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CÈ, GUIDO GIUSEPPE ROSSI, DARIO GALLI, LUCIANO DUSSIN, BALLAMAN, BIANCHI CLERICI, BRICOLO, CAPARINI, DIDONÈ, GUIDO DUSSIN, ERCOLE, FONTANINI, GIBELLI, GIANCARLO GIORGETTI, LUSSANA, MARTINELLI, FRANCESCA MARTINI, PAGLIARINI, PAROLO, POLLEDRI, RIZZI, RODEGHIERO, SERGIO ROSSI, STUCCHI e VASCON. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
sono note le difficoltà finanziarie dal gruppo industriale Cirio;
alle inevitabili conseguenze negative dal punto di vista occupazionale si sommano le perdite economiche di centinaia di risparmiatori, dovute all'investimento in titoli obbligazionari collegati al gruppo Cirio;
tali investimenti sono stati proposti dal sistema bancario, probabilmente senza avvisare adeguatamente i clienti del potenziale rischio connesso allo strumento finanziario in questione;
la procura della Repubblica presso il tribunale di Roma, da quanto si apprende da fonti giornalistiche, sta indagando sulle ipotesi di reato (concorso per truffa, reato di falso in bilancio, false comunicazioni) connesse a 550 milioni di crediti esigibili, che si sono volatilizzati nel nulla, e sull'ipotesi che le banche finanziatrici del gruppo abbiano alleggerito le loro esposizioni, collocando, con modalità ai limiti della legge o addirittura fuorilegge, obbligazioni ai piccoli risparmiatori;
sono evidenti le omissioni e le mancanze degli organismi preposti alla vigilanza -:
quali iniziative e quali misure, anche di carattere legislativo, intenda adottare per rafforzare il sistema dei controlli sugli investimenti in titoli obbligazionari da parte dei risparmiatori, al fine di evitare che situazioni di questo tipo incidano negativamente sul patrimonio dei cittadini italiani. (3-02594)
(29 luglio 2003)