudizio sia per l'erario che per la presenza di due figure professionali simili in contemporanea a svolgere la medesima attività didattica;
la VII Commissione della Camera dei deputati, su proposta dell'onorevole Valentina Aprea, in data 27 ottobre 1994, approvava il testo unificato delle risoluzioni 7-00041 e 7-00050, in accordo con il Governo, rappresentato dal sottosegretario di Stato alla pubblica istruzione, onorevole Mariella Mazzetto, che veniva impegnato, tra l'altro, «... ad interpellare l'Ente Unione Professionale Stenografica Italiana - omissis - per predisporre - omissis - i corsi di aggiornamento, di informazione e di riconversione professionale in servizio del personale docente ...» in parola «- Risoluzione 7-00113 -»;
con atto di sindacato ispettivo 4-11840, del 17 luglio 1997, diversi parlamentari, dell'attuale maggioranza di governo, tra cui l'onorevole Valentina Aprea, interrogavano il Ministro della pubblica istruzione chiedendo, tra l'altro, «... quali immediate decisioni ritenga di assumere in relazione alla legge sulle pari opportunità, per favorire la medesima dignità professionale ai docenti ...» di cui è cenno «... sollecitando l'avvio dell'esame presso le competenti commissioni parlamentari, delle proposte di legge - omissis - nonché del disegno di legge - omissis - miranti all'introduzione dell'insegnamento di stenografia - classe di concorso - 075/A - in alcune facoltà o istituti universitari»;
l'interrogante si riferisce al personale docente titolare di cattedra appartenente alla classe di concorso - 075/A -, non in possesso di altri titoli di studio, se non quello per l'accesso alla specifica abilitazione all'insegnamento, conseguita per


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concorso, ancora oggi titolo richiesto e valido per il passaggio ai ruoli del personale docente appartenente alla classe di concorso - 075/A - che, peraltro, in questa condizione, non risulta spendibile in alcun tipo di mobilità e di riconversione professionale;
l'ente unione professionale stenografica Italiana - organizzazione non lucrativa di utilità sociale di Alzano Lombardo - Bergamo -, oltre a rappresentare il personale docente svantaggiato in parola, è preposto, per statuto, all'aggiornamento-formazione dei relativi docenti sull'insegnamento di tecnologie dell'informazione della comunicazione;
l'Ente unione professionale stenografica italiana - organizzazione non lucrativa di utilità sociale di Alzano Lombardo - Bergamo - è promotore delle proposte di legge n. 2030, del 27 novembre 2001, n. 2387, del 21 febbraio 2002, n. 2815, del 4 giugno 2002, tendenti all'introduzione dell'insegnamento della stenografia in alcuni corsi di laurea nonché del disegno di legge n. 1760, dell'8 ottobre 2002, mirante all'introduzione dell'insegnamento di stenografia-tecnologie dell'informazione e della comunicazione in alcune facoltà o istituti universitari -:
quali improrogabili disposizioni reputi di emanare al fine di assegnare, senza indugio, ai docenti di dattilografia e stenografia - classe di concorso - 075/A - l'insegnamento di tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione - T.I.C. -, compreso nella classe di concorso in parola, senza alcuna compresenza con altri insegnanti laureati in quando i docenti di dattilografia e stenografia - classe di concorso - 075/A - sono titolari di cattedra, inseriti nella Tabella «A» delle Classi di Concorso, e non assistenti di laboratorio o insegnanti tecnico pratici che sono inclusi nella Tabella «C» delle Classi di Concorso;
quali urgenti iniziative intenda adottare affinché sia eliminata una sperequazione, anche fra i medesimi insegnanti, sia sul piano professionale che economico ed offrire, quindi, pari opportunità ai docenti appartenenti alla - Classe di Concorso - 075/A - annullando i disagi e gli svantaggi sin qui procurati che hanno determinato disuguaglianze tra gli insegnanti in parola e gli altri colleghi inseriti nella citata Tabella «A» della Classi di Concorso ricordando, peraltro, che già i decreti delegati del 31 maggio 1974 prevedono la formazione universitaria per tutti i docenti di ogni ordine e grado;
se non ritenga necessario interpellare l'ente unione professionale stenografica italiana - organizzazione non lucrativa di utilità sociale di Alzano Lombardo - Bergamo - la cui Commissione di Ricerca e Studi è all'avanguardia, sul piano didattico-pedagogico e tecnologico, relativamente allo sviluppo delle tematiche dell'insegnamento di Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione - T.I.C. -, rammentando che molti docenti, appartenenti alla classe di concorso - 075/A - sono inseriti negli elenchi dei tutor, per l'insegnamento di T.I.C- - Percorso «B» -, degli uffici scolastici regionali ed elaborano, anche, progetti su Il Quotidiano in Classe - La Comunicazione-Informazione partecipandocon i propri studenti, anche, a convegni nazionali di rilievo come quello svoltosi, dal 24 al 25 maggio 2003, presso il Centro Congressi della Tenuta di Bagnaia, alla presenza di eminenti giornalisti nazionali ed esteri, del Ministro delle comunicazioni, del vice Presidente della Convenzione europea e di altre autorità politiche proprio per il monitoraggio favorevole, dell'iniziativa progettuale in discorso, rilevato dall'Osservatorio permanente giovani - Editori di Firenze e dell'Eurisko di Milano.
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