Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 341 del 16/7/2003
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(Esame dell'articolo 21 - A.C. 3297)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 21 e delle proposte emendative ad esso presentate (vedi l'allegato A - A.C. 3297 sezione 14).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.

STEFANO SAGLIA, Relatore. La Commissione esprime parere contrario su tutte le proposte emendative riferite all'articolo 21, ad eccezione degli emendamenti 21.20 del Governo e 21.12 della Commissione, nonché degli identici emendamenti Polledri 21.8 e 21.10 (da votare i sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento) sui quali il parere è favorevole.
La Commissione formula altresì un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, sull'emendamento Alfredo Vito 21.11 e sull'articolo aggiuntivo Polledri 21.04.

PRESIDENTE. Il Governo?

GIOVANNI DELL'ELCE, Sottosegretario di Stato per le attività produttive. Il Governo concorda con il parere espresso dal relatore.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vigni 21.2, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti e Votanti 458
Maggioranza 230
Hanno votato
208
Hanno votato
no 250).

Prendo atto che l'onorevole Garagnani non è riuscito a votare e che avrebbe voluto esprimere voto contrario.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Vernetti 21.4, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 456
Votanti 452
Astenuti 4
Maggioranza 227
Hanno votato
198
Hanno votato
no 254).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Realacci 21.6, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 455
Votanti 453
Astenuti 2
Maggioranza 227
Hanno votato
203
Hanno votato
no 250).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Alfonso Gianni 21.1, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.


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Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 452
Votanti 372
Astenuti 80
Maggioranza 187
Hanno votato
116
Hanno votato
no 256).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 21.20 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 463
Votanti 460
Astenuti 3
Maggioranza 231
Hanno votato
265
Hanno votato
no 195).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento Quartiani 21.7, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 456
Votanti 452
Astenuti 4
Maggioranza 227
Hanno votato
201
Hanno votato
no 251).

ERMINIO ANGELO QUARTIANI. Presidente, è la seconda volta che chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Mi dispiace.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Polledri 21.8 e 21.10 (da votare i sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del regolamento), accettati dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 453
Votanti 451
Astenuti 2
Maggioranza 226
Hanno votato
255
Hanno votato
no 196).

Avverto che l'emendamento Ladu 21.9 è precluso.
Passiamo al subemendamento Quartiani 0.21.12.1.
Onorevole Quartiani, vuole intervenire?

ERMINIO ANGELO QUARTIANI. No, Presidente.

PRESIDENTE. Allora, passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Quartiani 0.21.12.1, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 440
Votanti 437
Astenuti 3
Maggioranza 219
Hanno votato
187
Hanno votato
no 250).

Passiamo al subemendamento Nieddu 0.21.12.2.
Onorevole Quartiani, vuole intervenire?

ERMINIO ANGELO QUARTIANI. No, Presidente.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.


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Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul subemendamento Nieddu 0.21.12.2., non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 456
Votanti 454
Astenuti 2
Maggioranza 228
Hanno votato
203
Hanno votato
no 251).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 21.12 della Commissione, accettato dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 455
Votanti 453
Astenuti 2
Maggioranza 227
Hanno votato
264
Hanno votato
no 189).

Passiamo all'emendamento Alfredo Vito 21.11.
Chiedo all'onorevole Vito se acceda all'invito al ritiro formulato dal relatore.

ALFREDO VITO. Presidente, lo ritiro.

PRESIDENTE. Sta bene.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 21, nel testo emendato.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti e Votanti 458
Maggioranza 230
Hanno votato
258
Hanno votato
no 200).

Passiamo all'articolo aggiuntivo Polledri 21.04.
Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro formulato dal relatore.

MASSIMO POLLEDRI. No, signor Presidente, e chiedo di parlare per dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MASSIMO POLLEDRI. Signor Presidente, non intendiamo accedere all'invito al ritiro dell'articolo aggiuntivo in esame, in quanto riteniamo che si possa arrivare a una soluzione ragionevole.
Si tratta del diritto dei comuni di poter esercitare il riscatto delle concessioni metanifere nei tempi prescritti dalle leggi. Il decreto legislativo n. 164 del 2000 prevede che nel 2005 si vada ad una gara privata. Lo strumento, tuttavia, della revoca oggi non può essere utilizzato per un problema di tipo amministrativo: la revoca non è applicabile da parte dei comuni, rendendo di fatto il diritto non esercitabile.
Stiamo parlando di un legittimo diritto degli enti locali che non può essere esercitato; stiamo parlando di notevoli somme di denaro che possono legittimamente andare nelle casse degli enti locali; stiamo parlando di legittima concorrenza e di affidamento del servizio mediante il meccanismo dell'asta e quindi mediante il criterio del «vinca il migliore».
Non potendosi esercitare tale diritto, si crea di fatto un grave danno agli enti locali. Riteniamo che il chiarimento che si propone di introdurre con l'articolo aggiuntivo in esame possa consentire l'esercizio di due diritti: quello degli enti locali di poter mettere al bando le concessioni metanifere e quello del mercato di potersi sviluppare.
Non consentire, oggi, agli enti locali di mettere al bando entro il 2005, secondo quanto previsto dal citato decreto legislativo n. 164 del 2000, le concessioni, crea di fatto


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una situazione di privilegio da parte di chi, oggi, usufruisce della concessione metanifera spendendo pochi soldi, a danno dei comuni.
Credo peraltro che questa Assemblea abbia già riconosciuto qualcosa ai comuni, sancendo il legittimo diritto dei cittadini nei confronti dell'altrettanto legittimo diritto delle aziende.

BRUNO TABACCI, Presidente della X Commissione. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BRUNO TABACCI, Presidente della X Commissione. Signor Presidente, intendo segnalare che abbiamo precedentemente votato, su proposta della Lega, alcuni emendamenti che hanno soppresso il comma 8 dell'articolo 15 e il comma 8 dell'articolo 21, in materia di servizi pubblici locali, nella quale interviene anche l'articolo aggiuntivo in esame.
Sulla stessa materia verte l'articolo 35 della legge finanziaria 2001; successivamente la Commissione europea ha formulato alcuni rilievi; il Governo è in difetto, perché avrebbe dovuto, entro il giugno dello scorso anno, adottare un decreto attuativo; la Commissione lavori pubblici della Camera sta esaminando un disegno di legge, trasmesso dal Senato.
Sarebbe opportuno che la materia dei servizi pubblici locali fosse affrontata in maniera organica, all'interno eventualmente della prossima legge finanziaria. Vi sono interessi rilevanti, tra cui la possibilità di mettere in moto una serie di meccanismi che puntino all'accorpamento delle municipalizzate e alla creazione di nuovi campioni nazionali che possano competere sul mercato dell'energia quali protagonisti. Mi sembra si tratti di obiettivi importanti. L'onorevole Polledri affronta una questione specifica.
Non ho obiezioni sul merito dell'articolo aggiuntivo Polledri 21.04. Tuttavia, avendo compiuto uno sforzo per tentare di enucleare un contesto legislativo coerente, mi permetto di chiedere che tale articolo aggiuntivo venga ritirato, pur essendo nel merito condivisibile: il suo contenuto potrà essere trasfuso nella prossima legge finanziaria.
Invito l'Assemblea a una riflessione su questo punto, anche se non si tratta di una questione di enorme importanza. Credo tuttavia che la coerenza del testo debba avere un suo rilievo.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PIER FERDINANDO CASINI (ore 17,30)

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Letta. Ne ha facoltà.

ENRICO LETTA. Signor Presidente, voglio intervenire su questo punto e cogliere l'occasione rappresentata da questo articolo aggiuntivo per esprimere una riflessione molto breve e sintetica. Parto dal dire che mi riconosco nelle parole del presidente Tabacci: mi sembra che da questo punto di vista il suo sia un intervento di buon senso. Questo testo, che è complesso e complicato ed ha visto una gestazione molto lunga, arriva oggi all'approvazione molto vicino al momento in cui il Governo presenta il DPEF, nonché in vista della prossima legge finanziaria. Credo che sarebbe molto sbagliato se questo testo andasse a toccare argomenti che hanno a che fare, invece, con una materia che in parte è regolata da altri provvedimenti, ma in parte è materia che questa stessa Camera andrà ad affrontare quando vi sarà la discussione sulla delega ambientale e, quindi, quando toccheremo gli argomenti che hanno a che fare con la riforma dei servizi pubblici locali.
Pertanto, ritengo che la richiesta di soprassedere su questo articolo aggiuntivo e quindi di andare - naturalmente, come è naturale che questo possa e debba essere - a discutere il tema dei servizi pubblici locali in un'altra sede sia assolutamente giusta e legittima e penso che attorno a questa scelta si possa, quindi, anche migliorare una materia che fino ad ora è stata mal regolata e che, invece, ha bisogno di regole migliori, come è quella dei servizi pubblici locali.


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Quindi, il mio è un intervento, in questo caso, di sostegno alla richiesta espressa dal presidente della Commissione nel senso, anche qui, della disponibilità ad esaminare questa materia al di fuori di questo testo, andandola a discutere nel merito, sapendo che è una materia complessa e complicata, ma sapendo anche che è una materia che non si può risolvere con emendamenti a un testo che non è quello giusto (Applausi dei deputati del gruppo della Margherita, DL-l'Ulivo).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Ruggeri. Ne ha facoltà.

RUGGERO RUGGERI. Signor Presidente, intervengo a titolo personale in dissenso dal mio gruppo.
Io penso che su questo tema, con la delega ambientale, il presente provvedimento, le altre deleghe, la legge finanziaria con l'articolo 35, occorrerebbe fare un intervento organico ed invece è tutto totalmente disorganico. Siamo d'accordo sul fatto che debbano essere fatti alcuni interventi sui servizi pubblici locali? Se siamo d'accordo, facciamolo subito.
Ad ogni modo, chiedo di sottoscrivere l'articolo aggiuntivo Polledri 21.04.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Quartiani. Ne ha facoltà.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI. Signor Presidente, nel caso in cui si insistesse per la votazione di questo articolo aggiuntivo, vorrei anche io apporre la mia forma. Lo dico nel caso in cui si dovesse insistere per la votazione, perché comprendo che l'onorevole Letta, dal punto di vista dell'impostazione generale - e su questo mi vede concorde -, abbia concordato a sua volta con il presidente Tabacci sul fatto che questa non dovrebbe essere materia in discussione, ma non perché i servizi pubblici locali non dovrebbero esser normati in un disegno di legge generale. In ogni caso, sollecitato più volte in Commissione perché i servizi pubblici locali fossero uno degli elementi portanti del disegno di legge cosiddetto Marzano, il signor ministro ha più volte rifiutato di farne una questione di politica industriale, quindi, trasformando questa questione dei servizi pubblici in norma di legge.
Ora è evidente che nel momento in cui alcuni colleghi hanno presentato un articolo aggiuntivo che momentaneamente interviene su una questione spinosa che riguarda i comuni, correggendo una stortura dell'articolo 35 della legge finanziaria, se questo viene mantenuto non vedo perché non ci possa essere una nostra disponibilità al voto. Quindi, io lo sottoscrivo.

STEFANO SAGLIA, Relatore. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

STEFANO SAGLIA, Relatore. Signor Presidente, il tema che è stato evocato dai colleghi, in particolare dal presidente Tabacci e dal collega Letta, è corretto, nel senso che norme che stabiliscono questioni relative ai servizi pubblici locali sono state disciplinate all'interno di una recente legge finanziaria, approvata in questa legislatura, attraverso l'articolo 35. Sicuramente, è più corretto collocare queste norme in quei provvedimenti di riforma complessiva che vadano verso la liberalizzazione dei servizi pubblici locali.
Detto ciò, proponendo una riformulazione dell'articolo aggiuntivo Polledri 21.04, ritengo vi sia la necessità - visto e considerato che, secondo un opinione comune, l'esigenza è quella di consentire una liberalizzazione anche in questo settore - di fare salve le preoccupazioni espresse dal presidente della Commissione e dagli altri colleghi, consentendo una messa a gara più rapida rispetto a quanto stabilito dal decreto legislativo Letta.
La riformulazione che propongo ai colleghi è la seguente: sostituire le parole: «tale facoltà va esercitata» con le parole: «da esercitarsi», ed eliminare il periodo dalle parole «fermo restando» alle parole


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«medesimo articolo 15, comma 9 (vengono così escluse le 4 righe centrali)». In tal caso, il parere sarebbe favorevole.

PRESIDENTE. Prendo atto che il rappresentante del Governo concorda.
Onorevole Polledri, accetta la riformulazione del suo articolo aggiuntivo formulata dal relatore?

MASSIMO POLLEDRI. Signor Presidente, accetto la riformulazione proposta dal relatore. Vorrei ringraziare i colleghi Ruggeri e Quartiani per aver sottoscritto tale proposta emendativa. Credo che l'obiettivo di tale articolo aggiuntivo abbia parzialmente dato una soluzione; vorrei tranquillizzare il presidente e l'onorevole Letta che ciò non vuole essere un approccio parziale per quanto riguarda i servizi pubblici, volendo semplicemente rendere presente uno strumento, quello del regio decreto, che non poteva essere utilizzato. Non è una forzatura sugli enti pubblici, ma uno strumento combattuto nel Consiglio di Stato che può esser utilizzato per attuare quegli obiettivi che proprio la riforma Letta aveva individuato.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI. Signor Presidente, chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI. Signor Presidente, sono cofirmatario della proposta emendativa e, pertanto, le chiedo di porre in votazione le due formulazioni del testo dell'articolo aggiuntivo: quella che non mi vede assolutamente concorde perché peggiora la proposta del collega Polledri e l'articolo aggiuntivo Polledri 21.04, nella sua formulazione originale, da intendersi riferito al sottoscritto.

PRESIDENTE. È solo il primo firmatario che dispone in questo caso. Pertanto, considerato che il primo firmatario ha accettato la riformulazione non posso adesso sdoppiare la votazione e dare a lei questa possibilità. Lo prevede il regolamento.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ERMINIO ANGELO QUARTIANI. Signor Presidente, sono quindi contrario alla riformulazione.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Passiamo, quindi, alla votazione dell'articolo aggiuntivo Polledri 21.04 dal quale una parte dei cofirmatari si dissocia, avendo espresso un orientamento negativo.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Polledri 21.04, nel testo riformulato, accettato dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 449
Votanti 437
Astenuti 12
Maggioranza 219
Hanno votato
250
Hanno votato
no 187).

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