Allegato B
Seduta n. 315 del 28/5/2003

TESTO AGGIORNATO ALL'11 GIUGNO 2003


Pag. 9021


ATTI DI INDIRIZZO

Risoluzione in Commissione:

La X Commissione,
premesso che:
negli ultimi tempi abbiamo assistito a diversi eventi che hanno condizionato il settore turistico, quali l'attentato alle torri gemelle, la successiva guerra al regime Bin Laden e Saddam Hussein in Medio Oriente e per ultima, ma solo in senso cronologico, la diffusione di una epidemia, la SARS, della quale sono ancora sconosciute l'origine, la cura nonché la sua effettiva portata;
a causa di questi drammatici eventi il mondo del settore turistico ha denunciato un calo del corrispettivo fatturato da 75 a 72 miliardi di euro solo nello scorso anno. E le previsioni per l'anno in corso sono assolutamente pessimistiche e di sostanziale stagnazione;
il calo del giro d'affari si riferisce prevalentemente a tre diverse categorie del settore turistico: quello verso l'estero, quello congressuale, quello delle grandi città d'arte;
partendo da quest'ultimo settore, si registrano cali di presenze impressionanti soprattutto dagli Stati Uniti, ma anche da altri Paesi come il Giappone e Gran Bretagna;
secondo i dati forniti dalle maggiori associazioni rappresentative del settore turistico italiano il calo registrato solo nel 2002 si attesterebbe intorno al 45 per cento rispetto allo stesso periodo del 2001;
le multinazionali americane soffrono dell'incertezza generata dagli eventi sopraccitati e, a causa di ciò, le associazioni degli albergatori riferiscono un calo impressionante di congressi e conferenze organizzate dagli statunitensi sia in Italia che negli altri Paesi;
la componente statunitense copre in media il 15 per cento del turismo congressuale italiano, e la riduzione delle entrate nelle casse dello Stato può essere facilmente individuabile alla luce di dette flessioni di mercato;
le più colpite sono le manifestazioni congressuali di dimensioni medie e grandi determinando una lieve flessione nelle presenze contrapposta a una sensibile riduzione nei pernottamenti, nei fatturati nonché sui livelli occupazionali del settore;
proprio su quest'ultimo aspetto è necessario evidenziare che, il perdurare di questa situazione, porterebbe ad una perdita di circa ottomila posti di lavoro nel comparto turistico ogni anno;

impegna il Governo:

a istituire un organo di monitoraggio sui livelli occupazionali, sulla promozione turistica e di verifica della realizzazione della programmazione del settore turistico del nostro Paese.
(7-00256)
«Lazzari, Massidda, Stagno d'Alcontres, Cuccu, Minoli Rota, Di Virgilio, Polledri, Martinelli».