...
che si sovrappone a quello di cui alle legge n. 390 del 1986 e quindi si porrebbe un problema di sopravvivenza di queste ultime disposizioni;
delle suddette categorie affinché il progettato «riordino» di Finmeccanica e Fincantieri avvenga in un clima di armonia e di pace sociale.
aumenta il numero di utenti bancari danneggiati a causa della mala gestione del loro risparmi da parte delle banche;
negli ultimi mesi al centro delle polemiche c'è la vicenda che vede coinvolta Banca MPS responsabile di una delle maggiori iniziative a danno dei risparmiatori;
a reclamare sono circa 170 mila risparmiatori incappati in my-way, il discusso prodotto finanziario collocato dalla Banca del Salento nel 2000 (poi diventato for-you), e dopo che l'istituto è stato acquistato da MPS diventando Banca 121, commercializzato dall'intera rete MPS (Banca Toscana e Banca Agricola Mantovana);
il my-way è un piano a lunghissimo termine, 15/30 anni, in cui non si accumula il capitale ma si restituisce quanto la banca ha «prestato» al cliente, per investire parte in obbligazioni (che risultano collocate da MPS) e parte in fondi azionari dello stesso gruppo creando un palese conflitto di interessi;
il risparmiatore si è in realtà indebitato firmando a sua insaputa un contratto di mutuo, con una altissima penale in caso di estinzione anticipata del finanziamento, e a garanzia del debito contratto dal cliente, gli strumenti finanziari, oggetto dell'investimento, sono costituiti in pegno a favore della banca;
non si tratta di un prodotto «tranquillo» come hanno fatto credere i promotori «obbligati» dalla banca a vendere a tutti i costi, ma di prodotto altamente rischioso «rifilato» anche a risparmiatori anziani o con un profilo di rischio o un reddito troppo basso per essere compatibili con un investimento azzardato come my-way;
per la banca tecnicamente è un operazione eccellente: riuscendo a fare contemporaneamente attività di impiego e raccolta, guadagnando in tutte le fasi dell'operazione (sull'obbligazione collocata; sugli interessi del prestito, sulle commissioni del fondo comune e sui costi commissioni del conto corrente);
è palese per chi legge il contratto, che questa operazione finanziaria non è ne trasparente né corretta né nell'interesse dei clienti;
si intravede una componente dolosa nel comportamento del gruppo MPS che ha presentato questa operazione finanziaria senza spiegarla correttamente al dente giovandosi della fiducia riposta dallo stesso nella propria banca;
i massimi dirigenti del Monte dei Paschi di Siena insistono nel dichiarare che questi prodotti sono validi e che se ci sono stati errori nella vendita, sono disponibili a valutare caso per caso;
ad oggi la vicenda è ancora insoluta -:
se il Ministro, indipendentemente dal raggiungimento di una posizione conciliativa tra Banca MPS e associazioni dei consumatori che esamini le richieste avanzate dal singoli risparmiatori, e dall'avvio di azioni giudiziarie, non ritenga di interessare il CICR, al fine di tutelare i cittadini coinvolti e danneggiati;
se il Ministro intenda prendere serie ed urgenti iniziative normative al fine di regolamentare le operazioni degli istituti bancari che molto spesso, come nel caso in questione, vanno al di là di ogni prudenza e senza alcuna tutela e garanzia dei risparmiatori;
quali ulteriori iniziative il Ministro abbia adottato o intenda adottare al fine di impedire il perpetrarsi ditali comportamenti altamente scorretti degli istituti bancari.
(3-02570)
la recentissima decisione di raddoppiare le risorse destinate ai centri di assistenza fiscale ha destato non poche perplessità, soprattutto nell'ambito dei lavoratori dipendenti delle agenzie delle entrate;
mentre i dipendenti sono sempre in attesa che il Governo si preoccupi di portare a termine la contrattazione per la categoria, vengono rinvenute risorse destinate ad organismi che, per un certo verso, duplicano l'attività che viene già istituzionalmente svolta dall'amministrazione finanziaria periferica dello Stato;
il riconoscimento dell'attività svolta dai centri di assistenza fiscale non può che essere posposto al riconoscimento dell'attività svolta dai dipendenti delle agenzie delle entrate, riconoscimento che deve partire dall'accoglimento delle loro (peraltro modestissime) rivendicazioni economiche e dalla sottoscrizione di un formale contratto collettivo;
è di tutta evidenza che, operando in questo modo, si corre il rischio di accentuare il senso di frustrazione e di avvilimento che serpeggia nel settore dei dipendenti delle agenzie delle entrate -:
se e quando, in ragione dell'intervenuto reperimento di nuove risorse finanziarie da destinare ai centri di assistenza fiscale, si riterrà di poter individuare le risorse finanziarie da destinare ai dipendenti delle agenzie delle entrate, contestualmente al varo di una seria contrattazione individuante con precisione la sfera dei diritti e dei doveri.
(3-02571)
presso l'agenzia delle entrate di Iglesias (Cagliari) risulterebbero inevase oltre cento pratiche di rimborso relative agli anni 1989 e 1999 in materia di Irpef, Ilor e Ssn;
la maggior parte dei contribuenti interessati risulterebbe costituita da ditte che attendono rimborsi dal 1989 -:
se tali notizie corrispondano al vero, quali siano i motivi che stanno determinando tali ritardi.
(5-02277)
nel corso di due pubbliche iniziative tenutesi a Piacenza il 26 giugno 2003, segnatamente nella città capoluogo e nel comune di Caorso, sia il presidente della Sogin sia l'amministratore delegato della stessa ebbero ad escludere la possibilità che la società fosse interessata, a breve, ad utilizzare o alienare porzioni di aree di proprietà della stessa, da destinare ad impianti per la produzione di energia elettrica nel comune di Caorso;
il 2 luglio 2003, invece e per contro, è stato emesso un avviso pubblico, a firma dell'amministratore delegato della Sogin, volto ad individuare operatori industriali particolarmente qualificati nel settore elettrico cui cedere, mediante convenzione, la disponibilità a titolo oneroso di porzioni di aree di proprietà della Sogin, ubicate a Caorso, Latina e Garigliano, nonché impianti ed opere complementari esistenti, con l'impegno di utilizzarle per la produzione di energia elettrica, mediante la realizzazione e gestione di centrali a ciclo combinato, di potenza non superiore a 800 Mwe per i siti di Caorso e Garigliano e non superiore a 400 Mwe per il sito di Latina;
la durata della convenzione di cui sopra risulterebbe fissata in 25 anni, mentre le centrali dovrebbero essere realizzate entro e non oltre il 31 dicembre 2007;
oltre a risultare del tutto contraddittorio con le precedenti dichiarazioni rese dai suoi vertici, la predetta iniziativa di Sogin ha provocato grave allarme nella popolazione di Caorso che, ormai da anni, attende invano l'avvio della attività di dismissione della centrale elettronucleare, da oltre un decennio inutilizzata -:
se i fatti siano noti ai Ministri interrogati e quale sia il giudizio in merito.
(5-02278)
il commissario europeo per il Mercato interno, Frits Bolkenstein, ha formulato nei giorni scorsi una proposta di aggiornamento della lista, nota come allegato H, di beni e servizi, approvata dalla Commissione dell'Unione europea, contenente un elenco delle attività a cui applicare una aliquota Iva ridotta;
tale proposta risponde a criteri di razionalizzazione delle aliquote, cercando di includere nella lista soprattutto quei beni e servizi che già godono di un tasso ridotto in vari Paesi dell'Unione e di escludere le eccezioni discorsive del mercato;
la presidenza italiana della Ue ha affermato nel suo programma che è necessario riuscire a trovare entro la fine dell'anno in corso una soluzione comune per l'applicazione delle aliquote ridotte Iva;
il 31 dicembre 2003 scade il termine per l'esperimento previsto dalla direttiva 1999/85/Ce di applicazione di aliquote ridotte in riferimento ad alcune prestazioni di servizio;
il recepimento dell'allegato H è, comunque, delegato ai singoli Stati che possono o meno applicare aliquote ridotte;
il recepimento di tale allegato da parte di tutti gli Stati membri garantirebbe l'eliminazione di distorsioni del mercato oggi presenti a causa dell'applicazione di aliquote diverse a seconda degli Stati;
nell'allegato H si prevede tra l'altro l'applicazione di una aliquota ridotta al diritto di ingresso a «spettacoli, teatri, fiere, parchi di divertimento, musei, zoo, cinema, mostre ed altre manifestazioni di tipo culturale e simili»;
il carnevale è la più importante manifestazione della cultura popolare italiana e in tutta Italia si svolgono centinaia di manifestazioni ad esso collegate;
le feste carnevalesche hanno in molti casi raggiunto dimensioni tali da richiedere il lavoro di strutture lavorative che operano anche tutto l'anno, che assicurano il buon svolgimento delle manifestazioni, tali feste si sono trasformati in eventi che richiamano anche centinaia di migliaia di persone durante il periodo del carnevale e che dunque, richiedono da parte degli enti organizzatori anche un grande sforzo economico che nella quasi totalità dei casi è sostenuto da enti pubblici o di derivazione pubblica o da associazioni del volontariato e senza fini di lucro;
il carnevale è tra le espressioni più autentiche della cultura popolare del nostro Paese, radicato in tutte le regioni;
le manifestazioni carnevalesche sono certamente manifestazioni di carattere culturale e rientrerebbero, dunque, tra quelle previste nel nuovo allegato H della Commissione europea che possono beneficiare di una aliquota Iva ridotta;
l'applicazione di una aliquota ridotta aiuterebbe notevolmente lo svolgimento delle manifestazioni carnevalesche -:
se il Governo intenda recepire le indicazioni provenienti dall'Unione europea entro il 31 dicembre 2003, includendo le manifestazioni carnevalesche tra quelle beneficiarie di una aliquota Iva ridotta.
(4-07060)
la legge 11 luglio 1986 n. 390 contiene una specifica disciplina delle concessioni e delle locazioni di beni immobili demaniali e patrimoniali dello Stato in favore di enti titolari di interessi di particolare rilevanza sociale e culturale in particolare, l'articolo 1 dispone che le concessioni e le locazioni sono aspettivamente assentite e stipulate per un canone ricognitorio annuo non inferiore a lire 100.000 ora (51.64 euro) e non superiore al 10 per cento di quello denominato sentito il competente ufficio tecnico erariale, sulla base dei valori in comune commercio;
il centro di cultura «Federico Cesi» ha più volte indirizzato istanza intesa ad ottenere in concessione, con i benefici della citata legge n. 390 del 1986, un immobile, ubicato possibilmente in zona centrale della capitale, in grado di ospitare beni archivistici e bibliografici (una biblioteca di circa 10.000 volumi) di alto valore storico e pedagogico, frequentabile dal pubblico;
l'agenzia del demanio ha deciso di soprassedere, nelle more dell'emanazione del regolamento attuativo dell'articolo 1, comma 10 della legge n. 136 del 2001, al rilascio di autorizzazioni di contratti di locazioni o concessioni di immobili pubblici ai sensi della legge n. 390 del 1986, argomentando che il regolamento di delegificazione previsto dalla citata norma della legge n. 136 del 2001 - dovendo recare la disciplina organica delle locazioni e concessioni anche a titolo gratuito o a canone ridotto, degli immobili pubblici non utilizzati per finalità istituzionali o per altri scopi di interesse prevalentemente economico per l'amministrazione - avrebbe un ambito materiale di applicazione
il citato regolamento di attuazione dell'articolo 1, comma 10, della legge n. 136 del 2001, nonostante il lungo tempo intercorso, non è stato ancora emanato;
l'agenzia del demanio fa discendere la propria decisione dalla necessità di conformarsi ai princìpi espressi nel parere del Consiglio di Stato n. 1413/2002, che tuttavia, ad una più attenta lettura, non contiene nessuna indicazione o criterio orientativo in merito all'applicazione della legge n. 390 del 1986 nelle more dell'adozione del predetto regolamento;
il comportamento dell'agenzia del demanio, alquanto singolare nell'intera vicenda, ha come conseguenza che il mancato rilascio delle autorizzazioni per le locazioni o concessioni di immobili di cui alla legge n. 390 del 1986, senza che tuttavia sia entrata in vigore una nuova disciplina, viene a generare un vuoto normativo, ponendo gli enti interessati nell'impossibilità di avvalersi della locazione o concessione agevolata di immobili demaniali e patrimoniali dello Stato, con grave pregiudizio per enti portatori di interessi di particolare rilevanza sociale e culturale, pregiudizio che può tradursi in molti casi nella paralisi dell'attività statuaria degli stessi;
in ogni caso, la piena vigenza delle disposizioni della legge n. 390 del 1986 è stata ribaltata da una norma successiva alla legge n. 136 del 2001, il comma 6 dell'articolo 80 della legge n. 289 del 2002 (legge finanziaria per il 2003), con la quale si dispone che le Ipab e gli enti religiosi, che proseguono rilevanti finalità umanitarie, possono ottenere, in occasione o in locazione, i beni immobili patrimoniali o demaniali dello Stato che non siano stati trasferiti al patrimonio dello Stato spa e che non siano suscettibili di utilizzazione per usi governativi, dietro pagamento di «un canone ricognitorio» determinato ai sensi degli articoli 1 della legge n. 390 del 1986 e successive modificazioni -:
quali provvedimenti i Ministri interrogati, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze istituzionali, intendano adottare con estrema tempestività per assicurare la piena applicazione delle disposizioni recate dalle legge 11 luglio 1986, n. 390, in particolare nel caso della vicenda che vede coinvolto il centro culturale «Federico Cesi», facendo venire meno resistenze di ordine burocratico che, ad avviso dell'interrogante, non risultano fondate sul piano giuridico e pregiudizievoli per le giuste aspettative di benemerite fondazioni culturali.
(4-07063)
vari quotidiani hanno dato, a più riprese, notizie secondo cui il Governo starebbe studiando accorpamenti e scorporamenti riguardanti aziende della Finmeccanica e della Fincantieri;
queste notizie si sono prestate a interpretazioni che hanno messo in fibrillazione vari settori economico-finanziari;
in una dichiarazione rilasciata all'Agenzia parlamentare per l'informazione politica ed economica AgenParl, il professore Luigi Chiurazzi, presidente dell'associazione dei piccoli azionisti APAG, ha sottolineato che i piccoli risparmiatori potrebbero accusare nuovi colpi negativi a causa dell'andamento borsistico delle loro azioni;
i sindacati delle tre grandi confederazioni temono, come è stato detto dall'AgenParl, che il progettato «riordino» di Finmeccanica e Fincantieri possa sfociare in nuovi, massicci tagli occupazionali -:
se il Governo, in difesa dei livelli occupazionali, ritenga opportuno procedere a un'ampia consultazione dei responsabili
(4-07066)
l'INPDAP ha messo in vendita il proprio patrimonio immobiliare;
tra gli immobili in vendita ve ne sono alcuni siti a Roma in Via Val di Lanzo civico 107, nel IV Municipio;
il Comune di Roma ha più volte diffidato l'INPDAP e la società di gestione del patrimonio immobiliare ad intervenire per eliminare i dissesti e i problemi di staticità dei suddetti immobili;
l'INPDAP pur non ravvisando situazioni di pericolo immediato per la sicurezza degli stabili stessi si era riservata di rendere noti i risultati delle proprie analisi di staticità appena concluse;
ad oggi tali risultati non sono stati mai comunicati agli inquilini degli immobili di Via Val di Lanzo 107;
è del tutto evidente che le problematiche relative alla staticità e messa a norma degli immobili non è rilevante nelle procedure di vendita e cartolarizzazione poste dall'INPDAP e nella determinazione del prezzo di vendita agli aventi diritto di prelazione;
tutto questo può determinare un grave danno non solo agli inquilini, ma allo stesso Ministero del tesoro titolare delle decisioni di vendita degli immobili degli enti previdenziali -:
quali iniziative intenda intraprendere per verificare la correttezza delle procedure di vendita e la determinazione del prezzo degli immobili dell'INPDAP in relazione anche al rispetto delle normative di sicurezza e staticità degli stessi.
(4-07072)