Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 337 del 9/7/2003
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Discussione di documenti in materia di insindacabilità ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione (ore 9,50).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione di documenti, ai sensi del primo comma dell'articolo 68 della Costituzione in materia di insindacabilità.
Ricordo che a ciascun gruppo, per l'esame del documento, è assegnato un tempo di cinque minuti (dieci minuti per il gruppo di appartenenza del deputato interessato). A questo tempo si aggiungono cinque minuti per il relatore, cinque minuti per richiami al regolamento e dieci minuti per interventi a titolo personale.

(Discussione - Doc. IV-quater, n. 50)

PRESIDENTE. Passiamo dunque alla discussione del seguente documento:
Relazione della Giunta per le autorizzazioni sulla applicabilità dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione, nell'ambito di procedimenti civili nei confronti del deputato Berlusconi (corte d'appello di Roma, atto di citazione degli onorevoli Veltroni e Folena - Doc. IV-quater, n. 50).
La Giunta propone di dichiarare che i fatti per i quali sono in corso i procedimenti concernono opinioni espresse dal deputato Silvio Berlusconi nell'esercizio delle sue funzioni, ai sensi del primo comma dell'articolo 68 della Costituzione.
Dichiaro aperta la discussione.
Ha facoltà di parlare il relatore, onorevole Cola.

SERGIO COLA, Relatore. I fatti oggetto della nostra deliberazione riguardano due citazioni proposte rispettivamente da Valter Veltroni e da Pietro Folena, deputati nella XIII legislatura, nei confronti di Silvio Berlusconi per fatti assunti diffamatori che sarebbero stati posti in essere nel corso della trasmissione Radio anch'io del 30 novembre 1999.
Mi rifaccio alla relazione presentata ma ritengo comunque opportuno, ancorché telegraficamente, far comprendere i punti che ci interessano.
In questa trasmissione Berlusconi ebbe a dire testualmente: «noi attacchiamo singoli, attacchiamo pochi giudici che si sono fatti braccio armato della sinistra per spianare alla sinistra la conquista del potere». «Questa sinistra (...) continua a sostenere questa parte della magistratura»; ed ecco il punto che riguarda Veltroni e Folena: «Le dichiarazioni di Veltroni e Folena hanno dimostrato che c'è una collusione diretta e precisa». Poi, a fronte di una domanda di Andrea Vianello, conduttore della trasmissione, su cosa si intenda per collusione Berlusconi spiega: «ma


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credo che sia di una evidenza solare!» Nel corso dell'intervista, a ridosso delle frasi appena riportate, Berlusconi dichiarava tra l'altro: «Chi sono i beneficiari dell'azione politica dei giudici politicizzati (...)? Bene (...) chi riscuote i dividendi di questa loro azione politica (...)? Oltre tutto le dichiarazioni di Veltroni e Folena costituiscono un vero manuale pratico della scuola comunista, quella di far fuori con tutti i mezzi l'avversario politico». Berlusconi continuava sempre nell'ambito di questa sua presa di posizione: «È arrivata Forza Italia, è arrivato Berlusconi, questo non è stato possibile e allora ecco che gli stessi magistrati sono ridiscesi in campo aprendo un'offensiva senza precedenti nella storia della Repubblica contro il leader di Forza Italia, con dei numeri agghiaccianti soltanto a raccontarli (...) aprendo un'offensiva tesa all'eliminazione, a far fuori dalla scena politica anche questo ostacolo».
Un'analoga procedura è stata oggetto della nostra attenzione, con una insindacabilità votata all'unanimità in sede di Giunta e quasi all'unanimità in Assemblea, nel corso della quale si dibattevano gli stessi temi.
Tra l'altro, ciò che ritengo essenziale - e richiamo allo scopo l'allegato documento - è che le espressioni di Berlusconi erano connesse ad una attività di sindacato ispettivo, ad iniziativa dei deputati Saponara e Maiolo, a ridosso del 1996, in cui si dibattevano i temi dell'uso politico della giustizia.
Nel caso che ci occupa, si era aggiunta ad altre ragioni, che erano state oggetto di un dibattito parlamentare serratissimo, la richiesta di arresto dell'onorevole Previti, dell'onorevole Dell'Utri e dell'onorevole Giudice. Ritengo che, così come è dato leggere nella relazione, sussistano tutti i presupposti - questa è la proposta che io faccio - per optare per l'insindacabilità, emergendo in maniera chiarissima che l'attacco a Veltroni e Folena non è avvenuto uti singuli, cioè considerando i due deputati singolarmente, ma come esponenti di spicco dell'Ulivo e in particolar modo come responsabili, rispettivamente, dei problemi dello Stato e dei problemi della giustizia. Berlusconi, a sua volta, parlava, in quella sede, non come singolo ma come capo dell'opposizione.
Se si pone tutto questo in relazione con le attività di sindacato ispettivo cui ho fatto menzione, quegli accadimenti molti inquietanti, la richiesta d'arresto dei tre deputati che è stata discussa in Assemblea, a volte con toni anche drammatici, io ritengo che vi sia in re ipsa la connessione con l'attività parlamentare. Propongo, pertanto, all'Assemblea di dichiarare l'insindacabilità delle opinioni espresse dal parlamentare.

PRESIDENTE. Non vi sono iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione.

PIERO RUZZANTE. Signor Presidente, chiedo la votazione mediante procedimento elettronico.

PRESIDENTE. Propongo all'Assemblea di sospendere l'esame di questo documento e di procedere alla votazione dello stesso alle 10,10, quando sarà decorso il termine di preavviso. Mi sembra non vi siano obiezioni e pertanto possiamo procedere in questo senso.

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